Un' ultima passeggiata a Ciavai,tra chiese e osterie, tra passato e presente.
In mezzo ad un bosco di lecci e
pini marittimi sorge, a circa 700metri sul livello del mare, un Santuario
dedicato alla Madonna delle Grazie. Presso i marinai della città era molto
diffuso il Suo culto, come testimoniano gli ex-voto. Con una suggestiva
posizione a picco sul mare, il Santuario domina il Golfo ed è ben visibile
ancora oggi dai naviganti come in passato.
In posizione panoramica con vista sulla costa da Portofino a Sestri Levante; la chiesa è
stata costruita nel 1430, nel suo interno si può ammirare un ciclo di affreschi
e la statua della Vergine in legno, d'origine fiamminga.
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Massimo RICCOBALDI
...chiaramente non commento me stesso. Ma voglio porgere ai miei due lettori una mia riflessione.
RispondiEliminaLeggo sui giornali odierni titoli del tipo"Arrestati in 20 tra cui Greganti e Scajola","Sospetti di corruzione per l' Expo".
Ricorderete il mio collega (poeta) e compaesano D'Andrè nella sua canzone dedicata a Carlo Martello, ad un certo punto recita :"...è mai possibile, porco d'un cane, che le avventure di questo reame finiscano tutte in braccio a grandi puttane".
Parafrasandolo mi vien da dire : "...è possibile, orrenda iattura, che ogni patria avventura debba finire in mano alla Magistratura?"
Magistratura che, sia detto chiaramente, fa solo il proprio dovere.
Giovanni aveva parlato dell'influenza negativa che il maggior partito comunista europeo,per molto tempo, aveva avuto sullo sviluppo della nostra dignità nazionale.
Ma quì si tratta di ben altro.
In attesa vi abbraccio,
Massimo.
Caro Massimo, io credo che i tuoi scritti abbiano tantissimi elettori perchè sono semplici, nascono dal cuore e, per questo, poco commentabili se non per farti i complimenti che, se ripetuti nel tempo, diventano stucchevoli....se posso aggiungere una nota negativa, io li leggo con invidia perchè non ho la tua stessa possibilità di rivivere materialmente i luoghi della mia infanzia. Il tuo commento non ha alcuna attinenza con i ricordi della nostra infanzia perchè attiene, purtroppo, al mondo reale; a quel mondo che ciscuno cerca di vedere e di vivere attraverso ideologie politiche o valori sociali e morali che ritiuene le più giuste ma che franano costantemente davanti all'unico vero idolo...il denaro. Ca... stavo dimenticando l'abbraccione.
EliminaFrancesco
Ciao, anche questo racconto e' veramente piacevole... complimenti ... mi raccomando scrivine ancora... mi piace scoprire Chiavari dalle tue riflessioni... a breve tornero' a visitarla per la centesima volta e passero' nei posti da te descritti sempre che il tuo caro figliolo acconsenta...ciao ciao Monica
RispondiEliminaAnch'io da ragazzo andavo a Sestri Levante ed ho avuto la fortuna di visitare la chiesa che domina il mare dall'alto.
RispondiEliminaDavvero bei ricordi anche i miei ,relativamente alla Liguria, a Chiavari, al Tigullio!!!
Per Francesco, ..puntura di spillo: un refuso ha fatto sì che tu scrivesse che Max, invece di tanti lettori, ha tanti ...elettori!!! Lapsus ..elettorale per il "25!?
Consolati, Max, fino ad oggi io non son ancora "franato" sull'unico idolo denaro, e spero di non franarci mai: il mio mondo reale si ammanta di valori spirituali, morali, intellettuali, sociali, politici (in rigoroso ordine di importanza), che contribuiscono a farmi apprezzare anche il ricordo del passato.
marco
Carissimo Marco,
Eliminauna sola cosa:grazie. Anche a nome del Tigullio.
MAX.