
L' anno scorso, di questi tempi, Francesco Miredi ci ha tenuto compagnia per dipingere, con la Sua solita maestria, una giornata di volontariato trascorsa insieme alla Moglie e rovinata da un tizio becero che ha offeso il Loro impegno a favore di chi soffre.
Ricordo di aver risposto , invitando Francesco a continuare e tutti noi a seguirne l'esempio, nella certezza che occorre fare qualcosa per " costruire " . Parola difficile che racchiude fantasia, impegno, fattualità , disponibilità di tempo e di risorse, spirito di servizio e di sacrificio.
Da allora, premesso che nessuno di Voi ha espresso una qualsiasi valutazione, così dimostrando che è facile parlare ma assai difficile realizzare, non siamo riusciti a fare, insieme, nulla, proprio nulla, per gli altri.
Sicuramente, nel Vostro orticello , fatta salva la Famiglia, realizzate tante cose che sono di sicuro aiuto a chi ne ha bisogno e, da chi da Voi viene beneficiato, ci saranno parole di sincera gratitudine; ma, cari Amici, quel "costruire " al quale , facendo anche io, chiacchiere, mi riferisco, riguarda le potenzialità del 150°.
La gran parte di noi gode, ormai, del trattamento pensionistico ma non è vecchia nè rammollita. Siamo tutti stati comandanti, abbiamo acquisito esperienze, siamo in grado di assumerci responsabilità e di prendere decisioni, conosciamo come funziona la P. A., abbiamo entrature negli enti locali della nostra residenza, possiamo spendere a piene mani credibilità ed entusiasmo . Eppure siamo fermi: non ci contiamo, non ne parliamo, ci nascondiamo.
Paura ? Egoismo? Incapacità di agire di ritorno, visto che in precedenza eravamo tutti buoni ed arruolati combattenti?
Non conosco la formula per svegliarVi, né ho l'ardire o la presunzione di volerlo fare: so però che, solo che lo si voglia, che Voi lo vogliate, si possa scendere in campo per realizzare qualcosa di utile e di grande.
Per noi, per il nostro onesto passato nelle Forze Armate, per qualcosa di cui si avverte la mancanza e che, con le nostre individualità , ma dettata da una idea comune, possa essere di ausilio a chi ne ha bisogno.
Aspetto il Vostro consenso: poi gettiamo i ponti sui quali sciorinare le idee.
Chissà che questa volta non sia quella buona!

Intanto Vi abbraccio, iniziando ad augurare alle Vostre Famiglie ed a Voi una serena Pasqua
Carlo Minchiotti