mercoledì 7 gennaio 2015

...e io pago!

Il filmato, pietosamente ammiccante, che ritrae le nostre due connazionali, Greta e Vanessa, che implorano –quasi accusandolo di inerzia- il Governo perché le liberi al più presto dalle grinfie dei loro prigionieri, suscita (almeno in me) alcune perplessità.
Perplessità che, intendiamoci bene, non riguardano affatto la tragedia umana che emana da quei volti emaciati, quanto le conseguenze che atti individuali –ancorché finalizzati al bene- possono avere su un’intera Nazione. Una Nazione, peraltro, estremamente emotiva, culturalmente arretrata, dalle reazioni clitoridee ma pur sempre disposta a dividersi in guelfi e ghibellini alla minima occasione: dal festival di Saremo alle vicende più strazianti.  Continua .......

Ettore.



6 commenti:

  1. Caro Ettore, la tua ultima frase proprio non mi è piaciuta.
    Ma, e tu lo dici da sempre e ce la meni appena puoi, se l'Italia è sempre scesa a compromessi, proprio adesso deve cominciare a essere "seria"???
    Non è il caso prima di arrrivare a così drastiche soluzioni, cominciare a verificare queste "Organizzazioni umanitarie", che non penso siano poi così tante, da chi sono ispirate, che scopi hanno, dove prendono i finanziamenti. etc.., e poi eventualmente, come succede nel caso dei rapimenti "normali", decidere una volta per tutte il blocco dei fondi.
    ........... e dire che con il Natale pensavo fossi diventato più buono.

    Oliviero
    PS: sul rapimento di Moro qualche perplessità mi è rimasta !

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  2. E' la stessa cosa di chi innesca la macchina dei soccorsi per sci fuori pista, scalate o regate con meteo avverso e noto da tempo. Ricordate che in Tibet poi ci hanno chiesto il conto per i soccorsi di chi si era arrischiato pur essendo stato sconsigliato? Saluti. Giovanni

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  3. Massimo RICCOBALDI9 gen 2015, 13:58:00

    Caro Ettore,
    è sempre un piacere leggerti, anche se qualche volta ho bisogno di qualche pausa per riflettere. Ma questo è un limite mio. Concordo pienamente con te, concordo con Giovanni soprattutto con il riferimento al Tibet. Rispondo,ora, ad Oliviero che, da buon Modenese, non va troppo per il sottile.
    Ve le immaginate le reazioni della Presidentessa della Camera Signora Boldrini se qualcuno osasse solo proporre quello che giustamente dice Oliviero? Ve la immaginate la reazione del mondo pacifista-quartomondista-cattocomunista, in continuo aumento grazie anche all'attuale politica della Chiesa. Stiamo morendo di buonismo, che oramai confina con la vigliaccheria.
    Vi abbraccio,
    Massimo.

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  4. Diceva Charles de Gaulle in un suo discorso del 1959 :"Noi siamo comunque prima di tutto un popolo europeo di razza biamca, di cultura greca e latina e di religione cristiana. Che non ci raccontino delle storie!... Coloro che spingono verso l'integrazione hanno un cervello da colibri'. Cercate di integrare l'olio con l'aceto.Agitate la bottiglia dopo un secondo, si separano di nuovo. Gli arabi sono gli arabi e i francesi i francesi."
    Vuoi vedere che il presidente Charles de Gaulle dopo aver coraggiosamente combattuto il nazismo (intriso di razzismo) era diventato pure lui razzista?

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  5. Caro Virus, voglio rispondere alla tua domanda facendo anche qualche precisazione.
    Il Generale De Gaulle non può essere considerato in alcun modo un razzista in quanto basta ricordare che , dopo una giravolta clamorosa (quasi quanto quelle che notoriamente si fanno in Italia) concesse l’autonomia all’Algeria, inimicandosi i “coloni” ed i militari che erano il suo terreno di coltura. E questi lo ripagarono aizzandogli lo ”sciacallo”…………… ricordate il film?
    Quanto sopra per sottolineare che le parole di De Gaulle non sono prodotte dal razzismo ma da un dato di fatto incontrovertibile. E qui mi fermo perché il discorso sarebbe lungo e forse noioso.
    Quanto poi al fatto che abbia combattuto coraggiosamente contro il nazismo mi sembra una enorme esagerazione ormai assodata dalla Storia.
    Sicuramente era uno che ci sapeva fare a vendere il fumo ma, dopo la sua autonomina a capo del governo della Francia libera, credo che le sue mani non abbiano più visto un granello di polvere da sparo.
    Ciao Virus. Giovanni

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  6. Bello il grande (e comune) dubbio di Ettore, così come sarebbe positiva la verifica (onesta) proposta da Oliviero: ma credo ormai che il tempo utile sia passato; l'unico arbitro che ci dirà la linea da seguire saranno ..gli avvenimenti che caleranno sulle nostre teste, al di là di ogni nostra "ritardata" valutazione del problema!
    Per De Gaulle, ricordiamoci che i francesi, al di là di olio e aceto, hanno inventato per le loro insalate la SAUCE..( credo si scriva così..), che tutto riunisce, condensa, coagula, uniforma !!!
    Che sia LA SOLUZIONE??!!

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