venerdì 31 maggio 2013

Il gioco legalizzato


Nella cittadina dove abito da poco più di un anno esiste un parcheggio perennemente sovraffollato.

Inizialmente, pensavo fosse dovuto alla presenza di una scuola elementare, ma poi ho notato che le auto c’erano tutto il giorno e non solo negli orari di ingresso ed uscita degli alunni. Facendo maggiore attenzione ho scoperto che gli utenti del parcheggio non erano i genitori o gli insegnanti ma i frequentatori di una sala giochi posta di fronte all’ingresso della scuola. Subito ho collegato questa situazione alla casa al mare: ogni mattina recandomi al bar vicino per acquistare il giornale vedevo un padre con due bambini intento a giocare alla slot machine. Avevo espresso la mia perplessità alla proprietaria del locale circa la presenza di minori e mi è stato risposto che era inutile eliminare quelle macchine: il giocatore si sarebbe trasferito in un altro esercizio.

Ultimamente, ho assistito a diverse trasmissioni televisive che hanno messo in evidenza il proliferare di questa sale giochi,  che spesso e volentieri producono danni irreversibili su persone psicologicamente fragili illuse di risolvere i propri problemi economici con una macchina mangia soldi. Ricordo la situazione in cui si è trovato alcuni anni fa un mio conoscente, importante funzionario statale, che alcuni anni fa ha sperperato in anticipo la sua liquidazione, i conti correnti delle figlie e la casa nel totocalcio, nel gioco del lotto e del totip, giochi con probabilità di vittoria certamente superiori a quella delle slot. La sua dipendenza da gioco lo ha portato a falsificare estratti conto, ad inventare menzogne assurde ed infine, dopo essere stato allontanato dal posto di responsabilità che occupava, è stato ricoverato per un lungo periodo di ricovero in casa di cura.

E non basta! Quelle sale gioco servono, come è noto ormai a tutti, a riciclare facilmente i proventi di attività illecite e quindi vengono gestite dalla criminalità organizzata senza che nessuno intervenga. E’ vero che lo Stato ha il suo tornaconto, ma se dovessimo fare un rapporto tra quanto incassa l’erario ed i danni prodotti alle persone più i reati tollerati è indubbio che avremmo un risultato estremamente negativo. E tutto questo nel silenzio assordante delle autorità preposte!

Per concludere, dimenticavo di dire che, non credendo nella legge dei grandi numeri (perdo regolarmente persino a testa o croce), non mi sono mai cimentato con quelle macchine infernali.
Un abbraccio,
Carlo Maria.

mercoledì 29 maggio 2013

Solitudine

I risultati delle recenti consultazioni amministrative, ancorché parziali e suscettibili di modifiche, mi hanno fatto riflettere su tre aspetti che condizionano o hanno condizionato la vita politica italiana.
Il primo aspetto riguarda il fatto che, senza la partecipazione diretta del B., quel partito ed i suoi candidati sono destinati al fallimento o, nel migliore dei casi, a radicali ed umilianti ridimensionamenti. Badate bene, la mia non è una critica né voglio innescare una delle consuete, “accese” discussioni quando si parla di Lui; la mia è solo la constatazione di un dato di fatto inoppugnabile: se è Lui il mazziere, qualche speranza ci può essere (anche se a Roma ed a Brescia non si è verificato); se poco poco si defila e lascia liberi quei quattro sciacattati di candidati, eccola lì la batosta!...leggi dopo

Un abbraccio,
Ettore.

martedì 28 maggio 2013


Ieri pomeriggio, invitato dal comitato organizzatore, mi sono recato allo Stadio Comunale di Finale Emilia per la posa della prima zolla (sintetica) del campo di calcio. Lo stadio, che fino a pochi giorni fa era occupato da una delle tante tendopoli allestite in quelle zone dopo il tremendo terremoto del 20/29 maggio 2012, non era proprio nelle migliori condizioni. Le tende (4x4 mt.) avevano lasciato grandi impronte rettangolari sul terreno di gioco e l’erba, di uno strano colore, era poca e presente solo in alcune zone del campo (il resto era ghiaia e sabbia). Ho pensato ai disagi e alle tragedie vissute dalle persone che per mesi hanno abitato su quel terreno e a quanto poco possa bastare, anche solo una zolla di finta erba, per far tornare il sorriso a chi ha tanto sofferto. E’ stata una breve e simpatica cerimonia, poche parole ma significative, qualche ringraziamento e la benedizione del giovane parroco. Il Presidente dello Junior Finale ha ricordato il 150° Corso che, primo a donare, ha contribuito a far sì che i ragazzini della società sportiva potessero continuare a praticare il loro sport preferito. Anche il giovane Sindaco ha avuto parole di elogio nei confronti del 150° che ha fatto scoprire a lui e ai suoi concittadini l’Accademia Militare di Modena, i suoi uomini e i valori che custodisce, un’Istituzione, fino al giorno della cerimonia di consegna del denaro raccolto dal Corso Montello, sconosciuta e inaccessibile.



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Oliviero

giovedì 23 maggio 2013

Ius soli o ius sanguinis?



Cari Amici

Ecco un argomento che e’ a pieno titolo nel dibattito politico e mediatico da un po’ di tempo e che oggi, pur non essendo nel programma del Governo in carica, vedra’ presto un testo che certamente proporra’ alle Camere una sostanziale modifica dei principi ispiratori della normativa vigente al fine di applicare il principio dello ius soli e riconoscendo quindi il diritto di cittadinanza italiana a chi nasce nel territorio nazionale a prescindere dalla posizione giuridica dei genitori. Tutti ricorderete il recente e preciso intervento in materia del Presiente della Repubblica.

La corrente pare scivolare in questo senso, sostenuta da facili argomentazioni che richiamano integrazione, uguaglianza, globalita’ etc..

Non voglio citare gli argomenti a sostegno delle due tesi che sono certamente noti e comunque facilmente rintracciabili; voglio invece dire che non condivido questa apertura e posso solo immaginare un’attenuazione dei vincoli attuali per ottenere la cittadinanza, una piu’ spedita ed efficiente procedura per quanti realizzino i requisiti.
Certamente sono contrario ad una applicazione del principio sic et simpliciter. Inoltre ritengo che una legislazione in materia debba essere coordinata e concordata con gli altri Paesi Europei, visto che essere cittadini di uno Stato EU, comporta automaticamente una serie di diritti e facilitazioni presso tutti gli altri Stati.

Un abbraccio a tutti

Renato

giovedì 16 maggio 2013

Affidamento condiviso, uguaglianza o demagogia?


 
Con la Legge n. 54 del 2006, è stato introdotto “l’affidamento condiviso”, un istituto che regola l’affidamento dei figli, e quindi l’esercizio della la potestà genitoriale in caso di cessazione della convivenza fra i genitori.

L’espressione verbale può essere confusa con “l’affidamento congiunto” ma il significato è completamente diverso in quanto quest’ultimo richiede una completa cooperazione fra i genitori che non si ha, perché materialmente impossibile, nel “condiviso”. La materiale impossibilità nasce dal fatto che i due genitori non vivono nello stesso posto e, quando hanno con sé i figli, devono educarli da soli mantenendo inalterata la genitorialità e la relazione genitoriale di entrambi i genitori; concetto molto più facile a dirsi che a farsi. continua

Francesco.

lunedì 13 maggio 2013

Il troppo storpia


Il continuo "confronto" dialettico e gli ultimatum scambievoli che i fratelli-serpenti del nuovo Governo si scambiano , la drammaticità della crisi economica ,hanno fatto passare in secondo piano la tragica sequenza di aggressioni consumate a Milano negli scorsi giorni. Tragedia della follia, si afferma con giustificazioni, dramma per due famiglie che non rivedranno più i loro cari, uccisi da un povero diseredato, anche lui vittima di un sistema ingeneroso e, per tanti aspetti, delinquenziale.

Non riesco a difendere l'aggressore, del quale ha poca importanza il colore della pelle; ne giustifico, in parte l'operato in considerazione delle cause che possono avere determinato la sua aggressività. È quello che è successo, può nuovamente accadere. È sperare che non succeda è pura utopia.  In  tutte le città d'Italia questi giovani uomini si arrabbattano nell'unico lavoro che sia loro consentito quando non sono assorbiti nelle campagne: la vendita di cianfrusaglie, di oggetti di scarsa qualità che è anche difficile comprare. Tutti offrono le stesse cose per cui è proprio difficile pensare che essi , alla fine di una giornata lavorativa, di una settimana o del mese , abbiano guadagnato quanto possa avere in qualche modo soddisfatto le aspettative di vita....continua


Un abbraccio a Tutti,
Carlo Minchiotti

venerdì 10 maggio 2013

Napoli o Bruxelles?


Cari camerati ( nel senso di vicini di branda, come già chiarito da Piuma ) oppure cari compagni …di Corso : ma entrambi i termini potrebbero urtare le varie suscettibilità. Allora cari fratelli perché figli di Mamma Accademia. ...leggi dopo
Un saluto,
Giovanni.

mercoledì 8 maggio 2013

...e se fosse un ricorso?


Leggendo le frasi del riquadro, non si può non fare qualche riflessione sullo stato attuale della nostra giovane, troppo giovane democrazia; una democrazia nata dall’oggi al domani, cancellando “con un sol colpo di scorrevole” millenni di dominazioni, di soprusi, di diseguaglianze, di privilegi e di miseria. continua

Un abbraccio,
Ettore.

 

giovedì 2 maggio 2013

La Matematica non è un’opinione .




Lunedì pomeriggio sono andato ad assistere ad un convegno  dal titolo “La post politica” , dedicato al ricordo del giornalista Edmondo Berselli, organizzato presso il Forum intitolato a Marco Biagi.
C’ero andato, più che altro , non tanto perché interessato alla discussione ( già l’avevo inquadrata nella categoria: sai che palle!), quanto, siccome pioveva, ho approfittato per  accompagnare  con la macchina Loretta, la quale avrebbe avuto così occasione di incontrare la vedova di Berselli,  la sua più cara amica dell’infanzia e della gioventù, che non vedeva da tempo.  (continua ....)
Ciao Oliviero

P.S: Io la butto lì! Cominciate a considerate chi  avete in casa, se le vostre mogli sono casalinghe. (sic!)