Nella cittadina
dove abito da poco più di un anno esiste un parcheggio perennemente
sovraffollato.
Inizialmente,
pensavo fosse
dovuto alla presenza di una scuola elementare, ma poi ho notato che le
auto c’erano tutto il giorno e non solo negli orari di ingresso ed uscita degli
alunni. Facendo maggiore attenzione ho scoperto che gli utenti del parcheggio
non erano i genitori o gli insegnanti ma i frequentatori di una sala giochi
posta di fronte all’ingresso della scuola. Subito ho collegato questa
situazione alla casa al mare: ogni mattina recandomi al bar vicino per
acquistare il giornale vedevo un padre con due bambini intento a giocare alla
slot machine. Avevo espresso la mia perplessità alla proprietaria del locale
circa la presenza di minori e mi è stato risposto che era inutile eliminare
quelle macchine: il giocatore si sarebbe trasferito in un altro esercizio.
Ultimamente, ho
assistito a diverse trasmissioni televisive che hanno messo in evidenza il
proliferare di questa sale giochi, che
spesso e volentieri producono danni irreversibili su persone psicologicamente
fragili illuse di risolvere i propri problemi economici con una macchina mangia
soldi. Ricordo la situazione in cui si è trovato alcuni anni fa un mio
conoscente, importante funzionario statale, che alcuni anni fa ha sperperato in
anticipo la sua liquidazione, i conti correnti delle figlie e la casa nel
totocalcio, nel gioco del lotto e del totip, giochi con probabilità di vittoria
certamente superiori a quella delle slot. La sua dipendenza da gioco lo ha
portato a falsificare estratti conto, ad inventare menzogne assurde ed infine,
dopo essere stato allontanato dal posto di responsabilità che occupava, è stato
ricoverato per un lungo periodo di ricovero in casa di cura.
E non basta! Quelle
sale gioco servono, come è noto ormai a tutti, a riciclare facilmente i proventi
di attività illecite e quindi vengono gestite dalla criminalità organizzata
senza che nessuno intervenga. E’ vero che lo Stato ha il suo tornaconto, ma se dovessimo
fare un rapporto tra quanto incassa l’erario ed i danni prodotti alle persone
più i reati tollerati è indubbio che avremmo un risultato estremamente
negativo. E tutto questo nel silenzio assordante delle autorità preposte!
Per concludere,
dimenticavo di dire che, non credendo nella legge dei grandi numeri (perdo
regolarmente persino a testa o croce), non mi sono mai cimentato con quelle
macchine infernali.
Un abbraccio,
Carlo Maria.