mercoledì 27 aprile 2011
Provocazione.
Sesto commento a : Il tempo vola.
Scrive Carlo : Ci provo !
Nei prossimi giorni il CIPE, avuto il via libera dalle Regioni, dovrebbe stanziare rilevanti fondi per la realizzazione, sull' intero territorio nazionale, di case, destinate ai giovani.
Riuniti in consistenti gruppi areali, noi del 150° potremmo valutare l'opportunità di costituire un motore per la spinta delle iniziative volte a dare un tetto alle nuove generazioni, al di fuori dei soliti carrozzoni clientelari. Occorrono, e non ci mancano, idee, iniziativa, entusiasmo. Possono frenare l'ingenuità e l' onestà.
Della futura determinazione governativa non so nulla.
Chi ne sa qualcosa di più e ritiene che la causa possa essere giusta per " girare la chiave", si faccia avanti. Sarebbe un modo per cominciare a contarci, sempre che, prima di accendere il motore, i nostri Compagni, eccedenti i famosi CINQUE , accendano il computer.
Un abbraccio a Tutti
Carlo Minchiotti
(Q.d.B)
martedì 26 aprile 2011
Non prendiamoci più in giro!!!
Prendo spunto da quanto le cronache ci hanno riferito circa le manifestazioni celebrative di ieri, 25 aprile, Anniversario della Liberazione.
Abbiamo assistito a scene in cui imperavano fischi e pernacchie che facevano passare in secondo ordine i discorsi ufficiali, come al solito stracolmi di retorica e di ipocrisia, fatta eccezione per le parole del Presidente della Repubblica che sono state un’ulteriore dimostrazione del Suo lodevole sforzo di essere il Presidente di un Paese civile.
Ma, a ben pensarci, ieri non è stato un caso isolato, sai di quelli che possono anche capitare in momenti particolari: la classica eccezione che conferma la regola. No, ieri è stata la conferma di un andazzo che è figlio diretto dello sfasciume ideale che si è oramai impossessato dell’ italica gente a tutti i livelli.
La ignominiosa gazzarra che ha fatto da contorno al 17 marzo ne è la conferma più lampante e più recente; come lo è il fatto che addirittura dei Ministri in carica disertino la parata del 2 giugno; come lo è il diffuso disinteresse che incornicia il 4 novembre.
Ma allora, mi e vi chiedo: che senso ha continuare a prenderci in giro (ed a spender fior fior di quattrini) con queste “Ricorrenze” che si celebrano solo per smarcarle sul calendario? Non sarebbe meglio, meno umiliante e meno ipocrita (oltre che meno costoso) celebrarle al chiuso di qualche aulico Palazzo e solo per pochi intimi? Non sarebbe meglio smetterla di prenderci in giro e dichiarare ufficialmente che al 90% degli Italiani (politicanti in testa) di tutto quello che esse rappresentano non gliene pò fregà de meno?
Scusatemi lo sfogo ma ho la presunzione e l’orgoglio di appartenere e di rivolgermi a quel 10 % che ancora ci crede!
Un abbraccione a tutti,
Ettore.
giovedì 21 aprile 2011
Buona Pasqua
martedì 19 aprile 2011
Auguri
Carissimi,
giungano a voi ed ai vostri Cari i più sentiti e fervidi voti augurali di
Buona e Serena Pasqua.
Rita e G.Paolo Bernardini, Cecilia e Vlado Alexitch,io e Gabriella con Gianni Bernardi, ci siamo scambiati gli Auguri di Buona Pasqua presso il ristorante "Isola del Pescatore" di S.Severa e vorremmo fossero estesi a tutto il Corso.
E' la terza volta che ci riuniamo e pensiamo alla prossima occasione di estenderla anche ai colleghi romani e non che avranno voglia di unirsi a noi.
Rinnovando gli auguri migliori con affetto
Antonio Verso
lunedì 18 aprile 2011
Il tempo vola !
L' anno scorso, di questi tempi, Francesco Miredi ci ha tenuto compagnia per dipingere, con la Sua solita maestria, una giornata di volontariato trascorsa insieme alla Moglie e rovinata da un tizio becero che ha offeso il Loro impegno a favore di chi soffre.
Ricordo di aver risposto , invitando Francesco a continuare e tutti noi a seguirne l'esempio, nella certezza che occorre fare qualcosa per " costruire " . Parola difficile che racchiude fantasia, impegno, fattualità , disponibilità di tempo e di risorse, spirito di servizio e di sacrificio.
Da allora, premesso che nessuno di Voi ha espresso una qualsiasi valutazione, così dimostrando che è facile parlare ma assai difficile realizzare, non siamo riusciti a fare, insieme, nulla, proprio nulla, per gli altri.
Sicuramente, nel Vostro orticello , fatta salva la Famiglia, realizzate tante cose che sono di sicuro aiuto a chi ne ha bisogno e, da chi da Voi viene beneficiato, ci saranno parole di sincera gratitudine; ma, cari Amici, quel "costruire " al quale , facendo anche io, chiacchiere, mi riferisco, riguarda le potenzialità del 150°.
La gran parte di noi gode, ormai, del trattamento pensionistico ma non è vecchia nè rammollita. Siamo tutti stati comandanti, abbiamo acquisito esperienze, siamo in grado di assumerci responsabilità e di prendere decisioni, conosciamo come funziona la P. A., abbiamo entrature negli enti locali della nostra residenza, possiamo spendere a piene mani credibilità ed entusiasmo . Eppure siamo fermi: non ci contiamo, non ne parliamo, ci nascondiamo.
Paura ? Egoismo? Incapacità di agire di ritorno, visto che in precedenza eravamo tutti buoni ed arruolati combattenti?
Non conosco la formula per svegliarVi, né ho l'ardire o la presunzione di volerlo fare: so però che, solo che lo si voglia, che Voi lo vogliate, si possa scendere in campo per realizzare qualcosa di utile e di grande.
Per noi, per il nostro onesto passato nelle Forze Armate, per qualcosa di cui si avverte la mancanza e che, con le nostre individualità , ma dettata da una idea comune, possa essere di ausilio a chi ne ha bisogno.
Aspetto il Vostro consenso: poi gettiamo i ponti sui quali sciorinare le idee.
Chissà che questa volta non sia quella buona!
Intanto Vi abbraccio, iniziando ad augurare alle Vostre Famiglie ed a Voi una serena Pasqua
Carlo Minchiotti
martedì 12 aprile 2011
Riflettiamo
Nel mio ultimo intervento ho dichiarato la mia adesione ad una posizione intransigente che bloccasse i clandestini, non profughi, all’ingresso delle nostre acque territoriali.
Ettore ha espresso la sua contrarietà a questa linea di pensiero definendola irrealizzabile e ha auspicato che il controllo e lo smistamento degli immigrati avvenisse a terra.
Certamente, da un punto di vista umanitario, la linea di condotta proposta da Ettore si addice molto di più ad un paese civile quale dovrebbe essere il nostro ma quanto essa può considerarsi efficace?
La posizione degli altri paesi europei, con la Francia in testa, è stata perentoria e la non accettazione dei permessi di soggiorno temporanei, almeno dal punto di vista giuridico, a mio avviso non è censurabile.
Questo tipo di permesso, infatti, è regolato dalla Direttiva 2001/55/CE del Consiglio del 20 luglio 2001 che prese spunto da una risoluzione, adottata dallo stesso Consiglio in data 25 settembre 1995, relativa alla ripartizione degli oneri relativi all’accoglienza ed al soggiorno, a titolo temporaneo, degli sfollati a causa del conflitto nell’ex Jugoslavia.
I presupposti essenziali per l’applicazione della Direttiva riguardano sia la tipologia degli “sfollati” che la temporaneità della protezione la quale deve essere garantita dai paesi che concedono il permesso. La normativa è facilmente rintracciabile tramite internet e coloro che avranno voglia di leggersela converranno che quanto asserito da Cecilia Malmstrom, commissaria europea agli affari interni, non fa una grinza.
Il risultato finale è che stiamo subendo una reale invasione del nostro territorio, da parte di una massa eterogenea e con scopi sconosciuti, alla quale abbiamo risposto emettendo titoli disconosciuti e quindi illegittimi negli altri paesi europei.
Credo che l’età e la conseguente consapevolezza di avvicinarmi sempre più al grande incontro mi abbia reso più incline a considerare i bisogni altrui e, quindi, “più buono” ma vorrei che la carità fosse un atto spontaneo, non imposto. Possiedo una casa a S. Pietro in Bevagna, località marina frazione di Manduria, che ha già subito alcuni furti e che ora necessita di un controllo permanente perché la situazione, in quella zona, è totalmente diversa da come viene raccontata. I campi che contengono verdura e frutta commestibili sono stati letteralmente invasi e distrutti mentre la paura e la rabbia dei locali sta sovvertendo ogni principio di ospitalità che è sempre stato un vanto per i pugliesi.
Francesco
giovedì 7 aprile 2011
Alla deriva?
Ma è giusto che un popolo di tal fatta si meriti queste perle di civiltà e di progresso?
1^ perla: nel 1° trimestre il Pil italiano è cresciuto dell’1.1%, esattamente un terzo della crescita di quello dei nostri concorrenti.
2^ perla: la disoccupazione giovanile sfiora il 30%, con punte che, nel Meridione, superano il 50%.
3^ perla: l’evasione fiscale “costa” decine di miliardi di € e la malavita organizzata ha un volume di affari che supera abbondantemente il centinaio di miliardi.
4^ perla: 314 nostri “rappresentanti del popolo” innescano un conflitto istituzionale, sulla base di una balla colossale.
5^ perla: l’esistenza della maggioranza parlamentare è garantita solo da un manipolo di transfughi, previa elargizione di comode e ben remunerate poltrone.
6^ perla: il vero “mazziere” della politica italiana è un soggetto separatista, tanto che nessun “campo profughi” è stato allestito al di là della Linea Gotica, lasciandone l’onere solo ai “terroni”.
7^ perla: l’ondata migratoria ci ha colti impreparati ed ora andiamo avanti a tentoni, cercando di evitare i paletti ed i veti posti dagli “amici” interni ed esterni
8^ perla: le più importanti (e potenti) rete televisive mondiali sono sbarcate a Milano per diffondere nel mondo un messaggio di squallore e di mignottagine allo stato puro.
Date Voi le risposte; a me...... mi vien da piangere!
Ciao a tutti,
Ettore.
lunedì 4 aprile 2011
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