Caio mi ha
accolto in un ampio salone con una bellissima libreria. Quello che mi ha
colpito era l'assenza del televisore e
dei quadri alle pareti. Numerosi soprammobili e fotografie racchiuse in
raffinate cornici tradivano il trascorso militare del mio ospite.
Luci soffuse,
sottofondo di Chopin.
Davanti ad una
bottiglia di prosecco ed alcune tartine abbiamo iniziato il nostro colloquio
notturno.
Massimo
RICCOBALDI.
Voglio raccontarvi un fatto curioso. Poi mi fermerò per un po' di tempo perchè sto scrivendo troppo.
RispondiEliminaStavo passeggiando con il canefedele per le vie del centro quando la mia attenzione è stata attirata da un gruppo di giovani donne che, in assoluto silenzio, stavano manifestando esponendo foto e striscioni. Si trattava di una manifestazione contro il massacro di animali da pelliccia e da piumaggio.
Mi sono avvicinato manifestando la mia comprensione e solidarietà:gli animali non devono essere maltrattati senza valido motivo. Fin quì tutto bene. Ma il mio perfido malanimo mi spinge oltre.
Ricordo alle gentili giovinette che centinaia di esseri umani vengono uccisi giornalmente dalla pratica dell'aborto , tra l'indifferenza di tutti. Perchè non manifestare anche per il loro diritto alla vita? Credo che la peggior osteria di Caracas non abbia mai sentito un linguaggio come quello che fluiva dalla boccuccia delle signorine; in particolare una biondina spalleggiata da una signora più anziana, era particolarmente infuriata.
Il canefedele percepisce la mia difficoltà e, sprezzante del pericolo, inizia ad abbaiare coprendo i latrati delle signore. Inizia una ritirata strategica coperta da Teo.
Non pensiate che l'episodio abbia cambiato di un solo iota il mio affetto amoroso verso gli animali...
per gli umani è tutto un altro discorso.
Grazie per l'attenzione.
Massimo
Io credo che il sig. Caio abbia una spasmodica voglia di sentirsi "uomo contro" proprio perchè le idee che rappresenta non reggono un confronto dialettico. L'Inghilterra non è parte dell'unione finanziaria europea. Affermare da una parte che non esistono partiti che ci rappresentino e dall'altra che la crisi non ha origini politiche o economiche bensi' istituzionali è una contraddizione. Credere nell'ideale della famiglia e dire che la violenza maschile può nascere dalla disperazione generata dal comportamento femminile è pura retorica maschilista (ma di quei maschi normalmente succubi delle donne). Auspicare una Chiesa non secolarizzata invitando i Sacerdoti a chiudersi nel confessionale è quasi da santa inquisizione.............un "uomo contro" dovrebbe staccarsi dalle banalità proprie di una minoranza che, pur di apparire diversa, lancia fumogeni credendo che siano petardi......ma in questa intervista credo che il vero protagonista sia stato il prosecco. Spero che Caio non me ne voglia se ho il brutto vizio di dire sempre la mia e abbraccio amichevolmente Massimo
RispondiEliminaFrancesco
Io, invece, penso che quello che afferma il Sig. Caio non sia da rigettare tout court; e mi spiego.
RispondiEliminaA parte il refuso sull'Inghilterra (che, poi, dovrebbe essere UK!), mi sembra che l'analisi sull'Europa sia condivisibile e meritevole di approfondimenti.
Così come è condivisibile l'analisi sulla genesi unitaria italiana e sull'esistenza di due Feste nazionali, di cui una celebrativa di una rovinosa sconfitta; è inutile che continuiamo a nasconderci dietro un dito:
- il Regno di Piemonte dei Savoia ha ANNESSO gli altri staterelli italiani (così come recitava il quesito referendario) , a differenza degli omologhi tedeschi che si UNIRONO alla Prussia;
- l'Italia, piaccia o non piaccia, la Guerra l'ha PERSA e pure male e, quando si perde, non esistono palliativi.
Concordo con Francesco, sulla "secolarizzazione" della Chiesa: il non farlo, sarebbe un salto a ritroso al Concilio di Trento, oltre ad un disattendere l'insegnamento di Gesù che era venuto per "stare nel mondo" e non per soffocarlo con una cappa che lo condannava all'ignoranza ed alla sua figlia primigenia che è la paura.
Un abbraccio,
Ettore.
Carissimo Ettore,
EliminaGesù è venuto NEL mondo ma non era DEL mondo.
"Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perchè sono tuoi." Giovanni17.9
"Essi non sono del mondo come io non sono del mondo" Giovanni17.16
"Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi" Giovanni15.18
Un abbraccione,
Massimo
Anche io sono contro ma in maniera più sintetica. Io sono contro la classe politica che negli ultimi 60/70 anni ci ha governato ed ha ridotto l'Italia e i nostri figli nelle condizioni in cui si trovano, ben descritte da Caio. E questa situazione parte dalla sconfitta che si celebra il 25 Aprile. Noi avremmo comunque perso ma almeno avremmo dovuto mostrare maggiore dignità e, sopratutto, Onore! E cosa potevamo aspettarci da quel comportamento se non la classe politica che ci contraddistingue nel mondo?Per la Chiesa io parto dal presupposto che se uno è Cattolico Romano non può che considerare il Papa quale successore di Pietro e rappresentante di Cristo sulla terra, con quello che questo comporta. E evidente che ogni critica è consentita solo se giunge da chi si considera fuori..... altrimenti si cade nel "relativismo", che è peggio. Saluti. Giovanni
RispondiEliminaRicominciamo con i commenti che non partono............il mio commento non aveva l'intento di confutare le varie affermazioni di Caio perchè non era questo che lui voleva. Caio non ha voluto trattare un argomento bensì presentare se stesso attraverso una etichetta, uomo contro, che, per la contraddittorietà e la superficialità delle sue afframazioni non gli si addice.L'uomo contro - che non sia Don Chiscioote - appartiene a quella sparuta categoria di gente che si scaglia contro le mode e gli stereotipi usando le armi invincibili della conoscenza e della ragione e noi, bisognosi come siamo di confronto, non ne facciamo parte. Caro Giovanni, i politici dell'immediato dopo guerra hanno redatto una Costituzione considerata, dai giuristi di tutto il mondo, fra le più democratiche ed esaustive. Eppure, per volontà del popolo, circa la metà di essi erano comunisti e sono stati loro a pretendere l'inserimento dell'affermazione che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro intendendo, come tu hai dichiarato circa due settimane fa, che il lavoro fosse garantito a tutti. Se un terzo sconosciuto lettore della nostra precedente conversazione volesse ipotizzare le nostre rispettive ideologie, avrebbe detto che Oliviero è un fascista e tu un comunista, altro che uomo contro. A proposito, caro Oliviero, mi sono informato e ho scoperto che anche l'Inter è andata in B...poi come è suo solito, si è inventato l'inciucio. Un abbraccione a tutti....sperando che il commento parta
RispondiEliminaFrancesco
Caro Francesco innanzi tutto ti ringrazio per l'apprezzamento che mi hai rivolto nell'altro commento e ti chiedo: hanno poi realizzato i principi a cui si erano ispirati? E il lavoro sono poi riusciti a garantirlo a tutti? Se così fosse stato non avrei avuto motivo di scrivere il mio "manifesto proletario" come lo ha definito il buon Oliviero. Tra il dire ed il fare ci passa il mare, come anche l'attuale situazione ci vuole dimostrare. Ciao. Giaovanni
RispondiEliminaCaro Giovanni, io credo che almeno sino ai primi anni sessanta abbiamo avuto, fra i politici, il meglio degli italiani.Tutto ciò che è stato fatto negli ultimi 40 anni è stato fortemente influenzato dalla voglia di arricchirsi, di acquisire consensi, di supportare classi e categorie e di arrivare al potere; tenendo presente che il tutto è nato da un malsano associazionismo fra politica e parte dell'imprenditoria. Ciò non di meno, l'industrializzazione del sud, lo statuto dei lavoratori, l'assistenzialismo statale etc. etc. (rappresentanti gli errori politici degli ultimi 40 anni) si fondavano su principi sociali validi e avrebbero procurato meno danni se non fossero stati utilizzati dal popolo in maniera del tutto egoistica e sbagliata.A mio avviso, non si può scaricare interamente sulla politica colpe e fatti che giornalmente il popolo "consuma". Buona serata
EliminaFrancesco
Secondo le notizie stampa, Landini avrebbe pronunciato la seguente frase:"Renzi riconosca che non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca lavoro...".
RispondiEliminaSiamo alle solite:salta fuori il vizietto cronico della sinistra dura e pura.
Ancora una volta la sinistra è profondamente razzista con chi non la pensa come lei. Vittima del suo complesso di superiorità rovescia il suo disprezzo sul rivale,non importa se Berlusconi o Renzi. La domanda che rivolgo a Caio e a tutti voi è la seguente: Siamo sicuri che sia giusta l'identità LEGA=RAZZISMO...o è soltanto uno dei tanti luoghi comuni?
Sul vizietto atavico della sinistra avevo già scritto e credo che l'attacco di Landini e di parte del PD sia più una strenua divesa di corporativismo che demonizzazione dell'avversario. Credo anche che l'identità lega/razzismo non sia giusta perchè questa crisi ci sta portando tutti verso il razzismo (la paura della fame accentua le divese del proprio) ma la pericolosità di quel partito non nasce dalla apparente lotta verso gli immigrati, ampiamente utilizzati dalle piccole imprese del nord, bensì dalla pochezza culturale dei suoi rappresentanti che usano slogan d'impatto (abbattimento delle tasse e uscita dall'euro) per mascherare ciò che veramente vogliono: la secessione.Lunedì mattina Maroni ha partecipato alla trasmissione "radio anch'io" e una sig.ra romana gli ha posto la seguente domanda: "con il debito pubblico del nostro Stato, come pensate di portare le tasse a due sole aliquote molto più basse della media attuale?'". La risposta che ha dato può essere così sintetizzata: la Lombardia e il Veneto sovvenzionano l'intero Stato , se la maggior parte del prodotto di queste regioni restasse qui, i lombardi e i veneti pagherebbero meno tasse". La lega ha governato per tanti anni ed è stata la causa della scissione Berlusconi/Casini/Fini; il suo apporto normativo si è limitato al porcellum e alla federalizzazione fiscale, entrambe rivelatisi ca...te pazzesche.
EliminaFrancesco
Caro Francesco,
Eliminala Sinistra demonizza l'avversario,eccome!!!
Ho qui sottomano frasi che lo confermano, che non riporto per ragioni di spazio dove l'avversario non viene mai combattuto per le sue idee ma ridicolizzato ed insultato .
Sono frasi di Dario Fo, D'Alema, F. Battiato, Umberto Eco, Saviano, F. Mannoia, Diliberto, S. Guzzanti, Valentino Parlato. Personaggi non certo periferici.
Un abbraccione,
Massimo
Caro Massimo, a parte Diliberto, comunista verace, hai citato personaggi dello spettacolo e della cultura che valorizzano la loro immagine anche attraverso la ridicolarizzazione degli altri; Virus ha parlato, invece, di un sindacalista che protegge solo il suo orticello. Detto questo, ritengo che porre in evidenza la "demonianizzazione" porta a sminuire il vero problema della sinistra consistente, a mio avviso, nella difesa del "potere" da parte dei "vecchi" e nel legame ad un sindacato che rema contro la liberalizzazione dell'economia. Un po' come faceva Berlusconi quando sotto la bandiera dell'anti comunismo nascondeva il nulla politico e riformista. Un abbraccione
EliminaFrancesco
Francesco,
Eliminase tutti i personaggi politici che hanno detto, fatto, scritto c...te dovessero essere esclusi dal panorama politico nazionale resteremmo senza maggioranza e senza opposizione.
E' vero, la Lega ha portato avanti idee non condivisibili(almeno per me) e alcuni dei suoi rappresentanti non si sono comportati in modo irreprensibile.
Qualcosa, però, sta cambiando in quel partito che sembra essersi,finalmente, accorto che l'Italia non si identifica con la Padania ma prosegue fino a Lampedusa. Ne sono convinto non è solo demagogia del Matteo di turno.
La democrazia ha bisogno di un'alternativa credibile al centrosinistra, speriamo che finalmente se ne crei una nuova.
La secessione potrebbe realmante abbassare notevolmente le tasse nelle regioni padano/venete e l'uscita dall'euro potrebbe portare queste regioni a diventare una nuova Svizzera. Questo è lo scopo dei leghisti e usano toni e argomenti (immigrazione e tasse) di facile presa nel popolo che sta perdendo soldi, lavoro e privilegi ma irrealizzabili senza uno stravolgimento socio economico che alla fine impoverirebbe la gran parte del popolo italiano togliendogli anche la dignità dell'appartenenza ad uno Stato. Le alternative si creano sempre all'interno della stessa politica e ne ha dato dimostrazione il centro destra prima e ora il centro sinistra. E' dalla nascita del Blog che parliamo di sinistra e destra tali solo nella parola. Nei fatti, l'assistenzialismo statale e burocratico è difeso dai vecchi politici del PD, dal partito dei pensionati e da alcuni fedelissimi berlusconiani; il liberalismo economico e la potatura dell'apparato pubblico è voluto (e attuato) dai giovani del PD, dagli ex berlusconiani che hanno seguito Alfano e dai tecnici moderati. L'ostruzionismo dei vecchi della sinistra dà sì voti ai corpuscoli estremisti (quali la Lega) ma sta anche compattando forze moderate nuove che rappresentano la nostra unica speranza....io la vedo così.
EliminaSecessione, e chi ne parla più?
EliminaHo appena detto che io guardo con interesse alla Lega che sembra aver capito che l'Italia termina a Lampedusa.
Aspettiamo gli eventi prima di bollarla come "corpuscolo estremista" che tanto corpuscolo non mi sembra, almeno in Emilia.
Caro Francesco , come al solito apprezzo le tue considerazioni e, in parti più o meno consistenti, spesso le condivido. Questa volta condivido le tue perplessità circa l'attribuzione esclusiva alla classe politica dei mali che ci affliggono. Anche io penso che una parte della responsabilità sia da attribuire al comportamento individualista ed opportunista del popolo italiano. Ma anche questo , secondo me, scaturisce dall'esempio che , fin dai tempi dell'Unità d'Italia, fu fornito dai politicanti di tutte le epoche, Ricordo in proposito le frasi del Gattopardo il quale riteneva che " bisognava cambiare tutto per non cambiare niente"! E sono curioso di leggere l'ultimo libro di Bruno Vespa riguardo gli italiani "voltagabbana" che ancora ci affliggono con le loro "filippiche" non richieste. Se non è compreso io ci aggiungerei Benigni che, via via, è passato dall' "inno del corpo sciolto" alla Divina Commedia poi alla Costituzione più bella del mondo per arrivare adesso ai Dieci Comandamenti. Non ho parole. Ciao. Giovanni
RispondiEliminaCaro Giovanni, la condivisione del pensiero è piacevole e lo è ancor più il confronto. Chi aspire a rappresentare deve essere capace di capire quali possono essere gli imput preferiti dai rappresentati e spesso il rapporto si fonda sulle false verità dette dal primo. La frase presa dal "Gattopardo" pone in evidenza la capacità di illusione esercitata da chi detiene il potere nei confronti del popolo pecora. Tornando ai fatti concreti, però, le grandi opere pubbliche realizzate al sud avrebbero, forse, avuto successo senza l'assenteismo dei lavoratori e la protezione dei sindacati; la sanità pubblica avrebbe sicuramente avuto meno costi senza i tanti falsi invalidi e ,lo spreco delle medicine; la fiscalizzazione sarebbe stata, forse, meno pesante senza le tante evasioni fiscali; il mercato sarebbe, certamente, stato più libero e sano senza le tante corruzioni etc.etc. etc.. Le parole dei comici, dei giornalisti di parte, di chi vende la propria intelligenza e cultura, non dovrebbero influenzare più di tanto le nostre convinzioni se riuscissimo a ragionare partendo dalle cose semplici che vediamo e capiamo e a confrontarsi senza vincoli pregiudiziali. un abbraccione
EliminaFrancesco
Giudizi troppo severi per il povero Caio. Gli abbiamo anche contestato la soddisfazione di autodefinirsi "uomo contro". In fin dei conti ha soltanto manifestato le sue idee senza la presunzione di convincere nessuno. Idee superate ed ancora ancorate al passato? Sì può essere. Il mondo cambia, il mondo corre. Ma siamo sicuri che stia procedendo nella direzione giusta?
RispondiEliminaCaio mi ha messo un dubbio, chi la pensa in modo diverso ha sempre torto?
Un abbraccione,
Massimo
Caro Massimo io non ho contestato le idee di Caio ma la sua voglia di diversità per sfuggire, forse, alle frustrazioni che la normalità della vita giornalmente ci dà. Io non credo che chi la pensa in modo diverso dai tanti luoghi comuni abbia sempre torto e comunque avere torto o ragione non ha importanza. Credo che sia molto più importante discutere alla pari senza discriminare l'interlocutore e se ci si presenta come uomo contro non si ha alcuna voglia di discutere. Un abbraccione
EliminaFrancesco
Carissimo amico,
Eliminanon si ha alcuna voglia di discutere, tu dici?
Siamo al DICIASSETTESIMO COMMENTO, una gran gioia per me!
Ti abbraccio,
Massimo.
Carissimo, questa tua gioia rappresenta il problema di Caio da me evidenziato....pensaci
EliminaUn caro abbraccio anche a te
Francesco
Sentendo i nostri politici su Agorà (rai3) mentre faccio colazione, si accentua il desiderio di essere ancora più contro. Ma come si fa ad ascoltare gente che discute di alcune decine di euro in più o in meno su stipendi e pensioni mentre percepiscono LORO mediamente 20.000,00 euro al mese.... oltre il resto! E poi Francesco che è il nostro consulente legale ci spiegherà come è possibile che in Italia persone condannate ( a prescindere se sia giusto o meno ) continuino ad apparire in tv come Berlusconi oppure vengano reintegrate nella carica di sindaco come a Napoli e, infine, come le disposizioni del Prefetto vengano ignorate dai sindaci e , addirittura, cancellate dal tribunale! Siamo governati dalla magistratura che applica un sistema di leggi caotico e ambiguo . Le leggi le fa il parlamento che, guarda caso, è composto da quei signori di cui parlavo prima. Se questo è il sistema giudiziario italiano io sono contro le leggi e propongo di cambiare nome al Ministero della Giustizia in ministero della legalità che è tutta un''altra cosa! Saluti . Giovanni
RispondiEliminaL'idea di Ministero della legalità al posto di giustizia mi piace perchè è senza dubbio più appropriato. Le disincrasie nascono dalla divisione dei poteri che da una parte evitano la dittatura e dall'altra parte crea le incertezze. Il provvedimento prefettizio è un atto amministrativo sottoposto al vaglio di legittimità affidato alla giurisdizione speciale dei TAR i quali decidono interpretando le leggi costituzionali e ordinarie inerenti ed emesse dal Parlamento. Che non sia un sistema perfetto e che necessiti di radicali cambiamenti è noto a tutti e ne abbiamo discusso più volte ma non è una materia facile e, forse, ci sono necessità più urgenti. La Tv e i mass media in genere rappresentano il quarto potere e sono in mano agli editori che danno spazio a chi paga e/o fa audience. Buona giornata
EliminaFrancesco
Caro Francesco , tu mi provochi: tra le necessità più urgenti io metterei la possibilità di essere governati da una classe onesta e sopratutto capace, non impegnata costantemente a mantenere la poltrona. Se poi costoro potessero essere eletti e non nominati sarebbe meglio.Saluti.Giovanni.
RispondiEliminaCaro Giovanni anche su questo concordiamo ma probabilmente tu credi che al momento non esista mentre io credo che l'attuale ne abbia le caratteristiche. Forse entrambi sbagliamo ma tu, come me, hai voglia di osservare e valutare ciò che ci circonda e visto che il modello governativo da te più volte invocato è, per fortuna (a mio avviso), non realizzabile, dobbiamo scegliere fra ciò che c'è. Io forse dò troppa importanza all'aspetto economico e, forse, le problematiche istituzionali da te evidenziate avrebbero dovuto essere in prima fila ma un altro limite del mio pensiero è rappresentato dalla convinzione che i grandi moti popolari e rivoluzionari, prima che gli ideali, hanno avuto, come miccia, la fame. Un caro saluto
RispondiEliminaFrancesco
Per non annoiare oltre giuro che questo è l'ultimo intervento. Io penso che che la miccia per i cambiamenti, non necessariamente rivoluzioni o moti popolari, siano state sempre fornite da chi governava anche se poi gli effetti sono stati sempre l'opposto di quanto desiderato.Grazie Francesco per l'attenzione. Giovanni
RispondiEliminagrazie a te per la voglia di dialogo che dimostri e buona domenica
EliminaE' difficile credere nel "credo" di Francesco: è molto difficile!
RispondiEliminaPersonalmente, sono più vicino a quello che dice Giovanni e non certo (e solo) per preconcetta mancanza di fiducia: sono quaranta anni di "fatti" che mi hanno, ahjmé, convinto.
Eppure il lucido razionalismo di cui Francesco è intriso -quasi a relegare nel mondo dei visionari il buon Cartesio- dovrebbe indurLo a prendere atto della irreversibilità della situazione in cui ci hanno trascinato i personaggi che indica Giovanni.
Allora, ti chiedo, Francesco: come fai a conciliare la giustissima affermazione sulla vera "miccia" di ogni rivoluzione con la utopia di assegnare una pur minima credibilità a chi ci governa, ci amministra, ci angustia con una burocrazia ottusa e devastante?!
Forse, Giovanni auspica un mondo dei sogni, ineluttabilmente destinato a rimanere tale; però, pure tu che credi ancora nella Befana!!!
Che ci piaccia o no, dobbiamo rassegnarci, perché questo è quello che passa il convento e non si vedono, almeno nell'orizzonte breve, prodotti migliori.
Consoliamoci solo con il fatto che almeno noi abbiamo avuto la possibilità di conoscere e ricordare Uomini migliori: i nostri figli, neanche quello!
Un abbraccione,
Ettore.
Caro vecchiaccio, assomigli sempre più ad Ernesto Calindri in un vecchio "carosello"che pubblicizzava un amaro. Coniugare insieme rassegnazione e consolazione è proprio di chi molla e, se così fosse, mi chiedo : che senso ha dialogare su questi temi?. La situazione sarà irreversibile quando qualcosa o qualcuno ci toglierà la possibilità di pensare e di parlare e anche in quel caso non sarà la fine ma l'inizio di moti contro quel qualcosa o qualcuno. Tangentopoli, l'euro, la non politica berlusconiana, il bipolarismo, la nascita di un partito on line e tutto ciò che ha caratterizzato l'ultimo trentennio dimostrano che la frase gattopardiana citata da Giovanni non è appropriata perchè oggi il "popolo" ha molto più potere. Io, parte del popolo, cerco di eserciterlo analizzando ogni aspetto delle mie scelte senza alcun credo immutabile e temo l'agnostica rassegnazione quanto l'oltranzistica contrarietà ideologica che crea solo paraocchi. Un abbraccione
EliminaFrancesco
Francè, a parte il fatto che il paragone con quel superbo attore mi lusinga (anche in versione tavolino da bar in mezzo alla strada), credo che i tuoi rinomati assi cartesiani non siano stati applicati alla triste realtà italiota.
RispondiEliminaScusa nè: ma a quale "popolo" ti riferisci? spero non a quello italiano che, il suo "potere", lo ha dilapidato, sputtanato, delegandolo a un "non politico" prima, ad un comico arruffapopolo dopo ed ora ad uno che non ha mai lavorato un'ora nella sua vita e che tenta di accalappiarne l'eredità.
Purtroppo tu (e i pochi come te), pur facendone parte, quel "popolo" non lo rappresenti o meglio rappresenti quello che dovrebbe essere ma che ha atrofizzato questa capacità.
Francè, forse un tempo avevo i paraocchi dell'ideologia -di cui conservo solo i pilastri, spero,fondamentali- ma non mi sono mai "rassegnato" a questo irrefrenabile declino di tutto quanto in cui credevo; e non solo io.
Purtroppo, è la constatazione di una realtà tanto amara quanto deludente che mi fa sembrare un "rassegnato" (mai "agnostico" in ogni caso!) ma mai uno che "molla": se no, non mi esporrei alle tue saette!
Tu auspichi "moti" che nessuno saprà mai suscitare e, soprattutto, condurre; la Storia, ahimè. ci insegna che, sullo Stivale, di quelle cose se ne sono avute ben poche e, per di più, in uno spazio temporale ben definito e limitato e, ancor per di più, totalmente ininfluenti, se non addirittura controproducenti.
Rassegnati, quindi, Amico mio: il popolo italiota bue è e bue rimarrà, in secula seculorum!
Un abbraccione,
Ettore.