Scibiiic,
basterebbe questo grido per
illudersi che sei ancora tra noi. Ma, invece, la dura realtà si è manifestata
stamattina, 1° novembre, con l’arrivo della notizia che non pensavo potesse intristirci
così presto.
Un male subdolo Ti ha strappato
all’amore dei Tuoi figli ed all’affetto di Tua moglie e di noi, compagni di
Nunziatella e di Accademia.
Non pensavo di dover “ prendere “
la penna in mano per scrivere di Te.
Il 5 ottobre 1964 -49 anni
orsono- entrando nella Scuola Militare di Napoli, ho cominciato a vederTi come
un personaggio: già allora, sicuro e determinato, irridevi alla vita con un
sorriso dolcemente sardonico ed amaro. La Tua calda, spontanea ed ingenua
amicizia vive, da allora, dentro di me, mi sorregge, mi guida, non mi è mai
venuta meno né mi ha mai fatto sentire solo.
Abbiamo attraversato, insieme, un
periodo lunghissimo, una vita.
Mentre io camminavo arrancando,
Tu eri lì per farmi sentire il calore del consenso, lo stimolo a fare di più e
meglio, la necessità di essere bravo e forte.
Telefonate di puro divertissement si alternavano a quelle serie. Dal loro
contenuto trascendeva sempre la profondità delle Tue sofferte idee, la durezza
e le speranze della Tua vita.
Massimo non credo di essere in
grado di dimostrarTi in modo diverso da questo la mia riconoscenza.
Ti ho voluto bene e, traendo
spunto dalle molte comuni esperienze di vita, ho la certezza che Tu mi sia
stato sempre vicino, pronto ad aiutarmi e ad essermi al fianco, con la Tua
proverbiale semplicità, con le Tue ansie di giustizia, con la Tua voglia di
essere utile, sempre e comunque,a tutti.
E da oggi, volendo ricordare la
leggerezza e la semplicità del Tuo essere, esaltata dalla permanenza in un Giardino
odoroso e pieno dei fiori che amavi, mi mancheranno le Tue telefonate di puro e
sano cazzeggio.
Chi mi parlerà di progetti ed
avventure sempre diversi, di contatti in mondi lontani e complessi, di affari
internazionali che avrebbero cambiato le sorti del mondo? Chi, amico fraterno, innocente,
onesto,generoso, carico di idee,
di propositi, di aspettative per la vita di tutti gli uomini, saprà sostenermi?
Hai, ancora una volta,
meravigliato tutti !
Solo un mese fa, parlandomi di
“alcuni fastidi“ allo stomaco, che Ti facevano star sveglio la notte, hai accettato
di ascoltare il mio consiglio di assumere un prodotto farmaceutico in libera
vendita, che -me lo hai riferito in modo soddisfatto dopo quattro giorni– aveva
avuto esiti benefici per il Tuo riposo.
E poi, in breve tempo, il dramma:
qualche giorno fa, Rita, che Ti era
accanto in Ospedale, mi ha consentito di salutarTi attraverso il suo cellulare.
In quell’ultima occasione, mi hai detto, con una sfumatura che ho percepito
nella sua amarezza “che avresti gradito
una mia visita e che, volentieri, mi avresti abbracciato”.
Ancora una volta hai voluto
correre, ancora una volta hai voluto essere lungimirante , consapevole e
coraggioso.
Ti abbraccio
Carlo
La crudele e per me inaspettata scomparsa di Massimo mi ha profondamente addolorato. Nei miei pensieri, l'ho sempre considerato un grande animatore di incontri, di avventure, di cose da fare, di iniziative (oltre ovviamente a considerarLo un uomo generoso, capace, schietto e leale) ed invece purtroppo oggi non c'è più.
RispondiEliminaMi hanno anche commosso le sincere parole di Carlo, che tratteggiano benissimo la figura di Massimo e che dimostrano quanto bella e profonda possa essere l'amicizia che accompagna una vita.
In questi giorni che già sono dedicati alla memoria, abbiamo purtroppo un caro collega in più da ricordare con tanto sentimento.
Rienzi Barsuola
Ciao Massimo,
RispondiEliminaio non ho avuto la fortuna di conoscerti come Carlo, però, per quel poco, conserverò il ricordo della tua umanità, della tua disponibilità, del tuo affrontare i problemi con semplicità, con fermezza, con un pizzico di strafottenza ma senza fartene travolgere.
Lascerai in me, in tutti Noi, un ricordo bellissimo. tanta nostalgia e tantissima tristezza; semmai fosse possibile, ti siano di conforto i sentimenti così magistralmente esternati da Carlo -e che sono di tutti-, scritti con il cuore per dei cuori.
Ti abbraccio,
Ettore.
Anch'io, come Ettore, di Massimo ho solo il ricordo di qualche fugace scambio di parole a Modena ma nei suoi confronti sento lo stesso sentimento di amicizia che ho nei confronti di tutti i Cadetti del 150°. Con dolore, ti abbraccio e ti saluto caro Massimo, e ti chiedo di unirti agli altri Cadetti che vivono già nel Mondo migliore per spronarci a superare le difficoltà di questa vita terrena.
RispondiEliminaFrancesco
Con Massimino se ne va uno degli amici più belli ed un pezzo importante della mia e della nostra vita. Poco piùdi un mese fa, generoso come sempre, mi aveva chiamato per farmi coraggio etestimoniarmi la sua vicinanza in un momento per me difficile a causa della grave situazione di salute di mia moglie.
RispondiEliminaCi eravamo sentiti di nuovo per telefono pochi giorni fa, dopo l'intervento che aveva appena subito. Ho cercato di fargli intendere che queste "scocciature" capitano solo ai migliori e chebisognava essere forti e superarle. Non mi aspettavo un epilogocosì veloce.
Un grande uomo, un grande e fraterno amico che ricorderò e ricorderemo sempre . Un forte abbraccio a tutti, compreso idealmente e soprattutto il caro Massimino, che resterà sempre con noi.
Carlo Mori
Ciao Massimo, ciao mio carissimo Scibic !
RispondiEliminaIl diverso colore delle uniformi che abbiamo indossato per oltre quarant’anni non ha permesso di incontrarci spesso, ma il lontano tempo trascorso insieme soprattutto nel Rosso Maniero e successivamente in Accademia ha scolpito nel mio cuore un ricordo di Te durevole ed incancellabile.
Ricordo di un Uomo franco, sensibile, animato da nobili sentimenti, ispirato a sani principi, sempre pronto a slanci di genuina generosità.
Ricordo di un Uomo grande e vero, esemplare riferimento per i Tuoi Cari e per noi tutti !
Anche a distanza ho imparato molto da Te ed oggi Ti offro con affetto fraterno la mia preghiera ed il mio animo grato.
Ciao Massimo, finalmente riposa!
Sandro Pompegnani
Sono molto addolorato per la improvvisa scomparsa di Massimo.
RispondiEliminaCondivido pienamente il puntuale racconto di Carlo Minchiotti ricordando di Massimo soprattutto la generosità unitamente sempre a una punta di ironia che lo rendeva particolarmente simpatico.
Ho avuto la gioia, e gliene sono molto grato, di trascorrere piacevolissimi momenti in sua compagnia in occasione del quarantennale: in quella circostanza mi ha accolto con grande amicizia ed è stato come se tutti quegli anni non fossero mai passati.
Un abbraccio a tutti gli amici del 150° corso ed in particolare a Massimo che resterà sempre nei nostri cuori.
Franco
La perdita improvvisa di un amico comporta sempre una tristezza immensa, che ci lascia senza parole pensando che non sarebbe dovuto capitare! Le parole di Carlo hanno fatto rivivere Massimo agli occhi di tutti noi con grande umanità e sensibilità. Oggi, 2 novembre, abbiamo dovuto ricordare anche Massimo tra coloro che non ci sono più ma ci sono stati e saranno sempre tanto cari.
RispondiEliminaUn affettuoso e fraterno abbraccio alla Famiglia di Massimo e agli Amici del 150° Corso.
Ciao Massimo
Andrea Caso
Caro Massimo anch' io ti ricordo con tanto affetto e la tua perdita improvvisa mi giunge con tanto dolore. Cosa aggiungere alla lettera di Carletto. Nulla. Le sue parole ci hanno fatto rivivere tanti bei momenti della nostra vita, che per te è stata troppo breve. Desidero esprimere a tutti i tuoi Cari le più sentite condoglianze, anche a nome della mia famiglia. Resterai sempre con noi!
RispondiEliminaTommaso Meli
Condivido quanto .......... e mi unisco a Tom .
EliminaDoloroso è anche perdere di vista un amico e non più incontrarlo caro Tom
N. Catalano (3204076586)
Mi unisco anche io al profondo cordoglio ed alla sentita partecipazione al dolore dei Familiari del caro Massimo . Il mio ricordo si riferisce solo ai tempi dell'Accademia, perchè dopo le nostre strade furono diverse. E per questo lo rivedo giovane , arguto ed allegro. Come quando , incontrandoci per i corridoi, ci dicevamo sempre questa frase, di cui non so più il motivo ( le s bisogna leggerle come sci ): " Scivicco , tieni i scarpe sporche!" Chissa' forse era un riferimento ad una osservazione di qualche superiore .Ce lo lo diremo di nuovo..... quando ci rincontreremo . Giovanni
RispondiEliminaCiao Massimo, qualche mese ti avevo strappato la promessa che ti saresti unito allo zoccolo duro del 150° per uno di quei raduni semivacanzieri che ci fanno incontrare. Ero tanto felice ed orgoglioso di sentirti ogni tanto perchè io "piede nero" e mascotte dei "Caramba" continuavo ad avere il privilegio della tua amicizia. Per questo Conservo e conserverò la tua amicizia dentro il cuore come una delle cose più belle e preziose. Ciao Massimo, guardaci e aiutaci da Lassù.
RispondiEliminaPierfranco Faedda
Mi unisco al dolore della famiglia.
RispondiEliminaSuffoletta
Ciao Massimo, un caro saluto e l' augurio che Tu possa cavalcare sereno nei pascoli del cielo, un abbraccio affettuoso ai tuoi cari
RispondiEliminaPiuma
Ciao Massimo.
RispondiEliminaOliviero
Con sentita partecipazione mi unisco al dolore dei Familiari del caro Massimo.
RispondiEliminaLuciano D'Andrea
Ciao Massimo, riposa in pace. Esprimo sentite condoglianze e vicinanza fraterna ai Suoi Cari per la prematura scomparsa di Massimo.Antonio Verso
RispondiEliminaAnche io come altri, ho solo fugaci ricordi di momenti vissuti nel grembo di madre Hdemia. Momenti tuttavia che sono più che sufficienti per sentire il freddo della mancanza di un fratello di giorni lieti. Caro Massimo, ora che sei libero dal fardello pesante della materia e puoi, di certo, al di fuori del tempo e dello spazio, ascoltare la voce dei nostri cuori, rivolgo a te e a noi tutti del 150° corso, questo speranzoso pensiero: "All'alba del giorno di tutti i Santi uno di noi è volato in Cielo. Che il Signore lo accolga tra le Sue braccia e lo custodisca per quel domani che, voglia Iddio, ci veda TUTTI, su di una nuova terra e sotto nuovi cieli, schierati a rendere gloria all'Eterno." Giovanni Contestabile
RispondiEliminaCaro Massimo,
RispondiEliminadomani farò il possibile per venirTi a salutare per l'ultima volta. Un pensiero commosso a tutti i Tuoi cari
Carlo Maria
Ciao Massimo,
RispondiEliminasono vicino a te e ai tuoi cari.Ti saluto affettuosamente. Michele.
Caro Massimo,
RispondiEliminaquando ho ricevuto il messaggio con la notizia della tua improvvisa scomparsa, non immaginavo che avrei provato un senso di vuoto come quello che è invece insorto con immediatezza e che continua a perdurare. Semplicemente, mi manchi ... Non so perché, ma è così. Dopo l'uscita da Modena ci eravamo rivisti di rado, forse mai sino al periodo della mia permanenza a Solbiate Olona. Ci siam visti l'ultima volta forse a Natale del 2004, eppure sento che mi manchi. Non so darmi altra spiegazione se non quella che deriva dalla comune appartenenza ad uno stesso organismo, vivo nonostante il silenzio che ne caratterizza lo scorrere dei giorni normali. Ci si sente di rado, ci si vede ancor meno, eppure mi rendo conto che il nostro essere parte di quel Corso d'Accademia è cosa viva a tangibile nel profondo del cuore.
Ciao, caro Massimo, riposa tranquillo e sereno nelle celesti praterie del Signore, insieme con gli Amici con i quali hai già avuto modo di riunirti. Serberò vivo il ricordo del tuo sorriso aperto e sincero, sino a quando avremo modo di riabbracciarci, quando il Signore vorrà chiamare anche me. Addio, caro amico.
Gigi Pellegrino
Partecipo con affetto al grande dolore delle famiglia di Massimo.
RispondiEliminaPenso che questo periodo di separazione, nell'attesa di essere insieme nell'Eternità, debba essere per noi guidato dal suo esempio e accompagnato dalla sua protezione.
Gabriele Assirelli
Ciao Massimo, le diverse scelte fatte entrando in Accademia, mi hanno impedito di conoscerti ed apprezzarti come altri Colleghi di Corso. Ci ha unito il servizio alla Patria per tanti anni, pur in diversi ambiti. Di due cose sono sicuro : adesso i tuoi Familiari hanno un Angelo in più che veglia su di loro e che, in futuro, nella nuova Luce che attende tutti, io potrò conoscerti meglio. Leonardo.
RispondiEliminaCiao Massimo, dire che ho gli occhi pieni di lacrime è poco perché è il cuore che è colmo di dolore. I ricordi si accavallano, le tue battute spesso sarcastiche tornano alla mente, gli scherzi messi in atto fra di noi con la tua complicità che riuscivi con arte a mascherare. Ringrazio Dio per aver fatto incontrare 45 anni fa un gruppo di ragazzi che, malgrado la lontananza, continua a volersi bene. Massimo sono convinto che oggi tu sia vicino al Signore, immerso nella Sua pace e che in futuro ci ritroveremo tutti come ai vecchi tempi. Un fraterno abbraccio a tua moglie e ai tuoi figli, con affetto Raffaele
RispondiEliminaIn questo momento per me di grande tristezza, esprimo profondo e sentito cordoglio alla famiglia. Ciao Massimo.
RispondiEliminaNicola.
Caro colonnello, cosa dire? non ci sono parole, sei semplicemente stato un grande Uomo.
RispondiEliminaMio caro Massimo detto Scibic,
RispondiEliminala commozione soffoca le parole ma non il ricordo di un'amicizia che solo il rosso maniero ha saputo far nascere ed alimentare nel tempo. Con questo sentimento rivolgo alla tua memoria il mio fraterno saluto ed ai tuoi cari la mia vicinanza.
Giacomo
Ciao Massimo!!ho avuto la fortuna di conoscerti molti anni addietro quando comandavi la compagnia di San Donato.Tutte le domeniche ci incontravamo alla messa delle 11 all'Abbazia di Chiaravalle.Quando avevo qualche problema mi rivolgevo a te ,saggio e ottimo consigliere.Sei una bella persona poiche vivi ancora dentro di me. Scintilla
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