Diciamocelo pure con un sospiro di
sollievo: il 18 settembre 2014 è passato senza dare la stura a quell’effetto
domino che avrebbe sconvolto l’Europa dall’Atlantico alla Ucraina, dando pure
qualche aggancio ai pagliacci nostrani (con tutto il rispetto per i ”pagliacci”:
quelli veri).
Al di là del risultato, però, il
Referendum in Scozia ha riportato alla ribalta internazionale il concetto
stesso di “indipendentismo” e di “autodeterminazione” (quelli serî, non certo
quelli dei pagliacci di cui sopra), nel senso che, gli stessi, continuano ad
essere reclamati ed ottenuti o, almeno, tentati attraverso forme molto diverse
tra loro: dalle bombe NATO in Kosovo, all’atto di forza in Crimea, alla guerra
civile in Ucraina.
Certo è che questo “diritto” dei Popoli
non è eticamente negoziabile e il suo approccio non può essere a geometria
variabile, come se la sua stessa legittimità avesse maggiore valenza a Londra
piuttosto che a Mosca o a Belgrado. leggi ancora.....
Ettore.