venerdì 2 luglio 2010
W l'Italia.
W l’Italia
Oggi a Milano si respira una calura insopportabile e, boccheggiando tra strade rese ancora più roventi dalle rotaie del tram, mi sono recato in tribunale per seguire le mie solite udienze; una di queste riguarda un processo di primo grado in essere dal 2006 che vede il mio cliente citato, quale ex amministratore di una società poi fallita, per un risarcimento danni di circa dodici milioni di euro. Il mio cliente fa il ragioniere commercialista di professione e nella società fallita era entrato per le sue qualità di contabile non certo di manager, tanto da non aver mai avuto alcuna delega che potesse, in qualche modo, giustificare la causazione di un danno così ingente. Sta di fatto che, dopo numerose udienze durante le quali ben dodici avvocati, per altrettanti convenuti, avevano cercato di rimarcare le responsabilità degli altri e la ingenuità “angelica” dei propri assistiti, oggi avrebbe dovuto esserci la discussione finale con la relativa sentenza.
L’ingresso negli enormi corridoi del tribunale di Milano è stato inusuale e shoccante perché erano anni che non si presentavano così vuoti tanto che, per un attimo, ho pensato che avessi sbagliato agenda e che oggi fosse sabato invece che giovedì. Macché il tribunale era vuoto per lo sciopero dei magistrati e l’udienza è stata rinviata al mese di dicembre con la conseguenza che, se tutto va bene, avremo la sentenza nel secondo semestre del prossimo anno … vallo a spiegare al povero ragioniere!.
Prima di tornarmene, sconsolato, in studio ho deciso di passare dal bar del tribunale dove fanno un’ottima crema di latte al caffè che, sino a ieri, vendevano al prezzo di € 1,60 e che da oggi viene offerta al prezzo di € 2,00: “ma come”, ho detto, “non si giustifica un aumento repentino del 40%”, “caro avvocato” mi ha risposto il barista, “lei sa che il nostro paese ha il più alto livello di tassazione in Europa e uno dei più alti al mondo?....le piace vedere la Naomi in televisione, ebbene siamo noi a pagarla e quindi aumentiamo i prezzi”.
Pensando che quello sarebbe stato, forse, il mio ultimo bicchiere di crema di latte al caffè, ho cercato di gustarmelo sorseggiando piano ed ecco che ho sentito una mano sulla spalla; era l’unico collega, sfigato come me, che si era dimenticato dello sciopero. Oltre ad essere sfigato, il mio collega è anche un’interista (non me voglia Oliviero, non tutti gli interisti sono uguali) di quelli che negli ultimi trent’anni non hanno tanto sofferto (come noi juventini stiamo ora facendo) della pochezza della propria squadra quanto della grandezza della Juventus e, per imbastire un discorso serio/giuridico mi fa: “per me il giudice che ha dichiarato non attendibile Tronchetti Provera è juventino e nel processo Telecom c’è lo zampino di Moggi”…. la conversazione si prospettava dai contenuti profondi e difficili e, non ritenendomi all’altezza, l’ho salutato con un cenno di assenso.
All’uscito del tribunale ho ritrovato un po’ di buon umore perché c’è una vecchia guardia giurata, terrone trapiantato al nord, dalla battuta spiritosa e pronta e con lui mi sono intrattenuto qualche minuto a guardare le passanti che, per la calura in corso, mostrano tutto ciò che il buon Dio ha loro dato. Ci siamo lasciati con questa sua domanda: “avvocà io che sono campano posso stare sicuro che quando arrivano i padani non mi requisiscono la casa?” e anche a questa battuta ho sorriso ma confesso che il sorriso è stato un po’ amaro e un po’ di angoscia l’ho sentita …. sono nato in Puglia dove ho vissuto per 19 anni e poi mi sono trasferito al nord senza mai rinnegare le mie origini … conviene oggi dire che sono terrone?...mah!
Nel tragitto verso casa ho pensato alla crisi in atto, alla disoccupazione, alle prospettive per i nostri figli … insomma a tutte quelle cose serie che esistono ma che vorremo evitare di pensare magari aggrappandoci ai nostri ideali politici e alla convinzione che coloro che abbiamo scelto ci tireranno fuori dalla m.. nella quale stiamo navigando e pensando pensando mi sono ritrovato a pranzo con mia moglie e con la tv accesa la quale mostrava il viso sorridente ed ottimista del nostro premier.
Berlusconi si trova a Panama e lì sta cercando di tirare su qualche commessa per le nostre imprese ma era proprio necessario dire che gli imprenditori, a differenza dei politici, mantengono la loro parola? …. lui riveste la carica di amministratore delegato o di presidente del consiglio dell’Italia?....se tutti gli imprenditori mantengono la parola e tutti i politici no perché esistono i partiti? …..ragazzi, pensatela come volete ma, da italiano, non mi sono mai sentito così privo di identità e di rappresentanza.
Un abbraccio a tutti
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