mercoledì 2 gennaio 2013

Riflessioni su quale Futuro?!

Fra meno di due mesi, questo tanto esaltato –e, subito dopo, vilipeso- Popolo sovrano sarà chiamato a fare da notaio, mandando a “rappresentarLo” una schiera di personaggi del tutto sconosciuti (se non alle Segreterie dei partiti) che si apprestano a dividersi, more solito, un’altra, sostanziosa torta: un’altra pagata da noi!
Da un annetto a questa parte, però, sembra che quel “Popolo” stia timidamente abbandonando la non esaltante veste da bue, per assumere quella, se non proprio da toro, almeno da vitello giovincello, prima che venga sottoposto alla ingloriosa operazione.
Se a questo si aggiunge il (per me) lodevole e, pare, riuscito tentativo del cosiddetto “Governo tecnico” di fare allontanare il Paese da quel pericoloso baratro cui l’avevano colpevolmente spinto decenni di governacci (di ogni colore), si potrebbe avere una timida ma anche ragionevole speranza che il prossimo turno elettorale possa partorire un qualcosa che sia o abbia in nuce, almeno, il meno peggio.
E’ vero che ci vuole ben poco, quasi niente per esserlo; è vero che decenni di malcostume politico non si eliminano “con un sol colpo di scorrevole”; è vero che per espugnare le cattedrali fortificate dei tanti corporativismi non basterebbe nemmeno la più raffinata poliorcetica; è vero che l’atavica propensione italiota al particolarismo egoista (a danno del bene comune) è una tara difficilmente eliminabile; è vero…..è tutto vero ma, almeno, si è riusciti a vedere un qualcosa che smuove la palude e che non sia il solito sasso che fa tanta scena per poi far ritornare tutto com’era.
Finora su questo nostro Blog, abbiamo espresso le nostre opinioni in termini, diciamo così, metafisici, nel senso che abbiamo detto tutto ed il contrario di tutto, magari pure incazzandoci ma tutti ci siamo arenati difronte all’atroce dilemma: “…datemi un nome ed io lo voto!”
Io, però, dico che bisogna, smetterla di cercare “un nome”; bisogna fottersene dei “nomi”, non fosse altro che sono sempre gli stessi e quei pochi nuovi, sono portatori (non)sani di qualunquismo arrabbiato, arruffone, a forti tinte megalomani, totalmente privo di concretezza programmatica.
Io dico che bisogna superare le categorie politiche in cui siamo stati abituati a muoverci sempre più lentamente, sempre più vicini ad una abulica rassegnazione, obnubilati da sconci balbettii, millantati per “discorsi politici”.
Io dico che è ora di rottamare un’Italia pericolosamente “all’antica”, irresponsabile ed instabile, ed iniziare a costruirne Una che l’avvicini a quell’Europa che, ci piaccia o no, è l’orizzonte di tutti i Paesi membri, magari puntando alla realizzazione di quello Stato federale che potrebbe essere la panacea dei tanti guai odierni.
Io dico che bisogna smetterla di farsi “rappresentare” da degli impresentabili, in termini sia di fedina penale che di occupazione pluridecennale di scranno, cercando di individuare persone in grado di riportare al Politica alla sua vera natura: quella di fiume che scorre, impetuoso, tra gli argini della legalità e dell’interesse generale.
Io dico che è necessario passare dalle prefiche, dalle tricoteuses a persone con gli attributi, in grado cioè di saper prendere anche decisioni impopolarissime, purché finalizzate al raggiungimento di una accettabile soglia di stabilità, foriera di progresso.
Ora che ho “detto” tutto questo, Vi dico pure non a “chi” ma a “cosa” darò il mio voto.
Lo darò a quella “cosa” che avrà in programma cose fattibili e non sogni irrealizzabili e, magari, pure dannosi; lo darò a quella “cosa” che mi presenterà una lista di nominativi “scremata”; lo darò a quella “cosa” che mi saprà dimostrare che i sacrifici che mi sono stati e che mi saranno chiesti serviranno per raggiungere un obiettivo ben preciso e non chimere ideologiche o populistiche; lo darò a quella “cosa” che farà sentire me, Italiano generico medio, un partner eguale tra gli eguali e non un morto di fame, per di più claunesco; lo darò a quella “cosa” che sappia guardare al futuro con occhio abile e competente, senza scordare il passato; che sappia finalmente portare a termine tutte quelle riforme indispensabili a traghettare il Paese da una struttura post-bellica ipergarantista ma pesante ad una più agile e più vicina a quella degli altri Paesi con cui dovrà convivere confrontarsi.
Se poi questa “cosa” sarà targata “Monti” o solo vi si ispirerà, poco importa: l’importante che mi dimostri di avere tutte le intenzioni di proseguire sulla strada appena tracciata.
Io la mia l’ho detta e, spero, sia concreta; ora à Vous e…che le danze inizino!
Un abbraccione a tutti,
Ettore.

8 commenti:

  1. Carlo Minchiotti3 gen 2013, 16:04:00

    Caro Blog, permettimi di presentarmi. sono quello dell'articolo immediatamente precedente, al quale, nonostante una sostanziale vicinanza al tema proposto da Ettore, ha risposto una nobile, ma quasi inesistente dal punto di vista numerico , pattuglia di "eletti" . L'invito a partecipare ad una riflessione di ampio respiro merita ancora una volta l'incondizionato plauso per Ettore alla cui fantasia creativa ed al cui entusiasmo tutto il Corso deve molto.
    Ma Tu, Blog, prima che la piazzetta si affolli,rispondi a due mie curiosità/provocazioni:
    - è, nei fatti, nella sostanza, " meraviglioso" un Corso che non avverte la necessità di partecipare non solo ai dibattiti ma anche quando corre l'obbligo morale di celebrare un nostro Punto di riferimento? E, sempre quel Corso, questo Corso, Noi, merita tante attenzioni, tanti sforzi per tenerlo unito- onore ad Ettore ed a pochi altri- se per ignavia e voluta, colpevole, ignoranza di mezzi di trasmissione molto ben conosciuti per altre prioritarie necessità, si nasconde, non si espone, non partecipa, latita? E, questo "meraviglioso" Corso può contare solo su cinque, a volte sei, al massimo sette partecipantialle discussioni, sempre gli stessi? Hai compreso, Blog, che così non va ma, soprattutto, è il caso che qualcuno Ti dica veramente come stanno le cose e con chi hai a che fare, visto che, comunque, vivi abbastanza bene per il sacrificio di tre, TRE, dico tre, ripeto 3, Persone. Ed allora vengo alla seconda domanda, questa pertinente ma altrettanto provocatoria.
    Caro Blog, Ettore ha scritto, da par suo, l'Agenda Magliocchetti . Sembra che, dopo quella di Monti, la Sua sia la più onesta. Abbiamo saputo da Ettore la Sua inclinazione verso una politica che non esiste e che, in Italia, ancora per lunghi anni, non esisterà. Rimando allo scritto / Agenda di Ettore per un serio "memento" su quello che Egli auspica.
    La mia richiesta di chiarimenti, rivolta al "meraviglioso" Corso, non ai quattro,sette soliti noti, riguarda quale comportamento,secondo Voi, occorre tenere verso i candidati Massoni che in eccezionale numero, si presentano per essere eletti. Ne conosciamo molti, siedono negli alti posti di vertice,affollano il Parlamento, popolano le banche, le industrie, sono vicini alla Chiesa, hanno la Benedizione della Chiesa, stanno trasversalmente in tutti gli schieramenti, governano l'Italia da tempo e si candidano, nel nome di comunità, fratellanze,ong, cattocomuniste,ebraiche ed islamiche, a prendere ancora più potere. E Tu Blog, che hai provocato, come risponderai a questa mia provocatoria provocazione? Arrossirai,o dirai che sto esagerando dal momento che i problemi sono ben altri? Si, è vero: le situazioni di crisi sono tante e gravissime. Ma a risolverle ci si sono solo loro ed allora ecco che, se non sai e non vuoi, devi rivolgerti altrove:Grillo? L'Uomo della rivoluzione civile? I loro accoliti ? Ma ,a pensar male, vorrei sbagliarmi,potrebbero affacciarsi a breve, già nelle prossime settimane, le poche che ci dividono dalle elezioni, formazioni armate che, in questo liquido liquame,possono trovare forza e sporche loro ragioni per riemergere?
    Blog, dammi la possibilità di leggere le centinaia di risposte che l'invito di Ettore merita e che le mie provocazioni Ti hanno fornito per uno spunto di sostegno alla mia modesta cultura.
    Carlo Minchiotti

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  2. Caro Ettore, ma come farai ad individuare quella “cosa” che avrà in programma cose fattibili e non sogni irrealizzabili e, magari, pure dannosi; ecc. ecc.? Tutte quelle belle cose che dici. Saranno tutte fattibili? E come ci si può fidare se l'art. 67 della Costituzione stabilisce che ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato? Ognuno potrà cambiare idea; è previsto dalla Costituzione.
    Ieri sera ho rivisto in TV sulla "7" "Il Gattopardo", quando al "principe di casa Salina", uomo integerrimo, un inviato del nuovo stato piemontese gli va a proporre la candidatura al Senato e, molto onestamente, risponde che il nuovo mondo è fatto di personaggi di altra taglia, e rifiuta con la famosa frase "Se vogliamo che tutto rimanga com'è bisogna che cambi tutto". E anche la risposta di Don Fabruzio è emblematica: E anche la risposta di Don Fabrizio è emblematica: "...E dopo sarà diverso, ma peggiore."
    Che il Signore ce la mandi buona.
    Zeta

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  3. Eccomi di nuovo a dire la mia. In verità ho atteso prima di intervenire perche’ , correggetemi se sbaglio, ho avuto la sensazione che il mio post sia sempre l'ultimo( anche quando e’solo il secondo ) . Mi domando se siano le mie parole che interrompono il dibattito in quanto troppo lontane anche da una minima condivisione ….. oppure e’ come dice Carlo . In questo caso io , però, sono per la libertà assoluta compresa la legittima astensione.
    Ettore vorrebbe sostenere la “ cosa” che appare più utile all’Italia e che contenga una serie di propositi onesti e trasparenti ; Carlo si interroga sul potere esercitato dalla massoneria e sul fatto che con i nuovi ingressi in Parlamento, tale potere continuerò ad aumentare.
    A Ettore dico che non poteva scegliere un periodo peggiore per valutare un programma di governo : sarà difficile trovare qualcuno che dica la verità nella campagna elettorale già in corso.
    A Carlo dico che non c’è solo il problema che ha esposto ma ci sono anche schiere di pregiudicati, indagati, rinviati a giudizio ( che non sono neanche competenti come le categorie citate da Lui) e quindi del tutto inutili : stanno ai loro posti solo per il personale ed egoistico interesse .
    E che dico io ? Io come al solito dirò cose che traggono spunto dal passato e ci indicano la via del presente .
    La situazione politica , economica , sociale , morale in cui versa la nostra Patria scaturisce da un groviglio di interessi , legami, lacci e laccioli , lobby , malaffare , politica corrotta, architettura dello Stato sbilenca , Sindacati, movimenti, Organi Costituzionali, leggi e leggine che impediscono qualunque azione riformatrice e di vero progresso . Un nodo inestricabile che nessuno sa o vuole sciogliere : il NODO di GORDIO !!!
    C’è un solo modo per sciogliere questo nodo : alla maniera di Alessandro con la spada !
    E mi fermo qui perché penso di essere stato sufficientemente chiaro.
    Concludo ricordando i due Fucilieri di Marina i quali , se, come ritengo, ritorneranno in India saranno l’esempio piu’ grande di dignita’ ed onore che le persone di cui parlavamo prima non saranno ovviamente in grado di comprendere ed imitare.
    A tutti ed in particolare ai " Marò" auguro : MERRY XMAS and HAPPY NEW YEAR.
    Giovanni



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  4. Caro Carletto Minchiotti, che vuoi "guidare" il Corso nelle tue crociate (anche se non capisco bene contro chi o cosa o come) forse confidando nella disponibilità di un Ettore, che ricopri di lusinghe in attesa di altrettante, pur se più sommesse, lusinghe (appunto) e tanto da ridimensionare il BLOG ad un sostanziale "duetto" (con contenuti interventi di altri due o tre colleghi...). (Nota: poi non ci si lamenti della scarsa partecipazione...). Ma lo sai Tu, cosa è la Massoneria? Io, pur non essendo massone, dopo che il mio nome apparve nei famigerati elenchi, via via mi sono dovuto documentare un po'. Ebbene, in Italia esistono
    più di cento "Obbedienze" massoniche quasi sempre in competizione fra di loro e con lotte intestine ancor più forti, tanto da rendere impossibili o poco
    credibili grandi capacità di penetrazione o di condizionamento della Massoneria nostrana. Diverso è il caso di Associazioni massoniche (o tipo tali!) internazionali di carattere economico-finanziario come il "Billderberg" o il "Ben I Britt" sionista ed altre, quelle si, che sono potenti... forse in Italia la lobby più forte è l'Opus Dei. Tutte le Democrazie occidentali sono comunque caratterizzate dalle influenze delle lobbies. Non ci si stupisca. Fa parte del gioco. E Tu che vorresti? Che i candidati portassero scritto in fronte lo sponsor per non votarli..e magari votare qualcuno che è ancor più lobbista e non appare tale?
    Non è un discorso facile. Lo stesso dicasi, caro Giovanni, per gli indagati (?) e gli imputati...con questo tipo di giustizia c'è poco da stare tranquilli...la imparzialità e la obiettività di certe inchieste e di certi processi convincono sempre meno...Meglio, credetemi, non lanciare anatemi ed essere più realisti e modesti. Un caro saluto. Carlo MORI

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  5. Francesco Miredi4 gen 2013, 09:29:00

    Ieri, subito dopo aver letto il commento di Carlo Minchiotti, ho ritenuto di dover intervenire e credo che a breve sarà pubblicata la mia "riflessione" a riguardo. Oggi voglio commentare brevemente il pensiero di Carlo Mori che mi trova concorde nella sostanza (anche se il tono è poco tollerante e controproducente allo sforzo di Ettore e Carlo Minchiotti teso a risvegliare una voglia dialettica e di confronto fra i compagni del corso) ma che necessita di alcune precisazioni. Gli Ordini massonici in Italia sono soltanto due e derivano dalla scissione avvenuta durante il periodo fascista fra un gruppo che appoggiò apertamente il regime e l'altro che volle essere indipendente e contro il quale fu emesso un ordine di scioglimento. Quell'altro, il Grande Oriente d'Italia, proprio per l'indipendenza politica, è l'unico ad avere un riconoscimento a livello internazionale (passaporto massonico) ed ha al proprio interno vari Riti (sarebbero paragonabili a master di specializzazioni) che hanno diversi indirizzi esoterici ma un'unica obbedianza. A livello di coesione e di un conseguente potere relazionale è impensabile un paragone con l'Opus (che come tu dici è la più potente) e per questo i due Ordini, da anni, stanno cercando di ricongiungersi con scarso successo perchè anche in massoneria, come in tutte le associazioni, i difetti umani spesso hanno il sopravvento sulle ideologie e sugli scopi che hanno formato il gruppo. Se mi permetti, apprezzo, comunque, la tua volontà di apprendimento perchè non è corretto parlare (o meglio sparlare) di cose che non si conoscono.
    Francesco

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  6. Caro Francesco, ma che dici...ci sono tantissime Obbedienze ognuna delle quali vanta riconoscimenti, passaporti massonici (che lasciano il tempo che trovano) etc. Credo che siano più di 150!. Il Grande Oriente d'Italia(il più numeroso ed antico- quello di Garibaldi, Carducci -Gran Maestro Raffi) ad esempio, ha perso da tempo il riconoscimento della Gran Loggia d'Inghilterra (ambitissimo e fondamentale) che ora riconosce la Gran Loggia Regolare d'Italia(quella della scissione di De Bernardo, per intenderci- Gran Maestro Venzi) c'è l'Obbedienza di Piazza del Gesù (quella della scissione di Fera degli inizi del '900)che faceva capo a Salvatore Spinello, con altre varie Obbedienze scaturite nel tempo per varie scissioni, fra queste quella degli ALAM ex loggia Ghinazzi (che ammette le donne-gran Maestro: Pruneti), altre Serenissime grandi Logge che non sto a menzionarti, altre Obbedienze sono a carattere regionale, pur avendo anche esse riconoscimenti internazionali... ce ne è un vero e proprio firmamento ed ognuna, ribadisco, vanta le sue esclusive e non trascurabili credenziali. Leggiti il libro di Mola sulla Massoneria in Italia.. sei rimasto indietro circa le tue conoscenze in materia al dopoguerra...La scissione di Piazza del Gesù dal Goi non avvenne durante il Fascismo che aveva abolito la Massoneria, ma prima, mi pare nel 1908, e scaturiva dalla esigenza di un migliore rapporto col Vaticano che aveva scomunicato i Massoni, fautori dell' unità d'Italia col Risorgimento (quasi tutti i protagonisti erano infatti massoni).Il paragone con l'Opus Dei è impensabile...hai ragione, specie se si pensa alla superiore (di gran lunga) capacità di quest'ultimo di pesare sulle decisioni più importanti. Il tentativo di ricongiungimento fra Goi e Piazza del Gesù ebbe successo per pochi anni, grazie alla mediazione di Licio Gelli. Poi ognuno tornò per la propria strada e non ci furono altri tentativi, ma solo scissioni e nuove Obbedienze (altre sorsero per conto autonomo). Non sono ingeneroso nei confronti dei colleghi che fanno qualcosa, solo che queste cononue reciproche "lusinghe" (chiamiamole così) alla fine vengono a noia...Ciao a tutti. Carlo MORI

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  7. Francesco Miredi4 gen 2013, 11:00:00

    Caro Carlo, ho già letto il libro di Mola che non considero una cronostoria obiettiva e ti indicherò poi altri testi un po' meno partigiani. L'Inghilterra ha riconosciuto il Grande Oriente già tre anni fa e Gli Stati Uniti ed il Canada danno valore formale solo a questo passaporto massonico. Alam e Piazza Gesù sono collegabili all'Ordine di Di Bernardo e tutte le congregazioni regionali sono collegate con i due Ordini principali. Le gerarchie massoniche sono di tipo orizzontale e ogni singola Loggia ha ampi poteri discrezionali (all'interno della Loggia il Maestro Venerabile conta più del Gran Maestro) e questo può indurre a pensare ad una frammentazione che, in realtà, non esiste. Spero, comunque, di poter un giorno parlare con te personalmente anche di queste cose.
    Francesco

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  8. Caro Francesco, ho scritto la risposta nel tuo successivo intervento. Un caro saluto. Carlo MORI

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