Cari Amici,
una proposta di legge che allarghi a
"persone" e non più a uomo/donna la composizione della famiglia
italiana fa parte del programma di ogni partito e movimento i cui componenti
presto entreranno nel nostro Parlamento. Alcune proposte si spingono a legittimare
anche la possibilità di adozione per coppie omosessuali. Pare quindi che
l'Italia si avvii sulla scia di altri legislatori che hanno aperto la strada in
materia, pur in presenza di forti resistenze da parte di condivise ed
argomentate prese di posizione contrarie.segue...Renato.
...ma per imporre quei comportamenti non solo come accettabili ma anche come normali ! Credo che l'unico commento possibile lo abbia scritto tu stesso e non penso ce ne possano altri condivisibili. Personalmente poi credo che tutte quelle str... che vogliono che l'amore ( qualunque sia ) giustifichino tutto, compreso il fatto che si voglia essere "genitori" anche quando non si e' in grado di farlo (intrinsecamente e non per disfunzioni o malattie). E poi io non riesco a concepire un bimbo con due madri o due padri. Mi scuserete ma e' dal '68 che la penso in un certo modo. Saluti a tutti. Giovanni
RispondiEliminaConsiglio di leggere questo articolo nel quale si informa che in una scuola di Roma , per non urtare la sensibilita' di uno ( dicasi uno) alunno con due "mamme" e' stata abolita la Festa del Papà !!! http://www.ilmessaggero.it/roma/storie/roma_bimbo_due_mamme_festa_papa/notizie/258506.shtml
RispondiEliminaNon aggiungo altro per non essere scurrile.
Giovanni
Io parteciperei a quella "contro".
RispondiEliminaE non tanto per ottuso conservatorismo o per incapacità a "cambiare opinione", quanto per le ragioni esplicitate da Giovanni e per quelle implicite di Renato.
Personalmente non ho niente contro gli omosessuali; non li ritengo dei "malati": semplicemente una minoranza, come altre minoranze per razza o per religione.
Le minoranze esistono in tutti i Paesi del mondo; in alcuni, non trovano ostacoli all'intergrazione, in altri sono perseguitate.
Ma l'essere "minoranza" non implica automaticamente di imporsi, di urlare (come dice bene Renato) la rivendicazione di "diritti", in totale dispregio del modus vivendi, delle tradizioni di quel Paese.
Già, i "diritti"!
Non si fà che parlare di diritti (più o meno acquisiti), mai di "doveri"; tutti hanno il diritto di avere tutto quello che è funzionale alle rispettive parrocchiette; tutti vogliono imporre la loro condizione, urlando, stracciandosi le vesti, senza il minimo rispetto di quello che è il comune o maggioritario pensiero.
Inoltre, l'esempio riportato da Giovanni è sintomatico dello stato emotivo (per non dire mentale) che simili atteggiamneti inducono in menti instabili o semplicemente desiderose di ritagliarsi un micron di notorietà.
Sono cose aberranti -come il non fare l'Albero o il Presepe negli Asili o nelle Elementari, per "rispetto" dei bambini di altre confessioni- che, però, sono combustibile per quelle minoranze che ne traggono vigore per urlare ancora più forte: per rimporsi.
Ripeto, non ho nulla contro gli omosessuali, come non ho niente con i credenti di altre Fedi, come non ho niente contro chi ha il colore della pelle diverso dal bianco.
Non ho niente....ma fino al momento in cui tutti costoro non vogliano imporre, con la forza o con costante petulanza, la loro "diversità": ognuno viva nel rispetto dell'altro, perché nessuno è "più" di un altro!
Ciao a Tutti,
Ettore.
..... e se fosse successo a voi? Cosa avreste fatto ?
RispondiEliminaBuongiorno
16/03/2013
Cambiare opinione
massimo gramellini
Il senatore Rob Portman era un leone della destra americana e non perdeva occasione per ruggire contro i matrimoni omosessuali. Una sera il figlio Will gli ha detto: “Papà, io amo un uomo e non posso fare altrimenti. Sono così da sempre, da quando riesco a ricordarmi di essere qualcosa.” Rob Portman ha dormito male quella notte. Anche quelle dopo. Ma arriva sempre la notte in cui ricominci a sognare. Una mattina il senatore che detestava tutto ciò che risuonava diverso dalla sua idea di normale si è ritrovato al tavolo della colazione con la moglie, ad ascoltare una voce che diceva “perché vedi, cara, è giusto che Will e il suo ragazzo abbiano una relazione come la nostra, con gli stessi diritti e doveri” e quella voce, incredibile a dirsi, era la sua. Ieri Rob Portman ha firmato l’appello di Obama per i diritti delle coppie gay.
Si dice che soltanto i cretini non cambino mai opinione. E la vita deve avere un debole per noi cretini potenziali, perché ci manda di continuo dei segnali con la posta più celere che conosca: il cuore. La confessione di un figlio, le parole di una canzone, ma anche un gesto raccolto per strada che agli altri non dice nulla mentre a noi ribalta una certezza. Il problema non è cambiare opinione, ma cambiarla in malafede. Il problema non è cambiare opinione, ma non cambiarla in ossequio a un pregiudizio pigro. Sono completamente d’accordo a metà con il mister, disse una volta un calciatore. Allora mi parve una sciocchezza, adesso una perla di saggezza inconsapevole. Ho cambiato opinione.
Ciao Oliviero
La stessa domanda potrebbe essere rivolta a Gramellini: abolirebbe la Festa del Papà e della Mamma per nascondere ad un bimbo la verità, che cioè non ha un padre o una madre ? . E’ evidente che la quasi totalità dei genitori non può fare altro che cercare di proteggere , aiutare ed assecondare i propri figli in tutti i modi : per chi crede e’ superfluo ricordare la parabola del “ figliol prodigo “ .
RispondiEliminaChi deve decidere per il bene comune, però, non deve ( o dovrebbe ) farsi influenzare dalla propria situazione personale : non viene sbandierata da una certa parte l’indignazione per le leggi ad personam ?
Non so cosa farei io ma ho una opinione , al momento non influenzata da fattori personali, su quello che dovrebbe fare chi ha il potere di indirizzare la vita sociale del Paese. Concordo sul fatto che gli omosessuali ( se si puo’ ancora dire così senza che costituisca offesa passibile di denuncia , altrimenti ritiro la parola ) debbano essere trattati come qualunque altra minoranza ed abbiano diritti e doveri che non ostacolino la possibilita’ di una vita serena ma penso che si stia superando il limite : non solo per questo argomento.
Assisto ad un eccesso di protezione nei confronti di vari settori della societa’ : gli omosessuali per i quali siano state individuate specifiche aggravanti in caso di reati commessi nei loro confronti ; negli ultimi tempi , e indubbiamente a ragione, siamo presi da un dall’ angoscia per i numerosi delitti perpetrati nei confronti di donne tanto da evocare il neologismo “ femminicidio “ foriero di ulteriori aggravanti per reati contro le donne . Provvedimenti severi sono stati adottati per proteggere gli animali ed altri ne vengono ulteriormente invocati. I provvedimenti tesi al cosi’ detto inserimento delle minoranze rom sono tantissimi e diversificati tra Stato, Regioni e Comuni . Mi verrebbe da pensare che ci fosse una “diminuzio” dei diritti degli uomini intesi come uomini maschi : la precisazione e’ necessaria perche’ attualmente il termine “uomini” plurale maschile comprende anche gli altri soggetti di genere femminile . Quindi e’ grammaticalmente errato adottare il tipico linguaggio politichese che si rivolge a lavoratrici e lavoratori, elettrici ed elettori, compagne e compagni … e così via. Nel primo Angelus di Papa Francesco devo rilevare con piacevole sorpresa che il Pontefice si e’ rivolto ai due generi ma almeno ha citato prima i “fratelli” e poi le “sorelle” controcorrente anche in questo.
Mi farebbe piacere un intervento competente in materia legale in merito alla mia tesi che vede salvaguardate dalle leggi (in vigore e proposte) le minoranze, uno dei sessi umani e specie animale come se uccidere un uomo ( maschio eterosessuale) fosse meno grave dell’omicidio di un gay, di una donna o di un cavallo. Per le donne poi sarebbe necessaria una ulteriore distinzione tra donne femmine eterosessuali e donne lesbiche ( se si puo’ usare questo termine, altrimenti chiedo preventivamente scusa ) .
Un cordiale saluto .Giovanni
Caro Giovanni, non sono state emesse leggi che proteggono gli omosessuali o le donne ma, più semplicemente, sono stati introdotti aggravanti che inaspriscono le pene se la motivazione alla condotta illecita è discriminatoria o futile o se il soggetto leso è fisicamente o psicologicamente più debole e questo mi sembra più che normale. Personalmente ritengo che gli omosessuali non debbano essere trattati e non debbano comportarsi da diversi perchè molte volte sono loro che ostentano in maniera sin troppo appariscente questa appartenenza. Sul matrimonio e sull'adozione avevo già scritto alcune mie riflessione per le quali non condivido la linea intrapresa dai paesi "più evoluti".
RispondiEliminaCiao a tutti
Francesco
Infatti io mi riferivo proprio alle aggravanti che inasprendo le pene in determinati casi rendono una giustizia differente alle vittime degli stessi reati, come ho cercato di esprimere, stante il fatto che non sempre le categorie ce ho citato sembrano essere sempre quelle piu' deboli.. Saluti.Giovanni
RispondiEliminaCari Amici
RispondiEliminaio credo fermamente che ogni essere umano abbia il diritto di essere rispettato quali che siano le sue scelte personali e private; non sono interessato a quanto avviene nelle stanze da letto della gente. Sono pronto a condividere battaglie civili per sostenere i diritti degli omosessuali nei Paesi dove essi sono costretti a nascondersi o sono perseguitati. Sono pronto a sostenere ogni iniziativa di legge che riconosca gli stessi diritti civili e doveri, individuali, dei componenti una famiglia tradizionale, agli omosessuali che formano una coppia di fatto e stabile; mi riferisco all'assistenza reciproca, alla eredita',etc. NON condivido la necessita' di qualificare "famiglia" una coppia di omosessuali o a riconoscere loro la possibilita' di adozione. Ma soprattutto NON accetto la pressione attuale esercitata contro quanti non si allineano a questa visione che tende a sostenere qualsiasi cosa che sia presentata ed imposta a favore degli omosessuali. La famiglia si basa su valori tradizionali e religiosi che non voglio perdere. La coerenza del mio pensiero a favore di ogni forma di liberta' che non sconfini nel limitare la liberta' degli altri, mi fa insorgere contro l'aggressivita' con cui molti circoli ed ambienti accompagnano la loro volonta' di imporre comportamenti specifici su tutto e su tutti.
Un abbraccio
Renato
Condivido e sottoscrivo quanto scritto da Renato.
RispondiEliminaLa "profetica" predicazione di Giovanni ha dimostrato che in Italia già si è verificato il fatto di una scuola che non festeggia la festa del papà, per non "offendere e sminuire" chi il papà non ce l'ha: orfani o lesbici?!
Siamo un popolo di buffoni: gli estremismi "affettuosi e generosi" di questo tipo sono solo la punta di un iceberg che ha nell'intolleranza di ritorno il proprio motivo di esistenza.
Gesù lasciò le 99 pecorelle per cercare la 100' dispersa, ma quello era un gesto di Amore verso chi era in crisi, quello della scuola citata è stato solo un gesto di interessata ed insulsa affermazione di un principio "buonistico".
UDITE; UDITE.. NOTIZIA STRAORDINARIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Da domani non si festeggerà più il cinquantennale, perchè non vorremmo offendere chi è uscito prima dall'Accademia o, meglio ancora, chi non ci è mai entrato!! come siamo buoni, noi...!!!
Marko