domenica 19 giugno 2011

In che mani siamo!!!


L’attesa che si era formata attorno a quello che sarebbe potuto succedere oggi sul “sacro prato” di Pontida si rivelata per quello che non poteva non essere, visti i protagonisti: una bolla di sapone piena di demagogia o, se preferite, una patetica arrampicata sugli specchi (inclinati e cosparsi di sapone, per di più) alla ricerca di un consenso sempre più evanescente da parte di un "popolo" che sta, fortunatamente, evolvendo da "bue" a qualcosa di "pensante".
Chi (come me) si aspettava indicazioni concrete per uscire dalla paurosa e pericolosa situazione in cui versa il Paese è rimasto deluso, profondamente deluso.
Oddio, non è che da determinati personaggi ci si sarebbe potuto aspettare qualcosa di meglio, però dico io –umile Cittadino/contribuente- possibile che il destino di un intero Paese debba essere gestito da chi non riesce a vedere oltre il proprio naso, riducendo l’intera politica nazionale alla salvaguardia di poveri interessi locali?
Eppure, all’evento sono stati dedicati “speciali TV”, si sono mobilitate frotte di tuttologi che non hanno lesinato carriolate di aria fritta, sono stati versati fiumi d’inchiostro, con il risultato di assistere ad una gita fori porta un po’ più nutrita, sotto la regia di quattro guitti di bassa provincia.
Possiamo dirci fortunati che almeno ci sono stati risparmiati i medi alzati e le pernacchie: quasi una cosa da persone civili!!!
Vuoi mettere l’importanza di avere i ministeri a Monza (ma perché no a Solbiate Olona?) con quei cartellini arancione che le due maggiori agenzie di rating internazionale ci hanno sbattuto in faccia?!
Vuoi mettere l’importanza delle bollette con i quasi 1900 mld. di debito pubblico?
Che domande, mi direte; ed è vero perché, ancora una volta e nonostante l’età, mi ero illuso: credevo, infatti, che sotto-sotto anche in simili personaggi ci fosse qualche millimetro di amor proprio!
Prepariamoci a sorbirci le solite “dichiarazioni” che non dichiarano proprio niente; prepariamoci al solito balletto da asilo infantile di scarica-barile; prepariamoci a vivere un’altra estate avvelenata; prepariamoci al momento in cui il “padano” annuncerà urbi et orbi che l’alleanza è finita perché “l’altro” non ha rispettato i patti, cioè non ha accettato le sue condizioni.
Ciao a tutti,
Ettore.

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