E così anche l’ultimo mito che resisteva in questo sciagurato Paese è impietosamente caduto: da un paio di giorni, nessuno si può più arrogare il diritto di autoproclamarsi senza macchia e senza peccato! In Italia non esistono più “migliori”, in nessuna parte: adesso siamo o meglio, sono tutti allo stesso livello, peraltro molto infimo. Non voglio maramaldeggiare, però i recenti fatti che hanno visto come protagonista una figura politica di spicco sono sintomatici dello spregio con cui i cosiddetti politici nostrani interpretano il ruolo che è stato loro conferito. E non mi riferisco ai gusti sessuali (io, comunque, resto un acerrimo sostenitore della insostituibilità di quel capolavoro della natura, così magistralmente reso evidente da Gustave Courbet ne l’Origine du monde) e nemmeno al fatto che venisse usata l’auto di servizio per scopi non certo “istituzionali”; mi riferisco alla totale mancanza di dignità personale e di rispetto nei confronti di quanti lo avevano votato, non presentando le sue immediate dimissioni da una carica che lui stesso aveva sputtanato con tanta disinvolta faciloneria. E poi, la comparsa dell’immancabile “certificato medico”, questa onnipresente panacea italiota che monda ogni furberia e che condanna all’inefficienza perpetua la pubblica amministrazione. Sì, un “governatore” ha avuto lo stesso comportamento di un travet qualsiasi, preso a piacere ma con la differenza che quest’ultimo, quando gli va bene , guadagna 1000 €. al mese; certo che ora il ministro Brunetta dovrà quantomeno rivedere la sua lodevole battaglia contro i “fannulloni”!
Ragazzi : qui c’è qualcosa che non quadra!
Come lascia poco spazio alla quadratura etica della politica locale l’ondata di nefandezze che sta risalendo lungo lo Stivale e che, per il momento, si è fermata sulla “Linea gotica”: è un tsunami di porcherie che sta travolgendo le oramai “ex” isole felici governate dagli anche loro “ex” paladini della questione morale. Anche in questo caso, non voglio farne una questione di parte, dal momento che sono assolutamente certo che, mutatae mutandis, non si troverebbe niente di meglio. Anche in queste vicende, ravviso quell’approccio di spregio di cui sopra, ad ulteriore dimostrazione che nell’oramai anche lui “ex” Bel Paese la funzione o la carica pubblica vengono intese - e quindi utilizzate - come un “orticello privato” da cui trarre il massimo beneficio personale. Non sono tanto ingenuo da pensare che dovrebbero essere tutti cherubini, pienamente soddisfatti del salario d’onore; però, porca miseria, ci dovrà pur essere un limite inferiore, al di sotto del quale si precipita nella delinquenza più abietta?!
Ditemi voi, Ragazzi, se in Italia c’è un qualcosa di cui poter andar fieri, a parte
A me, semplice elettore-contribuente, non basta avere il “miglior presidente da 150 anni in qua”, né mi basta sentirmi ripetere che l’Italia ”uscirà meglio e prima dalla crisi economica”, né mi basta sperare che la “libertà di stampa” è garantita al massimo. Io vorrei sapere, invece, perché la sanità pubblica è una voragine senza fine; perché i trasporti sono di poco più efficienti (ma non sempre) di quelli del secolo scorso; perché un terzo del territorio non è controllato dallo Stato; perché la magistratura è quella che è; perché le Forze Armate sono ridotte in uno stato di mera sopravvivenza; perché sono sempre gli stessi ad aggiudicarsi gli appalti pubblici; perché non si riesce a fare nemmeno la più piccola delle riforme, da tutti sbandierate come “indilazionabili”; perché non c’è corrispondenza tra i balzelli pagati ed i servizi ricevuti; perché abbiamo annichilito la ricerca; perché non esiste meritocrazia; perché il debito pubblico continua ad aumentare (io non sarei nemmeno in grado di scriverlo in cifre!); perché.....
Ragazzi: ancora una volta, c’è qualcosa, anzi molto che non quadra!
Chi mi conosce sa bene che il bicchiere lo vedo sempre mezzo pieno, quasi da passare per un inguaribile sognatore. Però, credetemi, di fronte a questo sfascio sistematico e prolungato, portato da ogni parte ed a tutti il livelli, anche la mia vena ottimistica comincia a vacillare.
C’è qualcuno che può darmi una mano a riprendermi?!
Grazie, Ettore.