Diciamocelo
pure senza timore: ovunque giriamo lo sguardo, a qualunque cosa pensiamo, ci
sentiamo come ammantati di un profondo lutto, cui fa da contorno un pericoloso
deficit reputazionale.
Tradotto,
si potrebbe, anzi si deve dire che il “lutto” riguarda il domestico, con la
moria di imprese, con il calo dei consumi, con la terrificante e devastante
disoccupazione giovanile, con l’oppressione di un fisco vorace, con l’ossessione
di una burocrazia inetta ed ottusa, con…la non-speranza nel futuro che induce
quasi a non coniugare più i verbi con quel tempo. leggi ancora .....
Ettore.
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