Riordinando
alcuni vecchi giornali mi sono soffermato su un articolo scritto da Dino
Origlia, che non conosco ma che per correttezza cito. Il tema è affascinante ed
è per questo che riporto lo scritto (con alcune omissioni per ragioni di
spazio) riservandomi un solo commento finale.
“ ...una delle prove più
interessanti, per stabilire le reazioni dell'organismo umano alla prolungata
perdita di gravità è lasciare immerso l'uomo in una grande vasca d'acqua ,
sospeso in orizzontale con ganci a mezz'acqua, respirazione e alimentazione con
sonde,in totale oscurità e silenzio. Durata tre -cinque giorni. Nessun problema
fisico: la prova è stata superata da tutti i candidati. Invece strepitose le
conseguenze psichiche: dopo cinque giorni gli uomini escono turbati. La
maggioranza in crisi paranoica …. deliri di persecuzione, pericoli mortali,
vissuti tra realtà e veglia....settimane o mesi per recuperare. continua ......
Massimo
RICCOBALDI
Caro Massimo l'incontro nel deserto fra Gesù e il diavolo rappresenta una metafora riscontrabile in ogni altra religione monoteistica, dalle più recenti (islamica e buddista) sino alla più antica (gli adoratori della stella Vega rappresentati da Zoroastro). la metafora rappresenta la forza interiore dell'uomo - quella capace di vincere anche il male più grande, il diavolo - che si amplifica sino al raggiungemento della perfezione (quella Divina) attraverso l'analisi e, quindi, la conoscenza dei difetti umani possibile solo nel silenzio della solitudine. Il concetto si può, quindi, così sintetizzare: l'uomo nasce imperfetto e come tale è capace di autodistruggersi; può migliorarsi attraverso la consapevolezza dei suoi difetti e della fratellanza verso tutti gli altri; la consapevolezza si raggiunge attraverso un "viaggio" all'interno del proprio essere. Se credi in questo, hai la risposta alle tue due osservazioni e se vuoi approfondire l'argomento, ti consiglio la lettura dei "Libell ermetici" di Ermete Trismegisto. un abbraccione
RispondiEliminaFrancesco
Molto interessante quello che dici. Lo terrò presente.
EliminaUn abbraccione,
Massimo
Caro Massimo,
RispondiEliminala risposta alla tua domanda l'ha data Francesco, con la sua disamina escatologica che, proprio per questo, assurge alla dignità di "verità".
Io, molto più pedestremente, vorrei soffermarmi su quell'aspetto di "pace" inflazionata che sembra essersi impadronito delle menti moderne o, almeno, delle più scalmanate
Personalmente, ho sempre diffidato di tutti quei "messia" prêt à porter che si propongono come portatori sani di una "verità" e pretendono di imporla, magari anche con la violenza: quella verbale, sicuramente.
Costoro, oltre a denigrare, insultare, ridicolizzare chiunque non la pensi come loro, hanno sempre la soluzione pronta, quasi sempre formulata attraverso parole roboanti ma, comunque, vaghe.
Oltre ai cosiddetti pacifisti, penso anche agli altrettanto cosiddetti ecologisti che io chiamo "ecoterroristi".
Questa gente, caro Massimo, non può essere portatrice di valori superiori, proprio perché, come dici tu, non avendo raggiunto una preventiva pace interna, produce solo risultati distorti.
Un abbraccio,
Ettore.
SOLIDARIETA'
RispondiEliminaEsprimo il mio profondo cordoglio per la vittima dell'alluvione che ancora una volta ha colpito GENOVA.
Manifesto la mia vicinanza verso coloro che hanno subito danni e devastazioni.
Seguo con ammirazione il lodevole sforzo di volontari e Vigili del Fuoco, sempre in prima linea.
Genova è una grande città, orgogliosa e tenace. Anche questa volta ne uscirà a testa alta.
FORZA GENOVA!!!!!!!!!!!!
Massimo