Lunedì pomeriggio sono andato ad assistere ad un convegno dal titolo “La post politica” , dedicato al
ricordo del giornalista Edmondo Berselli, organizzato presso il Forum
intitolato a Marco Biagi.
C’ero andato, più che altro , non tanto
perché interessato alla discussione ( già l’avevo inquadrata nella categoria: sai che palle!), quanto, siccome pioveva,
ho approfittato per accompagnare con la macchina Loretta, la quale avrebbe
avuto così occasione di incontrare la vedova di Berselli, la sua più cara amica dell’infanzia e della
gioventù, che non vedeva da tempo. (continua ....)
Ciao Oliviero
P.S: Io la butto lì! Cominciate a considerate chi avete in casa, se le vostre mogli sono casalinghe. (sic!)
P.S: Io la butto lì! Cominciate a considerate chi avete in casa, se le vostre mogli sono casalinghe. (sic!)
W la sagace ironia emiliana ma non fregarmi l'idea del fasciocomunista. Una cosa in cui, invece, non avevo mai pensato è il "va tutto bene fino a quando non ci rompono i coglioni" e, probabilmente, sarà questo il dualismo socioidealogicopolitico dei prossimi anni, altro che destra e sinistra. Il contrasto fra quelli che hanno, quelli che avevano, quelli che non hanno, quelli che sperano e quelli che.....
RispondiEliminaFrancesco
Ci siamo "appiccicati", caro il mio Oliviero, perché, in barba a Pagnoncelli, noi ci crediamo!
RispondiEliminaForse, saremo gli "ultimi due giapponesi" in questa giungla di qualunquismo, di insulti, di quaquaraquà, ma continuiamo a crederci.
In più, abbiamo un vantaggio: ci siamo evoluti, siamo passati dallo scontro al confronto, abbiamo riconosciuto che, alla fin fine, quando c'è l'onestà intellettuale, anche i colori si smorzano.
Chi ancora grida ai "mangiatori di bambini", evidentemente o non sa in che mondo sta vivendo o è solo un arruffapopolo: io propendo per la seconda!
Un abbraccio,
Ettore.
Concorrere per entrare in Hdemia nel '68 non era proprio da sinistrorsi...ed intraprendere con convinzione la carriera militare a quei tempi ancora meno. I sinistrorsi erano quei (capelloni prevalentemente)figli dei fiori, pacifisti spinellari etc che i militari ed il militarismo lo vedevano come fumo negli occhi. Ma siete veramente convinti di avere fatto a quei tempi la scelta giusta? Più vi leggo e più mi meraviglio...e da tempo. Un caro saluto. Carlo MORI
RispondiEliminaCarissimo Carlo, nutro grande stima e rispetto nei tuoi confronti perchè hai intrapreso la mia stessa scelta giovanile; perchè hai un curriculum vitae che ti fa onore; perchè sono certo che hai servito lo Stato con onestà e dedizione. Per questo rispondo al tuo ultimo commento che, per la puerilità e la pochezza dei contenuti, non meriterebbe alcuna considerazione. Credo che le nostre scelte del 68 siano state motivate da due fattori principali: la passione per la vita militare (per la gran parte di noi); la voglia di servire lo Stato (per me unita alla possibilità di poter studiare) in contrasto proprio con la massa giovanile di allora che lottava contro di Esso (da una parte gli anarchici capelloni e dall'altra gli snob reazionari paninari). Per quanto mi riguarda, è rimasta viva la voglia di far parte di uno Stato che abbia Istituzioni funzionanti rispettate da tutti (in primis da coloro che le rappresentano) e che dia la possibilità al popolo di vivere con dignità e al singolo di ottenere in funzione dei propri meriti; se questo lo chiami un principio sinistrorso, credo che tu non abbia ben chiara l'ideologia della destra e della sinistra. Credo anche che Oliviero sia nato e vissuto in una regione dove la sinistra ha portato un modello socio economico che nulla ha avuto a chè fare con i regimi comunisti e che, al contrario, ha dato impulso ad una economia libera ed incondizionata oltre che ad una amministrazione efficiente; ciò giustifica ampiamente una scelta elettorale che non contrasta e non inficia la sua scelta del 68. Credo, infine, che questa tua visione, settaria e dogmatica, degli schieramenti politici, ti allontani da qualsiasi analisi oggettiva sui fatti e sui personaggi. Quello che è stato comunemente chiamato centro destra ha idealizzato la secessione, si è schierato contro alcune privatizzazioni, ha contrastato il libero mercato attraverso la corruzione e non ha seguito alcunchè degli ideali che dovrebbero essere della destra la quale non può prescindere dai seguenti fondamentali assunti: L'unità dell'Italia; il rispetto dello Stato e delle sue Istituzioni; la libertà di mercato; il rispetto della dignità dell'uomo. Puoi dirmi che le stesse nefandezze del se dicente centro destra sono state commesse dal centro sinistra e, in parte, potrei anche darti ragione ma non etichettare in senso dispeggiativo coloro che vedono ciò che ci circonda in maniera diversa dalla tua. Un caro saluto
RispondiEliminaFrancesco
Caro Francesco, ti faccio puerilmente presente che in questo discorso il centrodestra attuale c'entra veramente poco. Si parla degli anni '60 e '70, riferendosi alle nostre prime esperienze. In quegli anni l'antimilitarismo era proprio di quella parte che tanto sembra attirare te e qualche altro. Il giornale "Organo" di quel partito non lesinava frequenti attacchi all' Organizzazione militare ed ospitava spesso le missive infuocate di militari di leva che a quella parte appartenevano e che si scagliavano contro le gerarchie e la disciplina. Alla stessa parte, in particolare, si ispiravano anche i PID (Proletari in Divisa) che non pochi problemi crearono in quegli anni. Non riesco ad immaginare, credimi, un giovane che avesse quelle idee e che potesse abbracciare con sincero entusiasmo la carriera militare. Se era per poter studiare senza stare a carico della famiglia...allora posso anche capirlo...ma...non veniamo a fare i professori di morale o di consistenza di contenuti. I fatti erano sotto gli occhi di tutti. E non è etichettare in senso dispregiativo(!) nessuno. Si tratta di dire come le cose realmente erano...(allora). Un caro saluto. Carlo MORI
RispondiEliminaCarlo tu hai etichettato me ed Oliviero per quello che diciamo oggi non nel 68. Per quanto mi riguarda mi sento più vicino agli ideali della destra dei tanti berlusconiani che conosco e non credo che, dai miei scritti, tu abbia potuto desumere che io sia mai stato attirato da antimilitarismo o da spinelli o da vagabondaggio etc.etc.etc.. Ti ho detto che per me era importante studiare ma lo era ancor più servire lo Stato e nella mia breve carriera militare seguita con rispetto e dedizione) ho avuto anche la famiglia sotto protezione perchè, quale capitano di ispezione, ho fatto puntare i fucili contro un gruppo di manifestanti di lotta continua che distribuiva volantini sulla soglia della caserma; l'unico contrasto con i militari l'ho avuto l'ultimo anno di permanenza perchè, per meglio decidere cosa fare, avevo chiesto un anno di aspettativa che non mi hanno concesso. Non credo di aver mai fatto lezioni di morale e quanto ai contenuti, così come ti ho riconosciuto tanti meriti, questa volta, a mio avviso, hai preso una grossa cantonata. Ti abbraccio
RispondiEliminaFrancesco
Ma quali spinelli, ma quale vagabondaggio, sei tu che prendi cantonate difendendo chi in quegli anni ci hanno CONTINUAMENTE perseguitato (politicamente)e dai quali sono scaturiti gruppi ed organizzazioni che hanno portato a situazioni di estreme conseguenze. In quel crogiuolo di idee sai benissimo cosa è venuto fuori . Ricordo bene tanti episodi di rischi e di sofferenza (miei e di tanti colleghi in quegli anni). Non fare passare i carnefici di allora per vittime di oggi (si parla di allora!...allora..) e non ci possono essere equivoci...Caro Francesco..le tue prese di posizione, anche se apparentemente morbide e molto diplomatiche pendono, a mio modesto avviso, decisamente da una sola parte. Forse troppo ... e se poi riesci a coprire con un velo morbido certe posizioni...caro Francesco, credimi, per me , e forse non solo per me, non è possibile abboccare. Anche io ho avuto più volte la mia famiglia sotto protezione..e forse per motivi ancora più gravi. Ciao, un caro saluto. Oliviero non c'entra...fai parlare lui. Saprò rispondergli. Un caro saluto. Carlo MORI
RispondiEliminaVoglio innanzitutto ringraziare Francesco per aver voluto trovare delle giustificazioni alle scelte fatte da me nel 1968, ma non certo ho bisogno di qualcuno per difendermi dalle sgradevoli offese che Carlo Mori mi ha fatto, insultando la mia persona, la mia intelligenza, la mia integrità morale, la mia onestà, la mia dignità, la mia famiglia e i miei sentimenti più cari, senza peraltro conoscermi e non avendo avuto MAI con me uno scambio di opinioni, una discussione, un dialogo diretto, e solo per un post che ( Ettore mi è testimone! gli avevo scritto che speravo che nessuno si offendesse!) pensavo fosse solo simpatico , leggero e spiritoso.
RispondiEliminaNon esprimo nessun giudizio su quanto è stato commentato, non voglio valutare nessuno, e mai mi sono permesso di farlo, per le opinioni (e non solo politiche) che ognuno di noi può avere ma, visto che il blog, invece di essere un motivo di aggregazione e di amicizia, può scatenare simili discussioni e pregiudizi, io ringrazio tutti e mi faccio da parte; evito così che il prossimo post che avrei potuto scrivere possa dar adito a qualcun’altro che non mi conosce, di giudicarmi ancora, magari, e sarebbe ancor più grave, anche sulle scelte di vita che ho condiviso con mia moglie e mia figlia.
PS per Francesco e anche per gli altri : sono nato a San Giovanni Lupatoto (VR- Veneto) e non in Emilia , e solo a 17 anni sono venuto a Modena perché, mio padre, Appuntato di PS ( e non certo rivoluzionario bolscevico e stalinista), era stato trasferito da Verona.
Non sono mai stato ne sinistrorso - che non so cosa significhi - , ne capellone, ne figlio dei fiori, forse pacifista si (non lo sono forse in primis i militari??) ne spinellaro e etc, non ho mai partecipato a nessuna manifestazione politica in vita mia ne ho manganellato o dato fuoco a nessuno , …….. e non ho mai visto come fumo negli i militari ed il militarismo, ANZI ……. solo io, e chi mi conosce almeno un po’, sa quanto Amore ho e ho avuto per l’Esercito e per i miei Amici militari.
Oliviero Moschin
Volevo sommessamente fare presente che i figli dei fiori in questa pacata discussione non c entrano molto. Quelli erano solo pacifisti e spinellari, quelli brutti e cattivi portavano l eskimo, la p38, e salutano col pugno chiuso! Saluti. Giovanni
RispondiElimina... Mi sono dimenticato. Mangiano pure i bambini! Ciao Giovanni
RispondiEliminaForse parliamo due lingue diverse ma io non ho mai difeso i sessantottini, le organizzazioni a cui fai riferimento, i comunisti, chi ha perseguitato i militari, i carnefici etc. etc.etc.. Se avessi questa visione socio/politica non avrei mai partecipato nè aperto alcuna discussione in questo Blog. Le mie prese di posizioni possono essere certamente sbagliate ma, altrettanto certamente, non hanno lo scopo di far abboccare qualcuno...a che pro! Mai, comunque, ho messo in dubbio l'onestà intellettuale di alcuno di noi e se le mie espressioni antiberlusconiane (che sono l'esatto contrario dell'anti destra) di danno fastidio, puoi non intervenire così come hanno fatto tanti altri che la pensano come te e come faccio io quando ritengo che un argomento non mi crea interesse.....non permetterti, però, di esprimere giudizi o di porti domande sulle mie scelte di vita. Un caro saluto
RispondiEliminaFrancesco
Ragazzi,
RispondiEliminama che c.... state a dì?
Nemmeno nelle mie più cupe fantasie avrei mai immaginato che un racconto semplice, spontaneo, oserei dire "acqua e sapone" come quello di Oliviero avrebbe potuto innescare una discussione che ci azzecca come i cavoli a merenda: avete sparato ad una mosca con il cannone!
Confermo che Oliviero -forse meno ingenuo di me- aveva espresso le sue perplessità circa la possibilità che qualcuno si sarebbe potuto "offendere".
Ma offendersi per cosa? forse per il resoconto di una piacevole serata, nel corso della quale si era scoperto che alcune "certezze" non erano poi tali?
E poi, che c'entra la nostra scelta di 45 anni fa? Non mi risulta che qualcuno abbia , non dico tradito, ma nemmeno lontanamente scalfito i Principi del Giuramento prestato; anzi, l'attaccamento al Corso, la disponibilità per ogni iniziativa a Suo favore, l'0rgoglio di appartenenza, posso garantirVi che li ho riscontrati più vivi e più sentiti in coloro che, a suo tempo, scelsero volontariamente di riporre l'Uniforme nell'armadio.
Sapete quanto ami questo Blog e quanto mi batta perché Esso sopravviva come "salotto buono" di Noi tutti che ci onoriamo di aver varcato quel fatidico portone in una grigia mattina autunnale; però, se ogni argomento, se ogni affermazione, se ogni opinione diventa oggetto di masturbazioni celebrali per andare ad indagare su cosa "c'è dietro", allora Ragazzi è meglio che lasciamo perdere e ci rifugiamo, ciascuno, nel suo piccolo mondo dove non c'è contraddittorio, dove il pensiero è unico: il proprio!
Io, invece, ringrazio Oliviero per questa pittata di vita vissuta che ha voluto condividere con Noi, raccontandocela come la si conviene raccontarla a degli Amici.
Vi abbraccio,
Ettore.
Qui siamo completamente fuori! Dunque, per aver ricordato quella che negli anni '60 e '70 era -sotto gli occhi di tutti- una parte politica certamente non favorevole ai militari (avevo fraquentato per due anni la Facoltà di Econ. e Commercio a Firenze prima di entrare in Accademia e ricordo che aria "girava" nell'Ateneo negli anni '66 e '67 e quali erano i "gruppi" emergenti che facevano "politica"e con quali idee) tanto da far sorgere perplessità sulle vocazioni per la carriera militare se qualcuno fosse stato -a quei tempi- favorevole a quelle posizioni, avrei "insultato"(?), dice Oliviero, la sua persona, la sua intelligenza, la sua integrità morale, la sua onestà, la sua dignità, la sua famiglia ed i suoi sentimenti più cari...Ma che stiamo dicendo...(!)... se c'è qualcosa di offensivo sono queste reazioni smisurate e totalmente fuori dalla realtà... Per Giovanni... quelli della P38 vennero molto tempo dopo. Non c'entrano con l'analisi in argomento. Qui si parla di posizioni di base di una compatta parte politica degli anni '60 (sedicenti pacifisti a parte) ed inizio '70. I bambini ormai li avevano già mangiati. Un cordiale saluto anche ad Oliviero, contro il quale non ho assolutamente nulla. Carlo Mori
RispondiEliminaCari Camerati, non in senso politico ma nel senso di chi ha dormito assieme in una grossa camerata senza riscaldamento, il caro amico e camerata (questa volta in senso politico)spesso mi chiede perchè non partecipo alle discussioni che si svolgono nel nostro blog; la risposta la si può trovare nei commenti espressi allo scritto spiritoso (per me) e golidiardico di Oliviero. Si arriva, esprimendo il proprio parere ad offendere la suscettibilità dei propri colleghi, esprimendo le proprie opinioni senza pensare di poter offendere gli altri. Da tutti gli interventi di Francesco traspare chiaro il suo antiberlusconismo (non tiene conto che dieci milioni di italiani lo hanno votato r non tutti sono imbecilli) che lo porta a scagliarsi a spada tratta contro chi la pensa in maniera diversa e non ha piacere che velatamente gli venga dato dell'imbecille.Dopo il mio scambio di idee su facebook con lui a proposito di Prodi ho smesso di confrontarmi verbalmente per evitare di trascendere ed offendere un collega/fratello (come ci definisce Giggione). Inevitabilmente parlando di politica, specialmente avendo vissuto realtà diverse (chi dopo qualche anno ha lsciato la F.A. e chi invece l'ha servita fino alla fine), verranno fuori idee ed opinioni diverse ma mi piacerebbe che queste fossero espresse in maniera cordiale, educata, da amici e senza offendere nessuno. Un abbraccio a tutti
RispondiEliminaPiuma
Caro Piuma non credo che nel nostro scambio di idee su Prodi ci siano state parole offensive o non corrette e il fatto che ognuno rimanga con la propria convinzione è piuttosto naturale. Io ho sempre giudicato quello che Berlusconi ha fatto per il Paese perchè era lui che governava e se tanti non lo hanno rivotato o se egli stesso si è reso conto che la sua figura è ormai impresentabile, forse non avevo tutti i torti. Comunque, concordo con il pensiero di Oliviero e se alla maggior parte di voi vanno bene solo i post "questa è la sinistra italiana" o "minzolini fa club" o quantaltro, senza voler analizzare specificatamente ogni fatto e/o ogni provvedimento legislativo, ne prendo atto e mi faccio da parte (come ho fatto negli ultimi tempi). Ma se un commento "spiritoso" ad una riflessione ironica e spiritosa fatta da un amico deve portare Carlo Mori a chiedersi perchè sono entarato in Accademia e te a ridurre il contenuto di tutti i miei interventi nel solo antiberlusconismo, vuol dire che ho solo perso tempo. Un caro abbraccio
RispondiEliminaFrancesco
Ma possibile che, con l'età, diventate più suscettibili di vecchie zitelle con le ragnatele?!
RispondiEliminaMa Vi rendete conto che state trasformando un topolino in una montagna? che state trasformando i commenti ad un racconto sincero e spontaneo in una palestra di cavolate che non c'entrano niente?!
Che Carlino l'abbia fatta fuori dal vaso è fuori dubbio; che Francesco, diciamo così, impronta i suoi attenti e competenti interventi ad un antiberlusconismo quasi viscerale (che condivido, peraltro) è altrettanto fuori dubbio; che ciascuno di Noi provenga da esperienze diverse e diversificate, lo è ancora di più.
Ma, se tutto ciò è vero, è altrettanto vero che non possiamo cadere nella trappola di parlare sempre e dolo di B. e di antiB., a prescindere da quale sia l'argomento da discutere, da sviscerare.
Nessuno, caro Francesco, ha perso tempo, tu per primo; ognuno ha portato il suo contributo secondo le proprie capacità e competenze; anzi, più gli argomenti sono stati, per così dire, tecnici, più la discussione si è sviluppata in maniera ampia e competente (cfr. il tuo scritto e la risposta dell'amica di Marco).
Perché non ci sforziamo a rimanere nel tema proposto nel post? perché non ci sforziamo a scrivere di argomenti suscettibili di interesse, in maniera distaccata e senza furori gladiatori?
Non sarebbe una dimostrazione che le nostre quasi venerabili età lo sarebbero non solo anagraficamente?
Un abbraccio,
Ettore.
Per favore Ettore non minimizzare una situazione che era evidente e che Carlo Mori, con la delicatezza di un elefante e in un costenzo privo di alcuna attinenza, ha voluto stigmatizzare: l'appartenenza a tifoserie diversa. Io ho parlato di questioni sociali, economiche, finanziarie e di provvedimenti legislativi e credo naturale che quando si critica i relativi effetti si debba criticare il loro autore (sfido chiunque a trovare nei miei scritti riferimenti a passati mafiosi o a reati non dichiarati tali.....è la calunnia o la dietrologia o le allusioni che portano a definire una costante azione contro la persona e questo non è nel mio dna) ma a poco a poco tutti hanno incominciato a vedere solo l'antiberlusconismo. E' come quando vai a dire ad un interista (Oliviero non me ne abbia) Facchetti parlava come Moggi; Facchetti non si tocca e va fatto santo. Io non mi sento camerata, non sono compagno e non mi offendo se qualcuno critica le mie opinioni (non è che poi abbia visto molte opinioni personali se non slogan propagandistici)..anzi; mi piace, però, interloquire con chi ha voglia di farlo dicendo quello che penso non ciò che l'altro vuole sentirsi dire.
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesco
No, Francesco, non ho voluto stigmatizzare l'appartenenza ad alcuna tifoseria. Solo la constatazione che negli anni '60 una fazione politica che aveva forse altri meriti (difesa del proletariato etc) era palesemente antimilitarista. Con questo non dico che tu od altri andavate alle manifestazioni del '68 contro le Istituzioni e le Forze di polizia...nè ti ho attribuito alcunchè di grave..nè a te, ne a nessun altro...la vostra reazione oltre che esagerata e scomposta, non c'entra nulla con quanto da me asserito. Il dubbio che -RIPETO- viene(a me) è che se tu (genericamente, non tu MIREDI od altri colleghi) eri allora, o subito dopo, schierato con quella forza Politica, che, ripeto, forse aveva altri meriti ma non certo quello di apprezzare i militari) non avresti dovuto essere incline (a quei tempi-non ora) a tutto ciò che aveva a che fare con la struttura militare di allora (o perlomeno come allora la stessa veniva concepita). Questo è il mio pensiero. Non ho accusato nessuno di alcunchè e tanto meno in modo specifico. Mi siete inaspettatamente saltati addosso come se avessi offeso voi personalmente, le famiglie, l'onestà, tirato in ballo valori ed attribuito cose e fatti inesistenti. Circa il tuo antiberlusconismo, cambiando argomento, forse non ti rendi conto quanto, gira gira, tendi a portare il discorso sempre lì. Ed anche lì, non per difendere Berlusconi, ma non mi trovi assolutamente d'accordo. Non mi piace nè demonizzare, nè vedere le cose in modo unidirezionale. Certo che puoi fare quello che ti pare anche se riscontro che spesso parti con atteggiamenti apparentemente soft per poi colpire duro (anche troppo), e tradisci a parer mio, una certa faziosità. Comunque, cerchiamo di essere un po' più tranquilli e riportiamo le conversazioni nel giusto tono della correttezza reciproca. Non era e non è mia intenzione di offendere nessuno e se qualcuno se ne è avuto a male di qualcosa, chiedo scusa, ma evitiamo di essere troppo suscettibili. Un saluto. Carlo MORI
EliminaSenza ricorrere ai "furori gladiatori" di definizione ettoriana, mi permetto di schierarmi con Carletto, che, a mio avviso, non ha e non aveva la benchè minima intenzione di offendere chicchesia: si è solo stupito di chi (oggi!!!) dice che (allora!!!) votava o propendeva per la sinistra, come fonte di progressismo. E' innegabile che le cose , allora, stavano, in linea di massima, come dice Carlo, così come è innegabile che ciascuno possa aver avuto una sua idea progressista più morbida del becero antimilitarismo che si professava. Per come io lo conosco, Carlo ha il completo rispetto del suo prossimo. L'articolo di Oliviero simpatico e ironico al punto giusto, è stato solo lo stimolo per una battuta: "ma che, allora tu stavi di la'?!". Con ciò, io credo, non penso abbia offeso dignità, integrità,intelligenza e familiari di Oliviero, dai,non esageriamo! poteva essere più soft, come si usa dire oggi, ma non metterei sulla graticola una battuta sul "come eravamo" di Carlo , a guisa di oltraggiosa mancanza di rispetto.
RispondiEliminaProprio come Piuma dice, non piace a nessuno sentirsi dare dell'imbecille, ma questo non mi pare il caso specifico.
Caro Oliviero, dato che taci più di quanto scrivi, nonostante tutti sappiano del tuo impegno bloggistico,ti invito a offrirci per il futuro altri spunti simili al tuo articolo: tutti noi, Carlo compreso, ne saremo lieti.
Per finire, dico che una persona generosa e buona come Oliviero è davvero difficile trovarla:un abbraccio a te e Loretta!!!
Un criticone "logorroico" ed intelligente come Francesco è difficile incontrarlo: andiamogli ...contro!!!
Un "papa'" come Ettore, chi lo può' immaginare???!
Ragazzi, siamo sempre noi, belli di dentro e "furiosi"e "cazzuti" di fuori, sopportiamoci con pazienza e con Amore!
Un abbraccio "cattolico-apostolico-romano" a tutti voi!!!
Marko
non è che adesso si arrabbiano Giovanni, PierLuigi, e quelli che non ho citato??!!!...non volevo offendervi, sia chiaro!. CIAO MARKO
RispondiEliminaHo letto tutto con attenzione. Ho meditato e sono arrivato alla seguente conclusione.
RispondiEliminaSi definiscono fascio-comunisti i seguaci di Fini (Ettore?); si definiscono comun-fascisti i seguaci di quelli che in Parlamento siedono a sinistra, si sentono illuminati per definizione e, in simbiosi con i primi, si alimentano 24 ore al giorno di antiberlusconismo (dieta rigorosa, direi talebana); hanno un solo difetto: sono vent'anni che le prendono sui denti, ma non imparano mai la lezione. Poi ci sono gli altri:
- i grillini, di cui i due di cui sopra sono innamorati non corrisposti, sempre in funzione antiberlusconi;
- i belanti (definizione non mia, attribuita naturalmente con valenza scientifico e non in senso dispregiativo), tutti gli altri poveri dementi(anche questa definizione non mia) che non appartengono a nessuna delle categorie precedenti.
Confesso che avevo deciso di non intervenire mai più su certi argomenti e certamente, in futuro, tratterò questioni che possano interessare nonni e pensionati anche se pensionato non lo sono e, grazie alla legislazione in essere, chissà quando lo sarò. Gli ultimi commenti, però, mi inducono a tentare di spiegare ancora una volta il mio pensiero in modo unilaterale, senza che ciò possa essere lo spunto per uleriori diatribe. Dopo esserci persi di vista per 40 anni per poi ritrovati con la voglia di sentirci più uniti, non mi sembra giusto, ora, allontanarci solo perchè abbiamo ripreso a dialogare; se riallontanamente deve esserci che resti almeno la stima ed il rispetto verso ciascuno di noi. E' vero, come dice Gino, sono fra coloro che negli ultimi vent'anni lo hanno preso fra i denti ma non per ciò che lui pensa (ho più volte detto che ho quasi sempre votato per il partito perdente e, forse, solo questa volta ho votato per chi ha vinto) bensì per la gestione politica messa in atto da Berlusconi. Forse per voi il sentirsi camerati o alcune disposizioni a favore dei militari o la stessa posizione di pensionati decentemente remunerati, possono farvi propendere a favore di un personaggio che sa manovrare magistralmente l'informazione ma per me è diverso. Io vivo giornalmente con i problemi di tante imprese e di tante persone; problemi che mi permettono di giudicare, nella loro generalità ed oggettività, gli effetti delle norme che sono state emesse e anche dell'inerzia o del malcostume operante. Forse, come dice Carlo, sarò fazioso ma se alla corruzione e alla evasione accertata si contrappone la mancanza di divisione fra magistratura inquirente e magistratura giudicante, credo che il concetto di faziosità vada un po'rivisto. E' vero, ho chiamato belante il popolo degli elettori perchè, a mio avviso, non ha tenuto conto della legge elettorale in essere; avevo affermato che ci avrebbe portato all'ingovernabilità ancor prima che si tenessero le elezioni. Non mi pento di questo perchè non ho offeso la persona ma ho giudicato una massa che, a mio personale avviso, si è lasciata trascinare da emozioni od interessi personali senza guardare gli interessi dello Stato. Oggi guardo con interesse e curiosità i movimenti di Letta e spero con tutto il cuore che lascino lavorare lui e la sua squadra affinchè si possano generare provvedimenti condivisi e tesi al bene dello Stato e, credetemi, non mi interessa minimamente il colore di appartenenza del soggetto dal quale scaturiranno le idee.
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti
Francesco
Mi permetto di ricordare che la separazione delle carriere fra chi accusa e chi giudica ed assicurare la terzietà del giudice non è faziosità, ma l'osservanza di un principio essenziale di diritto naturale oltre che di evidente buon senso. Seguito praticamente in tutto il mondo tranne che in Italia. E' ovvio che la contiguità fra accusa e giudicante possa portare ad accertare condanne già programmate da un'accusa solerte e puntigliosa e forse già orientata, fin dall'inizio del procedimento. Ed è in sostanza quello che a parer mio non di raro accade, e che sta ovviamente bene ad alcuni, specie quando si colpisce prevalentemente, se non esclusivamente, in una direzione. Poi è facile gridare contro avversari politici indagati (od invisi) e magari condannati più su un "fumus" indiziario che su prove concrete ed inattaccabili. Un saluto. Carlo MORI
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