giovedì 21 maggio 2009

Ancora sul terremoto a l'Aquila .

Giorni fa, navigando su Internet, ho trovato questo articolo che mi letteralmente sorpreso .
Ho girato la mia preoccupazione a Zuff che così risponde :

Carissimi amici,

ho letto la lettera di questo signor Gattinone e sono rimasto allibito per come ha saputo mistificare la realtà. Questo signore parte da alcune verità per costruirci sopra una montagna di menzogne. E’ senz’altro un millantatore e sicuramente un agitatore di popolo di professione venuto a L’Aquila per “recitare”, visto che lui si definisce attore, la sua parte, di sobillatore.

Vi racconto quello che succede.

Nelle tendopoli si vive in comunità e la vita in comunità è difficile, noi lo sappiamo bene. Si perde la privacy e si è costretti a convivere con chi ha una cultura diversa dalla nostra. Orbene, in alcune di queste tendopoli, sorte vicino alla città, in particolare una quella di Piazza d’Armi (io ci facevo fare addestramento al plotone carri) che è quella cui fa riferimento il sig. Gattinone perché riferisce di alcuni episodi lì accaduti ed opportunamente manipolati. Bene, nella tendopoli di Piazza d’Armi si sono concentrati molte persone “non italiani” e non residenti abitualmente a L‘Aquila, accorse in città per trarre profitto dalla situazione (come il sig. Gattinone). Naturalmente in un tale agglomerato di persone ci può stare di tutto e, credetemi, qualcuno soffia sotto la brace per accendere il fuoco. Il locale giornale, ”Il Centro”, di qualche giorno fa ha riferito alcuni episodi che riporta il sig. Gattinone, opportunamente ridimensionati il giorno dopo. Faccio riferimento all’accoltellamento: non era vero si trattava solo una discussione tra due famiglie di romeni che vivevano nella stessa tenda, qualcun altro di questi aveva acculato quintali di rame per rivenderlo, e così via; non sto a riferirvi di quanti altri problemi quotidiani ci sono che le cronache locali riferiscono puntualmente. Così la popolazione si è lamentata del poco controllo e c’è stato più controllo (ed è esattamente quel mancato Controllo di cui vi ho parlato io, se ben ricordate delle 3 C). Nessuno viene perquisito, chi non ha la tessere di residenza al campo viene giustamente fermato ed identificato (come per l’ingresso in caserma), non ci sono interventi notturni nelle tende. Tutti hanno la corrente e la televisione in tenda, ora anche i condizionatori, e chi vuole accedere ad Internet (naturalmente a sue spese) lo fa senza problemi. Il Tom Tom funziona benissimo, e non manca niente, come ho avuto modo di riferire all’inizio: i viveri, il vestiario ed ogni altro bene, frutto della generosità degli italiani, si sprecano, qualcuno, di certo, ne ha fatto incetta.

Esiste poi la zona rossa, quella del Centro Storico dove è crollato tutto e dove gli edifici rimasti in piedi rischiano di cadere da un momento all’altro ed è per questi motivi, di sicurezza fisica e per evitare atti di sciacallaggio, che nessuno può accedere.

La popolazione, quasi il 100%, ha abbandonato la propria abitazione ed è effettivamente desolante e spettrale vedere una città vuota che ora si va animando in periferia dove stanno sorgendo nuovi locali di ritrovo e dove per qualche anno, sicuramente, si svolgerà la vita cittadina.

Insomma, cari amici, da una situazione critica e di naturale disagio, il sig. Gattinone (attore a suo dire) ne monta una tragedia “POLITICA”. Sarei curioso di sapere come e di cosa vive il sig. Gattinone.

Ho avuto l’istinto di liquidare l’articolo con una parola: mistificatore, di una realtà, che ripeto non è facile, ma poi ho cercato di spiegare e non so se ci sono riuscito come si manopola la realtà. Dalle parole si capisce che è un politico e, forse, si prepara a “partecipare” al prossimo G8.

Questo è quanto. Un caro abbraccio Raffaele

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