venerdì 11 dicembre 2009
Ciao Marco
Ieri sera, alle 2100, in Cagliari, Ospedale Brotzu, è deceduto Marco Maltesi. Combatteva da soli due mesi contro un tumore cerebrale che lo ha tolto alla Famiglia ed a noi.
I funerali saranno celebrati sabato 12 dicembre , alle ore 1530, presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria in Cagliari.
Le espressioni di cordoglio potranno essere inviate alla Famiglia che risiede in VIA TIZIANO VECELLIO , 63 09045 QUARTU S. ELENA ( CA ).
Ho letto la notizia tra quelle di routine del mio lavoro: non mi crederete, Amici cari, ma non sono riuscito, né vi riesco a distanza di qualche ora, a commuovermi o a provare dolore. Che strana sensazione, però, questo senso di vuoto che mi ha attanagliato da quel momento e che, forse, e me lo auguro, mi consentirà, quasi in catarsi, di rendermi umanamente partecipe di una così grande tragedia!
Non è il momento di fare panegirici di Marco, amico buono di tutti, generoso ed altruista, professionista serio, uomo di sani ed integerrimi principi, marito e genitore esemplare.
Nel ricordarLo a Tutti Voi, affido alla mia preghiera la Strada che Egli ha tracciato, invitandoVi a fermarVi per un solo attimo per fare altrettanto; Vi accorgerete che di Lui ognuno, ancorchè non Carabiniere, serberà l’immagine scherzosa di un ventenne sereno, dotato di un senso pratico della vita che Lo portava, sdrammatizzando tutto, a diffondere tranquillità anche nelle più concitate occasioni della vita accademica.
Ora Marco non ha più bisogno degli Uomini; siamo noi a chiederGli di ricordarsi di tutto il 150° e, magari, di esibirsi ancora una volta, se Lassù vi sono delle porte, nella prova della “ Testata” :qualcuno in Accademia sta ancora chiedendosi il perché di talune lesioni nei battenti , vinti dalla “ sardità “ di un meraviglioso, sfortunato Amico.
Ai Familiari sentimenti vivissimi di condivisione del Loro dolore. Il nostro abbraccio sia corale e partecipe al pari dell’affetto che Marco riservava a ciascun appartenente al 150° .
Riposi nella Pace e si ricordi di tutti Noi !
Vi abbraccio, senza lacrime ancora ma con una tristezza che mi pervade sempre più
Carlo Minchiotti
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Amico caro,
RispondiEliminail Signore ha voluto chiarmarTi a Sé e noi non possiamo che inchinarci alla Sua volontà.
Sappi che lasci un vuoto incolmabile nel mio cuore.
Mi sarà di parziale conforto il ricordo del tuo eterno sorriso, della tua generosità e della tua invidiabile capacità di sdrammatizzare ogni situazione.
Per me rimarrai sempre l'impareggiabile "avversario" delle nostre sfide a chi sapeva tradurre meglio i sentimenti e le speranze dell'Allievo, con un disegno da immortalare sul Numero Unico del Corso: e Tu eri sempre il vincitore!
Riposa in pace, Caro Marco, nella certezza che hai lasciato solo sentimenti di affetto.
Ettore.
Appena ho intravisto l'immagine di Marco, ho capito immediatamente che era accaduta una tragedia, pur avendolo io stesso visto e salutato in perfetta forma in quel di Modena il 24 ottobre 2008.
RispondiEliminaPur se sto' attraversando un periodo difficile , sono rimasto profondamente coplito, e commosso. Tutt'ora incredulo !
Marco era una persona, nella sua semplicità ed essenza , speciale ed unica.
Pino Iacono
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Un colpo al cuore, appena vista la foto. L'ultimo ricordo risale a Bologna.... sempre schietto, generoso, pungente e sarcastico nella sintesi come solo lui sapeva esprimersi..... un vero autentico amico ..... scevro da ogni gelosia e maliziosità.... . Ciao Marco con tutta la mia persona ed il mio cuore. Arrivederci
Marcello Carnevali
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Gran brutta notizia, mi dispiace moltissimo!
Micheli Aldebrano
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Che tristezza!!!!!
Giacomo Guarnera
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di Marco ricordo solo che una domenica mi diede un fazzoletto di carta per pulirmi le scarpe ma non riusci a non farmi scartare dal gruppo che voleva uscire in libera uscita. Gurdando la Sua foto, però, così come è successo per tutti coloro che ci hanno lasciato,non risco a pensare alla morte e provo la stessa sensazione descritta da Carlo. Spero tanto che, sulla terra, abbia vissuto una vita intensa e serena e sono certo che, làa dove ora si trova sorriderà felice per quello che ha fatto
RispondiEliminaAppena ho intravisto, via e-mail, l'immagine di Marco, ho capito immediatamente che era accaduta una tragedia, pur avendolo io stesso visto e salutato in perfetta forma in quel di Modena il 24 ottobre 2008.
RispondiEliminaSono rimasto profondamente addolorato, coplito e commosso.
Marco era una persona, nella sua semplicità ed essenza, speciale ed unica.
Che mazzata, ragazzi, che mazzata !
Che Dio benedica Marco e la sua sconsolata famiglia.
Pino Iacono
Ho una grande tristezza nel cuore. Pregherò per Marco e per la sua famiglia. Riposi in pace.
RispondiEliminaLuigi
Marco è ancora tra Noi.
RispondiEliminaLa morte non oscura la vita di un soldato!
Le stellette degli alamari che Marco ha portato con onore e dedizione, come le stellette di quasiasi mostrina o alamaro di ciascuno di noi o di tutti coloro che hanno servito la Patria e le Istituzioni Militari in pace o in guerra con passione e serietà, rimangono scolpite in vita nel nostro cuore e sulla nostra pelle, ma come ebbe a stigmatizzare in una sua epica lirica il "Guareschi" "si staccano dalla giubba e volano in cielo. Forse per questo il nostro cielo è il più stellato del mondo".
Dunque, da oggi le due stellette degli alamari di Marco brillano nel firmamento e illuminano spiritualmente la nostra vita. Guardando di sera il nostro cielo rivedrò Marco e con Lui Tutti i Nostri Colleghi che ci hanno prematuramente lasciato.
Grazie, caro Marco, per il tuo sobrio e pragmatico modo di essere sincero amico di tutti noi.
Alla Tua adorata Famiglia desidero far giungere il mio profondo e commosso cordoglio.
Gianfranco Petricca
Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno voluto ricordare il nostro adorato papà. Nel leggere i commenti abbiamo appreso con sorpresa che papà non era affatto cambiato nel corso degli anni, avendo mantenuto intatto, a dispetto delle avversità, il suo sorriso e la sua capacità di sdrammatizzare. Di questi e della sua generosità faremo sempre tesoro, nella speranza di riuscire in tal modo a far rivivere, almeno in parte, una persona così speciale attraverso i gesti e le parole dei suoi amati figli. Valeria e Mauro Maltesi.
RispondiEliminaEro stato mandato, un pò allo sbaraglio da giovane Sottotenente, a comandare la Compagnia CC. di Oristano. Là ho avuto la fortuna di conoscere il Comandante Maltesi che ebbe la pazienza, giorno dopo giorno, di insegnarmi la difficile arte del comandante. Lo ricordo con rimpianto e lo ringrazio,ancora oggi, per ciò che ha saputo pazientemente insegnarmi anche e soprattutto attraverso il suo esempio.
RispondiEliminaMagg. Giovanni Semeraro