venerdì 30 gennaio 2015

L'erba del vicino non sempre è più verde

Che io sappia, vengono definiti “provincialotti” coloro che, oberati da inguaribili complessi, cercano di trovare al di fuori della loro domestica, ristretta, area di riferimento motivazioni o personaggi che riescano, in qualche misura, a dar loro una certa qual patente di legittimità e di esistenza.
Costoro, quando si tratta di confrontarsi con realtà o personaggi che esorbitano dalla loro monotona e sterile routine, letteralmente, prendono una cotta per quello che vedono o che sentono (senza capirlo, però) e si consegnano, anima e corpo, a questi nuovi messia. Un po’, come quei bambini che eleggono ad idolo il supereroe del momento.  Altro ........
Ettore.

martedì 27 gennaio 2015

Uomini di condominio (per non parlar del cane)

I fatti narrati sono, solo in parte,  frutto di fantasia.
Nel Condominio dove abito vige il massimo rispetto tra i condomini.              
All'ingresso, accanto all'ascensore, una lapide ricorda il primo Amministratore, il Condominio porta il suo nome; ad ogni pianerottolo, in una bacheca, è conservata la fotografia dei condomini residenti al piano, riuniti attorno ad un tavolo, in una delle tante riunioni conviviali.
Il Condominio, composto da quaranta appartamenti e cinque negozi, si articola su due scale, Baobab e Fior di loto, animate da sano antagonismo; nelle Assemblee i vari condomini, sempre tutti presenti, fanno a gara per collaborare con l'Amministratore che spesso è messo in imbarazzo. Altro .......
 Massimo RICCOBALDI





sabato 24 gennaio 2015

Non nominare il nome di Dio invano

Gli assassini che hanno compiuto l’orrenda strage nella redazione di  Charlie Hebdo  hanno accompagnato la macabra litania dei kalashnikov con il grido di "Allahu Akbar!”.
I cristiani che, alla fine del I secolo dello scorso millennio, si fecero abbindolare da quel Dieu le veut! urlato dal monaco Pietro l’Eremita, partirono, con entusiasmo anelante sangue, per la prima Crociata.
Sulle fibbie dei cinturoni dell’ esercito nazista  campeggiava lo storico motto "Gott mit uns".
Il Congresso statunitense consacra, nel 1956, come  motto nazionale "In God we trust".   Altro ........
Ettore.



lunedì 19 gennaio 2015

Un posto al sole


Nell'estate del 1934 Hitler, oramai saldamente al potere, lancia sguardi bramosi verso l'Austria; Benito Mussolini non fa mistero della profonda antipatia che nutre per il collerico dittatore tedesco: “Non sono affatto contento che Hitler abbia fatto una rivoluzione sulla falsariga della mia. I Tedeschi finiranno per rovinare la nostra idea...Io non mi fido”. L'Anschluss significherebbe, per l'Italia, la comunanza diretta delle frontiere con una massa di novanta milioni di tedeschi; il Duce (in quei tempi ancora con la lettera maiuscola per tutti gli Italiani) si rende conto che, se l'Italia vuol vivere, deve assicurarsi uno spazio africano più fertile e largo.
Mussolini ritiene che l'Italia non possa  ingaggiare un conflitto con l'Inghilterra per costringerla a cedere una parte delle sue colonie, come incautamente vorrebbero alcuni esasperati nazionalisti; preferisce volgere lo sguardo verso l' Etiopia, confinante con le nostre  due povere colonie dell' Africa Orientale.  Continua ..........
Massimo RICCOBALDI


mercoledì 14 gennaio 2015

Finché c'è vita.....

Ma…, non capisco, stai ancora a casa invece di andare dal dottore dopo che hai fatto le capriole per poter avere un appuntamento con lui!? Scusami, sei mio marito ma non ti capisco! Se ricordo bene dovresti già essere allo studio da lui, o mi sbaglio?
No, non sbagli affatto! Tant’è vero che, come vedi, anche se con lentezza, mi sto vestendo per recarmi al suo studio. Spero solo che la macchina non mi dia fastidi come ha fatto per i giorni scorsi quando ha avuto difficoltà ad andare in moto.  Altro ........

Un abbraccio a tutti, 
Nello il Berrettino 

lunedì 12 gennaio 2015

La sentinella

                                                                    
La Democrazia è come la sentinella: vigila dalle mura e difende le “libertà” che Essa garantisce.

Ma la sentinella può solo difenderle queste “libertà”, via via “conquistate” nel tempo: il voto e le pari opportunità alle donne, la libertà di religione e stampa e pensiero, il libero movimento e la “privacy”, i matrimoni gay e  avere due mamme, la moltiplicazione dei sindacati e dei partiti politici, l’accoglienza dei migranti e la  tolleranza delle loro usanze, l’eutanasia e l’aborto,  il dialogo multiculturale e il buonismo a prescindere. Insomma  quel complesso di regole e relazioni che, favorevoli o contrari, debbono essere da tutti accettate per poter affermare di vivere nella  “Democrazia” contemporanea. Altro ......

Giovanni

domenica 11 gennaio 2015

Modena oggi

Buongiorno Modena.        
Dopo una tazzina di caffè, una rapida occhiata alla stampa locale: “Violenta rapina nell'abitazione di due anziani”, “Forzati e saccheggiati dieci garage in un condominio” , “Scippo violento, picchiata e derubata giovane donna”, “Sfondano una vetrina col SUV e saccheggiano il negozio”.
Sono oramai notizie relegate in quarta pagina, nessuno ci fa più caso se non le vittime, come quella anziana signora aggredita, malmenata e derubata davanti alla tomba del marito. Tutto normale, quindi,  inforco la bici che stranamente è ancora al suo posto e corro incontro al nuovo giorno.   Altro .......

Massimo RICCOBALDI   




mercoledì 7 gennaio 2015

...e io pago!

Il filmato, pietosamente ammiccante, che ritrae le nostre due connazionali, Greta e Vanessa, che implorano –quasi accusandolo di inerzia- il Governo perché le liberi al più presto dalle grinfie dei loro prigionieri, suscita (almeno in me) alcune perplessità.
Perplessità che, intendiamoci bene, non riguardano affatto la tragedia umana che emana da quei volti emaciati, quanto le conseguenze che atti individuali –ancorché finalizzati al bene- possono avere su un’intera Nazione. Una Nazione, peraltro, estremamente emotiva, culturalmente arretrata, dalle reazioni clitoridee ma pur sempre disposta a dividersi in guelfi e ghibellini alla minima occasione: dal festival di Saremo alle vicende più strazianti.  Continua .......

Ettore.



sabato 3 gennaio 2015

La quarta sponda

Giovanni Giolitti veniva da una salda famiglia borghese che aveva dato allo Stato funzionari, magistrati, militari. Di cultura ne aveva poca, a parte la quotidiana pagina del Vangelo che la figlia gli attribuisce, egli non leggeva che le pratiche d'ufficio. Eccellente amministratore, possedeva la rara capacità di riuscire ad applicare le regole del bilancio alla politica, riuscendo a trovare spesso la soluzione migliore per far quadrare i conti nel complicato panorama politico dell'epoca, attenuando l'ostilità socialista, accettando l'appoggio liberale e ottenendo l'aiuto dei deputati cattolici che seguitavano a definirsi “ cattolici deputati ”; la Chiesa è sempre stata maestra in questi distinguo, e poi era ancora valido il “non expedit”...formidabile aiuto  al nascente  Regno d' Italia.  Leggi .......


Massimo Riccobaldi