BILANCIO A QUATTRO MESI
DALLA DISTRUZIONE ALLA RICOSTRUZIONE
Dopo quattro mesi dalla scossa principale del 6 aprile 2009 i problemi a L’Aquila sono ancora tanti e sono lontani i tempi per il ritorno alla normalità.
Il numero degli sfollati resta elevato: 20 mila vivono ancora in tende e 30 mila in strutture alberghiere e case private. Il dato potrebbe ulteriormente ridursi, ma le continue scosse, anche di un certa intensità, incutono paura e per un fenomeno di autosuggestione collettiva, in negativo, anche gli sfollati che hanno la casa agibile si lasciano condizionare dall’ aggiornamento quotidiano sulle scosse e rinviano il rientro a casa. Tale situazione genera stress e depressione.
Il quadro degli interventi per la ricostruzione è così delineato.
Superata la prima fase dell’ emergenza e di assistenza, l’obiettivo prioritario resta la chiusura di tutte le tendopoli e l’assegnazione di una casa al maggior numero di persone per il tempo che sarà loro necessario a rientrare nelle proprie. Concluse le verifiche di agibilità, che hanno classificato le abitazioni in funzione dei danni subiti (tabella allegata), è partita la cosiddetta “ricostruzione leggera” tesa a far rientrare a breve chi ha la casa di tipo “B” e “C”. Lo strumento legislativo, le ordinanze 3778 e 3779, emanate nella prima decade di giugno, di fatto, non sono ancora pienamente operative a causa della normativa burocratica –amministrativa. All’interno dei 57 Comuni del Cratere lo Stato coprirà il 100% delle spese sostenute dai privati per la ricostruzione della prima casa.
Per coloro che non potranno rientrare a breve nelle proprie abitazioni, perché di tipo “E” o “F” o in “zona rossa” (che abbisognano di lavoro strutturali), sono in corso di realizzazione due progetti. Il primo, “le C.A.S.E” (Complessi Antisimici Sostenibili ed Ecocompatibili), destinato al comune di L’Aquila, prevede al realizzazione di 4 mila alloggi, distribuiti in 20 villaggi, entro il prossimo mese di novembre, permetterà la sistemazione temporanea di 15 mila persone. Le prime abitazioni, tutte ammobiliate, saranno consegnate all’inizio di settembre. I lavori procedono a ritmo serrato.
La seconda soluzione abitativa, il piano “MAP” (Moduli Abitativi Provvisori), noti come “casette di legno” destinate agli altri 56 comuni del cratere, prevede la realizzazione di 2300 moduli abitativi a cui si aggiungono i moduli arrivati come donazione. Non si tratta solo di “case in legno”, ma anche di strutture che forniranno servizi alle persone come ambulatori o scuole.
Altre 2 mila potranno essere alloggiate nella cittadella della Guardia di Finanza.
Complessivamente 30 mila persone potranno trovare sistemazione nei vari tipi di alloggi che saranno realizzati. Il censimento della popolazione con le richieste di sistemazione desiderate ha confermato nella maggioranza, dai primi risultati acquisti, la preferenza per le nuove abitazioni antisimiche. L’alternativa era per le case in affitto e di legno. Per incentivarne la disponibilità di abitazioni agibili una specifica “ordinanza per le attività produttive” garantisce un contributo alle imprese che concluderanno la costruzione di appartamenti entro sei mesi e li affitteranno poi a spese dello stato a chi è rimasto senza casa.
Il quadro degli interventi si conclude con l’ordinanza 3790 avente per oggetto la “ricostruzione pesante” per gli edifici “E”, “F”, o in zona rossa, inagibili, per rischio strutturale, non strutturale e geo-tecnico. I proprietari otterranno un contributo diretto per coprire le spese di:
- riparazione dell’edificio, con miglioramento sismico;
- ricostruzione della propria abitazione principale, oppure acquisto di una nuova equivalente a quella distrutta.
E’ evidente che i tempi di attesa saranno lunghi. L’incertezza aumenta lo sconforto. Molto diffuso è il “Disturbo Post - Traumatico da Stress” che genera incubi, insonnia, flashback (arrivando a provare un disagio ed un terrore molto intensi al ricordo del terremoto), e, molto altro. Il futuro viene percepito in modo molto negativo, quasi senza speranza.
Raffaele Suffoletta
Già altre volte ho avuto modo di esaltare le capacità e la dedizione dei componenti dei vari comitati organizzatori.
RispondiEliminaQuesta volta i miei complimenti vanno ai gestori di questo blog che riescono a ricordarsi anche delle piccolezze come il mio compleanno e che degnamente rappresentano il grandioso 150° Corso.
Grazie di cuore
Vi voglio bene
Massimo SCIVICCO