Per me, inguaribile
ottimista, questo Natale, questa lieta Ricorrenza, ha un che di sospeso, quasi
ad essere non vera.
Innanzitutto, penso ad Ettore ed alla Sua Famiglia,
che non saranno sicuramente in festa. E poi il ricordo delle stragi compiute
nel mondo occidentale, a Parigi come nei cieli di Egitto e negli Stati Uniti, o
nel resto della Terra dove in poco tempo migliaia di persone sono state
sacrificate in nome di una malata interpretazione del Testo sacro di
Maometto. Ma, mi sono detto, non è
possibile dimenticare che, con il Natale, nasce nuovamente la Speranza, cresce
l’Amore, si rafforza la Fiducia in tempi migliori. E ci si augura che le Cose
del Mondo, della nostra Italia, di chi soffre per la malattia, per la mancanza
di lavoro, per la povertà abbiano a modificarsi per poi essere tutti nuovamente
felici come un bambino.
Gli ottimisti, nonostante
tutto, sono un po’ bambini. Ed io, l’ho detto, voglio esserlo! E, perciò,
facendomi prendere per mano da quel grande e semplice Poeta che è Gianni
Rodari, desidero dedicare a ciascuno di Voi, Amici carissimi di una vita,
l’Antico Calendario del Pianeta degli Alberi di Natale, frutto della Sua
smisurata Fantasia.
Il Pianeta è il più
piccolo della Terra. Proprio per questa ragione il suo calendario è più corto.
Ma, inoltre, esso è facoltativo. Cioè chi vuole lo guarda, chi non vuole ne fa
a meno. L’anno dura solo sei mesi. Ed ogni mese ha appena quindici giorni. Ogni
giorno è Natale. Le settimane sono composte da tre giorni: un Sabato e due
Domeniche. Alcuni sabati sono piuttosto complicati, perché fino a mezzogiorno è
sabato pomeriggio, e dopo mezzogiorno è già domenica.
Le ore, poi, non sono
tutte come le nostre. Le sette del mattino, per esempio, capitano un po’ più
tardi, verso le dieci: così nessuno è costretto ad alzarsi troppo presto.
Scorriamo adesso questo
speciale calendario, esaminando i mesi uno per uno.
APRILE
Aprile è il primo mese
dell’anno, cominciando dal principio, e l’ultimo cominciando dalla fine. In
questo mese, ogni giorno è Natale, Capodanno e Domenica. I giorni portano tutti
e quindici il numero uno. Nelle scuole elementari, per aiutare i bambini a
distinguerli l’uno dall’altro, vengono chiamati così:
UNO A
- UNO B
UNO QUA - UNO QUI
UNO LA’ - UNO LI’
UNO SU - UNO GIU’
UNO VA – UNO STA
UNO FA – UNO DISFA
continua ..........
........
So bene che giunge il
momento di mettere i piedi per terra, su questa Terra, e prendere atto che il
migliore degli ottimisti non deve disconoscere la realtà. Ed allora, accettando
il Destino, desidero augurarVi ogni bene che si sostanzia, secondo me, nell’evitare
di perdere la speranza, sulla capacità di affrontare particolari difficoltà a
causa della salute precaria, di situazioni familiari complicate, di fortune
economiche non rosee, di dolori morali. E, facendo riferimento alla violenza ed
all’odio che lacerano il Pianeta, questo Pianeta, e a coloro che soffrono nel
nostro Mondo la fame a causa di guerre sempre più sconsiderate, il mio auspicio
è quello di scovare in ciascuno di noi le risorse per trovare quanto di
positivo ci circonda: catturiamo il sorriso dei bambini, sorridiamo a tutti,
scambiamoci un saluto anche con chi incontriamo per la prima volta. Non saranno
questi i toccasana ma…
Auguri, Amici cari, di
sereno Natale e di un Anno Nuovo che porti in ciascuno dei Vostri familiari, a
Voi ed a tutti i Vostri Amici un patrimonio infinito di salute e di bene.
Quintus Selenius