Francesco
Ho ricevuto sul cellulare da un nostro compagno di
Corso:
Ricevo
e ritrasmetto:
Avviso
per tutte le nazioni, etnie e religioni diverse:
“Questa
sera alle h. 22 accendiamo una candela su tutte le finestre delle abitazioni
come solidarietà per il popolo francese e …
condanna per il massacro avvenuto!
Siamo
tutti fratelli!
Che
brilli dovunque lo spirito di vita….. e non bagliori di morte
Passaparola!
Grazie!
Infastidito da questo buonismo bacchettone così gli ho
risposto:
“Amico caro, il massacro in terra francese è una
Tragedia per tutti noi.
Sono scioccato, sono addolorato ma non caccio lacrima
inutile o accendo inutilmente candele.
Il livello di rischio è altissimo e né pianti, né le
candele, né una prevenzione fine a se stessa riusciranno a fermare questo Male
tremendo ma non oscuro.
Siamo in guerra e, prima o poi, avremo i nostri morti
anche in Italia.
Fin tanto che la lacrima, qualunque sia il colore
della vittima occidentale, provocherà solo esecrazione, ed inviti come quello
che mi hai inviato, nulla, proprio nulla cambierà.
Roma, l’Italia, l’Europa, l’Occidente e tutto il mondo
minacciato devono affrontare sul campo, come sanno fare gli Eserciti, questi
guerrieri super foraggiati da Stati ben conosciuti.
E scendere in guerra.
Ma, politicamente e culturalmente a questo non si è
pronti, non si vuole affrontare il problema.
E che tutti accendano candele o caccino la loro
lacrima con i colori della bandiere della vittima di turno.
Stamattina parlavo con un amico che vive a Modena dove
un’imponente manifestazione contro il terrorismo e ad favore della pace
vivacizzava una grigia mattinata.
E chissà quante altre città hanno visto o vedranno in
queste ore un analogo ed inutile dispendio di risorse.
Penso sia utile acquisire e diffondere, più della lacrima
o dell’accensione di candele, questo pensiero in modo che Roma, l’Italia,
l’Europa, il Mondo occidentale dispongano, sotto l’egida delle Nazione Unite,
le contro misure utili per almeno frenare questo fenomeno. Sono convinto che,
così facendo , piangeremo molti giovani soldati che prendono parte alle
operazioni ma ridurremo sensibilmente - senza bloccarle per almeno il prossimo decennio
– le stragi di innocenti , inermi cittadini, cioè noi .
Un abbraccio, grato per il pensiero che mi ha dato la
possibilità di farTi conoscere la mia opinione
Carlioio
Carissimi amici,
RispondiEliminastavo preparando anch'io un commento sui tragici fatti di Parigi. Dopo aver letto i vostri, non aggiungo altro.
Bravi per quello che avete detto e per come lo avete fatto.
Un abbraccione,
MASSIMO