Questa mattina sono stato partecipe di un avvenimento che vi voglio raccontare e vorrei sentire cosa ne pensate.
Verso mezzogiorno, mentre stavo rientrando a casa, a pochi passi dall’Accademia un signore che come me inforcava la bicicletta, nell’attraversare la strada, è stato leggermente urtato da un motociclista ed è caduto per terra.
Ovviamente mi sono subito avvicinato a lui per sincerarmi del suo stato di salute ed eventualmente prestargli i primi soccorsi.
Il poveretto, ancora sdraiato per terra, tremava dallo spavento ma non presentava nessuna ferita evidente.
Un ragazzo, di 25/30 anni, arrivato sul posto anche lui in bici solo pochi istanti dopo l’incidente, si è avvicinato al malcapitato e si è presentato come volontario del 118 ; gli ha stretto un braccio per sentirgli le pulsazioni, lo ha invitato a calmarsi e ha continuato a fargli delle domande sul suo stato di salute.
“Come va? Sente dolore ? Le gira la testa ??? mi sente , vede bene ???” e altre domande ancora .
Poi, facendomi un segno con la testa, mi ha invitato a sollevare il poveretto al suo segnale.
Il ragazzo, continuando a fargli delle domande anche su eventuali patologie e sui medicinali che assumeva, successivamente lo ha accompagnato fino all’abitazione non tanto distante dal luogo dell’incidente.
Rimontato in bicicletta ho cominciato a fare le seguenti riflessioni :
- se il ragazzo era in giro in bici a quell’ora o era un “bamboccione” o era un precario ;
- era stato talmente professionale il suo intervento (non so se il mio medico, che vedo ogni tanto solo per ritirare le ricette, avrebbe avuto le stesse accortezze), che sicuramente il suo impegno al 118 non era solo un fatto episodico ma una costante del suo tempo libero;
- come mai un ministro ( minuscolo in tutti i sensi) si permettere di offendere questi ragazzi ??? e, nonostante questo, merita ancora quell’incarico ???
- quasi tutti noi abbiamo dei figli precari o bamboccioni : dove abbiamo sbagliato per aver creato un’Italia tanto sbagliata???
Grazie per l’attenzione e per le risposte,
Oliviero.
Hai ragione, infatti il ministro non è più ministro perché apparteneva al governo Prodi (Visco ?).
RispondiEliminaGrazie a Dio, giovani come quello indicato da Oliviero sono in realtà la maggioranza e questo mi dà fiducia per il futuro nonostante tutto.
Oliviero, tutto preso da Brunetta non ti è passato per la mente che il giovane potesse essere un operatore della sanità in ferie o in turno di riposo (spero non in malattia)?
RispondiEliminaVolevo dire a Gino che il “volontario del 118” è notoriamente anche un falso invalido, percepisce infatti diverse cospicue pensioni di invalidità pur non essendo ne cieco, ne sordo, ne paraplegico, inoltre svolge diverse attività in nero evadendo ovviamente le tasse, ma soprattutto è uno tra i più accesi sostenitori di Rifondazione Comunista, è stato anche uno dei fondatori delle BR, di Lotta Continua e Potere Operaio (si è fatto fare diverse plastiche, per ritornare giovane, ovviamente a nostre spese, complice l’Usl rossa di Modena).
RispondiEliminaMa……. per piacere !!??!!
Caro Oliviero, devo scusarmi perchè mi era sfuggito che il giovane si fosse presentato come "volontario del 118". Rimane comunque la mia perlpessità circa l'accoppiamento obbligato "volontario"/bamboccione-precario. Io conosco giovani che hanno un lavoro e spesso una famiglia e trovano anche il modo di fare volontariato, confermando quanto detto da Gigi riguardo ai nostri ragazzi.
RispondiEliminaRagazzi,
RispondiEliminal'episodio narrato da Oliviero è bellissimo e (mi associo a Giggione)quasi un'iniezione di fiducia nei nostri giovani.
Non so se, come dice Gino, esiste un "accoppiamento obbligato" tra i tanti che si dedicano al volontariato e i tantissimi che sono precari; certo è che, questi ultimi, esistono e rappresentano il vero, grande problema per la nostra società, perchè dovranno essere loro a gestire il futuro del nostro Paese.
Come faranno mi riesce difficile immaginarlo, perché riesce difficile immaginare come si fa prendere le redini di un Paese senza avere né presente né futuro.
Noi, la nostra generazione, siamo stati fortunati; la stragrandissima maggioranza ha potuto scegliere la sua strada e chi, ad un certo punto si è stufato, ha avuto anche la possibilità di imboccarne un'altra, talvolta anche più remunerativa.
Ma loro, i giovani di oggi, è già tanto se riescono a trovare un qualcosa con cui sbarcare il lunario ed uscire dalla categoria dei "bamboccioni".
La stragrandissima maggiornaza di loro non può fare programmi, non può nemmeno innamorarsi, per non correre il rischio di mettersi in testa di formarsi una famiglia.
Ecco perché le affermazioni e l'atteggiamento di quel ministro (sic!) sono esecrabili e meritevoli del massimo disprezzo: perché offendono la dignità di milioni di giovani e di altrettanti genitori che si sentono in colpa per non essere stati capaci di risparmiare ai loro figli una vita di umiliazioni e di rinunce.
E, per piacere, non venitemi a dire che sto con le recchie dritte, pronto a carpire e stigmatizzare ogni cosa venga detta da un esponente di "questo " governo.
Non venitemelo a dire, perché qui siamo in presenza della peggiore manifestazione del peggiore, arrogante disprezzo, tipico di chi ha il potere.
Ma permettetemi di aggiungere una cosa: un Capo serio, dopo cinque minuti, lo avrebbe mandato a vendere le fusajie davanti all'Olimpico!
Ciao a tutti,
Ettore.
Carissimi, io vorrei fare questa riflessione : e' vero che c'e' il dramma della precarieta' per i giovani e anche io ne so qualcosa. Ma e' altrettanto vero che non e' ammissibile che in qualunque occasione i ministri attuali non possano presentarsi senza che non vi sia un nutrito gruppo di contestatori che interrompe, offende , provoca etc. Voi, noi , io quando qualche bravo S.Ten. 1 nom. o cpl tratt. ( precursori militari del precariato ) veniva congedato senza tanti complimenti , avreste, avremmo tollerato che ci venissero a chiedere , magari durante l'Alzabandiera, quale sarebbe stato il loro futuro? Queta e' una semplice domanda e non una difesa del Governo . Giovanni.
RispondiEliminaCaro Giovanni,
RispondiEliminail paraganone che fai è molto romantico ma, permettimi, ci azzecca poco o niente con il fatto che stiamo commentando; e cerco di spiegarmi.
Innanzi tutto, glii Ufficiali a cui ti riferisci non erano né precursori nè, tanto meno, "precari".
Infatti, quelli di 1^ nomina erano soldati di leva che avevano scelto di svolgere il loro servizio con un altro status, vuoi per prestigio o vuoi per lo stipendio; ma sepevano già che quel loro servizio aveva una durata ben definita ed immutabile: e tu mi insegni che il "sapere" a priori elide il concetto di precarietà.
Quei pochi che "si trattenevano", poi, avevano fatto una scelta ben precisa (anch'essa cadenzata da precise indicazioni di carriera) e almeno io non ne ho visto nessuno che sia stato messo alla porta; anzi, ne ho visti molti che sono transitati nello spe, che hanno fatto cartriera e sono andati in congedo con il grado di Generale: come tanti di noi "effettivi" (cioé, a tempo indetrmnato)!
Per quanto riguarda le "contestazioni", a parte il fatto che chi è a certi livelli le deve mettere in conto, nella fattispecie mi risulta (a meno che le riprese video non siano state manipolate) che le stesse sono avvenute DOPO le sciagurate parole di quel signore(sic!).
E poi, Amico mio, ammesso e non concesso che quei "contestatori" avessero voluto avere lumi sul loro futuro, che male ci sarebbe stato? non è il dare risposte/speranze ai Cittadini la funzione primaria di un politico?!
Ti abbarccio,
Ettore.
Caro Ettore, forse io non sono molto aggiornato ma purtroppo credo che anche gli attuali precari sappiano in anticipo la durata del loro contratto di lavoro. Se non e' cosi' vuol dire che hai ragione tu. Un abbraccio.Giovanni
RispondiEliminaRagazzi permettetemi, con un po' di ritardo di partecipare a questa vostra discussione anche perchè mi rifiuto di parlare di Pontida e sarei demagogico se parlassi della coppia egiziana. Io credo che quando abbiamo sentito, per la prima volta, parlare Brunetta, tutti abbiamo pensato che forse era l'uomo giusto per far meglio funzionare l'apparato pubblico ma, a quelle dichiarazioni ha fatto seguito il nulla.
RispondiEliminaIl problema del precariato è stato creato dalla politica (sinistra e destra) attraverso leggi sulla mobilità e sul lavoro temporaneo ma, a mio avviso, è stato accentuato attraverso l'uso distorto della normativa da parte delle imprese.
La ratio della temporaneità dovrebbe consistere nella possibilità, data alle imprese, di avviare un nuovo progetto senza accollarsi costi fissi che restino sul groppone anche se il progetto dovesse andare male e, così come concepita, è logica. Il fatto è che ormai le imprese assumono tutti in questo modo, anche quando non hanno alcun nuovo progetto, e il risultato è visibile, a breve, nel fenomeno del precariato e, a medio/lungo termine, nelle difficoltà che l'INPS avrà a seguito della riduzione delle entrate contributarie.
Ma non è neanche giusto scaricare tutta la colpa alle imprese perchè le imposizioni fiscali e contributive sono veramente pesanti, per farvi un esempio, una mia impegata che percepisce netto € 1.300,00 a me costa € 3.000,00 e gli studi professionali sono agevolati rispetto alle imprese produttive.
E', quindi, evidente, che necessità una vera riforma che partendo da una riduzione dell'indebitamento attraverso una riduzione dei costi di struttura (quelli fissi per intenderci) arrivi a ridurre le imposte e le tasse per poi pretendere il rispetto delle leggi.
Penso, poi, che un minimo di responsabilità sia da ascrivere anche alle tante famiglie iper protettive o che tentano di sostituire le manchevolezze genitoriali (la percentuale di adulterio è in crescita esponenziale) con la donazione di beni materiali, spesso superflui e tipici del consumismo, che nulla insegnano.
I giovani, comunque, hanno forse tempi lunghi ma alla fine la massa capisce e fenomeni come quello descritto da Oliviero non sono così rari.
Un abbraccio a tutti
Francesco