domenica 3 luglio 2011
Che dovemo fà?!
Che io, in questioni di Economia, sia piombo al palo è cosa notoria e, se vogliamo essere aulici, acclarata.
Ciò premesso, però, sono pur sempre un Cittadino che vorrebbe avere la soddisfazione e la gioia di vedere il suo Paese (Patria, mi sembra eccessivo, anche se sarebbe stato emotivamente coinvolgente!) avviarsi, se non proprio tranquillamente, almeno senza patemi d’animo verso un futuro di maggiore stabilità e di minore preoccupazione che, al minimo stormir di vento, crolli tutto l’ambaradam.
In tale ottica e sempre nella mia ignoranza di cui sopra, ho accolto con favore i propositi iniziali del Min. Tremonti (o spacciati per tali dai mezzi d’informazione); se il riferimento non apparisse inappropriato alla mia età, diciamo che mi ero arrapato come un mandrillo, soddisfatto che, almeno uno, faceva o voleva fare le cose serie per il bene nazionale ed in barba alle critiche non benevoli che ci piovevano addosso da tutte le parti.
Con il passare dei giorni, invece, quel rigurgito di virilità giovanile si è, progressivamente ma inesorabilmente, avviato ad un ammosciamento irreversibile, associato per di più ad un’incazzatura crescente, man mano che venivano fuori le fregature nascoste tra i commi ed i sottocommi; quello che era stato presentato quasi come il “quinto Cavaliere dell’apocalisse” si stava rivelando poco più di un brancaleone, per di più nemmeno tanto poetico.
A parte la mossa mefistofelica di rimandare la palla al Governo che verrà fuori dalle elezioni del 2013 (sempre che ci si arrivi), sempre nella mia ignoranza sono addivenuto a questa conclusione della serva: si continua a raschiare il barile ma si lascia integra la “testa” di questo barile che è sempre più estranea alla realtà.
Se mi permettete, mi sembra che l’Italia sia sempre più simile ad un individuo macrocefalo, con due gambette esili esili ed una capa spropositata che, a differenza di quella di ET, non lo è perché contiene un cervello superiore ma perché serve per ospitare una bocca enorme, necessaria per soddisfare una voracità sconfinata.
E, per rimettere in equilibrio questo mostro, non è che si è intervenuti sulla capa e , di conseguenza sulla bocca famelica; no, si è intervenuti sulle gambette esili esili che, dopo questa cura e quelle che verranno, saranno sempre più inadatte a sostenere il peso sbilanciante di un tale, mostruoso apparato.
Ma la cosa che mi ha fatto letteralmente imbestialire è che un partito accreditato di poco più dell’8% (peraltro riconducibile ad una sola parte del territorio nazionale) possa tenere sotto schiaffo tutti gli altri, senza che nessuno di questi “altri” abbia il coraggio di porvi un freno; e non voglio nemmeno parlare delle richieste di maggiori spese da parte degli altri ministri (sic!) perché ho troppo rispetto per la mia, pur modesta, intelligenza.
L’ho buttata volutamente sull’ironia, perché , in casi come questi, forse è meglio illudersi che si sta vivendo un brutto sogno e che, prima o poi, ci si sveglierà e, magari, si riuscirà pure a vedere il lupo e l’agnello che bevono insieme alla stessa fonte; secondo Voi, avverrà il miracolo?!
Un abbraccio a tutti,
Ettore.
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Ciao Ettore, dopo aver letto, con un po' di delusione, i commenti ai quesiti di Carletto, partecipo a queste tue riflessioni perchè la manovra economica non mi è piaciuta.
RispondiEliminaLa delusione sui commenti nasce dalla grande stima che ho sempre avuto nei confronti del lavoro dei Carabinieri e dalla convinzione che nessuno meglio di loro possa esprimere un parere motivato sul funzionamento delle Istituzioni e sulla portata dei vari provvedimenti legislativi. In questo caso, però, hanno glissato e, a parte Carlo Mori il quale ha fatto un breve accenno al potere della magistratura, ho recepito quella neutralità ampiamente comprensibile solo se se si è ancora in servizio. Ma torniamo al tuo argomento.
Dopo il referendum avevo auspicato un deciso intervento berlusconiamo che ridasse impulso alle aspettative che buona parte del popolo italico aveva riposto in questa maggioranza. Francamente mi aspettavo che Berlusconi facesse ciò che un qualsiasi imprenditore privato accorto avrebbe fatto in queste circostanze; cambio del management, riduzione dei costi di struttura (la riduzione dei sottosegretari ed il taglio dei privilegi ai parlamentari gli avrebbe ridato almeno il 10% dei consensi), aumento della produzione incentivando il lavoro. Nulla di questo è stato fatto e a parte qualche briciola che si ricaverà dalla fiscalizzazione dei patrimoni bancari (con penalizzazione del risparmio) e dall'aumento del bollo sulle auto di grosse cilindrate (nella maggior parte dei casi immatricolate a società) in realtà, ancora una volta, è stato colpito il ceto medio/basso.
L'impressione che ho avuto è che il premier sia entrato in un irreversebile processo involutivo che lo porta ad accontentare il proprio entourage senza un preciso piano strategico. Se così è, sarà dura arrivare alla fine della legislatura.
Un abbraccio a tutti
Francesco
Caro Francesco,
RispondiEliminanon ci può essere replica laddove è stato detto tutto e di più.
Il periodo involutivo che stiamo vivendo, ma sarebbe più corretto dire, subendo potrebbe essere definito, con visione aulica, "il crepuscolo degli Dei"; molto più prosaicamente ma, forse, più realisticamente "gli ultimi giorni di Salò" o, se vuoi qualcosa di forte, "nel bunker della Cancelleria", quando si fantasticava di manovrare Armate che esistevano 'nda capa soia!!!
Un abbraccio,
Ettore.
Collegandomi alle ultime parole di Francesco:
RispondiElimina....e io spero che non ci si arrivi. Mi hanno stufato tutti: i quaquaraquà della maggioranza e i savonarola starnazzanti dell'opposizione.
Ciao Gino, finalmente concordiamo su un pensiero "politico" (il fatto che stanno stancando tutti). Bersani doveva schierarsi con Casini e Di Pietro per l'eliminazione delle Provincie e invece ha paura di perdere i voti dei piccoli ras locali dimostrando poca attenzione alla spesa pubblica.
RispondiEliminaUna chiusura anticipata della legislatura porterà, però, al mantenimento del bipolarismo e, nelle condizioni attuali si avranno ancora alleanze contrastanti. Al contrario, in due anni di lavoro si può modificare la legge elettorale e creare delle formazioni più omogenee.
Un abbraccio
Francesco
Caro Francesco, come non essere d'accordo con te! C'è però da fare una semplice considerazione: nelle nazioni più evolute chi vince le elezioni governa e l'opposizione non intralcia più di tanto, nel supremo interesse del Paese (si guardi agli USA, quando un candidato presidente viene sconfitto spesso dichiara la propria fedeltà all'avversario ed invita ad "onorarlo", poi si ritira). Qui da noi si assiste da sempre ad un tiro al piccione contro Berlusconi (che io peraltro non ammiro) contro il quale si inveisce con offese, improperi, accuse di ogni tipo,talvolta infondate ed a cui spesso anche l'informazione pubblica fa da cassa di risonanza
RispondiElimina(e meno male che il Berlusca dovrebbe controllare tuttre le Televisioni!). Basti guardare un TG (SKY
e la 7 comprese) per vedere intervistati tutti
gli aggressivi rappresentanti delle opposizioni (di Pietro, Bersani, la Bindi, Franceschini, Donadi, Vendola, Fini-?-Bocchino, ecc) e poi ascoltare un tiepido intervento del rappresentante del Governo. Se a questo si associa un costante attacco Giudiziario (penale e civile) e della stessa Stampa, prevalentemente schierata contro
il Premier... come fa quest'uomo a lavorare serenamente? Fossi lui, con tutti i soldi di cui dispone, è da quel dì che avrei mandato tutti a quel paese! Solo che le prospettive, in caso di un suo avvicendamento, appaiono anche peggiori! Dio ce la mandi Bona! (non Buona!) . Un abbraccio. Carlo MORI