martedì 17 marzo 2015

CONFESSIONE



Nella mia vita sono stato chiamato tante, troppe, volte ad interessarmi di questioni dolorose, talvolta di autentiche tragedie. Penso ai bambini morti nella loro scuola, crollata a causa del terremoto di San Giuliano di Puglia, o alle centotrentasette vittime dell’alluvione di Sarno. Ma anche alle tantissime persone che, con i miei bravi militari, occorreva sostenere dopo che mani assassine le avevano private dell’affetto più caro in occasione di rapine, di scontri a fuoco tra bande rivali, di violenze all’interno della famiglia.
Come tutti i miei colleghi Carabinieri, mi sono imbattuto in   mille e mille occasioni di dolore; sono stato, allora, assolutamente all’altezza del compito ed avrei dovuto farmi forte ed, invece, mi sento, sono debole.
DirVi di questo mio stato d’animo, raccontarVi di questo mio grande limite, ha una ragione e scaturisce da un’occasione che mi sta procurando grande sofferenza: è lo “scherzetto” che il nostro buon Ettore ci ha fatto qualche giorno fa. La notizia, ad appannaggio di pochi nelle prime ore, si va diffondendo ed, in quanti l’hanno appresa, ha suscitato un’unanime vicinanza ad Ettore, che è straordinariamente lucido, ad Esther ed ai loro meravigliosi Ermanno, Emanuele ed Edoardo.
Succede in questi casi che tutti vorrebbero fare qualcosa a favore di chi, un’intera famiglia, oggi si trova nella difficoltà di gestire una situazione completamente diversa dall’ordinario quotidiano di qualche giorno fa. Ma io non sono tra quelli e mi vergogno: partecipo, mi sento di condividere la tristezza e la gravità della situazione ma non riesco ad essere presente accanto ad Ettore: Vorrei chiederGli  scusa, certo della Sua rude ma sempre benevola comprensione. Vorrei tenderGli una mano, accarezzarne il viso ma ….
Sono certo che, in nome di quel legame che unisce ed affratella i componenti del nostro Corso, io riuscirò a metabolizzare la mia grande amarezza, a superare la mia vile ritrosia, ad affiancarmi a tutti quelli che, oltre ai Suoi preziosi familiari, sono e saranno accanto ad Ettore: ed a Lui, che sta affrontando un cammino irto di difficoltà, l’augurio fraterno di riuscire in breve tempo a recuperare la Sua verve, facendo ricorso alla Sua innata combattività.
Ho esternato i miei sentimenti, volendo offrire a Tutti Voi la possibilità di esprimere ad Ettore, ad Esther ed ai loro Figli i sentimenti di condivisione che sicuramente albergano nei Vostri cuori; chi vuole potrà lasciare, nei commenti, un pensiero, un augurio, una parola di sostegno per coloro che oggi, nella difficoltà di gestione di un nuovo modo di vivere, hanno necessità di avere tutti, proprio tutti, vicini.
Auguri, Ettore. RiprendiTi presto. Al pari della Tua Famiglia, il 150° ha bisogno, urgente bisogno di Te!
Un forte abbraccio Carlo Minchiotti

12 commenti:

  1. Francesco Miredi17 mar 2015, 16:06:00

    Ciao Ettore, mi mancano le tue telefonate, le tue istigazioni alla "rissa", la tua capacità di farmi sentire parte del Corso, la tua voglia di essere attivo. Torna presto perchè nessuno, come te, è mai riuscito a risvegliare momenti relegati nell'oblio eppure estremamente importanti. Ti voglio bene amico mio. Un abbraccione
    Francesco

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  2. Il dolore che ho provato alla notizia del malore di Ettore è paragonabile solo a quello che provai per mia madre che si trovò nelle stesse circostanze molti anni fa. Conosco bene le grandi difficoltà dei Familiari che si sentono impotenti di fronte alla bufera che si è scatenata nella Loro vita ed in quella del Loro Caro. Confido nella grande forza d'animo di Ettore che Gli consentirà di superare anche questo ostacolo. Gli sono vicino come non mai e mi unisco a tutto il Corso in questa attesa piena di speranza e trepidazione.Ettore metticela tutta e coraggio! Giovanni Papi



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  3. Ehi, giovanotto. Non fare il furbo. Il cinquantennale si avvicina e c'è da lavorare. Adesso riposati un po' e poi datti da fare.....e se no chi lo fa? Forza, ti aspettiamo con l'affetto di sempre. Un abbraccio a te e a tutta la tua famiglia. Gino

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  4. Michele Coppola19 mar 2015, 10:34:00

    Carissimo Ettore, sino ad ora hai dimostrato di essere un ottimo combattente. Sono sicuro che anche in questa circostanza, peraltro la più importante, non sarai da meno. Sono vicino a te ed ai tuoi cari. Un affettuoso abbraccio. Michele.

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  5. Carissimo Ettore, sono certo che la tua forza d'animo e fisica ti faranno presto superare questo brutto momento della tua vita. Unitamente ai miei cari esprimo a te ed alla tua famiglia la mia più affettuosa solidarietà.
    Ci manchi!! Torna presto. Un caro ed affettuoso abbraccio e gli auguri più cari
    Tommaso Meli

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  6. Dai Ettore... Non mollare. Anche se lontani ti siamo tutti intorno con la forza del pensiero
    Massimo Garin

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  7. Raffaele Laghezza21 mar 2015, 19:16:00

    Caro Ettore,
    desidero farTi giungere, con il calore di un abbraccio , l'affetto e la condivisione del Tuo affanno. E sono straordinariamente vicino ai Tuoi Familiari ed a Te. Metticela tutta! Con Amicizia Raffaele

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  8. Caro Amico brontolone,
    mi è veramente difficile pensarti momentaneamente inattivo mentre la nostra Vecchia Signora continua a mietere vittime in Italia e all'Estero. Notando il numero di interventi nel nostro blog mi è sorto il dubbio che il tuo “scherzetto” sia stato solo una scusa per risvegliare anche i più refrattari del corso a commentare quanto sta succedendo.
    Sperando di averti strappato un sorriso, ti auguro di riprenderti in fretta perchè, come ha già detto qualcuno, il cinquantennale si sta avvicinando e abbiamo bisogno di te. Un abbraccio
    Carlo Maria

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  9. Ettore carissimo,
    non dubito che, come sempre, sarai forte anche nel far fronte a questa impegnativa contingenza della vita. Noi ti siamo sicuramente vicini, ancorché solo con il cuore e con la mente e aspettiamo con ansia la tua ripresa, consapevoli del fatto che non possiamo fare a meno della tua azione sicura e illuminata. A Te e ai Tuoi Familiari, parimenti provati, il mio più affettuoso e solidale abbraccio.
    Emanuele Sticchi

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  10. Alessandro Pompegnani22 mar 2015, 19:19:00

    Ettore carissimo,
    con la mente e con il cuore sono tornato alla nostra recente chiacchierata telefonica e per me sei ancora lì, vicino al computer e al telefono, pronto a operare con la tua generosa energia.
    Dunque, basta “scherzare”!
    Sono certo che la forza d’animo e il vigore che ti hanno sempre caratterizzato presto ci restituiranno l’ Ettore che conosciamo, anzi, dopo questa pausa che tutti auspichiamo la più breve possibile, sarai più brillante, più efficiente e più … “rompino” di prima.
    Avanti Ettore, ti aspettiamo, il 150° tutto ha bisogno di te.
    Con sincera solidarietà nei confronti dei tuoi cari, ti abbraccio con il fraterno affetto di sempre.
    Sandro

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  11. Carissimo Ettore, ti sono vicino in questa prova che, sono sicuro, stai affrontando con la tua notoria grinta e con l'efficace presenza di Ester e dei vostri figli. Leonardo Prizzi.

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  12. Massimo RICCOBALDI27 mar 2015, 15:15:00

    Carissimo amico,
    qualche tempo fa ebbi modo di esprimerti la mia delusione per la scarsa partecipazione dei colleghi-amici di Corso al Blog.
    La tua risposta fu, tanto per cambiare, lapidaria:"....restassi solo io continuerò a scrivere."
    Faccio mio questo tuo desiderio, finchè il Blog resterà vivo VIRUS non cesserà di contaminarlo.
    Vedrai, presto, avrai modo di rendertene conto!
    Ti voglio bene,
    Massimo.

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