mercoledì 11 agosto 2010
Quale Dio ?
Leggo sempre il “Buongiorno” di Gramellini su “La Stampa” anche se non leggo quasi mai quel giornale.
Lo leggo sempre perché scrive in maniera meravigliosa anche delle cose più sconvolgenti che accadono nel mondo, condendo il tutto con la fine ironia di “chi sa cosa dice”.
Ieri, per esempio, ha scritto di un fatto che avrebbe albergato meglio nei secoli bui del Medio Evo o in un pulpito savonaroliano o in un tetro tribunale dell’Inquisizione: un vescovo ausiliario tedesco avrebbe scritto (sì, proprio scritto in modo che non ci potessero essere equivoci!) che la morte dei giovani nella calca della love parade erano la vindice conseguenza dell’ira dell’Altissimo per la loro condotta peccaminosa.
Una vendetta cioè di Colui che è “l’Amore che tutto regge”e che, non si capisce perché, non abbia provveduto a “punire” anche le altre centinaia di migliaia di “peccatori”.
Ragazzi, ma qui siamo al livello di Sodoma e Gomorra dove non si riuscì a trovare un solo “giusto” che le salvasse dal loro orrendo destino!!!
Scusatemi- e mi rivolgo a coloro che sono molto più addentro di me nelle questioni religiose: ma non ci avevano insegnato che il “nostro” Dio è migliore degli altri perché è “paterno e misericordioso”?!
Alla faccia della “misericordia”? pensate un po’ cosa ci dobbiamo aspettare se, ogni tanto, si adombra solo un pochino!
Quello che mi lascia sconcertato non è tanto e solo il pensiero di un pover’uomo che ha sbagliato Evo, quanto il silenzio (almeno io non ho letto niente in proposito) delle alte gerarchie ecclesiastiche su delle affermazioni che lasciano, a dir poco, esterefatti.
Pensavo che la Chiesa, preso atto del fallimento di posizioni manichee in un mondo decisamente più scafato, avesse cambiato registro e stesse adoperandosi per recuperare terreno, mettendo in atto una politica con meno dogmi e più vicinanza umana.
Pensavo che quel presule sarebbe stato cacciato via in malo modo, additandolo pure al pubblico ludibrio e non ricorrendo al solito lavaggio dei panni sporchi in famiglia, ammesso che sia stato fatto.
Ma sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano, specie se esternate da un poveraccio come me cui restano solo una speranza ed un monito.
La speranza, che questa Istituzione che ha condizionato, nel bene e nel male, l’esistenza di miliardi di uomini per due millenni si liberi finalmente di ogni retaggio oscurantista; il monito, che non si deve partecipare a feste con più di dieci invitati, rigorosamente tutti con il cilicio d’ordinanaza.
Ciao a tutti,
Ettore.
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Caro Ettore,
RispondiEliminainfine ci sei riuscito a schiodarmi dalla mia sedia a sdraio in riva al mare perché ogni tanto, quando parli di Chiesa, mi fai venire l’orticaria.
Anche i preti dicono cazzate, non è una novità. Rileggiti le pagine del Vangelo e vedrai quanto spesso i dodici sparano sciocchezze a raffica e ci vuole tutta la pazienza del Salvatore per non prenderli a calci nelle sante natiche. Se il Vescovo tedesco ha detto quello che affermi ha sicuramente sbagliato. D’altra parte, che non sia a causa delle loro colpe che gli uomini vengono colpiti dalle disgrazie, Gesù lo ha ribadito più volte separando nettamente i colpi della vita dalle colpe degli individui.
Non so se le testate giornalistiche collegate alla Chiesa ne abbiano parlato e in che termini, ritengo, comunque, che la Chiesa non sia affatto tenuta ad intervenire su tutte le scempiaggini che dicono preti e vescovi sparsi sull’orbe terraqueo. La Chiesa non è un partito, né un’impresa commerciale, né la custode di un’ideologia. La Chiesa è un'altra cosa e non inseguirà mai il mondo “scafato”, né farà propaganda, né campagne di promozione o di difesa, né tenterà di “guadagnare terreno” ma cercherà sempre e comunque, spesso faticosamente, la verità, perché sa che non saranno i suoi patetici sforzi a convertire il mondo ma Cristo che opera suo tramite.
La Chiesa annuncia Cristo presente tra noi e la lieta novella che siamo figli di Dio e non moriremo in eterno. Questo è il mandato che la Chiesa ha ricevuto da Cristo non quello di moltiplicare gli adepti. Ecco perché regge da più di 2000 anni, suscitando lo scandalo di quegli illuministi da strapazzo convinti che l’uomo senza Dio sia più libero. In realtà la storia ha dimostrato che l’uomo senza Dio è libero solo di fare cose aberranti, di creare un’ infinità di “ismi”- e sappiamo che fine hanno fatto- di suscitare guerre mondiali e genocidi, di avvelenare il pianeta, di legalizzare l’omicidio di bimbi nel ventre materno.
Dio è realmente “paterno e misericordioso” e non è certo lui che vuole il male dei suoi figli anche se, per motivi che oggi non comprendiamo, lo permette. Poiché questo è un grande mistero troppo al di sopra della nostra capacità di comprensione, ha condiviso con noi il dolore incarnandosi e lasciandosi massacrare sulla croce nel modo più straziante pur essendo completamente innocente. Con il suo sacrificio, ci ha dato la “chiave” per sopportare il male e per trasformarlo in bene mediante l’offerta al Padre, deponendolo in quel grande calderone di grazie che deriva proprio dal martirio e dal dolore accettato e offerto per il bene di tutti. E il bello è che questa apparente assurdità (assurdità per chi non crede) funziona e funziona alla grande.
(Segue)
Inoltre, se leggerai con attenzione alcuni testi (°) che non seguono la dilagante vulgata atea e scientista, ti accorgerai che nei secoli la Chiesa è stata molto meno oscurantista dei poteri civili operanti nelle varie epoche. La sua azione è stata equilibratrice e il suo messaggio di pace e di amore, di difesa e rispetto della vita e dell’uomo, anche nei momenti più bui della sua storia, ha portato speranza, gioia, ottimismo, conforto, amore.
RispondiEliminaMai nessuno, in nessuna religione, in nessuna epoca ha pronunciato le parole di Cristo: “ama il tuo nemico”. Basterebbe questo per far capire che la Chiesa trae la sua forza da qualcosa di superiore e mai visto prima, segue un Dio incarnato e non un’ ideologia o le mode del momento. Troppo spesso quella che sembrava la ricetta decisiva, la soluzione ai problemi dell’uomo verso un futuro di felicità e giustizia è diventata un passato da rimuovere con imbarazzo.
Come dice Antonio Socci, “chi sposa lo spirito del tempo resta presto vedovo”.
Un abbraccio.
Luigi Chiavarelli (Giggione)
(°) – Mi permetto di consigliarti:
“ Perché non possiamo essere atei” di Francesco Agnoli (PIEMME); “Dio è cattolico ?” di Rino Cammilleri (LiNDAU); “False accuse alla Chiesa” di Luigi Negri (PIEMME); “Indagine su Gesù” di Antonio Socci (Rizzoli); “La vittoria della ragione” di Rodney Stark (LiNDAU); “Qualche ragione per credere” di Vittorio Messori (Mondadori).
Pur volendolo, non sarei mai stato capace di esprimermi con la trascinante foga di Gigi, inequivocabile segno della Fede che guida il suo dire. Con umiltà, mi limito a condividere con forza i suoi sentimenti.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti,
Gino
Giggione,
RispondiEliminanon ti ho risposto non perché non abbia argomenti "laici" per sostenere la mia idiosincrasia verso qualsiasi forma di teocrazia, quanto perché sto raccogliendo foraggio che sia di supporto alle mie tesi.
In tale ottica, ti sarei grato se leggessi l'editoriale del "Corriere della sera" del 23 agosto, dal titolo "I principi e la realtà" di Angelo Panebianco.
Alla prossima con abbraccio,
Ettore.