domenica 10 luglio 2011

Una simpatica iniziativa

AHuc/AH5lFSccLlk/s1
Mi rendo conto che i miei interventi sono stati quasi sempre seriosi, pesantucci anzichenò, non esenti da “aulicità” di bassa lega (come mi rimprovera Oliviero), decisamente pallosi; per questo raccolgo il mio stesso invito di ieri e Vi racconto come, con il fondamentale aiuto di mia moglie Ester, ho trovato qualcosa di interessante per riempire il mio tempo di felice pensionato.
Cominciamo dall’inquadramento topografico della zona, chiedendo scusa agli Artiglieri per la totale assenza di “alberi a palla”.
Sappiate che, da 12 anni esatti, abito in una magnifica località del litorale Sud di Roma che la leggenda vuole essere stato l’approdo finale del lungo peregrinare del “mio cugino” Enea: Lavinio, appunto, nel comune di Anzio.
Il luogo è stato indubbiamente privilegiato dal buon Dio che lo ha dotato di un clima invidiabile, di un mare da favola, di una natura lussureggiante e profumata, tanto che il Basso Padano (dopo una fugace visita di piacere) ne ha derivato un trauma esistenziale, lui che gela in inverni nebbiosi e schiatta di caldo in estati afose; in contropartita però, sempre lo stesso Dio (nella fattispecie non più “buon”) lo ha popolato con dei bipedi diciamo così “particolari”, giusto per usare un pietoso eufemismo.
Codesti bipedi, forse appagati di tanta, gratuita bellezza e forse ritenendola più che sufficiente a rendere superflua ogni esigenza diciamo così “sociale”, nulla hanno fatto e nulla fanno per dare ‘na smossa ad un sistema di vita asfittico, in confronto al quale una palude parrebbe un oceano colpito da tsunami.
Allora, quella mente vulcanica di Ester -che aveva trascorso tutte le domeniche del nostro soggiorno parigino in giro per brocantes- partorisce l’idea di organizzarne una anche in paese; iniziamo le battaglie contro il muro di gomma della burocrazia locale; abbiamo incontri con i “pezzi grossi” del Comune; ci becchiamo pure del “coglioni” perché dichiariamo che non vogliamo guadagnarci sopra; giriamo tutti i mercatini della Regione per reclutare gli espositori, ci sdereniamo, ci incazziamo ma.. alla fine, otteniamo quello che volevamo: Lavinio, ogni ultima domenica del mese nel periodo aprile-settembre, avrà il suo “Mercatino dell’Antiquariato” che, logicamente, abbiamo battezzato “La brocante di Enea”.

E così, dal 2009, si ripetono le lotte con l’ottusità burocratica, si va in giro ad attaccare le locandine, ci si prepara a quelle fatidiche domeniche che ti costringono in piazza verso le sei del mattino per sistemare gli espositori che, dai poco meno della ventina della prima volta, si sono più che raddoppiati, creando non pochi problemi di sistemazione in uno spazio non grande e già occupato da altri manufatti.

Anche la gente, soprattutto vacanzieri perché i “bipedi” di cui sopra non sono in grado di apprezzare, ha dimostrato un interesse crescente, vuoi per la “novità” e vuoi per il fatto che abbiamo volutamente mantenuto inalterato lo “stile” della manifestazione, respingendo con forza ogni tentativo di far venire venditori di chincaglieria varia o di costumi da bagno o di lampadine a basso consumo, pur di “far cassa”.
Ed ora, "La brocante di Enea" è pubblicata sulla "Gazzetta dell'Antiquariato": un bel successo no?!
E’ vero, ci vuole tempo e tanta ma tanta pazienza; però Vi posso assicurare che si hanno anche tante soddisfazioni, la prima delle quali è quella di aver dimostrato che, quando si vuole fare una cosa per il solo piacere di farla e per di più a beneficio di altri, non esistono ostacoli di sorta ed i risultati, alla fine arrivano: eccome se arrivano!
Vi do il tempo di digerire questa e poi Ve ne racconterò un'altra, perché io sono un pensionato in spe!!!
Un abbraccio,
Ettore.

1 commento:

  1. Complimenti Ettore, ma soprattutto alla sig.ra Ester. Una bella soddisfazione. Poi ti racconterò le mie esperienze da pensionato in spe.
    Saluti Suff

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