venerdì 7 febbraio 2014

Voglio dire la mia sul Decreto Banca d’Italia


Mi ero ripromesso di limitare i miei interventi su questioni che hanno attinenza con la politica ma, come vedete, anche quando si evidenziano le più recondite tendenze poetiche si scivola sull’appartenenza ideologica/partitica e sulla relativa personale presa di posizione. Gigetto poi mi ha invitato ad intervenire su un video, ideato da tale signor Nessuno, sul decreto “Banca d’Italia” e, ricordando le ore passate con lui sulle “dispense” di Analisi e Fisica, non posso non accettare. Premetto, caro Gigetto, che di quel video non sono riuscito ad ascoltare l’audio e dalle immagini ho capito ben poco, ciò non toglie, però, che cercherò di trattare tutti i vari punti senza schierarmi e che ogni mia considerazione ha personali criteri valutativi. continua .........

Un caro saluto,Francesco

16 commenti:

  1. Caro Francesco,
    ti confesso che avevo ormai rinunciato a capire. Leggendo giornali e ascoltando notiziari mi ero solo confuso le idee. Non parliamo poi delle versioni fornite dai nostri rappresentanti in Parlamento. Finalmente comincio a comprendere, e se ho capito io vuol dire che sei stato chiarissimo!
    Un abbraccio e grazie,
    Massimo R.

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  2. Francesco Miredi7 feb 2014, 15:12:00

    Grazie Massimo anche per aver avuto la pazienza di leggere. Un abbraccio a te
    Francesco

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  3. Caro Francesco,
    ....e pensa a me che ho dovuto leggermelo tre volte per questioni "editoriali"?!
    Scherzi a parte, ti ringrazio per le esaurienti spiegazioni che hanno reso chiaro un argomento che, già di per sé, è ostico.
    Ma, al di là di questo, mi e ti chiedo: ma come mai nessuno dicesi nessuno della nostra cosiddetta classe politica (o tecnica) ha sentito il bisogno di occupare uno o più schermi per spiegarci l'arcano?
    Pensa a quanti equivoci si sarebbero evitati, quante cazzate non sarebbero state millantate per "verità, quanti perditempo sarebbero rimasti disoccupati!
    Un abbraccione,
    Ettore.

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  4. Caro Francesco
    leggo sempre con molta attenzione i tuoi scritti anche con una certa fatica. Sono abituato a cogliere sempre gli aspetti pratici della cosa e anche se attualmente sono impegnato in una Associazione che si occupa di sicurezza nelle Aziende, dovendo interfacciarmi con Titolari, Dirigenti, Preposti e Lavoratori devo per forza sintetizzare il coacervo di norme e regolamenti. Non avevo comunque ben chiaro il concetto ... Mi riesce comunque sempre difficile capire perché i nostri governanti devono sempre infilare nei decreti interventi comunque non attinenti al capitolo principale del contendere ... dando così la stura ad una serie di illazioni più o meno corrette specialmente ora che i Cinque Stelle sembrano controllare il pelo nell'uovo.
    Ancora Grazie!
    Massimo

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  5. Francesco Miredi7 feb 2014, 22:02:00

    Caro Ettore mi dispiace per la fatica alla quale ti ho sottoposto ma lo scettro del comando ha il suo peso...la risposta alla tua domanda può essere questa: semplicemente perchè l'idea dell'intrigo e della dietrologia fa più audience rispetto alla chiarezza, pensa alle trasmissioni sul calcio. Caro Massimo, purtroppo la mia deformazione professionale mi porta a scrivere frasi e concetti che tendono a dire e a sottointendere; per questo, a volte, risulto poco comprensibile. Il mio scopo, però, è quello di aprire un dialogo non di esibirmi e mi farebbe enormemente piacere se quando non capisci (sempre per colpa mia non tua), tu chiedessi spiegazioni. La ratio sull'emissione di questo decreto può essere così sintetizzata: Il mantenimento dell'alleanza governativa in atto (forzata per il rifiuto dei Grillini) era possibile solo mantenendo la promessa sull'Imu. Per farlo il Governo doveva reperire fondi e, da sempre, sa farlo solo agendo sulle tasse. Le tasse non poteva chiederle alle imprese o ai cittadini perchè sarebbe stato il collasso. La richiesta poteva essere fatta solo alle banche dando loro qualcosa in cambio che permettesse un esborso di denaro minimo a fronte di una consistente pulitura dei loro bilanci. Le avversioni dei politici dell'opposizione nascono più dalle fisime dei rispettivi leaders che dall'interesse di difendere il popolo e la democrazia. Vendola ha le fissazioni di una estrema sinistra che combatte il potere finanziario ma non dice come abbattere le tasse e riavviare l'economia di mercato, unico sistema capace di produrre reddito e di garantire dignità a tutti. Maroni e il suo figlioccio avversano tutto ciò che fa il Governo (compreso i vecchi alleati) sperando di ricrearsi una nicchia di padani che garantisca loro la pagnotta. Grillo e Casalegno hanno il chiodo fisso di uscire dall'Europa e non capiscono che il ritorno alla vecchia lira avrebbe comportato l'immediata deflazione di almeno 2/3 del denaro posseduto da ciscuno di noi e una restrizione territoriale del mercato che avrebbe portato alla chiusura di moltissime imprese. Personalmente avevo auspicato un governo fra il PD, i liberali e i Grillini ma questi ultimi, a parte la restituzione del finanziamento, si stanno dimostrando dei don Chisciotte che non fanno il bene dell'Italia. Le illazioni sull'uso dei decreti sono oggi molto meno corrette rispetto a ieri perchè il Governo rappresenta i due terzi del Parlamento. Infine, per capire meglio le mosse dei politici, bisogna fare attenzione alle parole che essi pronunciano prima dell'emissione dei provvedimenti. Riascolta l'ultimo discorso di Napolitano sulle ristrettezze imposte dall'Europa e vedrai che fra qualche mese si parlerà della riserva aurea. Un abbraccio a tutti
    Francesco

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    1. Grazie Francesco, ma sono io che per deformazione professionale e anche grazie al mio caratteraccio tendo sempre a vedere o nero o bianco. Le tonalità di grigio non le percepisco. Sei stato comunque esaustivo ..
      Un abbraccio
      Massimo

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  6. Io non sono esperto di economia ma , dalla esperienza del passato, ritengo che quando lo Stato rivaluta qualcosa allora qualcuno dovrà pagare di più : guarda caso questo qualcuno sono sempre i cittadini contribuenti. Cito ad esempio rivalutazione dei valori catastali che aumenTerà il valore del patrimonio ( che non è immediatamente utilizzabile) ma ridurra' , a causa delle maggiori tasse, la disponibilità reale di denaro del proprietario. Saluti tassati. Giovanni

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  7. Francesco Miredi9 feb 2014, 17:16:00

    Caro Giovanni, la rivalutazione dei valori catastali creerà tasse per tutti i proprietari delle case (non per tutti i cittadini) proprio come la rivalutazione della Banca d'Italia ha creato plusvalenze tassate solo per le sessanta banche proprietarie (non per tutti i cittadini). Purtroppo questo decreto ha evitato (solo per le prime case) il pagamento dell'Imu di quest'anno mentre la rivalutazione e gli aggiustamenti da te evocati porteranno, dal prossimo anno, anche al pagamento dell'Imu per la prima casa. Per la ripresa ed il mantenimento dell'economia, personalmente sono del parere che tassare i patrimoni sia più utile che tassare i redditi; il problema è quello di non pagare inutilmente gli sprechi e di eliminare molte situazioni di illegittimità e di privilegi non più giustificati....di questo potremmo parlarne analizzando la composizione della spesa pubblica. Un caro abbraccio
    Francesco

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  8. E' troppo facile tassare i patrimoni altrui per sistemare l'incapacità ( o il malaffare) dei nostri governanti. Certo ci sono patrimoni acquisiti illegalmente, ma quelli le tasse non le pagano comunque. Le pagano coloro che sono fondamentalmente onesti o impossibilitati ad evadere: non è un caso che le cose piu' tassate siano le case, l'auto e gli stipendi dei dipendenti.E poi non credi che le banche non faranno pagare ai propri correntisti gli aumenti che dovranno sostenere? Come vedi o da una parte o dall'altra le "rivalutazioni" dello Stato riguardano tutti. Io credo che negli slogan " redistribuire la ricchezza" oppure "tassare i patrimoni" si nascondano ideologie che vengono da lontano e che possono essere riassunte in un manifesto elettorale di qualche anno fa che diceva "anche i ricchi piangono". Diceva molti anni fa un signore che si chiama Rocco, quello del famigerato Codice, che il problema non è la redistribuzione ma la produzione del reddito. Stiamo ancora a discutere delle stesse cose della"settimana rossa" che poi contribuì a favorire l'ascesa del "puzzone" : E poi, se ci fai caso, il livello della ricchezza o del patrimonio da tassare, guarda caso, per i nostri politici è sempre più basso, naturalmente escluso il proprio. Ciao. Giovanni

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    1. Ho dimenticato di aggiungere anche l'aumento delle tasse imposte ai risparmi comunque ed in qualunque cifra posseduti. Ciao.Giovanni,

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  9. Francesco Miredi10 feb 2014, 09:48:00

    Caro Giovanni la superficiale generalizzazione non serve a niente. Personalmente ho acquisito, onestamente, un buon patrimonio immobiliare e negli ultimi anni mi sono impoverito pagando tasse e subendo decurtazioni dal mio reddito per la maggiore difficoltà nel pagare le mie notule da parte dei miei clienti. Dalla crisi economica/finanziaria in atto non si esce se non diminuendo la tassazione sul reddito di lavoro e di imprese perchè è questa che toglie voglia di spendere e quindi di incrementare il mercato; per questo dico che se proprio si deve tassare è meglio farlo sui patrimoni. La settimana rossa non ha alcuna attinenza con l'argomento di cui trattiamo come non c'entra nulla il presunto maggior costo che le banche ci addebiteranno.....se usi la banca lo fai per depositare risparmio o per accedere a finanziamenti ed in entrambi i casi perfezioni con essa un libero contratto che non esisterebbe nel regime comunista da te evocato...a sproposito.... . Che i politici siano ormai composti, in gran parte, da una massa di gente privi di veri ideali e portati alla facile conquista di personali interessi è alla luce del sole ma sembrerebbe anche che nell'84% degli italiani ci siano evasori fiscali, falsi invalidi, indebiti appropriatori di pubblico denaro etc.etc.....per non parlare di chi usufruisce di privilegi quali le pensioni di guerra, indennità non più giustificabili, pensioni dopo 15 anni di servizio etc. etc.etc....dove si prendono i soldi per pagare tutto questo? .... la rivalutazione della partecipazione della Banca d'Italia è un escamotage economico possibile solo nei paesi ad economia liberale che, per quanto già detto, non ha comportato costi per i cittadini e gli slogan sono usati solo da coloro che, per altri scopi, tendono a rappresentare diverse immaginarie realtà sfruttando l'ingenuità o, peggio, la mala fede degli elettori. Ciao
    Francesco

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  10. Credo che Giovanni, con il suo riferimento alla "settimana rossa" , volesse solo evidenziare le analogie politiche, economiche e sociali con quell'inizio degli anni venti.
    Pur con tutti i distinguo o le arrampicate più o meno leguleiche, non vi è dubbio che il Paese stia attraversando un preoccupante periodo di incertezza generalizzata, vieppiù aggravato dalla totale assenza di riferimenti sia politici sia e soprattutto morali.
    Ci sarebbe da discutere a lungo su questo regresso che è stato imposto alla società italiana che, a sua volta, niente ha fatto per sottrarvisi, anzi vi si è crogiolata fino a sfiorare il "punto di non ritorno".
    Condivido pienamente l'affermazione di Francesco al riguardo e, per dar maggior peso alle mie preoccupazioni, voglio ricordare l'ultimo (in ordine di tempo) episodio che ha visto protagonista un "politico" estero: il Ministro per l'Immigrazione britannico,Mark Harper, che si è dimesso perché la sua colf non era "regolare". Mica ha tirato fuori l'italiota "...a mia insaputa"!!!
    Un abbraccio,
    Ettore.

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  11. Francesco Miredi10 feb 2014, 12:06:00

    Si, ma cosa c'entra con il decreto Banca d'Italia? cosa c'entrano i distinguo o le "arrampicate" leguleie? io parlo di un caso specifico e mi si risponde che avremo costi inesistenti o che la tassazione sul patrimonio è un'idea comunista (quelli il patrimonio lo espropriavano). La tassazione verso i contribuenti (che non c'entra con il decreto Banca d'Italia) serve perchè lo Stato non produce reddito ed i soldi gli servono per mantenere un'apparato enorme: i così detti costi della politica ammontano a "soli" 2,5 miliardi riducibili (seguendo le idee grilline e renziane) a 1,5 mentre la strande maggioranza della spessa pubblica va al mantenimento delle Amministrazioni, degli uffici, degli stipendi e delle pensioni. Se ai contribuenti viene tolta la possibilità di produrre reddito (per questo dico che, se proprio necessario, è meglio tassare il patrimonio che il lavoro) come fa lo Stato a pagare?. Se si voleva vedere razionalmente ciò che ci circondava, avremmo visto questa crisi economica/finanziaria e l'apoteosi della corruzione già ai tempi berlusconiani ma allora abbiamo preferito la propaganda ideologica e abbiamo eletto quegli stessi politici che oggi insultiamo ben sapendo che la maggior parte degli elettori, se fossero al loro posto, si sarebbero comportati come loro....cosa vogliamo fare allora?....una bella rivoluzione?.....fascista o comunista?.....e chi la finanzierebbe?.... e a chi daremmo lo scettro del potere assoluto?. Io credo che le nostri discussioni possano avere un senso diverso dal " è tutto sbaglato" "è tutto da rifare" se tese ad analizzare punto per punto i vari provvedimenti dei governanti legittimamente eletti con lo scopo di capire dove e perchè sbagliano (quando sbagliano) e poterli punire o premiare con l'unica arma che abbiamo che è il voto.
    Francesco

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  12. Caro Francesco non vorrei sembrare insistente ma cerco spigarmi con un esempio che forse mi riesce più facile: se tu NON possiedi l'automobile e lo Stato aumenta le tasse sui carburanti , non credi che indirettamente questo aggravio influisca anche su di te? Inoltre la patrimoniale già esiste in varei forme seminascoste. L' ICI/IMU , il prelievo del 20/1000 sui depositi (oltre al 20% sugli interessi), i vari contributi di solidarietà sulle pensioni ed il blocco da anni della loro rivalutazione, la tassa di circolazione o di possesso dell'auto etc..Chi posiede degli immobili lecitamente , li ha acquisiti pagando tutte le tasse con denaro tassato più volte nella sua "filiera" perchè non tutti le acquisiscono "a loro insaputa". Io penso che le tue convinzioni generose e solidali verso il prossimo non ti facciano intravedere le rapine che si celano sotto le parole delle leggi che vengono emanate con roboanti intenti di risanare i conti dello Stato.Ciao Giovanni

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  13. Francesco Miredi10 feb 2014, 19:22:00

    Caro Giovanni non mischiare i vari concetti; l'ICI, l'IMU, il prelivo sui depositi e sui titoli, sono imposte sul patrimonio; le accise sui carburanti, il prelivo sui redditi, l'IVA, il blocco delle rivalutazioni pensionistiche o sui redditi di lavoro dipendente, sono prelievi forzati sui redditi. Il mio altruismo lo dimostro dando tempo (e qualche piccola liberalità) in qualche organizzazione volontaria ma sul denaro sono molto attento e mi girano i co.... nel dover pagare senza ricevere servizi commisurati a quel che pago ma finchè vivrò in questo paese cercherò di ragionare nella maniera che ritengo migliore per tutti (me in primis). Cercherò di spiegarti con un esempio personale perchè, se proprio devo pagare, preferisco che insistino sul mio patrimonio piuttosto che sul mio reddito. L'Imu sugli immobili commerciali copre per buona parte (l'Imu non si può mettere fra i costi) i ricavi che ricevo dai canoni al netto della tassazione; l'Imu sulle seconde e prime case (perchè dal prossimo anno, svanite le plusvalenze tassate alle banche, si pagherà anche sulla prima) è molto bassa e comunque di gran lunga inferiore a un canone di locazione che si pagherebbe se non si fosse proprietari; alla fine ho pagato un peso certamente ingiusto ma mi resta la proprietà dei beni. Il 2013 l'ho chiuso con parcelle emesse e non fatturate, perchè non pagate, per circa € 200.000,00 perchè buona parte della mia clientela ha accusato una diminuzione delle vendite, la chiusura dei fidi bancaria e una tassazione pesante. La mia mancata fatturazione ha comportato una diminuzione di tasse che sarebbero entrate nello Stato per € 100.000,00 e, per me, minori entrate che sarebbero state spese nel circuito produttivo generando altri redditi; considera che questa è la situazione di milioni di professionisti ed imprese che producono senza fare "nero" e evadere portando i soldi all'estero. Qualche sempliciotto che vive da pensionato benestante potrebbe dirmi: "ma chi se frega dei professionisti e delle imprese che guadagnano meno, a me intressa che non mi venga tassato la casa e i risparmi che ho messo da parte" .... ma è proprio in questo che sbaglia perchè se lo Statao non riceve entrate sufficienti e continua a colpire tutto ciò che produce reddito, di fatti diminuirà le proprie entrate (guarda quello che è successo con l'aumento dell'IVA) e la pensione di quel pensionato è a rischio..... e se non si resta in un mercato internazionale facendo attenzione allo spread (interessi sulle obbligazioni emesse dallo Stato) le prime a chiudere battenti saranno le banche facendo svanire i risparmi che quel pensionato voleva proteggere dalla tassazione.
    Ribadisco che il decreto su banca Italia non ha comportato costi diretti od indiretti come l'esempio da te citato perchè è stata solo una operazione contabile tesa a creare plusvalenze alle poche banche interessate dalla cui tassazione lo Stato preleverà i fondi necessari per non far pagare (solo per quest'anno) l'Imu; pertanto, almeno per questa volta, non abbiamo ragione per lamentarci. Ciao
    Francesco

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    1. Prometto che questa è la mia ultima osservazione :a mio modesto avviso colpire il patrimonio riduce il reddito, quindi le due cose sono molto connesse. Ti faccio anche io degli esempi : il patrimonio immobiliare spesso non produce alcun reddito anzi e' fonte di spese per la manutenzione e per le varie tariffe dei servizi che, per una casa al mare, paghi ma ne usufruisci solo pochissimi mesi l'anno. Se poi in famiglia ci sono altri immobili ereditati dai genitori, allora queste spese lievitano ancora di più. In questo momento di crisi prolungata non è molto facile vendere e, comunque, per farlo devono essere liberi ( a parte il fatto che un immobile affittato , con le norme italiane, non e' più tuo, e tu lo sai ma non come me!).Anche la prima casa non produce reddito ma solo spese, anche se le paghi più volentieri. Di conseguenza le imposte sul patrimonio si riversano sul reddito e quindi si alimenta quella spirale che hai citato pure tu e che produce l'attuale depressione sui vari settori del mercato e la conseguente diminuzione delle entrate fiscali e il dilagare della disoccupazione. Fine, lo giuro. Giovanni

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