sabato 3 maggio 2014

La vie en rose

Chi l’avrebbe mai detto, chi avrebbe mai potuto immaginare che si sarebbe arrivati a questo punto?
Eppure e con un solo colpo di scorrevole (espressione padulisticamente  nota solo a Fanti e Cavalieri), ci troviamo proiettati in una dimensione ai più ignota ma, a detta dei nuovi profeti del popul-femminismo nostrano, foriera di meraviglie inimmaginabili.
Siamo stati fortunati a poter vedere il prorompere di questa nouvelle vague del femminismo 3.0 che sta per travolgere il mondo maschilista che abbiamo conosciuto: sarà l’alba di una nuova Era, al cui confronto, il regno di Saturno era poco più di un circolo-anziani!    continua .......
Ettore.











3 commenti:

  1. Massimo Riccobaldi3 mag 2014, 19:50:00

    Carissimo Ettore,
    tu affronti un tema molto caldo, ma lo fai dalla trincea sbagliata e quindi avrai solo critiche e forse neanche quelle.
    Io condivido in linea di massima il tuo ragionamento, non credo che per te sia una grande consolazione, voglio, però, soffermarmi su alcuni aspetti.
    L'invidia del pene ha travagliato i sonni di intere generazioni di femministe, ma per la donna intelligente non è così.
    La donna intelligente sa che proprio da lì nasce la nostra debolezza, la donna intelligente ha sempre dominato il maschio e la sua presunta superiorità affidandosi alle potenti armi che la natura le ha affidato.E lo ha sempre fatto lasciando al maschio l'illusione di essere lui il dominante. Tutto sommato va bene così.
    La donna intelligente, comunque, sa che il maschio è necessario nella società, nella famiglia e anche in politica.Ecco perchè ho fiducia nel buonsenso della maggioranza silenziosa delle nostre donne.
    Per quanto riguarda la tua domanda finale al momento non vedo elementi per escludere
    la veridicità di quanto tu ipotizzi.
    Un virile abbraccio,
    Massimo.

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  2. Sono d'accordo con Ettore. Ma una cosa di buono è propria del genere femminile : fino a prova contraria non ci sono le quote rosa negli ultras del calcio! In queste ultime disgustose manifestazioni , che dovrebbero portare alla definitiva chiusura degli stadi, almeno non c'erano rappresentanti del genere femminile. Ma siccome siamo in Italia anche queste schifezze, compresi i bambini che accompagnano le squadre all'ingresso in campo, continueremo a doverle sopportare! Saluti anticalcio. Giovanni

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  3. Bellissima l'ettoriade sulle donne! Un alto esempio di ironia graffiante e concreta.
    Non ho visioni prospettiche al riguardo, se non che le esagerazioni tendono ad autoeliminarsi, almeno lo spero!
    Per Giovanni: è una magra consolazione che le donne-ultras non spopolino, ma non è mai detto che un domani possa verificarsi. Per i bimbi che accompagnano le squadre in campo, teoricamente non vedo " la schifezza", se non l'uso improprio dei bimbi stessi, che però, proprio in quanto innocenti, aiutano ad uno sguardo più sereno della spirito della partita. La schifezza non sono donne o bimbi, ma il culto fine a se stesso della vittoria ad ogni costo, che sotterra valori di impegno sportivo, che prewscindono il risultato.
    Anche in questo caso, ove campagne mondiali si consumano sul razzismo, (che è in forma sicuramente piu' limitata della violenza) come mai non si fanno spot sulla sportività e sulla lealtà ?
    Speriamo che qualche donna sia l'iniziatrice di tali forme di pensiero condiviso.
    Nonostante tutto, w il calcio!!!
    Marco

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