Credo che oggi
quel 40% degli elettori che in Europa aveva dato fiducia a Renzi, rifarebbe la
stessa scelta perché non ha valide alternative e perché, pur comprendendo poco
nel merito, non può non riconoscere in lui quella fattiva attività normativa
riformista scomparsa nell’ultimo ventennio. Credo anche, però, che l’auspicata
vicinanza fra i cittadini ed i politici, osannata da tutti come l’unico vettore
rappresentante una sostanziale sovranità del popolo e capace di farci uscire dalla crisi (economica ed
istituzionale) appare ancora molto lontana. Non si riesce ad abbassare la tassazione,
la moria o la fuga delle piccole medie imprese continua in maniera esponenziale
e i mass media cavalcano e anzi oserei dire aizzano i moti popolari contro
l’Ordine Pubblico; fate un’analisi sui titoli e le videate pro testimoni contro
il Carabiniere di Napoli e sulla perizia che li ha poi smentiti (il ragazzo è
stato colpito di fronte come aveva detto il Carabiniere e non alle spalle come
avevano detto i testimoni). leggi ancora ....
Francesco
Confesso che in questo, pur interessantissimo articolo, faccio fatica a percepire la "ferocia" dialettica del Francesco a tutti noto: mi sembra un tantinello annacquato!
RispondiEliminaCon ciò, non mi passa nemmeno per la testa confutare le corrette argomentazioni, la lucida analisi, operate dal nostro Amico; è che, però, le une e le altre sembrano risentire di una specie di "buonismo", quasi un non volere infierire sull'operato del giovanotto fiorentino, infarcito finora di sole rodomontate.
E', ahimé, vero che ci vorrebbe una 13^ "fatica" per solo scalfire il granitico blocco in cui albergano corporazioni, Ordini, clientele e piccoli ruffiani; però, è altrettanto vero che, se mai si incomincia, si rischia di ritrovarci in mano un cerino sempre più corto e che, alla fine, ci scotterà di brutto.
E' un dato di fatto che molti gli Italiani hanno aperto un credito a Renzi, non fosse altro che le alternative erano molto peggiori; è vero anche, però, che i crediti, prima o poi, bisogna esigerli, se si vuole trarre un beneficio dall'averli concessi.
Purtroppo, i mali evidenziati da Francesco (che,poi, non sono nemmeno i soli!) sommati a quel "vizietto atavico" portano a pensare che, quei creditori, resteranno ancora una volta cornuti e mazziati.
Un abbraccio,
Ettore.
Carissimo Ettore, abiamo già discusso, con posizioni contrapposte, sull'operato di Renzi e capisco che ora avresti preferito una delle mie odi antiberlusconiane ma la situazione non è la stessa o, almeno, non lo è ancora.......quando mi sentirò completamente perso (come ai tempi del cavaliere), inveirò allo stessa maniera. Noi abbiamo bisogno di ottimismo come abbiamo bisogno di capire a fondo ciò che i nostri rappresentanti fanno ed è per questo che parlo solo di ciò che conosco. Non so a quali altri mali ti riferisci e ribadisco che Renzi sta facendo cose positive che altri non hanno mai fatto ma sulle questioni sopra trattate sta sbagliando e vorrei tanto che qualcuno mi convincesse che trattasi di errori tecnici e non della solita diplomazia partitica. Alle corne e alle mazzate dovremmo essere ormai abituati e analizzare le cose negative dei nostri "idoli" con realismo e senza ferocia non può che giovarci. Un abbraccione
EliminaFrancesco
Napolitano tuona " sul mondo del lavoro serve una rivoluzione".
RispondiEliminaRenzi dagli USA gli fa eco.
Draghi, rivolto all'Italia, aveva detto : se non fate una rivoluzione subito siete morti.
Anche l'innominabile da vent'anni ripete il mantra " Il mondo del lavoro va rivoluzionato".
Se sono tutti concordi perche' non la fanno questa dannata rivoluzione?
....mi sono perso qualcosa?
Caro .... anche se mi piacerebbe sapere con chi sto dialogando, ti ringrazio per l'intervento e ti dico la mia. Il famoso art. 18 è stato già sostanzialmente ridimensionato dalla Fornero e rientra in uno dei principi generali del diritto commerciale che è la buona fede contrattuale (se si assume un'obbligazione non si può non adempierla se non nei casi previsti dalla Legge). Il fatto è che questo fantomatico articolo ha assunto la veste di simbolo: a) dignità del lavoratore per i sindacati; b) libertà imprenditoriale per gli imprenditori; c) potere dittatoriale renziano per la sinistra dissidente; d) dimostrazione di perdita della maggioranza elettorale per i 5 stelle e un politico del partito berlusconiano di arguzia pari alla sua altezza (Berlusconi, al contrario, conosce i sindaggi elettorali e ci tiene a rimarcare di essere pro Renzi). In un contesto simile è facile partorire un provvedimento che accontenti tutti e che non risolva nulla e la preoccupazione da me espressa in questo articolo (annaquato secondo Ettore, riflessivo secondo me) è proprio questa. Se Renzi ed i suoi propongono norme innovative che poi sono costretti a stravolgere per accontentare tutti, si ritorna alla vecchia politica inconcludente e forse meglio sarebbero nuove elezioni con Renzi a capo di una forza moderata e liberale priva, si spera, delle cariatidi (in senso dispreggiativo) della attuale sinistra.
EliminaFrancesco
Non sottovalutiamo Renzi!
EliminaIgnora i brontosauri della politica, si allontana sempre più dai veterocomunisti,non è ostaggio dei sindacati.
Non disdegna spericolate intese con il mondo del centrodestra.
Vien voglia di dire:"FORZA RENZI".
Sono quasi commosso.... un altro, dopo Oliviero e, parzialmente, Ettore esterna un modo di vedere la politica che condivido. Non confondere, però, la collocazione dei personaggi....... i politici di centro destra sono da sempre alleati con Renzi e quelle che tu chiami "spericolate intese" sono state fatte con Berlusconi (scafato opportunista ben più furbo dei suoi vassalli....la stessa furbizia l'ha dimostrata Renzi) la cui collocazione ideologica spazia dall'amicizia con Putin e Gheddafi alla oligarchia imprenditoriale del più becero capitalismo....non sarai per caso Marco Perani che saluto con affetto?
EliminaFrancesco