Anche se ultimamente sono poco presente, Vi garantisco che seguo giornalmente il nostro Blog per una sana voglia di sentirVi vicino e, senza alcuna retorica, confesso che i commenti sull’ultimo incontro romano mi hanno commosso. E’ incommensurabile la gioia che si prova nell’essere fieri di ciò che si è fatto e noi lo siamo perché, qualunque sia stato il percorso post Accademia, esso ha avuto quale vettore principale quel principio morale che ci ha spinto all’iniziale scelta.
Giovanni, al fine di dimostrare la sostanzialità della retorica propria di una cerimonia militare, ha fatto il paragone con ciò che avviene in un’aula di giustizia ma io vivo giornalmente in quelle aule e ciò che regola il mio comportamento è pura e semplice educazione civica ben diversa dall’ossequioso rispetto che nutrivo e che ancora sento come parte pregnante del mio essere, verso la nostra Bandiera o verso il ricordo dei nostri Caduti.
Il fine delle Forze Armate porta i propri adepti a vivere in modo diverso dal resto dei connazionali e credo che solo per essi possa valere l’assunto che la retorica è forma e allo stesso tempo sostanza. Quando ci si lega ad un giuramento che non crea solo obblighi limitati al proprio lavoro ma che impone, in maniera totale ed esclusiva, un determinato modo di vivere, elementi quali l’uniforme, i vessilli, le tradizioni, i ricordi assumono la forza vincolante dei principi normativi ai quali attenersi.
Nel mondo “civile” non è così perché esiste una continua evoluzione od involuzione sociale ed economica che spesso ti porta a comportamenti lontani da ciò che credevi fosse il tuo modo di essere e penso che oggi, nella Vostra vita di pensionati, non circondati dalle mura di una caserma, Vi siate scontrati con una realtà forse in parte sconosciuta; un mondo dove spesso la disonestà, l’ipocrisia e la menzogna vengono giustificati dalla comune convinzione che “così fan tutti”.
Pensateci, quante volte nella nostra vita di caserma abbiamo giudicato l’operato dei nostri soldati in funzione delle loro idee politiche o della loro cultura o delle loro origini? credo mai …. oggi invece giudichiamo il “peso” di una corruzione o malversazione, in funzione del partito al quale il reo appartiene e tacciamo di bieca ipocrisia moralistica colui che punta il dito verso il malfattore appartenente al partito al quale abbiamo dato il voto. L’onestà, il rigore, la correttezza morale dovrebbero essere principi chiari ed assoluti non valutabili soggettivamente e allora perché quando i soggetti coinvolti sono politici non riusciamo ad essere obiettivi?
La comune convinzione che tutti sono corrotti o che tutti, quando raggiungono il potere, si comportano allo stesso modo toglie ogni speranza verso un futuro migliore e rende privi di significato quei principi sui quali abbiamo basato la nostra vita. Sì perché io credo che a tutti noi sia capitata l’occasione di debordare e se non lo abbiamo fatto non credo che abbia prevalso la vigliaccheria ma, piuttosto, quel semplice attributo chiamato onestà ed è proprio quella onestà che oggi ci da il diritto di puntare il dito verso tutti coloro che hanno dimostrato di non averla.
Alla nostra età il contributo al miglioramento sociale può essere minimo se non irrisorio ma ciò che possiamo lasciare a chi ci sta vicino e a chi ha creduto in noi consiste essenzialmente in quel sacrosanto diritto a giudicare che è proprio di coloro che hanno sempre rispettato le Istituzioni e le norme, morali e legislative, che le regolano. Se la nostra capacità di giudizio viene minata da spinte partigiane o da conoscenze superficiali e/o, ancor peggio, stereotipate, allora sì che anche il saluto a quella bandiera che oggi serviamo al di fuori della caserma potrebbe diventare semplice retorica fine a se stessa.
Questo pensiero lo rivolgo principalmente a me stesso perché nel quotidiano contrastato fra una innata intransigenza ed una più premiante voglia di adattamento non vorrei mai che prevaricasse il concetto “così fan tutti”.
A Roma non ho partecipato per motivi di salute ma, con o senza basco, avrei voluto essere lì.
Un abbraccio,
Francesco.
Caro Francesco,
RispondiEliminainnanzi tutto, voglio rassicurarti che, a Roma, tu eri schierato con Noi: con o senza basco!
Ma veniamo al nocciolo del problema che, se ho capito bene le tue sagge argomentazioni, sta nel come "Noi" ci si sia trovati, una volta proiettati in quel mondo "civile" che avevamo vissuto quasi di friso per una vita intera.
Per quanto mi riguarda, posso assicurarti che mi va stretto, molto stretto!
Fatte salve le discussioni sulle partite di calcio, non c'è un argomento uno su cui le mie idee trovino una pur minima banda di sovrapposizione con quelle dei miei interlocutori, al netto delle ovvie diversità di idee.
Quando mi va bene, le conclusioni sono del tipo "tu sei proprio un militare", "qui non siamo in caserma"...frasi pronunciate con malcelato disprezzo ma che, invece, tradiscono una intrinseca sudditanza etica, figlia primigenia dello sfacelo creato dai "non MIlitari".
Attenzione, però. questo non significa che "Noi" siamo tutti dei puri, quasi esenti dal peccato originale!
Anche nel "nostro" mondo ci sono stati ci sono e ci saranno dei "peccatori" che approfittano del loro status per comportarsi non proprio secondo le regole; ma sono un ristretta minoranza che non inficia la bontà di quanto fatto dalla più parte.
Diciamo che, a "Noi", non non si attaglia il "così fan tutti".
Tu inviti a non genralizzare, accumunando in un unico, maleodorante recinto quanti hanno inteso la "cosa pubblica" come palliativo ben remunerante ai loro insuccessi ed alle loro incapicità a sfondare, facendo affidamento solo su i propri mezzi. E' vero, però mi sembra che, con tutta la buona volontà ed ogni forma di benevola comprensione, è proprio difficile, se non impossibile!
Qui, Amico mio, non si tratta di partigianeria o di stereotipi; qui si tratta di pragmatica, amara constatazione di uno stato di fatto che attraversa, trasversalmente, tutto lo schieramento "politico", senza distinzioni.
Tu parli di "intransigenza" che, poi, è la sorella di "rigore" morale che, alla fine, paga sempre.
A tal proposito, permettimi di raccontarti questo episodio che, pur se di scarso peso, è sintomatico di due diversi approcci allo stesso problema.
Quattro anni fa, mia moglie ed io ci inventammo di organizzare a Lavinio, un "Mercatino dell'Antiquariato" che ci facesse rivivere, ancorché in misura minore, le emozioni delle "brocantes" parigine. Tralasciando le vicissitudini burocratiche, ti dico solo il finale; al momento di ritirare l'autorizzazione, ci fu chiesto quanto fosse il nostro guadagno; alla nostra risposta "nessuno", in maniera implicita (con gli ochhi) ed anche esplicita (con la bocca), il funzionario ci disse che eravamo proprio degli stupidi.
Per fortuna, il mercatino è ancora vivo, riscuote unanimi consensi, ricevo decine di rischieste di partecipazione e Lavinio è pubblicizzato su "La gazzetta dell'antiquariato" che è la pubblicazione specializzata in materia, con diffusione nazionale.
Che sia una micro dimostrazione che è possibile fare diveramente dal "così fan tutti"?
Un abbraccio,
Ettore.
Caro Ettore dai tuoi scritti emerge sempre la voglia di critica obiettiva e non partigiana; quindi, non ho alcun dubbio che sei così in tutto ciò che fai. Il mio messaggio è ancora politico se così si vuole etichettare la voglia di partecipare attivamente alle vicende del nostro Paese ed è rivolto a tutti coloro che, pur di difendere uno schieramento, minimizzano i malefatti di alcuni dicendo che anche gli altri non ne sono immuni. Da sempre dico che dopo tangentopoli sono sparite, nella sostanza, le idee di destra e di sinistra e che l'attacco indiscriminato alla magistratura tende a deligittimare il potere di controllo e di sanzione che lo Stato deve avere contro i disonesti. Quei disonesti li abbiamo eletti noi ed è nostro dovere capirlo, pentircene, e cercare di non sbagliare ancora perchè non è vero che così fan tutti. A coloro che giudicheranno questo commento come conseguenza di un mio pregiudizio verso Berlusconi (oggi ho voluto ascoltare il suo discorso su Rete 4 contro la sentenza di condanna e, oltre al disgusto, ho pensato a quanti lo considereranno povera vittima) oppure come propaganda sinistroide, dico solo che la libertà idealizzata dalla destra non può prescindere da un mercato veramente libero e concorrenziale e, quindi, scevro da corruzione, evasione e nepotismo. ti abbraccio
RispondiEliminaFrancesco
Caro Francesco, anche se in tutt'altre faccende affaccendato, un colpo d'occhio alo BLOG lo do. Ho letto il tuo ultimo post ed ancora una volta non mi trovo d'accordo con te, col tuo antiberlusconismo ad oltranza fino al "disgusto" ed alla tua difesa preconcetta della Magistratura in sè e per sè, senza tenere conto delle enormi carenze strutturali, funzionali e personali che la caratterizzano e che chiedono radicali cambiamenti, su cui ormai mi sono espresso molte volte. Mi viene il dubbio che, avendo tu frequentato quasi esclusivamente aule dove si svolgono processi civili, tu non abbia la completa sensazione di ciò che possa accadere in un procedimento penale, come questo sorga...come questo venga seguito nelle indagini preliminari e dopo e come la contiguità (di fatto) fra accusa e giudicante possa condizionarne il riusultato. Ciò a dispregio della teoria che vorrebbe il giudice effettivamente "terzo". I magistrati, come sai, vincono un concorso (senza essere nemmeno sottoposti ad un test psicologico nè ad informazioni circa la loro possibile faziosità etc, come avviene per l'ultimo dei poliziotti..), hanno una carriera svincolata dai meriti fino a 75 anni, non rispondono (in sostanza) di quello che fanno nella loro attività...possono prestare servizio nel paese di origine, nessuno li tocca, se no ....scattano le difese corporative (vedi anche il caso degli stipendi che possono essere ridimensionati a tutti ma non a loro-C.Cost.le)...possono, in sostanza attraverso la loro interpretazione delle ormai numerosissime leggi, fare un po' il bello e cattivo tempo...sono riuniti in correnti politicizzate (prevalenti quelle orientate a sinistra) per la composizione dell'ormai potentissimo (politicamente) CSM, pronto ad esprimere pareri o veti (non previsti) condizionando Parlamento e Governo. Circa i risultati.. le stesse recenti sentenze di questi giorni sollevano... forti dubbi in Italia ed all'estero (e parliamo dei giudicanti!). Difronte alla omnipotenza di questa categoria ed alla necessità di modifiche radicali quale la separazione delle carriere... se Berlusconi dice qualcosa, perchè provare disgusto? Sembra, nel vedere i tuoi post, di leggere un trafiletto di "La Repubblica" o dell' "Espresso" di quel "sant'uomo" di De Benedetti. Circa il resto... un grande economista americano (Friedman) sosteneva che l'economia italiana era basata sul "sommerso" ...non credi che anche sui massicci e costosi interventi di una potenziatissima GdF bisognerebbe andarci un po' più cauti, se no, morale a parte, si rischia di distruggere anche quel po' che è rimasto? E i contratti coi paesi esteri? Gli altri "ungono" per avere le commesse...e le nostre aziende che debbono fare? Da una parte c'è la morale...dall'altra la fame...Tu probabilmente decideresti per la fame.
RispondiEliminaIo avrei dei dubbi. Un abbraccio. Carlo MORI
Caro Carlo sino a quando tu parli di funzionalità ed io di funzione della magistratura, è evidente che non troveremo mai un punto di incontro. E' come se si parlasse da una parte del numero e/o dei priviligi dei parlamentari e dall'altra del loro diritto/dovere di legiferare oppure, da una parte dell'organizzazione e/o delle carriere nell'ambito delle Forze armate e, dall'altra, della lora funzione di difesa della sicurezza dei cittadini. Comunque, negli ultimi sedici anni la media delle mie presenze nelle aule dei tribunali (prevalentemente lombardi) è la seguente: tre udienze giornaliere nei tribunali civili (commerciale, lavoro, famiglia, immobiliare); una udienza settimanale nei tribunali penali (patrimoniale, societario e fallimentare); una udienza mensile nei tribunali militari. Non leggo la "Repubblica" o "l'Espresso" come non leggo "Libero", "il Giormnale" o "Panorama"; le notizie giornaliere le apprendo dai radio giornali mattutini e da internet mentre, quando voglio approfondire un tema, cerco di analizzare i fatti e ogni elemento documentale accessibile. Non capisco quali dubbi possa sollevare l'ultima sentenza berlusconiana visto che è stato trovata una ingente quantità di denaro all'estero "guadagnato" con operazioni contra legem. Su Berlusconi, credo che oggi si possa parlare di un giudizio fazioso e preconcetto solo a carico di coloro che continuano a difendere o minimizzare il suo operato. Il mio disgusto, nel sentire le sue parole, è nato dal fatto che continua a far passare come l'esione alla democrazia il sacrosanto esercio di una funzione pubblica che ha giudicato sulla base di prove certe e non di lobby politiche (ci sarebbero state almeno altre dieci condanne se non fosse stata modificata la normativa sulle rogatorie internazionali, sul falso in bilancio e sulle prescrizioni) oltre al fatto che criticare sia la lotta all'evasione (il redditometro lo ha inventato Tremonti), sia le riforme di Monti (dimenticando gli effetti del suo lungo ed incontrastato governo) potrebbe avere un effetto negativo e destabilizzante sulla già traballante situazione finanziaria nazionale ed europea perchè, ahimè, Berlusconi, in Italia, ha ancora molto seguito. Friedman ha parlato del sommerso italiano non per elogiare il sistema ma per stigmatizzare il fatto che la struttura economico/sociale del nostro paese non è soggetto a regole e che, conseguentemente, l'intervento del pubblico in economia crea solo sprechi e disuguaglianze. Quanto alla necessità di ungere in campo internazionale, preferisco ricordare il tuo intervento sugli effetti della globalizzazione che queste ultime tue considerazioni perchè sono fermamente convinto che la corruzione e la malversazione riempiono le tasche individuali non quelle della collettività. Un abbraccio Francesco
RispondiEliminaRagazzi,
RispondiEliminama non Vi accorgete che state parlando della stessa cosa?e cioé del "blocco politico-amministrativo-giudiziario" (A.Panebianco, Corriere del 27 scorso)che è il vero, unico, inestirpabile bubbone della vita sociale e del progresso italiani.
Carlino ha ragione al 1000% ma altrettanta ne ha Francesco: ciascuno di Voi si scaglia contro un terzo di quella troika nefanda e ciascuno di Voi ha ragione.
Francesco, i tuoi distinguo costituiscono un mirabile esempio di finezza giuridica ma, alla luce dei fatti, assomigliano molto ad un disperato arrampicamento sugli specchi; Carlino fa altrettanto quando, novello Capaneo, si avventura in una sacrosanta (ed un po' acida) invettiva ma poi si mangia tutta la dote quando vuole difendere l'indifendibile.
Francé, che ti piaccia o no la magistratura, questa magistratura italiota è la rappresentazione, la peggiore, dell'arroganza di un potere impunibile; Carlì, che ti piaccia o no B. ha utilizzato il potere solo per i suoi fini, si è circondato di una corte dei miracoli ed ha contribuito, in prima persona, al progressivo sputtanamento dell'Italia.
E l'ultima sparata di sabato scorso ne è la peggiore dimostrazione.
Voglio farVi un paragone che, magari, riterpreterete fuori luogo.
Ieri, 28 ottobre, è ricorso il 90° della "Marcia su Roma", poco più di una gita fori porta, millantata per "rivoluzione"; in una trasmissione "impegnata", si commentava l'evento e uno degli intervenuti, uno storico di sinistra ma molto obiettivo e preparato, ha affermato che "il Fascismo è nato dalle macerie (che non aveva creato) della 1^ GM ed è morto in quelle della 2^ (che aveva creato)": giustissimo. Solo che si è dimenticato di dire che, nel mezzo, qualcosa di positivo in Italia fu fatto.
Ebbene, ricorso storico, B. "sorge" dalle macerie (che non aveva creato) della 1^ repubblica (o per pararsi il... da probabili guai e non solo giudiziari) e muore in quelle della 2^(che aveva creato, anche se in buona compagnia); solo che, nel mezzo, non si è fatto nulla di positivo, anzi.
Qui non si tratta di astio o di "letture" più o meno compromettenti; qui si tratta di prendere atto di un immane fallimento da cui si può uscire solo dando un definitivo colpo di spugna a tutte le nefandezze (rigorosamente bi-partisan) dell'ultimo, sciagurato ventennio.
L'alternativa, sarebbe la demagogia ed il caos: elezioni sicule docent!
Un abbraccio,
Ettore.
Caro Ettore il "l'è tutto sbagliato ..l'è tutto da rifare" lo diceva anche Bartali oltre 50 anni fa ma, se ho ben capito, tu stesso affermi che l'alternativa a questo sistema sarebbe la demagogia o il caos. Per me il punto è proprio questo; dobbiamo pretendere che le Istituzioni funzionino meglio ma non possiamo negare l'importanza della loro funzione perchè l'unica alternativa possibile sarebbe la dittatura. Credo che tutti saremmo d'accordo sulla divisione dei poteri in magistratura, sul fatto che i magistrati debbano lavorare di più e fare carriera in funzione dei meriti dimostrati (questo dovrebbe essere un principio valevole per ogni funzione pubblica), sul fatto che debbano rispondere personalmente dei propri errori etc.etc. ma non si può attaccarla tutte le volte che emette una sentenza a noi contraria perchè emettere sentenze fa parte di una funzione che le è propria e che non può essere devoluta ad altri; per esprimere questo concetto non ho bisogno di arrampicarmi sugli specchi o di dimostrare finezza giuridica.
RispondiEliminaQuello che tu chiami blocco politico/amministrativo/giudiziario si può sgretolare solo con le leggi che i nostri rappresentanti dovrebbero emettere e il problema ritorna, quindi, all'origine: quali elementi porre alla base della nostra scelta elettorale?!. Per me è fondamentale salvaguardare la funzione delle nostre Istituzioni e scegliere uomini che, per cultura e rettitudine, siano in grado di farle funzionare al meglio (o almeno ci provino senza distruggerle).
Se dovessimo credere veramente che sono tutti disonesti e che siamo governati da poteri occulti, credimi, queste discussioni non avrebbero alcun senso e anche il nostro comportamento si dovrebbe adeguare al motto "fotti per non essere fottuto".
Un abbraccio
Francesco
Caro Ettore, al blocco "politico amministrativo giudiziario" dovresti aggiungere anche il terribile potere dell'"informazione" o della "disinformazione", ormai concentrato nelle mani di alcuni potenti che fanno i politically correct e bollano come populisti tutti coloro che non si allinano alle loro tendenze...Caro Francesco, sui poteri "occulti" ci sarebba molto da disquisire...anche perchè tutte le democrazie occidentali avanzate sono condizionate da "lobbies" o "poteri forti"(nel nostro caso il più forte- da tempo- appare proprio la Magistratura sulla quale, forse, un giorno, parlando a voce e direttamente, sono certo, ci troveremo d'accordo su molti punti di vista, nonostante le nostre attuali divergenze, più apparenti che sostanziali. Circa la corruzione - che nuoce alla collettività- siamo sulla stessa linea...ma tornando alle commesse estere..fai conto di essere un incaricato da parte di una grande industria nazionale (eventualmente a partecipazione statale) che sta trattando con uno Stato
RispondiEliminaestero per una grande fornitura (es. navi od aerei) e tu sei in concorrenza con grandi aziende di altri paesi industrializzati (anche amici) e sai pure che gli incaricati dello stato acquirente sono sensibili a qualche "regalia" (chiamiamola così) e sai pure che i concorrenti stanno muovendosi in questa direzione...che fai? il moralista integerrimo e torni a casa sicuramente con le pive nel sacco...e mandi sul lastrico migliaia di operai o cerchi nei limiti del possibile di allinearti? Fra il dire ed il fare, anche in questo caso ci sarebbe molto da discutere. Diverso è ovviamente il caso di chi è corrotto solo per il bieco arricchimento personale...E anche qui ci sarebbe da disquisire. Abbiamo visto, cari miei, proprio in questi giorni che, anche moralisti ad oltranza come quelli dell'IdV, hanno i loro scheletri nell'armadio, come e più degli altri (si pensi al loro capogruppo alla Regione Lazio...). Mah... il vecchio detto che "chi predica bene, spesso razzola male, come e più degli altri, sembra sempre attuale! Un abbraccio. Carlo MORI
Caro Francesco,
RispondiEliminanonostante il tuo sforzo di apparire super partes, ogni tuo scritto trasuda antiberlusconismo militante che rende veramente difficile apprezzare oggettività nelle tue prese di posizione. Tu attribuisci a B. tutti i mali del mondo, in questo perfettamente allineato con certa magistratura che lo ha accusato nel tempo dei peggiori misfatti dai reati finanziari alle stragi di mafia, dalla corruzione di magistrati (se ci sono magistrati che si fanno corrompere dal denaro perchè non credere che ci siano magistrati che si fanno condizionare dalla ideologia?) ai reati di pedopornografia. Se si pretende rispetto per questa magistratura come Istituzione perchè non pensare di doverne anche alla Istituzione Presidenza del Consiglio? Se si ritengono infallibili (per cui non si possono criticare) i giudici quando emettono sentenze (contro B.), perchè si ritiene che possa essere dileggiato (e, bada bene, dico dileggiato e non criticato, funzione altamente democratica) chi è stato eletto e voluto a Capo del Governo dalla maggioranza dei cittadini? Si dice: B. è entrato in politica per salvarsi dalla magistratura, ma, per quanto mi risulta, il primo avviso di garanzia gli fu inviato con eccezionale e sospetto tempismo dal trio Borrelli-Scalfaro-Corriere della Sera solo 10 mesi dopo la sua vittoria elettorale (procedimento concluso 10 anni dopo con sentenza di assoluzione "per non aver commesso il fatto"). A conti fatti le aziende di Berlusconi hanno perso dal '94 ad oggi circa 7,5 miliardi di euro: è così che B. ha curato i suoi interessi? Bolliamo B. perchè (tu dici) usa il parlamento per salvarsi dalla magistratura? E allora perchè non dovremmo fare altrettanto con magistrati che abusando dei poteri loro conferiti inventano che la corruzione decorre dal momento in cui il corrotto comincia a usare il denaro ricevuto e non dal momento in cui quel denaro gli sarebbe stato dato? Vogliamo bocciare B. politico? Ciascuno è giustamente padrone di poterlo fare. Mi chiedo: perchè non posso allora altrettanto giustamente bocciare certa magistratura? Oppure solo i magistrati godono di un diritto di intoccabilità? Vedi caro amico mio, io mi auguro veramente che B. si faccia completamente da parte ma ho paura che non si farà mai da parte l'antiberlusconismo che ha fatto di questo l'unico mezzo per giustificare la propria inettitudine.
Ragazzi,
RispondiEliminafinalmente la discussione si pone su i giusti binari.
Francesco mi sembra estremanente (o ingenuamente?) teorico, mentre Carlino, da buon toscanaccio, chiama "pane" il pane e "vino" il vino.
Quando tu parli, Francesco, di salvaguardia della "funzione" diciamo che dai un ottimo impulso alla riscoperta dell'acqua calda; magari, amzi magarissimo la funzione pubblica rispettasse -essa per prima- la sua "funzione"; magari i colletti di vario colore fossero ligi al dovere, rispettosi delle regole e, soprattutto, di se stessi; magari, il cittadino potesse nutrire sentimenti di ammirazione per il loro opeerato....magari!
Ma, ahimé, così non è; e non lo è perché quei colletti di vario colore si sentono investiti di un potere che, nonostante la miriade di regole, non ha controllori, non prevede esami intermedi, è solo arbitrario.
E tu, da buon leguleio, mi insegni che quando si è giudici di se stessi, ci potranno essere pure tutte le migliori leggi di questo mondo ma la musica non cambierà mai.
Tu, da irriducibile romantico, auspichi che si sia noi,popolo sempre più bue, ad operare scelte oculate circa coloro che ci rappresenteranno e, quindi, dovrebbero modificare, cambiare, incidere quel "blocco" di cui sopra. Ma, scusami, dove li andiamo a trovare? chi ci li presenta? che garanzie ci darebbero?
Oppure, dovremmo seguire la "via sicula" dell'assurdo assenteismo che è un vero e proprio schiaffo in faccia a quella poveraccia della "Democrazia"?
Tu ricordi la frase bartaliana e lo fai un con certo distaccato discusto concettuale; ma trovami un esempio uno che non sia attuale e io mi starò zitto!
Oramai la cancrena è inarrestabile e, tu mi insegni, si cura solo con l'amputazione dell'arto malato; ma, quando non è solo un arto ma tutto il corpo, cosa scegliere; il grillismo urlante, demagocico e vuoto; la rassegnazione; o un "uomo della Provvidenza"?
Vi abbraccio,
Ettore.
Ragazzi ho passato oltre 30 anni della mia vita all'interno della finanza, delle associazioni bancarie ed imprenditoriali, delle aule dei tribunali e mi piace l'idea che ora possa essere considerato un ingenuo, inguaribile, romantico. Gli ingenui sono coloro che non votano o votano i populisti ignoranti o coloro che pur di non guardare lo scempio fatto da colui che hanno votato e, conseguentemente, ammettere i propri errori accusano di pregiudizio chi critica. I magistrati sbagliano (personalmente ho subito, per un loro errore, un sequestro conservativo ante causam di 10 miliardi di lire) e le regole all'interno della magistratura vanno cambiate così come vanno cambiate quelle che regolano molte funzioni pubbliche ma come è possibile pensare di amputare tutto il corpo?
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti
Francesco
Caro Francesco,
RispondiEliminase anche tu riconosci che la magistratura sbaglia e non ha alcun obbligo di pagare per questo, se vanno cambiate le sue regole, se, come accade, fa le barricate perchè questo non succeda, mi dici per quale motivo devo rispettarla e devo ritenere eque le sue sentenze? Perchè mi ritieni un ingenuo, quindi fondamentalmente sciocco, se non condivido le tue posizioni, spesso talebane nella loro coerenza antiberlusconiana? Che cosa dimostra che queste tue posizioni sono oggettive e le mie invece ideologiche? Ti chiedo scusa, ma non mi basta il fatto che tu lo dica e lo scriva per convincermi che la soluzione al berlusconismo sia l'antiberlusconismo. D'altra parte già in altra sede abbiamo convenuto entrambi che per il bene dell'Italia vanno azzerati i rappresentanti dei berlusconiani e degli antiberlusconiani e abbiamo entrambi convenuto che Renzi potrebbe essere il nuovo che potrebbe coagulare l'appoggio della gente di buona volontà. Guardiamo a ciò che ci unisce e mettiamo una volta per tutte da parte B. e ciò che ci divide. Ti abbraccio.
Bravo Gino, finalmente hai scritto quello che un saggio ha il dovere di scrivere!!!
RispondiEliminaSono felice che anche tu -che pure hai delle ragioni- alla fine convieni sul fatto che il berlusconismo ha rappresentato una parentesi della vita pubblica italiana e che ora di smetterla con il tirarlo sempre in ballo per giustificare il tutto ed il contrario del tutto.
Idem, logicamente, per l'anti.
Perché le cose riassumano una parvenza di "normalità, però, è indispensabile che esca di scena anche colui che dà sostanza a quell'"ismo"; fintanto, infatti, che continuerà ad apparire con fare messianico, fintanto che continuerà a condizionare il "fare" dei suoi e degli avversari, fintanto che continuerà a sparlare (inteso come "parlare a vanvera"), fintanto che succederà tutto questo, di speranze di "nuovo" ne vedo ben poche.
Non è questa la sede (solo per questioni di spazio) per aprire una bella discussione sul ventennio che ci ha preceduto; se mi gira, però, farò un bel post!
Dico solo che, quando apparve sulla scena (a prescindere dai motivi che ve lo avevano spinto) si ebbe l' entusiatica impresione che quel tanto agognato "nuovo" fosse finalmente arrivato; purtroppo (e la tua onestà intellettuale ti obbliga a riconoscerlo),le promesse sono rimaste tali, le speranze si sono smorzate ed il "vecchio" ha ripreso il predominio, in forme se possibili ancor peggiori di prima.
Più volte, sono stato accusato di "pessimismo storico" ma, a quanto vedo, i fatti mi stanno dando ragione; è un'amarissima constatazione oggettiva di uno stato di cose negative talmente ingarbugliate da far apparire il "nodo di Gordio" un esercizio estivo per boy scout.
Il problema, quindi, è individuare e sostenere un Alessandro in grado di reciderlo; se tu credi che Renzi -ammesso che riesca a superare tutte le trappole che i suoi gli mettono davanti- possa avere, almeno allo stato embrionale, i requisiti giusti allora ti verrò dietro, magari turandomi il naso.
Ho molti dubbi o, se preferisci, sono molto scettico, però...tentar non nuoce: almeno prima di impegnarsi con un voto.
A Francesco, dico solo che quelli che lui definisce "ingenui", sarebbe meglio chiamarli "profittatori", per di più pure ignoranti.
Un abbraccio,
Ettore.
Caro Gino, dopo il mio ultimo commento di questa mattina mi sono recato il Tribunale per una causa che il mio cliente ha voluto intraprendere contro un avvocato per responsabilità professionale. L'udienza era stata fissata alle 9,30 e alle 10,00 avevo un'altra udienza presso la Sezione lavoro. Alle 9,45, nonostante la mancata presenza di controparte, ho chiesto al giudice di tenere l'udienza anche perchè il collega avversario non aveva presentato alcuna memoria difensiva sulla quale discutere e non mi aveva preavvertito telefonicamente di un eventuale ritardo. L'udienza è terminata alle h. 9,50 e quando sono uscito ho incontrato il collega avversario che mi ha preannunciato un esposto all'Ordine perchè non ho aspettato almeno mezz'ora.
RispondiEliminaTutto questo per ribadire il concetto che gli atteggiamenti di un singolo componente non possono classificare genericamente una categoria.
Non considero l'ingenuo uno sciocco altrimenti avrei dovuto offendermi dopo aver letto i vostri commenti.
Tu mi accusi di antiberlusconismo ma hai mai visto un mio post o vignetta contro di lui o a favore dell'avversa fazione? Di Berlusconi non me ne frega niente ma sono contro quello che ha fatto nella sua funzione di politico e, ancor peggio, di governante. Mi sono sentito da lui preso in giro quando si è dichiarato di destra mettendo insieme tutti i socialisti craxiani; quando ha emesso leggi che non servivano a migliorare il funzionamento della giustizia (che conosco molto bene) ma a renderla più iniqua; quando ha lottizzato gli incarichi pubblici a favore di donnine o di gente comprata; quando ha demonizzato le riforme che voleva fare l'avversario (e che oggi sono state fatte da un governo tecnico) dicendo agli italiani che lui avrebbe ridotto le tasse e aumentato il lavoro e che in Italia, grazie a lui, tutto andava bene; quando ci ha ridicolizzato all'estero; quando ha dimostrato la sua arroganza di potere intercedendo per una ragazzina che rappresenta l'esatto contrario di ciò che vorremmo fosse una nostra figlia. Non ho niente da dimostrarti e non voglio convincerti di niente. Il mio intervento voleva parlare della deleteria e pericolosa convinzione che tutti sono uguali perchè le conseguenze le abbiamo viste oggi in Sicilia e domani le vedremo a livello nazionale. Non mi interessa parlare di Berlusconi e questa volta l'ho fatto solo incidentalmente e in riferimento alla sua ultima sparata (causata da una condanna legittima) contro la magistraura e contro Monti, dimostrando, ancora una volta, che delle sorti del Paese non glienefrega niente. (continua)
Se mi dici che un giudice può sbagliare sentenza dici una cosa sacrosanta; se dici che che il provvedimento di un magistrato può andare contro la volontà del popolo che ha eletto il presunto reo, fai un'affermazione reale ma io ti domando: è necessario che vengano emesse sentenze e se la risposta è si, chi dovrebbe emetterle? se chi è stato eletto commette atti illeciti qualcuno deve giudicarlo o la vittoria elettorale ha insito l'impunibilità e l'ingiudicabilità?.
RispondiEliminaL'esposizione di una idea, specialmente se riguarda aspetti della vita reale e sociale, non può prescindere dalla rappresantazione di fatti e di personaggi che però non devono assumere la parte di protagonista e io non ho mai voluto che Berlusconi o la magistratura possano essere considerati tale. Al contrario, in questi vostri commenti avete voluto ribadire concetti fuorvianti arrivando a classificazioni personali (per me è stata la prima volta che ho tacciato di ingenuità qualcuno) che avrebbero dovuto essere suffragate da una chiara presa di posizione e non da affermazioni apodittiche; se l'intransigenza morale è considerata mera ingenuità come dobbiamo comportarci? se veramente governano i poteri occulti e sono tutti marci perchè paghiamo le tasse? se tutti i politici sono disonesti perchè non li eliminiamo? se la Minetti da igienista dentale ha avuto il posto da consigliere regionale e guadagna 12.000 euro netti al mese perchè io, con due lauree, devo lavorare 10 ore al giorno per guadagnarne meno?.
Ora vi lascio perchè mi aspetta un'altra udienza in tribunale
Francesco
Chiedo scusa a tutti per il tono del mio ultimo commento e per il riferimento sgradevole alla Minetti e alle mie lauree ma ieri ero proprio incazzato e sentirmi dare dell'ingenuo moralista magari anche ipocrita (perchè anche i moralisti hanno gli scheletri nell'arnadio) e del talebano, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Faccio il moralista perchè sono sempre stato onesto e in tutti i miei passati interventi sul blog ho solo analizzato situazioni e provvedimenti legislativi facendo previsioni che, purtroppo, si sono poi sempre rivelate esatte. Se queste situazioni e questi provvedimenti sono stati generati da Berlusconi non è colpa mia; vi garantisco che avrei scritto le stesse cose se il protagonista fosse stato un suo avversario perchè non giudico in funzione di sedicenti ideologie di destra o di sinistra
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesco
Prendo ad esempio Berlusconi. ma e' solo per portare un esempio che sostenga la tesi che sto per esporre. La colpa della situazione italiana ( sperperi,truffe, interessi privati , clientelismo , evasione , peculato etc etc etc ) non puo' essere imputata ad un solo personaggio , per quanto carismatico esso sia !!! La colpa e' di una intera classe politica ( la CASTA come viene giustamente chiamata) che si spande a macchia d'olio in Parlamento, Senato, Regioni , Provincie , Comuni , Circoscrizioni , Ato, ASL, Comunita' etc. etc.etc.. L'esempio su Berlusconi e' questo : ammettendo che anche solo nell'ultima legislatura avesse avuto voglia di fare qualche riforma, non e' stata forse la sua maggioranza "bulgara" che lo ha impedito? E le eventuali buone intenzioni del Prof. Monti non trovano forse ostacoli nella sua strana maggioranza ed anche , secondo esempio ,nella Magistratura che addirittura boccia i tagli agli stipendi che la riguardano ? Allora non e' forse il caso di cambiare in qualche modo il sistema di Governo del Paese ? Vorrei tanto conoscere il vostro autorevole pensiero in merito . Giovanni Papi
RispondiEliminaCaro Francesco,
RispondiEliminainnanzi tutto, apprezzo molto le tue "scuse" -secondo me, non dovute quando si tratta di persone amiche e che si stimano- che denotano, semmai ce ne fosse stato bisogno, la profondità dei tuoi sentimenti e la tua onestà intellettuale.
Tuttavia e sempre secondo me, non mi sembra il caso di correre il rischio di creare equivoci e malintesi tra Noi, anche perché l'evoluzione della situazione politico-economica che attende il nostro Paese lascia presupporre che ne avremo di carne da mettere al fuoco e, se incominciamo così, partiamo proprio con il piede sbagliato.
Ma veniamo ai sostantivi/aggettivi che ti hanno turbato.
Premesso che nessuno ti ha dato dell'ipocrita (che sarebbe una vera e propria bestemmia), credo che chi ti ha appioppato quei sostantivi/aggettivi lo abbia fatto secondo l'accezione più nobile degli stessi; allora e per non sbagliarmi, mi sono andato a sfogliare il mio bravo Devoto-Oli ed ho letto le definizioni che seguono:
- "ingenuo": Privo di malizia, schietto, spontaneo; Nell'antica Roma, la condizione giuridica di chi nasce libero; Degno di uomo libero;
- "moralista": Persona che tende a ricondurre i propri giudizi ad una rigorosa e talvolta eccessiva dipendenza da un ordine di principi morali.
In questa ottica, se fossi in te mi sentirei orgoglioso del fatto che i miei Amici mi considerano tale!
Per quanto attiene al "talebano", credo che tu convenga che il termine è entrato nel lessico abituale come esempio -ma in negativo- proprio del "moralista" ma non credo che, nei nostri scambi di opinioni, qualcuno di Noi gli darebbe mai un significato spregiativo e/o offensivo; pensa che io l'ho attribuito a Gigi Pellegrino, sia per distinguerlo tra la miriade di "Gigi" del Corso sia per evidenziare la cocciuta intransigenza di talune sue prese di posizione; e ti posso garantire che, nonostante sia un "talebano", non si è mai offeso!
Quindi, caro il mio leguleio con tendenze all'infiammabilità, togliti pure dalla capa che ci sia qualcuno che non apprezzi la profondità e la completezza dei tuoi interventi (che, logicamente, non possono non risentire del tuo modo di pensare.. ci mancherebbe altro!), così come che qualcuno abbia voluto offenderti.
Purtroppo, l'ingarbugliata situazione italiana non favorisce certo esami che prescindano da riferimenti a persone/fatti del recente passato; tuttavia, io credo che la proposta di Gino di fottercene di B. e degli antiB. sia estremamente saggia ed opportuna; anzi che sia l'unica che ci possa consentire di parlare, una volta per tutte, del bene futuro di questa povera ed amata Italia.
Noi che ci vantiamo perché lo siamo, di essere superiori a questa accozzaglia che tu speri non sia generalizzata (leggi le condivisibili parole di Giovanni, cui risponderò subito dopo), Noi dovremmo incominciare a parlarne prendendo a riferimento il drammatico "colloquio" tra il Signore ed Abramo prima della distruzione di Sodoma e Gomorra.
Ti lascio con la certezza di aver chiarito l'equivoco e con l'invito a stare lontano dalla tastiera quando sei incazzato.
Un abbraccio,
Ettore.
P.S.
Se ti facessi leggere egli epiteti che, nella posta privata, mi vengono appioppati...faresti un rivoluzione!
Caro Giovanni,
RispondiEliminahai parlato bene, hai centrato il nocciolo del problema, sono d'accordissimo con te!
Tutto quello che hai scritto è l'impietosa fotografia della pietosa situazione italiana, derivata conseguenza di anni di sperperi, di ruberie e di inefficienze, all'insegna (non me ne voglia il buon Francesco) del "così fan tutti".
Siccome, però, questo è secondo me è la madre di tutti gli argomenti di discussione, mi sembra riduttivo dibatterlo con una serie di "commenti"; prometto (o minaccio?) di pubblicare un post tremendamente illuminante in materia: l'importante che non si caschi nella trappola di ridurre il tutto ad una squallida contrapposizione tra B...niani ed anti.
Un abbraccio,
Ettore.