giovedì 9 aprile 2009

Io sono abruzzese ! Siamo tutti abruzzesi !

L'Aquila - P.zza Duomo
Giovanni Papi, sulle strade abruzzesi, di ritorno da Firenze dove era andato a riprendere la figlia, studentessa universitaria, ha pensato alle paure ed al dolore dei genitori che avevano i figli a L'Aquila, e ha voluto renderci partecipi della sua tristezza.




L’Aquila, 6 aprile 2009 ore 03.32 ……………..

Non sono abruzzese ma dal 1973 risiedo a Sulmona ed in questi anni di terremoti ne ho visti tanti anche in altre regioni. Come tanti di noi nel 1980 sono stato impiegato in quello dell’Irpinia e nell’’84 , quando facevamo il 1° anno della Scuola di Guerra, portai moglie e figli a Civitavecchia perché a Sulmona ogni giorno c’era una scossa.


Sulmona - P.zza Garibaldi


E prima ancora fui tenuto in stand by con una Compagnia per le esigenze del Friuli. Quando prestavo servizio alla B. Acqui proprio a L’aquila, ho partecipato a numerose esercitazioni per pubbliche calamità in quanto la grande Unità era anche Comando precostituito della FOPI , unità interforze designata per il soccorso alle popolazioni. Purtroppo il terremoto e’ arrivato quando la FOPI, se c’e’ ancora, non e’ più a L’Aquila. E che terremoto! Io fortunatamente abito, come ho detto Sulmona, e ,a parte lo spavento, non ho subito alcun danno. Ma a L’Aquila purtroppo i nostri compagni di Corso hanno subito danni gravi e ancora da quantificare. E come loro tanti altri che hanno in L’Aquila la famiglia e la loro vita. Forse e’ peggio di quello che vediamo in tv ; scrivo queste note di ritorno da Firenze dove sono stato a riprendere mia figlia che ha finito l’Università: oggi non ho fatto altro che pensare a quei poveri studenti che sono stati travolti dal crollo della Casa dello Studente. Ho pensato al dolore inimmaginabile dei genitori che hanno atteso angosciati che i soccorritori riportassero alla luce i vivi ed i morti. Non posso pensarci senza che lo strazio mi colpisca l’anima. E che dire della devastazione degli edifici sia pubblici che privati, sia nuovi che vecchi ed antichi. Per quelli recenti posso supporne il motivo, ma per quelli antichi che hanno sopportato nel tempo secoli di scosse , perché questa volta sono crollati?

Terremoto a L'Aquila

Quando e’ arrivata la scossa anche a Sulmona, io dormivo come tutti; mi sono svegliato e con mia moglie ci siamo messi sotto un architrave, come gli esperti consigliano, ma devo confessare che ho avuto la sensazione che la casa sarebbe crollata : la durata sembrava infinita e il sussulto di una potenza spaventosa. Dopo non sono uscito come tanti ma sono rimasto davanti alla televisione fino alla sera. Ci deve essere qualche motivo geologico per cui questa volta una L’Aquila e i paesi circostanti sono stati distrutti. Mentre viaggiavo oggi ho sentito alla radio un esperto che esaminava la natura geologica del terreno dei paesi distrutti. Questo tecnico diceva che le case sono costruite su uno strato sabbioso o ghiaioso che copre la roccia e , contrariamente a quanto si crede, questo tipo di sedimenti amplifica la potenza delle scosse e provoca delle voragini che colpiscono le fondamenta. Anche la scarsa profondità dell’epicentro e’ un altro motivo della potenza distruttiva del sisma. Altrimenti non si capisce come monumenti storici come il Forte Spagnolo costruito nel 500 che ha sopportato terremoti catastrofici come quelli del 1703 e del 1915 , questa volta ha subito danni severi. E come il Forte tanti altri edifici antichi. Come ho già accennato per gli edifici moderni ed ultra moderni ( ospedale ) il motivo e’ facilmente intuibile anche se spero di sbagliarmi. E la Prefettura ? e’ vero che l’edificio e’ antico ma non hanno una “ zona di diradamento “ , qualche shelter, un Forte Lugagnano per le operazioni ? Un Monte Cavo? Comunque l’importante e’ che stiamo tutti bene anche se un altro motivo di dolore e’ stato quello di vedere intervistato in tv con le lacrime agli occhi un vecchio amico che e’ stato Capo del Servizio amministrativo della B. Acqui il quale ha perso la casa e tutto quello che c’era dentro. Adesso inizieranno le polemiche, anzi sono gi° cominciate : tu non hai fatto…..no, tu non hai fatto…..bisogna provvedere…… la prevenzione innanzi tutto…… non e’ mia competenza…………..tutte chiacchiere: l’unica cosa e’ sperare che ti vada bene. Un saluto a tutti e una Pasqua che possa trascorrere secondo le esigenze di ciascuno.

Giovanni Papi


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Gli auguri del Tenente.


Anche da parte mia tanti cari auguri, ed in particolare agli amici abruzzesi, che spero non abbiano da piangere perdite umane e materiali.
Con affetto a tutti,
Eugenio Gentile.


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