giovedì 10 ottobre 2013

...e io pago!!!


Cari Amici,

come sapete, alcuni parlamentari del centro-sinistra hanno provato, senza successo, a reintrodurre l’IMU sulle prime case con rendita catastale superiore a 750 euro: ma vi pare possibile che questi personaggi che non si vergognano di navigare tra alti compensi, diarie, pensioni d’oro e privilegi, siano sempre alla caccia di quelli che loro considerano “ricchi” e che devono “pagare”. 

Non voglio fare una filippica contro la classe politica e dirigente (sarebbe facile e, purtroppo,  del tutto inutile) ma proporre una conversazione sulla tassazione esistente e prospettata sulla casa.

 Come molti altri cittadini, anch’io ho una casa, una bella casa di cui sono orgoglioso, costruita dopo oltre quaranta anni di lavoro e tuttora gravata da un buon mutuo.

Ho pagato le tasse sempre da dipendente pubblico; ho pagato le tasse per comprare il terreno ed i materiali di costruzione, gli operai ed i tecnici, il Comune per oneri di urbanizzazione di cui non fruisco perche’, essendo la casa in campagna, ho dovuto pagare e molto per l’allacciamento elettrico, per scavare un pozzo per l’acqua e per realizzare una fossa asettica complessa ed in regola con tutte le previsioni di legge.

Adesso ho la casa con una rendita catastale superiore a 750 euro e questi personaggi mi considerano ricco e, quindi su questo bene, devo pagare ancora tasse.

Per me e’ troppo!

Un abbraccio

Renato

 

4 commenti:

  1. Francesco Miredi10 ott 2013, 09:50:00

    Caro Renato, hai perfettamente ragione anche perchè, con la variazione delle rendite catastali, se fosse passato quell'emendamento, in città come Milano e Roma, sarebbero stati tassati anche i trilocali ubicati nella semi periferia; va, quindi, dato merito al PDL per un giusto ostruzionismo che ha portato alla non emanazione del provvedimento. In ogni caso, se tutti concordiamo sul fatto che non può esserci ripresa senza diminuzione delle tasse e non può esserci diminuzione delle tasse senza diminuzione della spesa pubblica, dobbiamo giudicare l'operato dei politici governanti su tutti i provvedimenti che emettono (o che tentano di emettere o che non emettono) senza soffermarci solo a quelli che ci toccano personalmente. Restando nel campo della spesa pubblica, io ho giudicato negativamente il PDL quando ha impedito l'eliminazione delle Provincie voluta da Monti e oggi, per lo stesso motivo, giudico male il PD che, per la malcelata voglia di lottizzare l'amministrazione pubblica, sta facendo la stessa cosa. Giudico male il PDL che ha bloccato il provvedimento sull'eliminazione del finanziamento ai partiti perchè vuole che sia agevolato, con detrazioni fiscali, l'apporto da parte dei privati. Giudico male il PDL che si è opposto al ripristino del vecchio provvedimento Prodi sull'applicazione di un tetto per il manager pubblico e su un ritocco sulle pensioni d'oro. Giudico male il PDL e il PD che non hanno ancora eliminato le sovvenzioni pubbliche a enti e banche ormai privatizzate (ma che continuano ad essere gestiti da dirigenti imposti dai politici). Giudico bene il PD che ha elaborato ed imposto l'ultimo provvedimento sul contenimento del differenziale attraverso la vendita di immobili pubblici e di tagli alla spesa. Non so come giudicare il M5S che bene ha fatto nel restituire il finanziamento elettorale e bene fa ad insistere su un cambio radicale della nostra politica ma non ci ha ancora detto come. Se vogliamo parlare di ciò che ci tocca personalmente, ti espongo la mia situazione pensionistica. Ho 64 anni ed ho versato dieci anni di contributi statali (poco), 17 anni di contributi come dirigente bancario (tantissimo), 17 anni di contributi come avvocato (tanto). Al contrario di tutti i miei coetanei, la mia pensione non sarà colcolata in base alla retribuzione degli ultimi anni ma solo in base ai contributi totali versati con una decurtazione generata dalla aspettativa di vita; ciò significa che, se riesco ad andare in pensione, percepirò, al netto, crca l'1,8% annuo di quello che ho versato e, quindi, lo Stato non mi regalerà niente ma mi ha usato come finanziatore. Oggi potrei andare in pensione con il metodo della totalizzazione (unendo le due Casse) ma se scelgo questa opzione prima dei 67 anni, sarei cancellato dall'Ordine degli Avvocati e dovrei vivere di sola pensione. Ogni anno, però, sono assogettato agli studi di settore e, causa alcuni beni considearti di lusso e una struttura con dipendenti e collaboratori, subisco accertamenti induttivi per i quali alla fine pago più tasse rispetto all'effettivo guadagno che, con la crisi, ha subito un drastico ridimensionamento. Come ti sentiresti al mio posto?. Un abbraccio
    Francesco

    RispondiElimina
  2. Carissimi , sono contento che si accenda una riflessione su questo tema di strettissima attualità e che da mesi ci angoscia. Non è possibile che il Governo fino al giorno prima delle scadenze non sia in grado di annunciare i provvedimenti che intende prendere : vedi IVA , IMU, Tarsu e così via . E poi basta con annunci e dietro front da perfetto Pulcinella, da qualunque parte arrivino. Ma torniamo all'IMU evidentemente sulla prima casa : io non voglio entrare nella diatriba se si debba pagare o meno ma mi riferisco all'emendamento che intendeva farla pagare per le rendite catastali superiori a 750,00 euro. Questa proposta e' ipocrita, demagogica ed assurda. Inoltre la si può comprendere solo ricordando i tanti articoli di giornale e tv nei quali si raccontano storie di appartamenti di fondazioni benefiche date in uso agli "indigenti politici" oppure immobili acquistati ma pagati da altri all'insaputa dei politici acquirenti o anche di mutui concessi a bassissimo interesse ( quasi negativo!) sempre a politici che ne avevano evidente bisogno! E altre situazioni analoghe dimostrano due cose, che peraltro possono benissimo coesistere : 1° i nostri politici e governanti , che vivono nel mondo dei privilegi, non conoscono la realtà 2° non volendo adottare provvedimenti di risparmio della spesa pubblica ( che potrebbero penalizzarli),cercano di far apparire beni di lusso appartamenti che non lo sono. Non c'è bisogno della rivalutazione delle rendite catastali, come dice Francesco, perchè già adesso ( ne ho diretta conoscenza) trilocali inferiori a 75 mq , in zona non centrale di Roma hanno una rendita catastale di 1002,00 euro ! Il fatto che la zona non sia centrale è comprovata dall'assenza delle strisce blu che si trovano ancora a diversi km dal centro . Questo continuo voler far passare per " ricchi" gli appartenenti al ceto medio , scusatemi, ma è evidente che deriva da quella brace di odio di classe che ancora cova sotto la cenere. Ed anche se viene negato è un fatto innegabile che sia riconducibile alla sinistra. Ed in questa ottica rientra anche la definizione di " pensioni d'oro" per quelle superiori a 3000,00 euro LORDE. Certo, rispetto alle pensioni sociali ed alla situazione che ha rappresentato anche Francesco, e' innegabile che tali pensioni siano al di sopra della media ed addirittura riservate solo a 500.000 persone , dicono ma io non ci credo. Forse perchè molti invece della pensione hanno il "vitalizio" che , credo, abbia una diversa collocazione amministrativa ed un diverso trattamento fiscale. E il bello e' questo , secondo me : i nostri politici, che prendono il " vitalizio" anche per un solo giorno di presenza in Parlamento , che hanno trattamenti che superano abbondantemente i 10- 12.000,00 euro lordi mensili , si permettono di giudicare "ricchi" chi percepisce una pensione che peraltro ha maturato dopo decenni di contributi. Io sono andato in pensione talmente tanti anni fa che mi vergogno, in questi momenti, a dire quanti. Posso dire, però, che non ho fruito di alcun beneficio : la legge Angelini per me non ha avuto efficacia e quindi sono immediatamente transitato nella Riseva. Gia' allora il calcolo fu fatto in due aliquote: la prima , per i primi anni di servizio era retributiva e la seconda, quella che avrebbe potuto alzare di molto l'importo, era contributiva. Non mi lamento anche se rispetto ad altri che sono nati un anno prima di me, non ho potuto godere, a parità o con meno anni di servizio dei miei , dei benefici dell'Ausiliaria.Sono certo, anche vedendo le mie figlie , di essere stato privilegiato dai tempi delle vacche grasse che, purtroppo per loro, non credo possano tornare presto. Un saluto Giovanni

    RispondiElimina
  3. raffaele laghezza5 nov 2013, 19:48:00

    Carissimo Renato, ti racconto brevemente la mia vicenda in riferimento alla tassa sulla casa che io, purtroppo ho sempre pagato come seconda anche se non dispongo di altre proprietà, ora ti spiego l'arcano. Ho costruito, come te, una casa in campagna, sul terreno di proprietà di mia moglie sul quale gode l'usufrutto la madre. Bene mia suocera è diventata usufruttuaria della mia casa e pertanto essa è considerata, ai fini della tassazione, seconda casa. Il notaio mi ha sconsigliato di fare un atto di rinuncia dell'usufrutto poiché mi costerebbe moltissimo e quindi continuo a pagare. Ovviamente auguro a mia suocera novantenne lunga vita, poverina, spero che arrivi a cento anni. Con affetto Raffaele

    RispondiElimina
  4. Francesco Miredi7 nov 2013, 15:56:00


    Caro Raffaele, scusami se mi intrometto in faccende personali ma se le hai pubblicate significa che su queste volevi discuterne. C'è qualcosa che non mi quadra..... la rinucia ad un diritto reale quale è l'usufrutto puù costare fra i 1.500 e 2.200 euro che è pari all'incirca a 5 anni di tassazione. La rinuncia si poteva evitare con l'autorizzazione da parte della mamma e a favore della figlia di un diritto di superficie determinato temporalmente attraverso il quale costruire; credo che la convenzione urbanistica e l'autorizzazione ad edificare l'abbia chiesta tua moglie. La situazione in cui ti trovi è aberrante anche perchè se la suocera ha il diritto di usufrutto sul terreno significa che la figlia ( o i figli) ha (o hanno) la nuda proprietà sulla stesso e con la cessazione (mortis causa) del diritto di usufrutto, la casa sarà di proprietà, per accessione, di chi aveva la nuda proprietà. Tecnicamente, quindi, la cosa migliore da fare sarebbe stato far dichiarare tua moglie titolare del pieno diritto di proprietà del terreno e chiedere la comune (fra i coniugi) intestazione della costruenda casa intestando a te la titolietà del contratto di appalto relativo alla costruzione. Un abbraccio
    Francesco

    RispondiElimina

Scrivi qui i tuoi commenti .