mercoledì 27 luglio 2011

Arturo e Ambrogio


Arturo è un labrador, dolce affettuoso e malandato, che da 11 anni vive in simbiosi con mio figlio Tommaso il quale, quando è costretto a lasciarlo, me lo affida.
Ieri sera Arturo era con me nella passeggiata serale al parco e nel vederlo nelle movenze tipiche di chi è vecchio ho ricordato la sua allegria, vivacità e bellezza giovanili (ha fatto molti spot pubblicitari). Penso che tutti noi acquisiamo coscienza della nostra anzianità non tanto per i mutamenti interiori ed esteriori bensì per la trasformazione di tutto ciò che ci circonda.
Ho quindi guardato le mie mani (le mani rappresentano la parte del corpo meno ingannevole) e nel constatare il degrado fisico ho cercato rifugio nel profondo convincimento che, al contrario, il mio modo di pensare non è mai cambiato. Balle! La mente è andata ad un episodio di due settimane fa quando, durante uno sgradevole scambio di vedute con mia figlia Cinzia, ho troncato immediatamente la lite dicendole “ti voglio bene”. Questa è una frase che ho usato poche volte nella mia vita e sempre in occasioni piacevoli, mai durante una contrasto di vedute. Il risultato è stato sorprendentemente positivo tanto da farmi dire: “possibile che mi ci sono voluti 62 anni per capire che si devono esternare i propri sentimenti più quando si litiga che nelle ricorrenze piacevoli?!”.
Mentre ero assorto nel tentare di capire se la mia fosse saggezza o debolezza acquisita, mi si è avvicinato Ambrogio, un settantenne geometra ex ATM (Azienda Tranviaria Milanese) che dal momento in cui ha visto Berlusconi con la cazzuola e l’elmo da operaio lo ha beatificato ed eletto ad unico eroe capace di salvare il nostro malandato Paese caduto nelle mani dei terroni e dei bolscevichi. L’approccio di Ambrogio è tipicamente milanese: “Uè terun sinistroide hai visto che fine ha fatto il Penati”. “Ambrogio” - gli ho detto con la calma di chi riconosce nel proprio interlocutore un uomo semplice ed in buona fede – “per te chi non parla bene di Berlusconi è un sinistroide e questo è sbagliato. Penati, se realmente corrotto, ha continuato l’andazzo dei tanti politici di tangentopoli che ora, pur essendo socialisti sinistroidi, militano nel PDL. Il problema non è il partito di appartenenza ma lo spessore morale del personaggio”.

L’Ambrogio, visibilmente spiazzato dal fatto che io non avessi preso le difese di Penati, ha svincolato passando dall’attacco verso l’avversario all’elogio della proprio gruppo: “ Hai visto che stanno approvando le leggi per diminuire i costi della politica?...e poi, in barba a voi avvocati che guadagnate fior di palanche grazie alla lungaggine dei processi, il berlusca ora cambia il ministro della giustizia e fa approvare il processo breve”.
“Ambrogio” – gli ho risposto con la stessa benevolenza e la stessa pacatezza di prima (starò forse invecchiando?) – i ministri Prestigiacomo e Romano hanno chiesto ed ottenuto che ogni eventuale provvedimento oggi approvato abbia efficacia a partire dal 2013 e dal 2014 così come slitteranno a quel periodo le tassazioni sulla casa e sulle rendite oggi ipotizzate. Se alla fine dell’attuale legislazione gli italiani decidono di cambiare schieramento politico e la nuova maggioranza non dà corso ai tagli della politica previsti lasciando in essere i provvedimenti sulle nuove tasse, dirai che pensano solo al loro tornaconto e sanno solo aumentare le tasse?. In merito alla brevità del processo, lo sai che gli avvocati di Berlusconi, tutti parlamentari della maggioranza, hanno presentato un disegno di legge che prevede la possibilità di sentire tutti i testimoni richiesti senza alcun limite numerico e temporale?. Se approvato, un provvedimento del genere prolungherà, sino alla prescrizione, buona parte dei processi in essere ”.
A quel punto ci siamo lasciati da vecchi conoscenti rispettosi delle opinioni altrui e, con Arturo, sono ritornato a casa. In sala ho trovato Anna, mia moglie, sbigottita per le parole che aveva sentito, su una TV locale, da un signore bardato di verde che intercalava tre bestemmie ad una parola avente un senso compiuto. Dopo aver approfondito la conoscenza del caso, sono andato a letto con questo atroce dubbio: “Se ho dato del coglione a coloro che hanno permesso l’elezione ad onorevole di cicciolina, quale attributo dovrei dare a chi ha permesso che Borghezio ci rappresenti?”.
Domani parto e per un mese tenterò di allontanarmi da ogni cosa che mi faccia pensare; non so quindi se vedrò pubblicate queste mie ultime riflessioni e, se ce ne saranno, i Vostri commenti. Vi abbraccio, comunque, tutti e se qualcuno, trovandosi in Puglia, volesse venire a trovarmi, sarà per me un enorme piacere.
Francesco

4 commenti:

  1. Sagge parole. Riuscire a mantenere sempre la calma è una grande virtù.
    Buene vacanze Suff

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  2. Caro Francesco,
    le scene di vita vissuta che ci hai narrato con la semplicità coinvolgente che solo le cose vere sanno indurre sono state purtroppo offuscate dall'ultimo episodio che hai vissuto, insieme a tua moglie, da non-protagonista.
    La tua considerazione finale, consentimi, ha il sapore amaro della sconfitta: la sconfitta di tanti di noi che si sono resi complici a che simili personaggi abbiano un ruolo pubblico e per di più lautamente retribuito a nostre spese.
    Senza essere frainteso,tuttavia, riconosco a quel personaggio una certa coerenza e lo sprezzo del ridicolo quando fa affermazioni del genere; ma almeno non finge, mantiene la fisionomia del trucido "celodurista" che spara cazzate senza timore e senza pudore; a differenza dei suoi compagni di partito che, a seconda della convenienza, sono trucidi dove serve e (quasi) umani dove fa comodo.
    Un abbraccio,
    Ettore.

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  3. francesco miredi30 lug 2011, 21:34:00

    ettore mi riferivo al suo capo partito non hai s uoi elettori che ritengo sempre in buona fede
    un abbraccio
    francesco

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  4. francesco miredi30 lug 2011, 21:39:00

    ragazzi sto tentando di scrivere con il telefono e mi vengono anche gli strafalcion grammaticali scusatemi

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