Nell'estate
del 1934 Hitler, oramai saldamente al potere, lancia sguardi bramosi verso
l'Austria; Benito Mussolini non fa mistero della profonda antipatia che nutre
per il collerico dittatore tedesco: “Non
sono affatto contento che Hitler abbia fatto una rivoluzione sulla falsariga
della mia. I Tedeschi finiranno per rovinare la nostra idea...Io non mi fido”. L'Anschluss
significherebbe, per l'Italia, la comunanza
diretta delle frontiere con una massa di novanta milioni di tedeschi; il
Duce (in quei tempi ancora con la lettera maiuscola per tutti gli Italiani) si
rende conto che, se l'Italia vuol vivere, deve assicurarsi uno spazio africano
più fertile e largo.
Mussolini
ritiene che l'Italia non possa
ingaggiare un conflitto con l'Inghilterra per costringerla a cedere una
parte delle sue colonie, come incautamente vorrebbero alcuni esasperati
nazionalisti; preferisce volgere lo sguardo verso l' Etiopia, confinante con le
nostre due povere colonie dell' Africa
Orientale. Continua ..........
Massimo
RICCOBALDI
Cantvano i soldati: " Quando la pugna diventa pugnetta, ogni gerarca a partire si affretta. Per ogni minimo stormire di vento, chiedono e ottengono medaglia d'argento, Solo a Starace , di tutti il più stronzo, medaglia di bronzo." . Bei tempi. Giovanni
RispondiEliminaSe Riccobaldi commenta la storia,
RispondiEliminaecco Giovanni che apprezza di botto:
bravi ragazzi, leviamci la boria
ed a gustare pensiam al risotto
tanto succoso e talora corretto
con l'amarognolo dello radicchio:
tale l'Italia appare all'aspetto
con cipolline e d'aglio uno spicchio
piangere fa dei suoi figli presenti
il suo passato di gran confusione
che vide lo spirto di grandi intenti
sfiorire di botto come un alone!
(endecasillabi a rima alternata.. a ruota libera!)
Ci sarebbe molto da scrivere circa i rapporti tra il Duce ed il Fuhrer ma si potrebbero sintetizzare in un semplice -ma riduttivo- "l'allievo che superò il maestro"-
RispondiEliminaMi piace come hai raccontato l'evento, caro Massimo: con semplicità, verità storica, senza trionfalismi o denigrazioni.
L'unica cosa che non mi è piaciuta è la possibilità che dai di considerare Badoglio una cosa o un'altra: fu solo la seconda, impiegò i gas e si arricchì ogni oltre limite.
Caro Giovanni, il tuo amaro sarcasmo è solo verità: sarà stato pure una macchietta inventore di macchiette ma seppe morire da Uomo.
Un abbraccio,
Ettore.
Carissimo amico,
Eliminapermettimi alcune osservazioni in merito alla figura di Badoglio.
Di lui ho detto che non era nè fascista nè antifascista ma soltanto badogliano, mi sembra già una condanna.
Per quanto riguarda la possibilità di considerarlo Marchese o il maggior responsabile della disfatta, mi preme far notare che oltre alla Commissione d'Inchiesta sui fatti di Caporetto,
anche Mussolini non esitò a porre su di lui la sua fiducia. La stessa scelta la compì anche Vittorio Emanuele, a più riprese. Quale diabolico fascino emanasse quella grigia figura resta un mistero.
Per quanto riguarda l'uso del gas sulle truppe abissine, non c'è dubbio che sia da condannare.
Ma cosa dovremmo dire degli Eserciti Alleati, nel secondo coflitto mondiale, e dei loro bombardamenti a tappeto( con l'uso anche di bombe al fosforo) sulle città italiane e tedesche,oramai ridotte allo stremo?
Cosa dovremmo dire degli Stati Uniti e del loro disinvolto uso di "LITTLE BOY" e "FAT MAN" su due città giapponesi? Due ordigni atomici con caratteristiche perversamente diverse per studiarne gli effetti su uomini e cose.
Degli orrori compiuti dai tedeschi e giapponesi non ne parlo perchè già condannati dalla Storia.
Un abbraccione,
Massimo.
Caro Ettore, la mia era solo una "curiosità" storica perchè in quel tempo la canzoncina era veramente in voga.
RispondiEliminaNon ci può essere sarcasmo nei confronti di chi ha ripetuto la fatidica frase " Saluto al Duce"anche di fronte alla morte che gli fu data, in modo sommario, contro un muro di Milano.
Era in tuta perchè lo avevano riconosciuto mentre faceva il solito" footing " mattutino,
" Guarda, sembra Starace..." avevano detto e lui rispose: "Io sono Starace!".
Comunque la pensasse seppe rimanere coerente alle sue idee fino alla fine. Giovanni
VIRUS (di cui io sono una mutazione genetica), prima di lasciarci, aveva previsto la nascita di una nuova formazione politica: "FORZA RENZI".
RispondiEliminaTutto sotto la regia del "grande vecchio ", che sembra nuovamente sorgere ad EST del nostro orizzonte politico.
Aveva ragione?