Avete mai visto volare un'aquila, avete mai
osservato il suo lento e maestoso roteare nel cielo?
Fin
da piccolo, mi affascinava osservare gli animali come mi aveva insegnato nonno
Giovanni: ”Gli animali domestici o selvatici non vanno mai disturbati se non
strettamente necessario”. Il nonno nel suo orto aveva oche, galline e conigli,
quando lo riteneva necessario li uccideva e ne cucinava le carni. Così come
cacciava le faine che entravano nei pollai. continua .......
Massimo
RICCOBALDI.
Scusa Massimo ma nelle città vivono anche i poveracci che rubano per fame, le mamme che assistono i propri figli nei reparti di oncologia, i volontari sulle autoambulanze e nei centri di accoglienza e la gran parte del genere umano che sopravvive senza potersi permettere il lusso di vedere glianimali svolazzare o ballare o giocare. Mi piacerebbe tantissimo che qualcuno si sentisse in dovere di rivolgere a loro un pensiero, anche se intriso di romanzesca retorica. Un abbraccione
RispondiEliminaFrancesco
Scusa Francesco ma evidentemente non riesco a spiegarmi.
EliminaHo detto forse che i gravi problemi che tu hai enunciato vanno cortocircuitati per dare spazio solo alle esigenze degli animali?
Io passo il mio tempo a vedere gli animali svolazzare ma ho avuto modo di vedere la sofferenza nei reparti di oncologia e trascorrere in essi nottate accanto a persone a me vicine. Ho visto morire mio padre e mia madre dopo una straziante degenza in un ospedale per "lungodegenti" tra grandi sofferenze. Il messaggio che io voglio lanciare è ben altro. Probabilmente, ripeto non sono capito. Mi dispiace.
Contraccambio l'abbraccio,
Massimo.
Caro Massimo, se ciò che scrivi è ciò che pensi, ti sei spiegato benissimo. Non avrei commentato se tu avessi limitato il racconto alla idilliaca rappresentazione faunistica o, al massimo, avrei irriso il tuo buonismo parlando, con sarcasmo, delle brutalità di cui le bestie sono istintivamente capaci. Al contrario, negli ultimi tre capoversi, hai voluto rimarcare la "ferocia" umana e io ho voluto semplicemente ricordarti che quelle città che tu consideri meno sicure dei boschi, delle montagna o di ogni altro regno animalesco, sono popolate, in gran parte, da esseri che hanno un cuore e un senso di solidarietà che appartiene solo alla razza umana. Un abbraccione
EliminaFrancesco
All'uomo e' stata concessa la capacita' di discernimento tra il bene e il male ed un'intelligenza che lo rende responsabile delle proprie azioni.
EliminaEcco perche' punto il dito sulla ferocia umana. Questo non significa che l'uomo non possa raggiungere le impervie vette del bene.
Infine, la dove e' necessario, nessuno nega una razionale difesa dall'istintiva ferocia di alcuni animali.
Nessuno pretende che si debba invitare l'orso a cena o il lupo ad una festa da ballo.
Un abbraccione, Massimo
Ti confesso che ho avuto il magoner per una settimana dopo la morte del nostro labrador Arturo ma, pur essendo il cane più buono del mondo, non mi sentivo tranquillo quando si avvicinava alla mia nipotina... oggi una bambina di tre anni è morta sbranata dal suo cane che, probabilmente, sino ad allora aveva mostrato la stessa dolcezza di Arturo. Cavalcando i media, avevi già esternato la tua fede nei confronti degli animali contro la ferocia umana, rifarlo con un cantico lo ritengo esagerato e ho esternato il mio libero pensiero. Un abbraccione
EliminaFrancesco
Calma...!
RispondiEliminaE bravo Massimo, sempre più solidale col mondo animale.
Perchè anche tu non usi uno pseudonimo per firmare le tue opere?
TEOBALDI andrebbe benissimo.
Acqua Massimo, se noi ci dobbiamo sentire " intrusi" se passeggiamo dei boschi perché gli orsi possono impunemente muoversi negli abitati distruggendo e sbranando altri animali e, se capita, anche l'uomo? Buone passeggiate. Giovanni
RispondiEliminaAcqua e' un refuso di questo telefonino del c.... ciao. Giovanni
RispondiEliminaCaso più unico che raro, mi sento di dar ragione a tutti e tre, con l'esclusione di Virus le cui "battute" sono più da social sciapo e fatuo che da Bolg del Corso.
RispondiEliminaHa ragione Massimo quando punta il dito contro la ferocia umana che, a differenza di quella istintiva degli animali, è razionale, frutto di una libera scelta e, quindi malvagia, perfida. Forse, il Suo afflato francescano potrebbe sembrare fuori dal tempo; magari potrebbe anche prestare il fianco a sarcastici commenti; però, bisogna riconoscerGli (ed anche invidiarGli) che è encomiabile, in questo mondo arido e materialista, ragionare ancora a botte di "fratello sole e sorella luna"!
Ha ragione Francesco che, anche negli panni inusuali del "caritatevole", riesce sempre a dare una sferzata che lascia il segno; "homo homini lupus" è per Lui una eccezione, mentre la stragrande maggioranza dell'umanità è pervasa di bontà e di solidarietà: per me, è un po' eccessivo, però se lo dice Lui, mi sforzerò di crederlo!
Ma ha ragione anche Giovanni, vero anti Francesco in materia; la Sua domanda è talmente cruda da sembrare banale; ognuno al suo posto: gli animali nei boschi, sulle montagne, nelle savane, ..... e l'uomo nelle sue casucce. Però, Giovà, Ti chiedo: ma non è stato l'uomo ad andare a romper le .... a gli animali?!
Un abbraccione a tutti,
Ettore.
Ettore quando fai il paciere diplomatico dai il peggio di te....lascia perdere e continua a dire pane al pane e vino al vino. Cosa significa che la ferocia animale è istintiva e quella umana razionale? fior di sociologhi, psicologi e psioterapeuti affermano che nel commettere il male l'uomo non è mai razionale (naturalmente considero questa tesi una ca...ta pazzesca) mentre la mantide che ammazza l'amante dopo averlo fatto godere ha il preciso obiettivo di predominare o i maschi padri di numerose specie che mangiano i propri figli appena nati lo fanno perchè la carne giovane è più appetitosa di quella stagionata..... altro che istinto, questa è razionalità al massimo grado. Sono cristiano credente ma so che Adamo ed Eva non sono esistiti e che l'essere umano ha dovuto imparare ad unirsi in gruppo per non essere sopraffatto dalle bestie più forti...perchè dici che è stato l'uomo a rompere le scatole ai poveri animali?.... ma chi ha detto che la stragrande maggioranza dell'umanità è pervarsa di bontà e solidarietà.....ho semplicemente fatto notare a Massimo che la città è piena di uomini e donne che danno il loro tempo (gratuitamente) per gi altri e io ne conosco tanti. Ripeto, aderisco al grido "W gli animali" ma non usiamoli per inveire contro la razza umana perchè molto spesso si idealizza questo tipo di slogan quando si hanno personali problemi di adattamento. Un abbraccione a tutti, uomini e bestie
EliminaFrancesco
Cristiano dici? Suppongo cattolico.
EliminaEcco quindi che ti consiglio una attenta rilettura del Cattechismo della Chiesa Cattolica: parte prima, sezione seconda, articolo primo, para 4,5,6,7.
Dove si parla della Creazione e della Caduta dell'essere umano.
La scelta dell'Angelo più vicino a Dio è stata l'origine del Male. Lucifero oramai perverso e pervertitore nel Giardino dell' Eden non tenta il bradipo o il lupo.
Si rivolge all'Essere umano creato ad immagine di Dio,solo lui infatti ha l'intelletto di poter scegliere. E infatti sceglie!
Si ribella a Dio volendo diventare Dio al posto di Dio. Si ribella a Dio e la Natura creata si ribella all'Uomo. Natura creata in armonia con l'uomo che si nutriva dei frutti degli alberi. Tragedia cosmica causata dall'uomo, non dal cinghiale.
Tutto il resto viene dopo, anche il leone che si mangia i cuccioli perchè morbidi.
Massimo
Hai introdotto un cantico agli animali per concludere che l'uomo è l'essere più malvagio e che, per questo, le città sono molto meno sicure degli habitat bestiali. Ho espresso la mia contrarietà perchè ritengo questo concetto uno dei tanti stereotipi assolutamente privo di riscontro reale e per rendere più chiaro il mio concetto ho evidenziato alcuni casi di umanità e solidarietà di cui è capace la sola specie umana (sulla effettiva portata dei movimenti naturalistici concordo con Giovanni). Non credevo che ci fosse altro da dire ma tu hai voluto chiudere con un tuo ultimo sermone catechistico....perchè? Azzardo alcune ipotesi: 1) Vuoi dire al sedicente credente che si professa Cristiano senza capire che la parola giusta sarebbe "Cattolico" che tu, in quanto credente, credi all'esistenza di Adamo ed Eva; 2) Vuoi dire al sedicente credente che in quanto Cattolico, non Cristiano, deve maturare le proprie convinzioni dai sacri testi (chissà se qualche Vescovo pedofilo avrà scritto qualche libretto di catechismo rivolto ai bimbi); 3) Vuoi chiudere tu l'argomento mantenendo l'ultima parola.
EliminaSe fosse vera la prima ipotesi, potresti aver subito un processo di spersonalizzazione e di immedisimazione nel povero Abele identificando la specie umana in Caino; in questo caso sarebbe opportuna una cura ipnotica regressiva.
Se ci trovassimo nel secondo caso, il problema sarebbe più grave perchè evidenzierebbe una cattiva percezione sulla metafora in generale. La relativa conseguenza è vivere in un mondo irreale con convinzioni inculcate da altri.
Sono sicuro, però, che l'ipotesi più attendibile sia la terza e questo, oltre che a tranquillizzarmi, mi porta ad esprimere la tua stessa generosità consigliandoti la lettura di un libro che racchiude foreste, guardiacaccia solidarietà umana, corna (non bestiali), istinto e tanto altro..."L'amante di lady Chatterlay".
Un abbraccione
Francesco
Sarò estremamente sintetico:
EliminaPrimo: io non ho mai detto di essere cattolico praticante e osservante.
Secondo:il Catechismo della Chiesa Cattolica è il testo ufficiale del catechismo approvato e promulgato da Giovanni Paolo II. E' stato un lavoro lungo durato circa undici anni, non l'operetta di un Vescovo pedofilo o berlusconiano. Questa opera non è rivolta ai bambini ma agli adulti che ne hanno più bisogno.
Terzo: non entro in merito alle tue ipotesi per non farmi trascinare in polemiche che mi allontanerebbero dal pensiero originale.
MASSIMO
Quando ero giovane ho girato in lungo ed in largo i monti dell'Abruzzo. Qualcuno ricorderà i poligoni che ora sono dismessi ( Baullo, Monte Ruzza, Collarmele) ed altre località impervie e solitarie. L'unico pericolo erano le vipere ed infatti ci portavamo dietro l'Aiutante di sanità con il siero antiofidico. Io ho adottato un piccolo corvo ed un collega addirittura un falchetto che poi, all'ora di pranzo, svolazzava sopra il cortile della caserma. Poi sono venuti i Parchi, gli animalisti, i verdi gli ambientalisti etc. E cosi hanno rimpopolato le specie degli orsi, dei lupi e dei cinghiali. Questi animali vivono ormai troppo vicini all'uomo e costituiscono un pericolo. Ed anche una fonte di spese per il loro controllo e per il ristoro dei danni che producono. Insomma un vero businnes, come sempre nascosto sotto altissimi ideali. Dopo secoli di lotte era stata realizzata una situazione di sicurezza per l'uomo ed i suoi armenti. Ed anche gli animali erano sicuri proprio perchè ...pochi e veramente selvatici. Io di solito invito gli "ambientalisti" a dimenticarsi del cellulare, della tv, dei riscaldamenti e delle auto. Così invito gli "animalisti" cittadini e dal cuore tenero a portarsi a casa un orso oppure un bel cinghiale, Saluti. Giovanni
RispondiEliminaNella mia seconda risposta al primo commento di Francesco ho già detto che non è conveniente invitare un orso a cena o un lupo ad una festa da ballo.
EliminaSinceramente al cinghiale non ci avevo pensato....
Massimo.