lunedì 15 dicembre 2014

Manifesto dell'ipocrisia colpevole

Un giorno di qualche tempo fa ho avuto modo di leggere un “MANIFESTO”, della Regione o la Provincia, nel quale si elencavano alcune possibilità lavorative, corsi di formazione retribuiti e contributi a fondo perduto.
Tra i requisiti per la partecipazione al bando mi ha colpito quello riferito alle “categorie svantaggiate” che avevano il diritto di “avvantaggiarsi” rispetto ad altre salendo molto in graduatoria.
Le figure comprese in questa categoria si riferiscono a ( salvo imprecisioni dovute alla mia età) ex detenuti, tossicodipendenti, nomadi e altre.   Continua .......

 Giovanni

3 commenti:

  1. La prima cosa che mi viene in mente, leggendo il "Manifesto" di Giovanni è quel famoso rinoceronte in un negozio di cristalleria, nel senso che lo squallore descritto provoca il medesimo effetto nel clima che, invece, dovrebbe caratterizzare un periodo dedicato all'amore ed alla serenità, come il natalizio.
    Quello che scrive Giovanni è, ahimè, la fotografia di una realtà tutta italiota, dove falangi di furbi, furbetti e quaquaraquà hanno monopolizzato, imbarbarendolo, un sistema sociale che non era poi tanto malaccio.
    Il falso buonismo, coniugato con un approccio manicheo, hanno prodotto lo sfascio con cui ci confrontiamo ogni giorno e che affossa il sistema socio-economico, nonché ci sputtana sempre più a livello internazionale.
    Il guaio è che i cosiddetti "normali" -quelli come Giovanni e sua figlia- sono vieppiù emarginati, negletti, esclusi: "diverso è bello", starnazzano sempre più forte le tante vestali de noantri: ed il guaio è che trovano sempre qualcuno che le ascolta!
    Non credo che sia necessario essere "proletari" o "affamatori del popolo" per capire in che voragine ci troviamo: basterebbe rimettere i puntini sulle giuste "i".
    Un abbraccione,
    Ettore.

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  2. Caro Max, finalmente hanno sostituito ben 1 kilometro di cavo sulla mia linea telefonica e posso così essere "libero" di collegarmi senza interruzioni...orarie!
    Approvo totalmente il tuo scritto:proletari o no, il buonismo col pelo sullo stomaco è sempre stata una caratteristica della più retriva sinistra , che forse Renzi sta un poco edulcorando.
    Certo che il malaffare emerso supera ogni più rosea previsione pessimistica, di destra come di sinistra!!
    Un abbraccio da un "connesso" ora libero da disconnessioni da cavo!
    MARK

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  3. Ho appena letto che la Regione Lazio ha innalzato l’irpef di propria competenza al 3,3 % per redditi superiori a 37 mila euro. Non è di un povero questo reddito, ma nemmeno di un ricco e, anche se lo fosse, non sarebbe un buon motivo per punirlo!
    Ma non si vergogna la Regione Lazio, come dovrebbero fare peraltro tutte le altre, ad aumentare le tasse in questo momento in cui i cittadini sono sommersi dallo schifo delle ruberie e degli sprechi della politica e del mondo che le ruota intorno!
    Io non capisco cosa trattenga i cittadini del Lazio, come tutti gli altri Italiani, dal prendere a calci nel c.. i politici che affollano tutte le aule sedi di “democraticissimi” organismi politico amministrativi.
    Buon Natale, povera Italia.
    Giovanni

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