Cari Amici,
la lettura dei giornali di oggi,il ripetersi di straordinarie rivelazioni acquisite attraverso straordinari mezzi tecnologici, l' inchiesta denominata troppo sbrigativamente P4, mi fa porre al vasto pubblico del blog alcune domande, la risposta alle quali è fondamentale per la mia comprensione della società in cui viviamo:
- quale può essere il nesso teleologico tra P2, cosa seria ed altrettanto sconvolgente, e P4 ?
- qual’è il confine, sottile, intrigante, tra ladrocinio, affari disonesti nei meandri della politica, malcostume, frequentazioni DOC di persone che tutti - tranne alcuni che ne pensano un gran bene per trarne benefici - sanno essere all'indice?
- qual’è il confine, sottile, intrigante, tra ladrocinio, affari disonesti nei meandri della politica, malcostume, frequentazioni DOC di persone che tutti - tranne alcuni che ne pensano un gran bene per trarne benefici - sanno essere all'indice?
- quali sono i confini delle lobby ?
In particolare e' giusto che la meritocrazia venga mortificata dalla più nota (creo un nuovo vocabolo, me lo si perdoni), "inculomettia"?
Ma la Vostra risposta, da chiunque di Voi venga, conterrà indubitabilmente altre domande.
Vi lascio con tanti perché ed un abbraccio.
Carlo Minchiotti, da Positano
Carissimo Carlo, proverò ad esprimere in maniera succinta il mio personale pensiero sugli argomenti e domande da te trattati.
RispondiEliminaNon credo che ci sia molta differenza fra P2 e P4 se non l'accostamento, per la P2, alla massoneria. Tale accostamento, però, è errato perchè, se è vero che la loggia di Gelli esisteva realmente, è altrettanto vero che molti degli iscritti non erano massoni o, almeno, non erano stati iniziati ritualmente. Lo "spirito" della P2 non era quello di migliorare l'uomo attraverso la fratellanza, la tolleranza e l'uguaglianza (unico scopo esoterico della massoneria) ma quello di creare un nucleo di uomini "importanti" che potesse governare ogni elemento dello Stato attraverso l'imposizione dei propri adepti. Trattasi, in sostanza della creazione di intrecci di conoscenze, come per la P4, capace di dare potere.
Il malcostume in politica è incominciato quando lo Stato è entrato pesantemente nella economia creando associazioni (a delinquere) tra imprenditori e politici il cui obiettivo non era il benessere comune. Tangentopoli non è stata creata dalla magistratura ma è la risultanza della corruzione e malversazione che governava gli appalti pubblici; oggi chi lavora nel mondo privato sa che quell'andazzo è ancora in essere e che ha raggiunto dimensioni ancora maggiori.
Sino a quando le lobby formali (P2) o informali (P4) avranno lo scopo di governare il potere a qualunque costo non ci sarà mai meritocrazia perchè l'eletto di turno sarà quello più malleabile e non sempre, questa qualità coincide con l'interesse della posizione. Purtroppo la mancanza di meritocrazia, a livello di mercato, toglie significato a concetti come libera concorrenza e regime liberale.
Ti abbraccio
Francesco
Carissimi,
RispondiEliminanon credo che Carlo Minchiotti sia così ingenuo da non aver compreso il significato recondito delle domande che pone. Credo invece che, come al solito, sia talmente furbo da creare una indagine tendente a fargli capire quanti, come lui, già hanno capito, ed in che misura hanno capito.
Attenzione quindi che siamo sottoposti ad una indagine conoscitiva promossa dal soggetto in questione.
Finisco di giocare e mi accingo a fare la persona seria, o almeno ci provo.
- la P di P2 aveva un significato, propaganda,cioè la diffusione di una idea di stato condivisa dagli appartenenti. P4 invece non significa niente ed è una sigla coniata verosimilmente dal magistrato protagonista dell'indagine per collegarla a qualcosa di importante, o dal giornalista che ha diffuso la notizia, per darle maggiore immagine. Una cosa a mio avviso hanno in comune le due "organizzazioni" : quella di essere foramate entrambe da pochi furbi che hanno usato i servigi di numerosi, poco accorti, servili, mezze figure in cerca di affermazione.
- il confine, caro Carlo, se lo pone ciascuna persona, dopo aver preso coscienza del proprio carattere, della propria indole, della proria moralità, della propria correttezza, tutto questo paragonato e commisurato alla propria forza nell'affrontare la vita e le difficoltà di cui è disseminata. C'è chi si sente di procedere da solo, e chi invece non ritiene di avere la forza necessaria, e quindi si cerca una stampella.
- le lobby. Sono associazioni di persone che si pongono come obiettivo il raggiungimento di interessi comuni. Questi possono essere leciti, fluttuanti tra il lecito e l'illecito, dichiaratamente illeciti, ed in quest'ultimo caso comprendiamo la malavita organizzata. Dove gravitano la maggior parte delle lobby? nel secondo gruppo, cioè intendono perseguire anche un obiettivo lecito, raggiungendolo anche con mezzi non propriamente leciti. E per fare questo si servono di quella pletora di imbecilli che, per attività svolta, si ritengono al di sopra dei dettami indicati dal Codice Penale. Gli imbecilli in questione hanno una naturale propensione a rendersi visibili in attività del genere, perchè altrimenti sarebbero invisibili e si priverebbero della stampella.
- Meritocrazia. Carlo, ma di che parli!!!! Ed in paricolare mi riferisco all'apparato pubblico in genere. Ma se tutti sappiamo che le scelte migliorative sulle persone, avvengono per cooptazione. Hai mai incontrato uno che dotato da nostro Signore di 50 telenti di intelligenza, sia stato cooptato verso l'alto da un superiore dotato di 80 talenti e disposto ad offrirgliene 10 per migliorarlo? Sicuramente avviene il contrario, un superiore dotato di 80 talenti coopta solo un inferiore dotato di 50 per meglio controllarlo e tenerlo a suo servigio senza dargli possibilità di crescita, la quale, se avvenisse, potrebbe consentire un incontrollato sorpasso generazionale.
La meritocrazia quindi è un concetto non applicato, e difficilmente applicabile nel contesto dell'attuale nostra organizzazione sociale.
Mi fermo perchè potrei andare avanti delle ore, ma i concetti di base li ho espressi
Un abbraccio
Massimo SCIVICCO
Sollecitato da due sms: la P4 è la continuazione della P2. La commissione Anselmi stabilì che almeno altri 1000 adepti erano iscritti alla loggia oltre quelli emersi. Conoscerli e svelarli significa fornire risposte adeguate agli eventi significativi di ordine storico, politico, terroristico e criminale mafioso, che si sono susseguiti negli ultimi quarant’anni della storia d'Italia. Molti di noi, a loro insaputa pur iscritti, sono stati utilizzati nelle rispettive istituzioni nelle quali militavano, per favorire il "Piano di Rinascita democratica", ossatura progettuale della "propaganda due", politicamente trasversale, che è, oggi, in procinto di concretizzare le ultime fasi. Ripercorrete all'indietro la vostra vita professionale e di qualcosa vi accorgerete. Vi è un grande, imprevedibile ed improvviso ostacolo che si oppone al pieno raggiungimento dell’obbiettivo: l’anelito di libertà che, in modo vario, si sta manifestando in molte parti del mondo ed in particolare nell’area mediterranea. Per ultimo anche da noi. Se è vero, come è vero, che la storia dell’Arma è parte palpitante della storia d’Italia ….. come noi possiamo considerare questo accostamento negli ultimi quarant’anni? E poiché la storia è fatta dagli uomini, noi conosciamo i nomi di quelli che sono stati protagonisti della storia passata e dei sentimenti che li animavano, ma quali sono quelli che hanno pilotato quella recente e quelli che pilotano l’attuale? Tutto scorre sotto i nostri occhi….. . Solo che ognuno di noi ne possiede un pezzo, più o meno grande, ….. e non vi è alcuno deputato (?) a comporre il puzzle.
RispondiEliminaDi Massimo, con sorpresa, ammiro la purezza. La sottile purezza di chi ritiene che nell’uomo, con l’età, non possa rinvenirsi uno stato di “in re melius perpensa”. Sia lui, lodato.
Chiedo venia per la “forzata” genericità che nulla toglie alla complessa sostanza.
In attesa …. Un abbraccio Marcello
Ragazzi per quasi due anni ho invitato gli amici "carruba" ad esprimere le loro opinioni ed eccoli qui con l'autorità del loro vissuto personale; mi dispiace solo che fra poche ore chiuderò ogni mezzo tecnologico per riaprirlo fra una settimana.
RispondiEliminaSe ho ben capito, i concetti espressi da Massimo e Marcello possono così sintetizzarsi: a) la meritocrazia non esiste perchè è sempre il "superiore" che sceglie facendo attenzione a scegliere chi è meno bravo di lui;
b) l'adesione alla lobby può essere giustificata dal bisogno naturale, nell'indole umana, di cercarsi una nicchia per vivere nel miglior possibile.
Ergo, idealismo dogmatico o razionalismo pragmatico?
Caro Carlo, se volevi portare la discussione su questi argomenti sei stato veramente diabolico perchè, alla nostra età, la relativa risposta implica una analisi regressiva sulle nostre scelte e sui nostri successi od insuccessi.
In attesa....un abbraccio
Francesco
Caro Carletto Minchiotti in Positano, ancora una volta pare tu scopra l'acqua tiepida! Che la politica abbia mille ramificazioni negli interessi e negli affari, nonchè nelle conoscenze di questo e di quello, nei favoritismi etc. è cosa , aimè, purtroppo scontata! Che per far carriera anche da noi ci si metta a disposizione di questo o di quel superiore e ci si faccia raccomandare anche per fare un corso o per farsi promuovere o avere buoni incarichi e altro, è cosa che per alcuni è stata frequente, che ci si scandalizzi e ci si faccia una verginità stracciandosi le vesti o scagliando pietre sugli altri è quanto meno ridicolo. La P4 non è altro che uno spaccato della società in cui viviamo, chissà quante "P" ci sono in giro! Di tutti i tipi e di tutti i colori. Ogni tanto inchieste condotte da personaggi zelanti lasciano alla Stampa la possibilità di sbizzarrirsi, e questo è ciò che acca-de con le varie"P". La P2 fu un grande scandalo gestito e pilotato in modo da far passare quel concetto Staliniano che è la Responsabilità oggettiva e non Personale come prevede la nostra Costituzione. C'erano i colpevoli (quelli di un elenco trovato, o fatto trovare....), mancavano solo le colpe, e molti, forse anche, e soprattutto, quelli che probabilmente nell'elenco mancavano ne approfittarono per linciare quei malcapitati. Fra questi ultimi c'ero anch'io, reo di avere accompagnato, su suo invito, il mio vecchio Comandante di corpo all'hotel Excelsior e di aver risposto ad alcune domande scritte al nostro ex Vicecomandante Generale.Vorrei vedere chi si sarebbe (specie allora)rifiutato. Così, pur non avendo mai visto nè conosciuto il Sig. Gelli, dopo qualche mese mi trovai nelle famigerate liste. E non sono l'unico ad essermi trovato in queste condizioni! Poi fu un gran chiasso! Spadolini (Pres. del Consiglio) incalzò tre Saggi (Sandulli, Crisafulli e Levi Sandri)a dichiarare questa pseudo loggia segreta e due contro uno lo fecero. Fu poi approvata una legge (1982) sulle società c.d. segrete (legge in molti aspetti per un caso singolo e quindi aberrante) poi denominata erroneamente"legge Anselmi" quando la Commissione presieduta dalla Anselmi doveva ancora essere nominata.C'erano state molte inchieste disciplinari come quella che riguardò me, che si era conclusa con l'archiviazione . La Commissione Anselmi, poi, dopo un paio di anni emanò una risoluzione di maggioranza contro almeno altre quattro di minoranza con la quale espresse ipotesi e supposizioni, poi divenute politicamente certezze in mano a gente assetata di scandali. Dal punto di vista giudiziario , che è quello più importante, furono messi sotto processo i Capi della P2 e questo processo si concluse con la piena"Assoluzione" sia in C.d'Assise, che in C. d'Assise d'Appello che in Cassazione (1996) perchè "il fatto non sussiste", smentendo, di fatto, tutte le teorie della Commissione Anselmi, ma questo nessuno lo dice!!! come nessuno dice che fra le carte fu trovata la domanda di um eroe dei nostri tempi, (il Gen Dalla Chiesa!). A questa gente da gossip assetata di scandali veri o finti, a questi farisei pronti a linciare ed accusare gli altri per mostrarsi vergini ed integri dico Attenzione! a questi sbandieratori della "legalità" con i conti in banca milionari (di Euro) dico Attenzione! Con la cultura del sospetto si va verso la prevaricazione dei diritti fondamentali e la costituzione di regimi che poco hanno a che fare con la libertà.Per quanto riguarda la connessione fra le varie "P" vedo solo scoop giornalistici o protagonistici (peraltro il GIP pare abbia già escluso vincoli associativi per la c.d."P4"). Un abbraccio. Carlo MORI
RispondiEliminaCarlo, con lealtà e schiettezza, come suo solito da "maledetto" toscano, racconta la sua storia. Uno "spaccato" che conferma come le "occasionalità" favorivano il "reclutamento". Il primo passo. Poi tante prove ... e chi le superava ( con quali criteri?) veniva premiato (in che modo?). Lui, Carlo, conferma. in un certa qual misura, di esserne stato vittima. Ed io lo credo convintamente. Ma non di questo si parla oggi. Ma di un sistema socio economico politico, pieno di trucchi, dove le decisioni non vengono adottate in modo trasparente e nelle sedi istituzionali perchè, altrimenti, non consentirebbero a tanti, troppi, di avere "conti in banca milionari", sottraendo risorse indispensabili alla crescita del Paese. Ed i trucchi, i raggiri non vengono messi in campo apertamente ma in modo occulto. Ogni tanto emerge qualcosa, ma sono le punte di un grosso iceberg che rimane, sotto la superficie, integro. E questo iceberg "galleggia" pesantemente e pericolosamente, distruggendo violentemente ciò che incontra. E le distruzioni continueranno fino a quando in Italia non vi sarà una democrazia compiuta. Le riforme strutturali, infatti, rimangono ferme. Si affrontano le emergenze che, via via, vengono fatte affiorare per non affrontare i problemi reali del Paese.
RispondiEliminaE', forse, l'Italia collocabile nel mondo occidentale? O siamo in deriva come Grecia, Irlanda, Belgio e Portogallo? Forse, Spagna? Ritorneremo alla lira, come la Grecia alla dracma? Perchè questo? Di chi la responsabilità? Quanto "giocano" in tutto questo le quattro mafie, il sistema delle "cricche", un Parlamento "nominato", le varie P2, P3, P4 .... . E la deriva in cui ci troviamo e che ci allontana sempre più dall'occidente non nasce oggi ma viene da lontano. Da un mondo torbido che ha lambito, con l'omicidio di Emanuele, anche il 150° corso. Un fraterno amico che non dimenticherò mai. Una voce che ho sentito, per ultimo, due giorni prima che venisse ammazzato. E qui, per ora, mi fermo. Un sincero grande abbraccio a voi tutti, Marcello
Ragazzi,
RispondiEliminanon c'è che dire: quando prendono la penna i CC nun c'è trippa pe' gatti!
Scrivono, scrivono bene, stimolano la lettura perché, per capire quello che scrivono, bisogna leggere quattro volte ma....dicono cose sacrosante!!!
Mi avete lasciato poco spazio, visto che tutto quello che c'era da dire è stato detto, anche con qualcosina in più; non mi resta, quindi, di fare due considerazioni che solo apparentemente non si azzeccano tra di loro.
La prima concerne il concetto fondamentale per il buon funzionamento di una società organizzata che vuole il "potere" coincidente con lo Stato.
E' intuitivo infatti, che, se si assume il dogma che uno Stato non può "esercitare" senza potere, quando questo potere non è più prerogativa dello Stato, lo stesso si sfascia , si sfilaccia, si prostituisce.
Che poi questo potere si identifichi con una persona come per i Monarchi assoluti (ricordate il celebre assioma di Luigi XIV?!)o con una serie di Istituzioni come in una democrazia compiuta, ha poca importanza perché il concetto di base non viene scalfito: potere e Stato sono la stessa cosa e devono essere inscindibili.
La seconda considerazione riguarda lo strascico che questa triste vicenda lascerà all'interno di quelle "istituzioni" che hanno visto coinvolti taluni loro rappresentanti e nemmeno quelli di basso livello.
Mi e Vi domando: ma quale credibilità potrà più avere quella "catena di comando" che è stata così palesemente e pesantemente mortificata da chi ne doveva essere invece l'immagine?!
Come potrà un "capo" di qualsiasi livello dire ai suoi sottoposti determinate cose e pretendere pure che le facciano?!
Mi direte che, in questo girone dantesco di furberie e di arrivismo, gli "uomini con le Stellette" rappresentano una esigua minoranza che non fa testo: me lo sono detto anche io per quaranta e rotti anni, però.......
Un abbraccio a tutti,
Ettore.
Caro Marcello e caro Ettore, guardate che nell'elenco della P2 c'erano persone onestissime, compresi molti nostri superiori che non erano, ne sono certo, agli ordini del Sig. Gelli, assolutamente.Peraltro, tra noi CC, anche molti attuali antipiduisti (fra virgolette)o "vittime della P2" (per giustificare la loro modestia), continuarono a seguirli ed a "sviolinarli". Così come tanti altri hanno fatto (poi) e fanno oggi col nostro Presidente del Consiglio. Trovarsi in quell'elenco per i motivi più svariati non vuol dire aver complottato con il Sig. Gelli o essere stati disponibili a farlo, o aver cercato benefici, sia ben chiaro. Peraltro la stessa Magistratura, ricordiamocelo, sconfessando le teorie della Anselmi, ha assolto a tutti i livelli (Cassazione compresa) addirittura i Capi, da qualsiasi reato perchè "il fatto non sussiste". La mia personale convinzione è che proprio ci sia stato ad un certo punto un intervento voluto molto più in alto per far sì che questo scandalo scoppiasse e che venisse gestito nel modo in cui è stato gestito: scaricare il più possibile sui malcapitati dell'elenco. O per colpire certe persone e la loro linea d'azione (vds Capi dei Servizi e altro) o per sviare sospetti da altre, o per altri reconditi fini. E non sono certo che il Sig. Gelli, da me mai visto nè conosciuto, nè sentito (è la sacrosanta verità) sia stato completamente all'oscuro di ciò. Circa la lobby per le promozioni, tanto criticata da alcuni... guardando alla nostra Istituzione non posso che constatare che quelli riportati nell'elenco erano stati quasi tutti "trombati" ancor prima che scoppiasse lo "scandalo"(altro che loggia d'élite!).
RispondiEliminaTornando a noi, e concludendo, quello della P2
è stato uno scandalo con molti punti oscuri, soprattutto per l'uso che è stato fatto di un elenco, a prescindere dalle responsabilità. Circa le lobby , queste esistono ed esisteranno sempre, in tutti i tipi di regime. Circa i confini fra queste ed il malaffare non è facile tracciarli. E' invece facile constatare come in tutti questi scoop scandalistici siano sì, giustamente perseguiti i reati (talvolta in effetti un po' gonfiati e destinati a cadere davanti ad un vero Giudice), ma sorgano anche speculazioni, soprattutto politiche, mentre dubbi permangono sull'onnipotenza dell'Ordine giudiziario,in grado,a mio modesto avviso, in questo contesto normativo, di condizionare gli altri due e la vita di tutti noi. Sì, loro applicano le leggi.. ma prima le interpretano...e nella mia quarantennale esperienza ho visto molte volte interpretazioni difformi da luogo a luogo e da persona a persona....Credo che anche in quel settore ci siano molte cose da rivedere. Infine, La P3, la P4, la P"n", sono spaccati a sè, senza nesso alcuno, se non gli intrallazzi ad alto livello. Come ho già detto chissà quante "P" ci saranno in atto nell'accessione del termine e nel significato che ormai la Stampa vuole attribuire a questa parola. Sarebbe però, auspicabile, indagare su tutte le direzioni...Bah ! Che Dio ce la mandi buona ! Un caro saluto, Carlo MORI
Caro Carletto, sono appena tornato da un crociera a Capo Nord, presto invierò le foto del sole alto all'orizzonte alle ore 24,00.
RispondiEliminaHai posto un bel quesito. Dopo gli autorevoli commenti degli altri amici volevo solo aggiungere, purtroppo con rassegnazione, che sia pieni di P ("n" all'infinito). Basta andare nel mercatino rionale e ti accorgi che i prezzi sono fissi, non c'è concorrenza, tutti si accordano. E, così salendo gli interessi, salgono i condizionamenti fino a toccare il potere politico. Cosa possiamo fare? Lo chiedo a te.
La P2 era una cosa molto più seria.
Un abbraccio Suff
Carissimi,
RispondiEliminai fatti giocano sulla Onestà o Disonestà. E, amio parere , non esistono le mezze onestà ovvero le mezze disonestà. Non c'è bisogno di spiegarne i concetti chè sono innati in noi. Sarebbe sufficiente questo ma, tant'è, il dio Mammona è sempre presente. Si possono servire entrambi? Carissimo Carlo, hai ragione da vendere. L'educazione alla Patria, alla Famiglia, ai valori cristiani, al rispetto dell'altro, alla legalità, sono radicati in noi ed in noi rimangono. Tali valori sono modulabili? Complemento con ciò quello che sostiene, pur interrogativamente, Ettore. E mi chiedo: che fare? Ancora un abbraccio sincero, Marcello P.S. Ma "Suff" chi è?
Caro Marcello P.S. (a proposito, ma P.S. vuol dire Pubblica Sicurezza?).
RispondiEliminaSuff è l'abbreviazione del cognome "Suffoletta", il mio nome è Raffaele, 2^ Compagnia - IV Plotone (dai uno sguardo all'annuario).
Ettore e compagni hanno coniato anche un acronimo "Zeta" (come Zorro). In realtà travisando il mio cognome, per i non addetti ai lavori "Zuffoletta".
Attento perchè, tanto per restare in tema, ho conoscenze altolocate.
Per la verità anche tu mi sfuggi, sarebbe opportuna una presentazione.
Un abbraccio Suff - Zeta
Cari amici,avevo inserito un mio commento alcuni giorni fa, ma non trovandolo, provo a riformulare il mio pensiero.
RispondiEliminaVorrei calare il mio ragionamento nella nostra vita ed esperienza quotidiana, allontanandomi da considerazioni un po' troppo generali e vaghe: tutti possiamo scrivere di principi e valori, filosofando dei massimi sistemi. Io voglio dire che ho scelto nella mia vita professionale, ma anche piu' in generale, di seguire una strada che ha affidato eclusivamente alla propria capacita' e determinazione la possibilita' di avere riconoscimenti; non mi piacciono le scorciatoie, non sono iscritto a niente per timore che questo possa costituire un limite alla mia liberta' di scelta. Quando le cose che ho fatto non hanno trovato il riscontro che mi aspettavo, non mi sono lamentato ed ho cambiato direzione alla ricerca ancora una volta di quelle soddisfazioni che solo un lavoro ben fatto puo' dare. Naturalmente non sono naive ed ho visto molte cose che non ho condiviso, ma ancora una volta mi sono imposto di rispettare. Probabilmente ognuno di noi ha subito ingiustizie o almeno le ha ritenute tali ed ha reagito: rispetto questo ma non mi convince. Sono abituato a pagare tutti i miei conti e non cerco di saldare alcun conto. Sono anche siciliano ed ho dentro di me il modo di pensare, un po' mafioso, del rispetto degli amici e degli amici degli amici; e questo vale, e vale profondamente, nella onesta' degli intenti e tanto in quanto c'e' la forza di esporsi direttamente. I vincoli, i club, le logge che favoriscono i soci solo e tanto in quanto tali, non mi convincono e non mi piacciono. Spingo a valorizzare i valori che vengono dallo sport quali la competizione leale ed il risultato dopo l'applicazione severa. Sono felice di essere riuscito ad insegnare questo ai miei figli e loro non mi hanno chiesto mai un intervento a favore, ma hanno sgobbato per realizzarsi.
Mi dispiace che Carlo sia ancora amareggiato per la P2 o per la mancata promozione o che Carletto parli di "inculometria" : vale davvero di piu' qualcuno solo perche' in fondo alla carriera ha una stelletta in piu'? io credo che dobbiamo misurarci su altri valori e non a parole.
Vi ringrazio per la pazienza che avete dedicato a leggere quest riflessioni e vi abbraccio tutti
Renato Scuzzarello
Carissimo Carlo,scusami il ritardo ma eccomi al problema che tu hai sollevato. Leggevo alcuni giorni fa sulla stampa(ma già lo sapevo per conto mio) che nei paesi di cultura e tradizioni anglosassoni le c.d. lobbies(a tale figura ritengo possa grossomodo essere assimilata la nominata P4)sono normalmente tollerate come fenomeno sociale,anzi addirittura accettate in quanto ritenute utili ad esprimere specifiche esigenze della collettività. Esse però sono completamente pubbliche poiché note nel numero ed identità dei componenti,nella struttura,nei finanziamenti e negli scopi che vengono,questi ultimi,apertamente dichiarati;le varie P nelle quali ci siamo imbattuti nella nostra storia recente,non avevano questi requisiti.
RispondiEliminaAnni fa,durante un viaggio negli USA,ebbi occasione di notare la dipendente di una Polizia di Contea che esibiva un distintivo con la scritta:comitato per la rielezione dello sceriffo X,fatto non dico inconcepibile,ma senz’altro gravemente inopportuno da noi.
Il nocciolo del problema ritengo che stia,particolarmente nel nostro Paese,nel difficile tracciamento di una netta linea di demarcazione tra liceità,semplice inopportunità e vera e propria illiceità nei fini di questi sodalizi;tutti conosciamo l’esistenza,anche all’interno delle istituzioni militari ,delle c.d. ”cordate”,qualcuno di noi ne avrà fatto parte altri no,ma nessuno dei secondi ha mai ritenuto disonesti o delinquenti i primi.
Personalmente sono del parere che sia utile,nel settore,una regolamentazione legislativa,magari per quanto riguarda certi ambiti anche permissiva,ma alla quale possano ispirarsi le varie normative interne delle singole istituzioni;penso che farebbe comunque chiarezza nell’ormai ampiamente deteriorato ambiente sociopolitico nazionale. Un caro saluto a tutti EmanueleGarelli.
Ad Edimburgo, sono tornato ieri, nel girare semplicemente la città, mi sono imbattuto nelle sedi di tre loggie massoniche, con sul portone tanto di compasso e squadra . E da noi? Dove sono? Tanto per confermare quanto ha riferito Emanuele. Condivido inoltre quanto sostenuto da Renato. Che vive in un territorio "particolare", dove coesistono due "Stati" in gara fra loro, non più per far soldi, ma per primeggiare attraverso i loro "figli" lanciati nel variegato e complesso panorama nazionale per creare caos ( una chiave di lettura, pur molto generica, per Carlo) al fine di impadronirsi del potere. E' in atto una lotta serrata con due poteri, quello esecutivo e legislativo, già acquisiti ma non ancora consolidati e con il terzo potere che ancora "resiste". Per il c.d. "quarto" potere fate voi: io. ovviamente, ho la mia idea, ma vorrei tanto che si rispondesse ad una domanda: la "stampa" è libera? Un sentito abbraccio a tutti. PS. Carlo, di conseguenza, l' Arma come si pone? Riuscirà ancora ad essere Protagonista, come in passato, della Storia d'Italia?
RispondiElimina... dimenticavo... . Il consolidamento non è avvenuto non per deficienza degli "Agenti", ma per due cause oggettive tra loro apparentemente indipendenti: o moti isurrezionali dal magreb al medio oriente e la devastante crisi economica del mondo globalizzato. Ancora un saluto a tutti. Marcello
RispondiEliminanel dire e nel fare prevarrà.. ...alla fine la " COSCIENZA" da cui nessuno può sfuggire possono scrivere e dire cose bellissime ma che nn corrispondono alla realtà, si prodicano come baluardi di legalità ecc..hanno rovinato ragazzi togliendo il 10 davanti al 100 di chi lo meritava per metterlo davanti allo 0 di chi meritava 0 sono i peggiori hanno portato l'italia allo stato attuale e le conseguenze le stiamo paganto tutti e voi lo sapete benissimo...
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