domenica 27 gennaio 2013

Alea iacta est ?!

"Ho scoperto a chi presumibilmente darò il mio voto!”
Con questa frase, Gino ha comunicato ad alcuni di Noi che, forse, era finalmente riuscito ad individuare un candidato da votare senza “turarsi il naso”; l’entusiasmo che traspariva da questa comunicazione sembrava quasi una sorta di “liberazione” che lo opprimeva e che opprime la maggior parte del popolo italiano: per Lui, il dado era (quasi) tratto!
Siffatta “folgorazione” è avventa sulla via o meglio sulle onde dell’etere e precisamente seguendo una delle tante trasmissioni televisive che ci deliziano durante tutto l’arco della giornata, salvaguardando solo le ore dei pasti che, però, sono occupate dai vari TG più o meno schierati.
Gino ci dice che questo homo novus della politica lo ha colpito “per la chiarezza e l'incisività delle idee, né di destra né di sinistra ma di buon senso, e soprattutto nuove anche se tengono conto, specialmente nel recepirne lo spirito, della vecchia esperienza italiana negli anni che hanno determinato il boom economico del dopoguerra”.
Personalmente, non posso che essere contento, quasi lo invidio, per Gino -di cui sono note l’adamantina onestà intellettuale e la granitica saldezza dei principi morali- che, forse, è riuscito ad intravedere una fioca lucina la termine di questo oscuro, interminabile tunnel quale è la politica (volutamente minuscolo) italiota: ma sono contento solo perché Gli sono Amico e non certo, ahimè, perché il suo entusiasmo abbia qualche speranza di concretarsi, altro ahimè.
Certo, tutti ci ringalluzziremmo se potessimo fare l’analisi sulla persona piuttosto che sull’ideologia (ammesso che ne esistano ancora!), se potessimo guardare i contenuti e la qualità delle argomentazioni prospettate (affermazioni di Francesco) ma, ancora ahimè, ci manca la materia prima; basta approfittare del maltempo e passare la giornata a seguir questa parodia di “confronto elettorale” che ci viene propinata a man bassa: trovatemi un altro come quello che ha trovato Gino ed io lo voto senza se e senza ma!
Ma, ammesso e non concesso che questo “qualcuno” esista, la domanda più immediata sarebbe: e come fa ad essere eletto? Su quale manipolo di eroi baserà la sua forza per portare avanti discorsi seri, concreti, fattibili?
E qui, casca l’asino, nel senso che l’attuale porcellum (con tutto il rispetto per il nobile e prelibato animale ispiratore) è lo strumento principe per stroncare qualsiasi velleità migliorista, purificatrice, rigeneratrice, chiamatela come vi pare; questo subdolo sistema liberticida (perché impedisce la libera espressione del voto, subordinandolo alle scelte dall’alto) continuerà a vanificare le capacità personali a tutto vantaggio di un gregge di “alzatori di mano” che ha rinunciato alla propria dignità “per un pugno (anzi tanti pugni) di €”.
Ad onor del vero, bisogna riconoscere che un partito ha fatto un timido tentativo di “ridare la voce agli elettori”, attraverso le cosiddette “primarie” che hanno consentito al popolo di illudersi di contare qualcosa e ad un plotoncino di candidati di sperare di essere messi in lista, in virtù dei voti raccolti. Ma questa immagine di “trasparenza”, ancorché ridotta, probabilmente, è stata inquinata delle solite caramille perpetrate nelle segrete stanze; cosa che è avvenuta puntualmente nel “collegio” di Anzio-Nettuno dove il candidato che aveva ottenuto più voti di tutti è stato posizionato, in lista, dietro altri che ne avevano ottenuti meno della metà.
Vabbè, direte Voi: che si vuol pretendere quando si è irreggimentati in una legge elettorale come quella che abbiamo noi?
E poi, a ben pensarci, questa parodia, questa stortura di “strumento democratico” ha anche una caratteristica che la rende unica nell’universo delle “Democrazie avanzate”; infatti è un ossimoro, in quanto istituzionalizza la figura dell’eletto-elettore, dal momento che un eletto in più collegi, dovendo optare per uno solo, lascia il posto libero a chi lo segue in tutti gli altri: in pratica, lo elegge! Per cui, la domanda è: ma se sono anni che TUTTI (compreso suo “padre”) dicono che la si deve cambiare e NESSUNO la cambia, un motivo dovrà pur esserci?
E se, come mefistofelicamente insinua Giovanni, andasse bene a TUTTI così com’è?!
Un abbraccio,
Ettore.

5 commenti:

  1. Francesco Miredi28 gen 2013, 09:36:00

    Caro Ettore, non è stata cambiata semplicemente perchè per farlo occorre la maggioranza del Parlamento e alle varie proposte modificatrici presentate, la maggioranza democraticamente eletta ha posto il veto sulla diminuzione del premio di maggioranza.
    Francesco

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  2. E perche' la minoranza non ha votato le proposte della maggioranza? hanno ragione sempre e solo loro ? Secondo me e' il solito scaricabarile : non si possono mettere d'accordo se proprio vogliono cambiare la legge oppure la verita' e' prerogativa esclusiva di una parte soltanto? Giovanni

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  3. Carissimo , leggendo i commenti di “Cui prodest” (chissà perché ultimamente i titoli dei post sono tutti in latino ???) ho scoperto che abbiamo un corso di dotti storici, sottili filosofi e profondi teologi ma nessun povero pragmatico.
    Per fortuna nella nostra carriera non abbiamo dovuto affrontare nessuna guerra cruenta altrimenti saremmo ancora qui, dopo quarant’anni a discutere se iniziarla o meno.
    Inoltre, non sazi di tanto, pure nella corrispondenza con email altri sottili conversatori hanno continuato a disquisire, diciamocelo pure, del sesso degli angeli, fintanto che qualcuno che non sapeva dove andare a parare ha fatto come diceva quel politico fiorentino che qualcuno si è ripreso il pallone perché non voleva più giocare (dopo che aveva perso!).
    Ma spiegatemi bene una cosa: viviamo forse in Paese dove basta chiacchierare e fare promesse impossibili per farlo funzionare???
    Non sarebbe opportuno essere un po’ più concreti???.
    Senza voler essere “provocatorio”: non è forse vero che per governare ci vogliono i numeri ?? Di cosa stiamo parlando ???
    Spiegatemi perché bisognerebbe votare un “illustre sconosciuto” che , se gli va bene , porterà a casa i voti necessari alla sola sua elezione in Parlamento o tutti gli altri piccoli movimenti che, messi insieme, ancora se gli va bene arriveranno al 5% .
    Ditemi cosa potranno valere le “idee” (sic!) che portano avanti in campagna elettorale ?
    Forse MPS e Balotelli sono idee?????
    Pensate veramente che agli Italiani più del lavoro per i propri figli e il benessere familiare interessi chi ha comandato in MPS????
    Alla fine, resteranno come sempre due grandi partiti che si contenderanno il potere, lo sappiamo bene tutti : uno “di proprietà” e l’altro apparentemente più autonomo, e sarà uno di questi a governare.
    Vogliamo forse tornare indietro di venti anni?? Vogliamo credere alle illusioni di chi vede un futuro modello i Comuni medievali (almeno quelli funzionavano ??? Oppure, vogliamo sfasciare tutto, senza nulla saper costruire ??? Oppure, vogliamo passare il resto dei nostri giorni a diventar scemi dietro la salita e la discesa dello spread??
    Pensiamo forse che appena finite le elezioni , chiunque vinca, possa cambiare l’Italia dalla mattina alla sera ??? Che tutti troveranno il lavoro , magari anche quello che piace di più; che avremo soldi da spendere;che le industrie andranno a mille e che nessun politico ruberà o si farà corrompere .
    E saremmo tutti felici.
    Non sarebbe meglio fare come si fa nel Calcio e cioè, quando la squadra va male, cambiare prima l’allenatore e poi magari anche i giocatori ??
    Almeno proviamoci !
    Ciao a tutti,
    Oliviero

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    Risposte
    1. Se ho capito bene (ma non ne sono sicuro perché mi sono un po' perso tra la decine di domande e il centinaio di punti interrogativi) piuttosto che perdere tempo (con la democrazia) dopo aver nominato Monti ora nominiamo Bersani magari senza neanche la scocciatura della scadenza di 5 anni di legislatura e il problema è risolto. Francamente questo mi sembra come quello che prese il pallone e pretendeva di aver vinto (senza giocare).

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  4. Caro Oliviero sostazialmente condivido quello che hai scritto , in particolare l'ultima proposta che hai fatto. Il problema pero' , secondo me , è proprio quello: come si fa a "cambiare prima l'allenatore e poi magari anche i giocatori"? Io non credo che siano sufficienti le elezioni. Saluti. Giovanni

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