Oggi, 2 giugno 2012 e più che nel passato, ho atteso con trepidazione che arrivassero le dieci del mattino per godermi la Sfilata militare sui Fori Imperiali; trepidazione dovuta, soprattutto, al timore che i nostri colleghi organizzatori non fossero stati talmente elastici da sapersi adattare ai continui cambiamenti connessi con il particolare momento: confesso e con soddisfatta ammirazione che ci sono riusciti e pure bene!
Già tre anni fa, ebbi modo di ironizzare amaramente –confortato dal concorde parere di alcuni di Noi- sul fatto che, forse, sarebbe stato meglio togliere il “militare”alla manifestazione, vista la ridotta componente in uniforme presente.
Quell’andazzo si è ripetuto ma, almeno, ha una “giustificazione”, quanto meno economica; tuttavia non ho motivi per criticare, anzi ritengo che il “tema” sia stato svolto in maniera egregia, considerato che quel tema pretendeva di dover coniugare sobrietà con unità e solidarietà.
La “sobrietà” era sotto gli occhi di tutti: un gradino immediatamente al di sotto e si sarebbe assistito ad una sfilata di boy scout!
Per quanto attiene alla “unità e solidarietà”, va riconosciuto al Presidente della Repubblica il merito di aver preso una decisione (in Italia, c’è qualcuno che decide!) più che saggia, respingendo con perdite, anzi relegandole nell’angolo della vergogna tutte quelle prefiche che, con tanta ipocrisia, si stracciavano le vesti e tuonavano contro gli “sprechi” e la mancanza di “rispetto” per le popolazioni emiliane.
“Lo Stato c’è ed ha il dovere di infondere fiducia”: parole che pesano come un macigno soprattutto nei confronti di coloro che hanno ridotto lo Stato ad un orticello privato, in cui razzolano a piacimento, senza vergogna per averLo sputtanato. Tali parole, unite alle affermazioni positive della maggioranza dei terremotati intervistati dai TG delle tredici, danno la misura della pochezza intellettuale prima e politica poi di coloro che hanno “disertato” la cerimonia; sai che perdita, anzi meglio: così non l’hanno inquinata con la loro presenza!
Se “sobrietà” significa “fare solo il necessario, senza eccedere”, ci si è riusciti in pieno; se ”unità e solidarietà” significano far percepire che lo Stato ha il dovere di intervenire dove serve, ci si è riusciti ancora meglio, offrendo, nella fattispecie, un simbolo probante ed inconfutabile: far sfilare coloro che, di quello Stato, sono emanazione, certamente la migliore, primi fra tutti i Militari che sono stati sempre in prima linea, specie quando c’erano solo Loro.
E vorrei far notare alle prefiche di cui sopra che ci hanno resi felici con la loro non-presenza un fatto che non credevo possibile in Italia, tantomeno nella Roma caciarona: durante il “minuto”, il silenzio su tutta la Via è stato assoluto, ma così tanto assoluto che si sentiva il fruscio del venticello amplificato dai microfoni aperti!
Un solo appunto: forse, quel Tricolore gigantesco sul Colosseo avrebbe simboleggiato e sottolineato ancor meglio lo spirito di “unità e solidarietà”, senza inficiare la “sobrietà”.
Fatta questa doverosa introduzione, veniamo a come ho visto io la Sfilata e come ho raccolto alcune chicche.
Certo che 2552 Militari e poco meno della metà di “non”, senza mezzi, senza aerei, senza cavalli, di spettacolo ne possono offrire ben poco; ma, se parliamo di “qualità”, bisogna riconoscere che quel poco che il “tema” imponeva si mostrasse è stato mostrato in maniera egregia.
Certo, non vedere le compagnie dei vari Istituti di formazione non è stato un bel vedere; ma se si voleva “far vedere” la Formazione nelle FA, è stata un’ottima scelta quella di raggrupparli tutti in un’unica compagnia di formazione; certo se si voleva mostrare vicinanza “simbolica” alle popolazioni emiliane, è stata un’ottima scelta limitare le “musiche” al solo rullo dei tamburi; certo che se si voleva dimostrare alle prefiche in questione di che pasta sono fatti gli uomini che loro millantano di rappresentare, è stata un’ottima scelta quella di far prorompere la fierezza di un Popolo dal canto della “Sassari”.
In definitiva, secondo me lo scopo è stato conseguito e, visti i risultati, invito ad insistere con il “sobrio” che ci riesce sicuramente meglio di quelle accozzaglie del passato senz’anima.
E veniamo alle chicche, almeno quelle che ho captato io.
Cominciamo con “l’eterno” Consigliere Militare che saranno decenni che è sempre in prima fila; continuiamo con il buon Fogari che aveva il berretto rigido, non si sa se per sobrietà o perché è praticamente impossibile indossare una cuffia sul cappello alpino; proseguiamo con quei due poveri, eroici Ufficiali della Marina che si violentavano nel tenere il passo sul “33” suonato dalla fanfara della ”Taurinense”; ancora, con il cambio (finalmente) dell’uniforme della Banda della Marina; e terminiamo (ma non è una chicca) con il solito predominio dell’Arma, cui segue con buone speranze la G.d.F.. Non parlo di AssoArma perché non sono riuscito a capire che ci azzeccasse, per di più nel Settore dedicato a quanti sono chiamati ad operare in caso di calamità!
Per quanto riguarda i cronisti, a parte Fogari che è stato perfetto, il maschietto si è sbizzarrito nello storico, affermando che i Corazzieri erano stati fondati nel 1557 e facendo riferimento “all’assedio francese del Piemonte” (non della sola Torino); la femminuccia non è stata da meno, nell’ordine: “le associazioni d’Arma contribuiscono alla formazione”, forse tratta in inganno dalla notizia che stava sfilando Giggetto, noto forgiatore di uomini; “sfilano le unità della Marina che operano sulle navi e sui sommergili”, per distinguerle da quelle che operano in montagna; domanda a Fogari “la divisa bianca degli alpini è particolare?”, visto che gli Alpini con la neve non hanno rapporti.
Io ho finito (e non dite “meno male”!); Uno di Noi (non Vi dico chi è per non rovinarVi la sorpresa) mi ha anticipato un’idea per i futuri “2 giugno”; non Ve la dico per lo stesso motivo ma la reputo giusta, fattibile e sicuramente “sobria”.
Un abbraccio a Tutti,
Ettore.
Dopo oltre 40 anni mi sono recato il Via dei Fori Imperiali per assistere alla "parata". Mi vien da ridere. Mi immagino cosa avranno pensato tutti gli addetti militari esteri a vedere la "scampagnata" di questa mattina e a ascoltare le continue giustificazioni dello speaker sul fatto che nonostante i morti e i danni provocati dal sisma abbiamo voluto ugualmente festeggiare il 2 giugno. Mi sono vergognato di vedere quei poveri ragazzi e ragazze che cercavano disperatamente di tenere il passo. Al di fuori della Sassari, dei bersaglieri e dei carabinieri erano frotte di ciclisti. La cosa più penosa è stato veder marciare a piedi i corazzieri!
RispondiEliminaAlcuni anni fa ho assistito a Parigi alla parata del 14 luglio...ne dobbiamo mangiare ancora di polenta.
E' stata una gara di ostentazione di giovani donne in divisa, forse per far vedere che siamo moderni ed al passo coi tempi..tanta demagogia e poco più (ormai l'Arte di Napoleone è diventata un giuoco per donne)... Di marziale ho visto ben poco, eccetto i soliti (pochi) reparti che ha citato Carlo Maria cui aggiungerei i sempre fortissimi paracadutisti.. Una festa...soprattutto per il costosissimo (!) Quirinale, col suo inossidabile omnipresente Consigliere militare ben ultrasettantenne in divisa (..lo ha notato anche Ettore) con tutto quel codazzo di Ufficiali addetti ed i numerosi Corazzieri..quando nelle Repubbliche del Nord Europa i servizi di onore ai Capi di Stato sono molto più sobri ed economici... si vede che siamo ricchi (?) e che ci possiamo permettere questi lussi per una Corte che ci costa più di ogni altra residenza regale o addirittura imperiale al mondo ...o no (?), specie in questi tempi. Viene da pensare: come fanno certi personaggi ad avere il coraggio di fare inviti al rigore ed al risparmio?..
RispondiEliminaCarissimi Carli , mi sapete dire quante bandiere tricolori sventolavano ieri (2 giugno) nelle vostre città di residenza al di fuori di quelle “obbligate” dei Palazzi Pubblici?
RispondiEliminaIo, a Modena mentre facevo il mio solito giretto in bicicletta in centro, ne ho contato solo una (sopra un’edicola, a dir la verità m’ero dimenticato anch’io di esporla.
Mi sapete dire quante persone erano davanti al televisore ieri mattina a guardare la sfilata che non fossero ex militari, parenti o amici di militari, madri di Cadetti ???
Si contano sulle dita di una mano, gli altri, pochi anche quelli, erano a guardare il Papa a Milano.
L’interesse su come viene organizzata la parata militare non c’entra nulla con la Festa della Repubblica, agli italiani non interessa come viene festeggiata la Repubblica, forse non gli interessa neanche la Repubblica, se non per far polemica.
Ieri le autostrade erano piene di automobilisti che andavano a portare le famiglie, figli e nonni, al mare per l’inizio delle vacanze (gli italiani vanno sempre al mare quando ci sono avvenimenti importanti); molti giovani c’erano già per la prima abbronzatura, altri, almeno qui da noi, sono andati in montagna un po’ per dimenticare il terremoto o per mangiarsi qualche tigella e qualche pezzo di gnocco.
E allora sapete cosa propongo per aumentare l’interesse e la partecipazione: la Sagra del 2 Giugno.
In tutte le piazze delle città e dei paesi d’Italia, adornate di bandiere e festoni tricolori, tavoli pieni di specialità locali, a basso prezzo, accoglieranno i visitatori, in sottofondo l’Inno di Mameli.
Nel pomeriggio mercatini, giochi per i bambini e balli in piazza come una volta, piste per giovani e anche per i pensionati, e tanti abbracci, a comando, per sentirsi vicini e uniti, come si fa alla Messa quando ci si scambia il segno della pace.
Sai quanta gente interverrebbe alla Sagra?
Sai quanti si ricorderebbero della bella giornata di festa ?
La sfilata militare si potrebbe far svolgere il 4 Novembre e il ricevimento al Quirinale, con Paolo Villaggio in gonna –perché non viene invitata gente comune?-, si potrebbe anche annullare.
Uno di Noi (ringrazio per la maiuscola, non la merito)- avete capito chi sono ???
PS : a me è piaciuta la sfilata di ieri, ma a me piacciono tutte, forse perché non vi ho mai partecipato.
Carissimo Anonimo Modenese,
Eliminala tua proposta è veramente interessante e sensata, specie nella parte che riguarda la sagra. Ci arriveremo molto presto perchè la parata si autoestinguerà per mancanza di partecipanti attivi e non obbligherà telecronisti e giornalisti ignoranti, politici scocciati ad assistere e raccontare cose di cui non gliene frega assolutamente nulla. Dopo oltre 40 anni ho avuto la curiosità di assistere sua al ricevimento al Quirinale che alla parata: probabilmente ho sbagliato l'anno, ma sono tornato a casa deluso ed incazzato. Ricordavo il ricevimento di quando ero allievo: migliaia di persone comuni che facevano a gara nel riempire i loro sacchetti di plastica con tutto quello che veniva offerto dai camerieri. L'altra sera non era possibile! Ti assicuro che non c'è stato nessun ricevimento pantagruelico, infatti quando sono uscito mi sono affrettato a cercare una pizzeria per riempire lo stomaco.
E mi ero anche dimenticato di esporre il Tricolore!
Un abbraccio
Carlo Maria
Grazie Ettore. Lo scritto mi ha riportato ai tempi felici .... quando alle quattro del mattino eravamo già dietro l'Arco di Costantino, pronti per l'assembramento. Non c'erano le prefiche.... sono arrivate dopo, tante, a mucchi. Non c'erano le donne a sfilare. Avverto nelle crtiche affiorare l'anacronismo dell'evento. Ma non per il terremoto in Emilia, bensì per un affievolito interesse alla manifestazione che non so bene a cosa addebitare. Come se un senso di frustrazione collettiva aleggiasse nell'aria, come se fossimo depauperati di qualcosa .... . Un'insicurezza generalizzata originata, insieme, da avvilimento e delusione forse proprio a causa di quella "sobrietà" (povertà?) tanto sbandierata. La vecchiaia? Non credo perchè la prefica sarebbe allora la "praefica nivea", un grosso uccello oggi estinto. Credo che anche Carlino su ciò sia ancora d'accordo. Marcello
EliminaLa mia amarezza risiede nel fatto che la gente emiliana non è stata affatto rispettata con le decisioni assunte e che hanno voluto solo tacitare coloro che vedono nella saldezza della Repubblica un ostacolo ai loro sordidi interessi di squallida coloritura elettorale. Li hanno accontentati a metà, non ci sono stati risparmi anche in considerazione che uomini e mezzi già stavano a Roma da giorni e che i costi di missione e di carburante erano già stati spesi per soddisfare quasi al completo l'esigenza. Il risultato non ha reso felici gli IDIOTES che propugnavano la cessazione, di oggi, di domani e per sempre ,di un Segnale forte di uno Stato coeso. Il guaio che agli IDIOTES noti si aggiunge quello che ne incarna gli ideali e che oggi rinnega, venendo meno con la propria presenza DOVUTA ,perchè investito di una carica alla quale, EGLI SI, è stato eletto, i valori propri della Sua area di provenienza. E poichè questi Signori si presenteranno alle Sedi delle Associazioni d'Arma per ottenere un voto, se ne ricordino i nostri Compagni investiti dell'Onore di rappresentare i commilitoni non più in servizio e, con Essi, l'Unità della Patria.E si facciano promotori di questo sdegno tra i Loro Colleghi delle Associazioni sorelle.
RispondiEliminaE,continuando nella lista delle cose che avrebbero potuto essere fatte,sopprimendo la celebrazione al Quirinale, aperto in veste di Festa, si sarebbe dato un segnale chiaro della vicinanza al Popolo che soffre in una vasta area d'Italia. Non è, secondo me, il pasticcino in meno che fa la differenza; essa, nel caso specifico, significava, essendo per pochi, una rinuncia a godere del privilegio di esserci e di ritrovarsi. Così ci si comporta quando in un Condominio ricorre un lutto e l'inquilino che aveva organizzato una festa, un pranzo, una qualsiasi riunione conviviale, ritiene doveroso annullarlo. Si tratta di buon senso, di buon gusto, del tutto mancato nella circostanza.
Un abbraccio a Tutti
Carlo Minchiotti
Caro Marcello, si, forse è vero che la vecchiaia incombe e forse la sentiamo ancor di più perchè abbiamo vissuto in un'epoca in cui gli uomini erano uomini, le donne erano donne, i matrimoni avvenivano tra uomini e donne, i genitori erano genitori e non amici, gli insegnanti stavano in cattedra ed insegnavano, senza darsi del tu e mettersi allo stesso livello degli alunni, un'epoca in cui militare voleva dire espressione di virilità e di maschie virtù, di forza, di lealtà e di coraggio, un'epoca in cui le donne ed i bambini erano creature da difendere e da proteggere... Ed in effetti, che senso ha vedere oggi, in questo mondo dove regna ormai la confusione dei ruoli, allievi ufficiali uomini che sfilano accanto a gentili donzelle munite di belle (sia ben chiaro!) caratteristiche in giusta evidenza, che marciano aggraziate, ma ostentando certe volte un militarismo tanto esasperato quanto innaturale? Si, è una "moda" che viene dall'America...una Nazione all'avanguardia, dove, una volta-anni'70- si diceva "arruolati!" è un lavoro per veri uomini.. e dove ora si aprono le porte delle FF. AA. non solo a donne, ma a Gay dichiarati, bisex e via dicendo, con evidente gioia e soddisfazione per sentirsi democratici "a la page". Forse la virilità, la tempra mascolina, la forza, il coraggio, l'orgoglio di sentirsi veri uomini non servono più per eserciti che combattono sganciando fior di bombe dall'alto, magari tramite "drones". Che dire..le donne le avrei viste più volentieri marciare per conto loro, come ausiliarie..non capisco reparti misti..sono a mio avviso assurdi.. forse vogliono copiare "ufficiale e gentiluomo" per sentirsi al passo coi tempi ..Il fatto è che molti Comandanti vogliono ostentare "modernità" di vedute e si presentano con la segretaria tenentina e l'autista femmina..e se la macchina va in panne..chi spinge??? il generale o l'aggraziata autista con i tacchetti? Ma..lasciamo perdere, ne abbiamo già parlato..ma erano tempi, i nostri,caro Marcello, in cui marciare e sfilare erano il risultato di una convinta preparazione e di collaudata efficienza..che senso ha vedere reparti che sfilano come in processione ? (parole del buon Monego quando ci sgridava..)forse ha ragione l'Anonimo di Modena, meglio fare la "Sagra" o la "Scampagnata" del 2 giugno... P.S. ma come fa l'Anonimo ad essere "uno di noi" e non aver mai partecipato ad una sfilata? Anonimo, ti prego, batti un colpo!, mi hai incuriosito..Un caro saluto. Carlo MORI
RispondiEliminaDa giovane appartenente alla F.A. leggo con tanta amarezza i vostri commenti...ahimè...che ci siano cose che non vanno nella nostra F.A. va bene, vedere questo accanimento nei confronti delle donne mi rattrista. La F.A. ancorchè professionalizzata oggi, così come ai vostri tempi, resta lo specchio della nostra società. All'interno c'è di tutto...dal militare (di qualsiasi grado) che non sa scrivere in italiano a quello dalla grande capacità dialettica e di scrittura. Ci sono uomini ancora "panzoni" e uomini in grande forma fisica, donne muscolose e in gamba e donne più larghe che lunghe. Il sistema del reclutamento andrebbe rivisto profondamente ma i molti tagli adesso impongono un reclutamento che privilegia l'auto alimentazione...vedremo solo in futuro se ciò è un bene o meno (rischiamo di avere una F.A. già vecchia nei gradi più bassi per esempio).
RispondiEliminaPer quanto concerne i commenti relativi alla parata del 2 giugno mi duole dover ricordare al Signor Ettore che già da due anni almento gli Istituti di Formazione sono accorpati in un'unica compagnia (scelta dovcuta ad un risparmio di soldi appunto)e che da molti anni si sente cantare l'inno della Brigata Sassari (quindi non c'è stata nessuna particolare novità). Accorpamenti ci sono stati anche quando si è deciso di far sfilare la Cp. "nuove Capacità" con un Pl. del7^ NBC, un Pl. CIMIC e un Pl. del 28° PsyOps...insomma da anni si cerca di ridurre per ridurre la spesa.
Non spetta a me decidere poi se è stato giusto o meno fare la Parata (anche se, da appartenente alla F.A. sono stato contento) certo è che i nostri politici hanno creato un ennesimo caso che si è riversato sulle nostre spalle facendoci apparire (noi militari intendo) scomodi e l'ennesima "spesa inutile" di un Paese in crisi. Alla fine il cittadino comune chiede proprio a noi le spiegazioni...
No, Anonimo, no, mai accanimento contro le donne, mai! Sono le più belle creature dell'Universo...e sono ancor più belle se viste nei loro ruoli naturali. Quello di guerriere, a parer mio, non si addice loro. Per niente, eccezioni -molto rare- escluse. Se a qualcuna di loro piace, eventualmente, fare il militare, perchè no, a parer mio, le dovrebbe essere consentito di farlo, purchè inquadrate in reparti di donne..e comandate ed addestrate da donne (caso Parolisi docet) tutto qui, caro Anonimo. Il "posto d'impiego" (ricordando le nozioni basilari di "Ordinamento") da attribuire indifferentemente a Uomo o Donna, per me è una evidente assurdità, sia nelle forze Armate che in quelle di Polizia (si pensi all'Ordine Pubblico). Anche veder sfilare un Reparto ove marciano uomini e donne insieme, sempre per me, non dà una bella immagine di marzialità collettiva..la donna stona quando marcia in mezzo agli uomini e viceversa. Ad ogni buon conto, caro Anonimo, e comunque tu la pensi, per me, ieri, ora e sempre: VIVA LE DONNE! Il resto poi si vedrà. Un caro saluto. Carlo MORI
RispondiEliminaSignor Carlo Mori, scusi, ma il Suo commento evidenzia proprio il non aver vissuto l'esperienza di uomo militare in mezzo a donne militari. Giudicare senza una esperienza diretta rende il giudizio stesso quantomeno deficitario, me lo consenta. Più della singola donna stona, nella marzialità, il VSP in sovrappeso. Ho comandato una Cp mista in occasione del 2 giugno....esperienza vissuta...l'unica persona che ho brutalmente cazziato prove durante è stato un maschio....mah!Saluti
EliminaEgr. Sig. Anonimo, per quanto mi riguarda ho avuto alle dipendenze fior di donne militari, specie in incarichi logistici, incarichi per i quali, ritengo, siano più idonee. Ne ho avute in tutti i settori della logistica (amm.vo, medico, genio, commissariato etc.) e fin lì, credo che le donne possano dare validi contributi, anche se, per esperienza diretta, in un ambiente composto prevalentemente da uomini, ricordo che la loro presenza aveva fatto sorgere qualche problema. Ebbene, nel confermare i miei precedenti giudizi - in toto - La prego, Sig. Anonimo di farmi capire come abbia fatto -Lei- a comandare una Compagnia mista in occasione del 2 giugno quando in precedenza aveva affermato di non avere mai partecipato a queste sfilate. Non è che siamo difronte a due e non ad un solo "Anonimo"? Circa il "cazziare", comunque, credo sia molto più facile provvedere nel senso con un uomo che con una gentil donzella...almeno per me e, credo, anche per Lei, visti i suoi ricordi. Saluti cordiali
RispondiEliminaCaro Carlo e cari tutti , per togliere ogni dubbio e per chi non l'avesse ancora capito l"Anonimo Modenese" sono io : Oliviero Moschin , dell'altro (solo) Anonimo non so nulla.
RispondiEliminaCiao
Ecco perchè nella F.A. ci sono stati dei problemi, proprio perchè alcuni, specie nei gradi più alti, non hanno mai avuto il coraggio e l'intelligenza di trattare le donne come gli uomini. Stiamo parlando di militari, il sesso non mi riguarda..la gentil donzella forse lo é per lei ma x molti, nel 2012, non é altro che il vip, Vsp o Mar di turno...Un'altra precisazione riguarda ciò che ha detto il Signor Ettore in merito al berretto rigido del Gen. Fogari....il Gen Fogari non ha fatto altro che uniformarsi a quanto sancito dal nuovo Capo di SME...gli Alpini che sono fuori corpo indossano il berretto rigido...vedasi lo stesso Capo di SME....Saluti
RispondiEliminaCaro il mio Anonimo,
RispondiEliminaevidentemente io appartengo a quel manipolo "che non sa scrivere in italiano", visto che L'ho costretta a farmi degli appunti che potrebbero nascondere un pizzico di saccenza che, a mio avviso, poco si attaglierebbe alla Sua intuibile giovane età.
Scusi eh, Signor Anonimo: ma c'era bisogno di Lei per scoprire che, da tempo, gli Istituti sfilano accorpati?! e c'era sempre bisogno di Lei per scoprire che, da sempre, i "Sassarini" svilano cantando?! ed ancora, sentivamo forse la mancanza della Sua precisazione circa il copricapo dei "fuori Corpo"?!
Rilegga bene le mie frasi "incriminate" e, se il mio povero italiano glielo consentirà, cerchi di percepirne lo "spirito" e si accorgerà che ho detto o ho voluto dire tutto il contrario di quello che Lei mi rimprovra: ma, evidentemente, non ci sono riuscito!
Veniamo all'aspetto "femminile". Nessuno mette in discussione il fatto che le donne possano e debbano far parte delle FA; quello che si mette in discussione è che vengano loro attribuiti compiti che la Natura stessa sconsiglia, quando non vieta.
Mi dirà che la Royal Navy ha il suo primo Comandante in gonnella; che alcune sono eccellenti piloti di caccia sofisticatissimi; che ce ne saranno di splendidi soldati o Comandanti; tutto vero ma...sono e saranno sempre delle eccezioni!
Non si tratta di avere "coraggio ed intelligenza" (ci va giù pesante, però!), si tratta solo di valorizzare al meglio le caratteristiche specifiche e precipue del personale che si ha a disposizione, maschio o femmina che sia: e, se mi permette, la femmina (se tale è sul serio) NON è idonea a "fare il guerriero", così come, invece, lo è il maschio (se tale è sul serio), come da millenni a queta parte.
Per ultimo, caro Signor Anonimo, mi consenta un consiglio disinteressato di uno che ha pochi capelli e per di più bianchi: non prenda d'aceto e impari a "leggere" il pensiero di chi esprime un'opinione, Lei che sicuramnete appartiene a quei Militari che hanno dimestichezza con la Lingua.
In attesa di rileggerLa, un caro saluto,
Ettore.
Egr. Anonimo, Lei che, a quanto pare, ha il coraggio e l'intelligenza di trattare le donne come gli uomini e viceversa, veda di non prenderci troppo l'abitudine...potrebbe finire chissà come..Lei capisce... Ma, battute a parte, come fa a trattare gli uomini come le donne! anche se militari! la sensibilità è completamente diversa..mi creda intelligentissimo, è proprio perchè ho sempre trattato donne ed uomini militari si, nello stesso modo, ma solo apparentemente! Che ho scongiurato il sorgere di molti problemi! In effetti poi ho sempre agito considerando le donne come tali e come già le avevo viste trattare nelle Questure. Ho così recuperato molte situazioni che apparivano irrecuperabili..poi ognuno ha la sua peculiare azione di Comando. Quella mia è stata sempre pagante, Quella sua non so...Un saluto .. Carlo MORI
RispondiEliminaNon avrei mai voluto intervenire in questa discussione ma non mi piace il tono che ha preso e non mi piace che da una parte si firmi con nome e cognome e dall'altra con anonimo...non sarai per caso una donna?. Cercherò allora di esprimere diversamente il concetto di Carlo e di Ettore (scusatemi se mi permetto) raccontando un episodio che ho vissuto professionalmente; non come militare (ai miei tempi le uniche donne che vedevo sfilare erano le crocerossine) ma come avvocato. Meno di dieci anni fa ho difeso, presso il Tr. Mil. di Torino, un capitano accusato di violenza sessuale, minaccia aggravata ed insubordinazione. La denuncia era partita da un caporale donna che affermava di aver avuto, tramite sms ed espliciti commenti sul suo corpo, pesanti advance dal suo comandante di compagnia. Ella aveva taciuto il fatto per circa un anno ma poi, dopo aver visto le sue note caratteristiche redatte dal capitano, lo aveva denunciato. Tra primo e secondo grado il processo è durato quattro anni durante il quale l'ufficiale ha subito un vero e proprio isolamento ed è finito con la piena assoluzione perchè i fatti non sussistevano. Il caporale donna, intanto, aveva vinto il concorso in Accademia a Modena (oggi è ufficiale) e, al secondo anno (comandante dell'Accademia era un mio compagno di corso), ha denunciato per violenza sessuale, eseguita con gli stessi metodi del capitano, un insegnante che non le dava voti soddisfacenti. Caro Anonimo l'uomo e la donna sono geneticamente diversi e, per sopravvivere, hanno armi e difese diverse. Ciò non toglie che gli uomini e le donne abbiano pari dignità e devono poter fare le stesse cose senza però una commistione totale che si rileverebbe dannosa per entrambi.
RispondiEliminaScusate l'intromissione e buona notte a tutti
Francesco