domenica 27 aprile 2014

Succedaneità

Leggere l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia del 24 aprile (leggi), oltre a indurmi il consueto piacere, mi stimola alcune riflessioni che concernono sia il concetto stesso di “Destra” sia e, soprattutto, il perché si è arrivati a questo punto.
Riflessione che vede come attori principali due miei “pallini” che a non tutti piacciono ma che, vuoi o non vuoi, stanno lì: la fine delle Ideologie ed il ruolo del “popolo sovrano”.    leggi ancora ........


      
  
Ettore. 

6 commenti:

  1. Massimo Riccobaldi27 apr 2014, 20:23:00

    Amici miei,
    Ettore scrive col cuore. Un cuore severo forse "vetusto" ma limpido e profondamente onesto.
    Non usa la penna ma la clava. Non può essere frainteso perchè le sue frasi non sono mai ambigue!
    I suoi interventi sono molto interessanti,stimolanti e decisamente impegnativi.
    Ecco perchè di tanto in tanto mi permetto di proporre al blog,come ho già avuto modo di dire, le mie facezie che suonano come le barzellette di una settimana enigmistica tra un cruciverba e un rebus.
    Un abbraccione a Ettore e a tutti voi,
    Massimo.

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  2. Caro Ettore, come ho avuto modo i dire tempo fa, la generazione politica cui ti riferisci era di una pasta che non si trova più in commercio. Avevano vissuto in tempi che l’attuale generazione non può nemmeno immaginare. Erano dei sopravvissuti ad una selezione praticata dagli immani conflitti nei quali si erano trovati a combattere ogni giorno sia per le proprie idee ( giuste o sbagliate) sia per le concrete necessità relative anche allo spirito di conservazione fisica e psichica.
    Ora, in nome di una libertà tanto sbandierata quanto ipocrita, siamo finite nelle grinfie di caste ben più numerose: c’è chi ci giudica e non può essere giudicato, chi ci tassa mentre i suoi redditi non lo possono essere, chi ci taglia gli stipendi ed aumenta i suoi, chi maledice gli evasori e banchetta con le imposte.
    Allora non giudicare male il povero popolo bue che cerca di seguire quel pifferaio magico del momento che promette giustizia, lavoro ed equità.
    A volte mi domando come mai il Padreterno ha deciso di incenerire Sodoma e Gomorra: in fondo erano due piccole cittadine di provincia con qualche migliaio di abitanti. Ora il lavoro sarebbe più redditizio e per motivi che fanno impallidire quelli che Lo fecero incazzare migliaia di anni fa!
    Un saluto. Giovanni.

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  3. Massimo Riccobaldi29 apr 2014, 14:05:00

    Carissimo Giovanni,
    quello che tu dici è condivisibile, ma mi spieghi perchè tra le tante nazioni che hanno vissuto gli orrori che l'attuale generazione neanche può immaginare, limitiamoci all'Europa,soltanto l'Italia non riesce a trovare la dignità di popolo sovrano(come giustamente dice l'ottimo Ettore).
    Nazioni come la Germania hanno perso la guerra ,altre come la Francia hanno avuto laceranti divisioni, altre ancora pur vincendo hanno visto crollare un impero....eppure tutte, pur tra tante difficoltà ,hanno più dignità di noi. Qualche "commento" fa ebbi modo di dire che noi non siamo e non siamo mai stati un popolo.Mi viene in mente il Regno Unito: diverse identità nazionali, diverse squadre di calcio(e questo la dice lunga) ma una sola bandiera, un solo popolo.
    Chissà perchè del nostro Corso siamo sempre gli stessi a confrontarci pur avendo una radice comune e un mezzo di comunicazione così eccellente
    Un abbraccione,
    Massimo

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  4. Caro Massimo, tra tutti i paesi che hai citato ce n'e' forse uno che ha avuto un partito comunista cosi ' forte e così legato all'URSS come il nostro? Tu partecipi da poco e gli altri diranno che sono monotono ma.....repetita iuvant!Giovanni

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  5. Francesco Miredi29 apr 2014, 16:59:00

    Caro Giovanni, a volte faccio proprio fatica nel seguire i tuoi ragionamenti. Non posso contestare il riferimento alle caste ed ai poteri perchè solo un cieco non li vedrebbe così come posso giudicare comprensibile la voglia di credere al pifferaio magico ma perseverare è diabolico. La caratteristica del nostro popolo è quella di voler credere a ciò che fa più comodo senza "impegnarsi" nell'analizzare razionalmente la situazione e cambiare idea solo quando si trova con il c... per terra. Io credo di poter affermare che il vecchio partito comunista, quello realmente legato all'URSS, poteva sì rappresentare un freno allo sviluppo del nostro Paese ma dovremmo far riferimento ai politici ante anni 60 che, di fatto, non hanno mai avuto un peso governativo. Uno dei primi politici progressisti capace di vedere il pericolo derivante dalla corruzione, dall'assistenzialismo clienterale e dall'associazionismo politicoimprenditoriale fu proprio Berlinguer spalleggiato prima da Ugo La Malfa e Malagodi e poi da Moro: Berlinguer era inviso sia ai comunisti filorussi sia ai socilaisti e sia ai così detti moderati progressisti democristiani. Non credere ora che io voglia tessere le lodi di Berlinguer al quale imputo la grande responsabilità di aver contribuito alla stesura dello Statuto dei Lavoratori senza prevedere che, così come era stato fatto, avrebbe, con il tempo, imbrigliato l'economia privata ma voglio semplicemente porre l'accento sul fatto che l'argomento del giorno è la scarsa capacità di analisi del nostro popolo non l'influenza dell'URSS. Un caro saluto
    Francesco

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  6. Caro Francesco, tu che fai dell'eloquenza la migliore arma , ricorderai certo uno dei più illustri maestri di questa arte. Catone che, a prescindere, terminava le sue orazioni con la frase " Carthago delenda est! ". Non mi posso certo paragonare all'illustre antenato, ma almeno una frase a prescindere consentila anche a me.E poi le mie accuse si riferiscono alla sfera etica , morale e religiosa.Il continuo attacco alla morale, alla famiglia, alla Patria , alla Religione,all'imprenditoria ed alla proprietà privata non hanno radici in quella che è stata la più diffusa dottrina materialistica del secolo scorso? E quello che più mi dispiace è che generazioni di brave persone, compreso anche Berlinguer, sono state affascinate dal pifferaio che suonava la balalaika. Un saluto. Giovanni

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