giovedì 17 dicembre 2015

L'Antico Calendario del Pianeta degli alberi di Natale



Per me, inguaribile ottimista, questo Natale, questa lieta Ricorrenza, ha un che di sospeso, quasi ad essere non vera.
Innanzitutto, penso ad Ettore ed alla Sua Famiglia, che non saranno sicuramente in festa. E poi il ricordo delle stragi compiute nel mondo occidentale, a Parigi come nei cieli di Egitto e negli Stati Uniti, o nel resto della Terra dove in poco tempo migliaia di persone sono state sacrificate in nome di una malata interpretazione del Testo sacro di Maometto.  Ma, mi sono detto, non è possibile dimenticare che, con il Natale, nasce nuovamente la Speranza, cresce l’Amore, si rafforza la Fiducia in tempi migliori. E ci si augura che le Cose del Mondo, della nostra Italia, di chi soffre per la malattia, per la mancanza di lavoro, per la povertà abbiano a modificarsi per poi essere tutti nuovamente felici come un bambino.
Gli ottimisti, nonostante tutto, sono un po’ bambini. Ed io, l’ho detto, voglio esserlo! E, perciò, facendomi prendere per mano da quel grande e semplice Poeta che è Gianni Rodari, desidero dedicare a ciascuno di Voi, Amici carissimi di una vita, l’Antico Calendario del Pianeta degli Alberi di Natale, frutto della Sua smisurata Fantasia.
Il Pianeta è il più piccolo della Terra. Proprio per questa ragione il suo calendario è più corto. Ma, inoltre, esso è facoltativo. Cioè chi vuole lo guarda, chi non vuole ne fa a meno. L’anno dura solo sei mesi. Ed ogni mese ha appena quindici giorni. Ogni giorno è Natale. Le settimane sono composte da tre giorni: un Sabato e due Domeniche. Alcuni sabati sono piuttosto complicati, perché fino a mezzogiorno è sabato pomeriggio, e dopo mezzogiorno è già domenica.
Le ore, poi, non sono tutte come le nostre. Le sette del mattino, per esempio, capitano un po’ più tardi, verso le dieci: così nessuno è costretto ad alzarsi troppo presto.
Scorriamo adesso questo speciale calendario, esaminando i mesi uno per uno.



APRILE
Aprile è il primo mese dell’anno, cominciando dal principio, e l’ultimo cominciando dalla fine. In questo mese, ogni giorno è Natale, Capodanno e Domenica. I giorni portano tutti e quindici il numero uno. Nelle scuole elementari, per aiutare i bambini a distinguerli l’uno dall’altro, vengono chiamati così:
                            UNO A - UNO B
                            UNO QUA - UNO QUI
                            UNO LA’ - UNO LI’
                           UNO SU - UNO GIU’
                           UNO VA – UNO STA
                           UNO FA – UNO DISFA


 continua ..........







........

So bene che giunge il momento di mettere i piedi per terra, su questa Terra, e prendere atto che il migliore degli ottimisti non deve disconoscere la realtà. Ed allora, accettando il Destino, desidero augurarVi ogni bene che si sostanzia, secondo me, nell’evitare di perdere la speranza, sulla capacità di affrontare particolari difficoltà a causa della salute precaria, di situazioni familiari complicate, di fortune economiche non rosee, di dolori morali. E, facendo riferimento alla violenza ed all’odio che lacerano il Pianeta, questo Pianeta, e a coloro che soffrono nel nostro Mondo la fame a causa di guerre sempre più sconsiderate, il mio auspicio è quello di scovare in ciascuno di noi le risorse per trovare quanto di positivo ci circonda: catturiamo il sorriso dei bambini, sorridiamo a tutti, scambiamoci un saluto anche con chi incontriamo per la prima volta. Non saranno questi i toccasana ma…
Auguri, Amici cari, di sereno Natale e di un Anno Nuovo che porti in ciascuno dei Vostri familiari, a Voi ed a tutti i Vostri Amici un patrimonio infinito di salute e di bene.
 

Quintus Selenius 



 

martedì 8 dicembre 2015

Augùri e àuguri



      

Nell'augurare “Buon Natale” si percepisce, o si dovrebbero percepire, una radice profondissima, una sedimentazione di altre parole pronunciate dai nostri avi; persone come noi con credenze diverse che ci hanno lasciato in eredità modi di dire così duraturi.
Erano gli àuguri quei sacerdoti romani ed etruschi che interpretavano la volontà degli dei dal volo degli uccelli. A questo proposito, cosa sarebbe successo se Remo avesse visto più corvi di Romolo? Probabilmente Roma avrebbe avuto un altro nome, forse non sarebbe diventata caput mundi, magari avrebbe vinto più scudetti...non si può dire. Nel corso dei millenni la parola si è trasformata ed ha assunto un significato positivo, dando per scontato il favore degli dei.
       Seguendo la tradizione, anch'io voglio formulare una serie di augùri , non prima di ricordare quanto sia importante la tradizione nella storia di un popolo, di una civiltà; essa è  una trasmissione nel tempo, di generazione in generazione, di usi, costumi modelli e norme.
Tornando a noi, ecco la serie dei miei augùri “non convenzionali”:
AUGURI a chi non ha paura di rispettare la tradizione Cristiana, affinchè non baratti il Natale con la “festa dell'inverno; la festa di Ognissanti con la zucca di Halloween, e magari domani la Santa Pasqua con una improbabile resurrezione della natura dopo il letargo invernale;
AUGURI al Papa, affinchè possa coraggiosamente continuare l'opera di pulizia all'interno della Chiesa;
AUGURI ai politici e ai Cardinali con appartamenti di 400- 500 mq, affinchè navigando da un vano all'altro trovino il tempo per contemplare la stalla dove nasce Nostro Signore;
AUGURI ai nostri Governanti, affinchè capiscano che un giovane aitante, solo perchè migrante, non ha più diritti di un vecchietto che vivacchia con una patetica pensione;
AUGURI ai nostri Militari (ricordo con tristezza la sorte dei nostri Fanti di Marina), affinchè
sappiano affrontare con coraggio e con serenità il futuro che non si presenta roseo;
AUGURI ai nostri rappresentanti a tutti i livelli, dal condominio al Governo centrale, affinchè si ricordino che non esistono solo i loro interessi ma anche i nostri bisogni;
AUGURI al Sindaco e alla Giunta di Modena, affinchè, tra un tortellino e una fetta di zampone, trovino il tempo di far cancellare le molteplici scritte anarchiche che da varie settimane abbelliscono i muri del centro storico ( per i residenti:Via del Taglio, Chiesa di S. Giorgio e strade limitrofe);
AUGURI a tutti i fidanzati di questo povero Paese col tasso di natalità in caduta libera, affinchè riscoprano il calore della famiglia e la gioia dei figli;
AUGURI  a tutti Voi e alle vostre Famiglie; possa il prossimo Natale rasserenare gli animi turbati, rallegrare quanti hanno la fortuna di poter essere attorniati dai loro cari, consolare chi si trova nella sofferenza.
Vi abbraccio con affetto,
 Massimo RICCOBALDI (per non dir del cane).