“mai amore, mai … sono tue parole, le ricordi ancora o
dimenticar ti giova …. ricordi ancora quella sera quando, stringendo le mie
mani, guardando i miei occhi, giurami mi dicesti, giurami che saranno miei … io
ti credetti e di me la mia vita privai … del mio orgoglio, del mio amore … tu
vivevi ed amavi con il mio cuore … oggi solo mi ritrovo, oscure sono le mie
strade, nero è per me il cielo … ma una cosa io ti chiedo, una io vorrei …..insegnami
come amare per poi dimenticare.”
Queste
parole le ho scritte all’età di quindici anni quando il mio primo amore - una
giunonica e procace ragazza di diciotto anni - dopo una romantica e infuocata
estate trascorsa con interminabili pedinamenti e due o tre bacetti scambiati
fugacemente a labbra rigorosamente serrate, mi lasciò per fidanzarsi con un
ventenne sergente dei bersaglieri in s.p.e. di fresca nomina. continua .........
Un
abbraccio a tutti,
Francesco
Carissimo Francesco,
RispondiEliminacome sempre dici cose avvincenti. In questo mio commento voglio solo esternare alcuni concetti in merito al rapporto tra i due sessi. Sarò sintetico e quindi inizierò dalla Genesi
"maschio e femmina li creò , ad immagine di Dio li creò"(1,27)
Dio pur non essendo nè maschio nè femmina è dentro di sè rapporto d'amore.
Il Padre ama infinitamente il Figlio e il Figlio ama infinitamente il Padre in quel flusso d'amore che è lo Spirito Santo(Dio è Trinità).
Dio ha creato l'essere umano a sua immagine, cioè come rapporto d'amore.
L'uomo e la donna sono questo rapporto d'amore (amore inteso come dono di sè per l'altro) come Dio è Padre e Figlio nello Spirito Santo così l'essere umano è maschio e femmina nel vincolo d'amore che li unisce.
Il peccato originale ha rotto questa condizione. E' sorta la rivalità tra l'uomo e la donna che non si risolverà,certo, con le quote rosa.
Ti abbraccio
Massimo.
L'abbandono
EliminaSilenzio, solitudine, abbandono.
Sono solo in questa casa.
Ancora percepisco il tuo profumo, dove sei amica mia?
Mi rigiro nel letto, ecco il tuo pigiama,
mi corico sul tuo cuscino, ma tu dove sei?
Silenzio, solitudine, abbandono.
Quante parole, quante carezze, quante promesse, dove sei amica mia?
Ecco..... un rumore dei passi, sei tu?
Un balzo, le zampe sulle tue spalle,la lingua sul tuo viso.
La mia coda non si ferma più.
Gioia, calore,amore...
non mi lasciare più amica mia.
Caro amico non volermene, sono fatto così. Sicuro della tua benevola comprensione, ti abbraccio,
Massimo R.
Carissimo Massimo ho già esternato la mia sincera ammirazione per il modo poetico in cui esprimi le tue sensazioni; è innegabile che sei un uomo buono e sensibile. Vedi, però, di sorridere (anzi di ridere) un po' di più perchè l'umorismo, l'ironia, l'auto sarcasmo rappresentano le medicine migliori per gli acciacchi fisici e morali della nostra età. Volente o no, la donna è ciò che più di ogni alrra cosa, in questo mondo, condiziona, nel bene e nel male, la vita dell'uomo e non credo che esista rivalità fra i due sessi quanto, piuttoso, una secolare, apparente, formale preponderanza dell'uomo che la donna sta cervando di cancellare. Se con l'accenno alle quote rosa vuoi introdurre un discorso "politico", il berlusca è il classico esempio di quel rapporto marcio uomo/donna che si sta tentando di modificare...quando egli ha avuto la possibilità di elevare a corte le donne, lo ha fatto scegliendo da un personalissimo harem formato da gnocche prive di capacità politica che hanno sfruttato appieno la situazione (compreso l'esibizionismo dell'uomo), oggi egli si oppone a chè ciò venga istituzionalizzato. Tornando alle banalità, il mio intervento vuole semplicemente sdrammatizzare gli effetti derivanti da rapporti, sempre più frequenti, fra uomini e donne con elevata differenza di età. Specificando però, che non posso negare il sentore di una punta di invidia quando vedo un mio coetaneo accompagnarsi ad una giovane e bella fanciulla con le curve di giuste dimensioni e se il comportamente di costui non offende o leda la dignità di alcuno, è giusto che lo faccia...purchè resti cosciente della sua età e dell'effettiva natura del sentimento provato da ciascuna parte altrimenti so ca...amari. Un abbraccio
RispondiEliminaFrancesco
Ragazzi,
RispondiEliminascusate ma qui state discutendo del sesso degli angeli!
Lo scritto di Francesco è piacevolissimo, perché con tre sapienti ed ironiche pittate ci ha fatto l'affresco della parabola umana, nella fattispecie, maschile: quasi una parafrasi dell'enigma della Sfinge ad Edipo.
Senza scomodare i Sacri Testi, è inutile che continuiamo ad inventarci improbabili ed inutili arrampicate sugli specchi: chiunque ne sia stato "l'inventore", in Natura esistono esseri di sesso maschile e di sesso femminile. Punto.
Tutto il resto è aria fritta, come la filastrocca della "parità di genere" che mi sembra una grande boiata, tanto che sono arrivato all'assurdo di essere d'accordo con Gasparri (intervista sul Corriere di oggi).
Smettiamola, facciamo come Francesco o, se vogliamo essere un po' più lirici, come Massimo ma....con il sorriso sulle labbra e con il cuore sereno, senza condizionamenti religiosi o ideologici.
Su una cosa non concordo con Francesco: io, nei confronti di quei "coetanei" che tu citi, non provo invidia ma, se permetti, solo compassione, perché.... "L'età che si vorrebbe avere rovina quella che si ha" - Daniel d'Arc (1833).
Un abbraccio,
Ettore.
Carissimo Ettore,
RispondiEliminaAffermare oggi che i sessi siano due non è una cosa di poco conto. Decretare poi che essi siano maschio e femmina può essere decisamente pericoloso. Ecco perchè ho scomodato i Testi Sacri per avere le spalle coperte. Non sono io che...ma....
Che poi le mie affermazioni e la mia poesia sull'abbandono,visto dalla parte del cane, c'entrino poco con quanto scritto dall'ottimo Miredi, beh,questo è vero.
Il blog è fantastico anche se un ribelle va fuori tema.
Ecco quindi che termino con un mio pensiero che deriva dai miei precedenti ragionamenti:
la sessualità è il linguaggio dell'amore. Se manca l'amore, cioè il dono di sè stessi in un progetto di fedeltà e di accoglienza della vita, la sessualità degenera e porta a disprezzare la donna e l'uomo, il concepimento, la nascita e la stessa vita umana.
Questo potrebbe essere la chiave per capire gli orrendi delitti che oggi ( ma solo oggi?) sconvolgono molti rapporti fra le coppie.
Ti abbraccio,
MASSIMO R.
Ah Ettore, che tu non prova invidia non ci credo ...... a tal proposito mi piacerebbe avere un commento da Piuma. Ester, se ci sei, sappi che il tuo maritino è senz'altro l'uomo più fedele al mondo ma il detto dice che, quasi sempre, sotto la cenere cova il fuoco più ardente....occhio!!. Un carnevalesco abbraccio a tutti
RispondiEliminaFrancesco
Dimenticavo: Massimo se vuoi introdurre un dialogo sul sesso, prova a scrivere qualche rima di boccancesca memoria.
Amico carissimo,
Eliminalo farò certamente ma ispirandomi al "Cantico delle Creature"...
Ti abbraccio,
Massimo R.
.......allora parlerai del sesso degli Angeli.....
Eliminaun abbraccione
Francesco
Come tutti sanno , gli Angeli non hanno sesso. Se lo avessero, vorrebbero anche loro una quota in Parlamento!. Ciao. Giovanni
EliminaCarissimi, dopo le riparazioni (sempre rapide!!!) del computer, vi rileggo con piacere.
RispondiEliminaE scopro la vena poetico-amoroso-tragica del "miscredente" Francesco, che, rifacendosi al nome del Nostro attuale Papa, traccia tre profili di dolore profondo per le tragedie dell'abbandono, classificando i maschietti in base a eta' (angrafica e/o sessuale). Segue a ruota il grande Ettore che, sarcastico e sardonico, non vuole riferimenti biblici o letterari, ma vuole concretezza e materialita' (è duro averlo duro o è più duro averlo duro dopo l'abbandono?...s'intende, il cuore!!!)). Intervento lirico di Massimo sulla differenza tra sesso et Amore, con richiami all'Eden perduto ed al Cantico dei Cantici. Termina Giovanni con il richiamo al sesssso degli Angeli.
Le cose si complicano per me: ero felice e disincantato dal computer rotto, non avevo traumi da post-abbandono, pur avendomi abbandonato la mail, ed ora mi vedo costretto a meditare sul tema ..ingrato! OHIBO'!
Faccio ricorso alla solita parabola evengelica, invertendo l'ordine dei fattori: scagli la prima pietra chi è senza peccato... e chi di voi ,maschietti miei, non lasciò qualche femminuccia in lacrime?
Pentitevi, miscredenti impuniti, vi attendono pene (in che senso...) terribili!
Marco
Il Marko da Pisa che causa lo strumento rotto aveva perso la dritta via è tornato tra noi riempiendo di gioia il cuor che, forse, è oggi meno duro di allor ma resta il vital organo di ogni omo....Caro Marco, con la mia riflessione non volevo parlare della disparità dei sessi ma far riflettere sul rapporto uomo/donna con elevata differenza d'età che, quasi sempre, porta alle conseguenze dichiarate nella frase di Danile D'Arc citata da Ettore: "l'età che si vorrebbe avere rovina quella che si ha". Io sono convinto che la donna sia completamente diversa dall'uomo (senza fare graduatorie) e che, spesso, anche quando si convive da tanti anni, resta, per l'uomo, un universo sconosciuto; per questo noi maschietti non potremmo mai parlare dell'abbandono all'incontrario. Sul sesso, da profondo credente in Dio e nella religione Cristiana, cerco spesso di comprendere come questo sia visto dai rappresentanti del Clero (preti teologi e modernisti) e dai praticanti estremi ( Opus e Comunuione e Liberazione) e gli imput non sono mai univoci. La gran parte rinnega l'importanza del piacere per elevare la procheazione ad unico scopo ma si allarga sempre più la minoranza che considera l'atto sessuale come un dono naturale voluto da Dio tanto da rinnegare la castità anche per i preti. Queste, però, sono riflessiioni che meriterebbero uno spazio ben più ampio di quello concesso dai commenti su un diverso argomento e mi meraviglio che molti di noi, che pure hanno le giuste competenze e conoscenze in materia, tacciono. Un fraterno abbraccio
RispondiEliminaFrancesco
....perdonate gli errori...scrivo in fretta e batto male la tastiera..
RispondiEliminacaro francesco, tutti sappiamo che sei preparatissimo e il tuo glissare e chiedere lumi è solo foriero di pronte tue repliche intelligenti.
RispondiEliminaAl di la' di teologi vari, resta noto, e tu di certo lo sai, che il primo Papa che accetto' il piacere sessuale come naturale e connesso alla natura umana, fu il mio concittadino Paolo VI, che fece non poco traballare la curia romana.. il tutto però era in dipendenza del primario Amore fra i due sessi inteso come donarsi e non come un prendere o, ancor peggio, un pretendere.
Come dice massimo, un progetto di fedelta' e di accoglienza alla vita è la base di tutto.
: solo dopo viene sesso, piacere, ecc.
Ho finito la mia "papalinica" ecclesia.
A risentirci.
Marco
Grazie Markino (in senso amichevole e non diminutivo) per i sinceri quanto immeritati complimenti e, guarda caso, forse su questo troviamo un punto d'incontro. Il sesso è bello se fatto con amore e rappresenta l'unione incondizionato delle due libere volontà. La domanda, però, tocca una questione leggermente diversa. L'uomo e la donna che si accolgono nella fedeltà più assoluta, possono fare sesso per il solo piacere di farlo prendendo preacauzioni per non procreare?....a te l'ardua risposta.
RispondiEliminaFrancesco
La risposta tecnica è NO.
RispondiEliminaSempre Papa Paolo VI,('sti bresciani rompi...), causando una mezza rivoluzione ancora una volta curiale,sconfesso' la commissione ad hoc istituita che era favorevole agli anti-concezionali, pur con limiti vari e con binari rigidi circa la casistica, e decise da solo di non autorizzare l'uso, sia pur limitato, dei preservativi e/o altro.
Sorgeva, ma ancor oggi permane, il dilemma della paternità responsabile, valida ieri come oggi: se io non son pronto a tale evenienza (cioè a esser padre, insiema alla madre, s'intende..) che faccio? Solo astinenza? La risposta dottrinale prevede il sibillino ricorso "ai mezzi naturali" (leggasi Ogino..), i quali però, se intesi come puro mezzo contraccettivo, non risolvono il problema di coscienza, che rende predominante l'intenzione del singolo nell'atto sessuale ( uso Ogino, non genero e faccio sesso a sfondo di puro piacere con la mia metà). Qui la casistica, ancora una volta, pone la scelta sul determinismo chiaro di far sesso gaudente o di esser trascinato dall'Amore per la tua donna : cioè, sei tu che vuoi godere e "usare" la donna oppure siete voi due che vi donate in spirito, così da essere un corpo solo?
Vince ancora la intenzione delle tue azioni; se c'è predeterminismo di piacere carnale, tu erri sessso..preterintenzionale!); se sei, diciamo così, travolto dalla passione amorosa verso la tua donna, e ti senti realizzato anche spiritualmente nel sesso con lei, non erri.
Sono problemi difficili, ma alla loro base c'è spesso un desiderio di assoluta liberta' di sesso non condizionato da nulla e nessuno.
Non vorrei aver falsato idee e contenuti complessi: ricordati che, sempre e comunque, il Gesù ti dice di aver cuore puro in ogni tua decisione, dopo adeguata riflessione.
MARCO
Dalla donna angelicata alla ossessione compulsiva : c’è di tutto nell’interpretare la sessualità, spinti soprattutto dal tradurre in assoluto la propria esperienza, positiva o negativa che sia. D’altra parte questa è una condizione umana che è bene sapere e di cui tenerne conto, la reciprocità del pensiero e dell’azione, per cui uno rimanda all’altra e viceversa, in un circolo che può essere indifferentemente vizioso o virtuoso. Alla luce di questo, le posizioni si mettono accanto, non si confutano, perché fatica vana, tanto più in un campo così intimo e coinvolgente. In un clima che si pretende di estrema libertà, ciascuno compra quello che vuole, al supermercato delle ideologie,spinto dalla necessità di dare razionalità al proprio esistere, per meglio dire alla propria esistenza, quale antidoto a nevrosi sempre in agguato, e ben nutrite dall’assenza di stelle polari certe e riconosciute. Poi, se uno vuole mettere ordine, riconosca delle priorità e metta in campo una ricerca onesta, bussando alla porta di un maestro credibile, che lo possa aiutare nel difficile cammino. Ma questo succede in genere quando si è a uno stadio di infelicità, che si avverte insopportabile. Richiede anche umiltà e coraggio, tutta cosa che al supermercato di cui sopra non si vende né compera. A ciascuno il suo, verrebbe da dire, che è sempre fonte di saggezza, perché è comunque riconoscere l’altro, nella sua dignità, chiedendo permesso, prima di entrare, e senza risentimenti, se si vine gentilmente accompagnati alla porta, perché “non è il caso”. Quali suggerimenti, mi verrebbe voglia di fare due osservazioni : la prima sta nella constatazione che ogni civiltà ha cercato di porre argini ferrei, quasi temesse il debordare inconsulto della forza irresistibile di Eros. E’ una constatazione, non un giudizio, ma vorrà dire pur qualcosa. La seconda è che da sempre la poesia d’amore, in ogni civiltà, canta la gioia che da essa proviene. Anche questo sta a significare qualcosa. Ecco, riflettere sul come tenere insieme queste due istanze può forse diventare ricerca di pace, riconoscendo la funzione e la bellezza della sessualità, senza paranoie e malafede. Ad maiora.
EliminaCara Paolina (permettimi il cara confidenziale) io credo che nell'eros la reciprocità del pensiero e dell'azione sia quasi sempre falsata da imput e percezioni mirati più che reali. Anche l'esperienza personale non assume mai valore assoluto perchè è messa continuamente a confronto con ciò che, sin dall'adolescenza, ci viene raccontato. Conseguentemente, le nevrosi nascono quando si agisce non rispondendo agli istinti naturali per obbedire a principi imposti ovvero si elevano a verità assoluta i principi imposti perchè non si riesce ad essere naturali. Non so chi, per te, possa essere il maestro credibile ma ho conosciuto coppie che hanno radicalmente cambiato in meglio la loro vita grazie a sessuologi o psicoterapeuti o, più semplicemente, dopo aver avuto il coraggio e la voglia di dirsi tutto senza alcuna remora. Nella mia esperienza professionale di avvocato e di mediatore familiare, posso tranquillamente affermare che, nella stragrande maggioranza dei casi, la solidità della convivenza è direttamente proporzionale alla "sincerità" sessuale. Siamo arrivati a trattare questo argomento partendo dalla domanda che avevo posto a Marco circa la possibilità o meno di fare sesso con "precauzioni" per il solo piacere di farlo e, con una simile domanda, fatta ad un amico la cui risposta era per me scontata, volevo, evidentemente, confutare l'intransigente posizione di una parte del Clero che non condivido. La tua risposta, a parte il modo gentile di dire che bisogna sempre rispettare le altrui idee - principio che condivido in toto - non mi fa capire esattamente da che parte stai mentre il quesito è talmente lineare ed inequivocabile da non ammettere ni. Il ricordare che ogni civiltà ha cercato di porre argini ferrei alla forza irresistibile dell'eros (affermazione che non condivido almeno per le civiltà anteriori al medio evo) porterebbe a credere che tu propendi per una limitazione forzata del piacere naturale ma poi inneggi alla gioia che esso da, seppure riferendoti alla esternazione poetica che, si sa, potrebbe anche essere semplicemente platonica. Io credo che queste due concezioni, da te definite istanze, non possano coesistere perchè sono fra loro contrastanti e cerco di spiegare il mio punto di vista utilizzando le tue parole. Il sesso (naturalmente parlo di quello liberamente voluto da un uomo ed una donna che si amano) dà gioia, pace e serenità se non ha imposizioni ideologiche che ineluttabilmente portano paranoie e malafede. Spero di risentirti e ti saluto ringraziandoti per il tuo intervento.
EliminaFrancesco
Secondo me, invece, la risposta (tecnica o meno) al quesito franceschiano è SI.
RispondiEliminaNella mia ignoranza, mi sono sempre posto una domanda: ma se il buon Dio vuole che l'uomo e la donna siano felici, perché dovrebbe impedir loro di cercare il piacere anche fisico?
E, altra domanda: ma questo impedimento lo ha imposto Lui o, piuttosto, è una "interpretazione" curiale?
Se ben ricordo, i Suoi Discepoli Gesù non li andò a cercare tra i verginelli, anzi mi sembra che il solo che lo era fosse Giovanni.
Cosa significano queste distinzioni farisaiche (non perché le ha dette Marco) tra azioni "errate" e altre no? la ricerca del piacere non deve essere un tabù, una demonizzazione, soprattutto tra marito e moglie (o equivalenti) i quali, proprio perché tali, non possono non amarsi.
Certo non dico che bisogna star lì a darla in ogni momento ed a chiunque, però non mi sembra che la limitazione coercitiva di un desiderio naturale sia la soluzione migliore: primo, perché genera distorsioni, secondo perché contrasta palesemente con l'insegnamento di Gesù che ha ricordato Marco.
Un abbraccio,
Ettore.
Marco ha riportato gli stessi concetti che sento da tempo e che, a mio avviso, contengono contraddizioni abbastanza evidenti. Perchè il determinismo verso il sesso gaudente (trovare piacere reciproco nel sesso) è in contrapposizione con l'amore verso la propria compagna (o compagno)?. Perchè il predeterminismo reciproco verso la ricerca del piacere deve essere considerato errore?. Perchè metodi empirici quali Ogino è ammesso e altri no?. Se siamo tutti d'accordo sull'assoluto valore della fedeltà, sulla negazione del sesso a pagamento, sulla sesso voluto da entrambi scevro da egoismo e teso a dare oltre che a ricevere piacere non possiamo non considerare i pericolosi risvolti derivanti dalla repressione psicologica e fisica derivante da costrizioni imposte. Altro aspetto al quale in questi anni non ho mai saputo dare una risposta è il perchè, su questi argomenti, ho sentito solo dichiarazioni da parte degli uomini e mai dalle donne.
RispondiEliminaFrancesco
Ettore, ma dai... con la limitazione coercitiva di un desiderio naturale! Ma secondo te il sesso quale prima finalita' ha in sè?? La continuazione della specie o il piacere ?
RispondiEliminaSarebbe a dire che, nel caso della gola, tu non devi aver limiti perchè è naturale mangiare: ma il nutrirsi per sopravvivere credo abbia finalita' superiori alla grande abbuffatadel golosone gaudente. Allora anche qui ci sarebbe limitazione coercitiva per il cibo... No,i comandamenti e la dottrina servon come regole di vita sana e socialmente e spiritualmente buona, non sono da intendersi come forche caudine sotto cui soffrire , ma come portatori di benessere singolo e collettivo.
Si puo' discutere ed accettare o meno le regole dei Padri, ( che non sono repressioni psicologiche o fisiche fini a se stesse) ,ma il principio di esser felici è proprio alla base della dottrina cristiana!!! L'eccesso invece non è mai tollerato, per legge!
Attendo ..
Mark
Bellissima, Francesco, l'espressione circa "i pericolosi risvolti derivanti dalla repressione psicologica e fisica derivante da costrizioni imposte": ciò può valere per tutti e tutto e potrebbe essere la dichiarazione.... di indipendenza dalle leggi ed il manifesto della liberta' totale!!! Fonda un partito sui tuoi termini e ne verrai affossato (un poco come Grillo..), perchè la liberta' senza regole e "costrizioni" porta alla rovina.
RispondiEliminaMi ricordo di un vecchio film di "Ollio e Stanlio", i quali , giunti su un'isola deserta, ne presero possesso e decisero che sul suolo dell'isola non ci sarebbero state leggi vigenti: tutti liberi e felici!! Poi arrivarono alcuni guastafeste che, sulla base dell'assoluta liberta' ,fecero caos e rovina! Finì male come libera esperienza "sociale"!
Qui non stavamo parlando di questo, ma anche nel campo sessual-religioso, servon direttive e dottrine, senza cui non si va avanti.
Interessante la tua osservazione sul mancato intervento femminile al riguardo: è vero, non ci avevo mai pensato! Ora "sfrugaglierò" qualcun..a! Ciao
E' un classico, quando non si vuole o non si sa rispondere alle domande, si ricorre alla estremizzazione delle altrui parole al fine di cambiare argomento e mettere in diffoltà l'avversario. Le costrizioni da me evocate si limitano alle imposizioni bigotte ed ipocrite che possono togliere, a due persone che si amano, non tradiscono e vivono nel rispetto dei Comandamenti, uno dei pochi piaceri materiali che riserva loro la vita terrena; Gesù non ha mai demonizzato l'amore fisico come non ha mai detto che esso debba essere esclusivamente finalizzato alla procreazione. Altra contraddizione nasce, caro Marco, dal tuo esempio "politico" perchè parli di Grillo dimenticando che hai osannato un uomo che ha sempre irriso le leggi, varcandone sistematicamente ogni limite, e usato le donne per il suo personale piacere fisico. Sul perchè di questo argomento non ne parlano le donne, fai bene ad informarti ma cerca di scegliere bene le fonti. Io ho un mio personalissimo parere che si può estrapolare da questi semplici concetti: nel rapporto sessuale l'uomop non può fingere, la donna sì....il mutamento del rapporto sessuale è l'elemento preponderante nella scoperta del tradimento....la mancanza di desiderio sessuale, se non derivante da problemi fisici, è la dimostrazione inequivocabile del mutamento dei sentimenti nei confronti del patner.
RispondiEliminaFrancesco
Carissimi Marco e Francesco,
RispondiEliminasiete rimasti soli a combattere in trincee contrapposte su questo POST.
A voi quindi dedico questa micropoesia che fa riflettere sulla caducità della nostra vita:
UN'AMORE,UNA CULLA, UN SOGNO....L'OBLIO.
SPEZZA L'ESISTENZA UMANA L'ALA DEL DESTINO.
Armistizio, dunque.
Vi abbraccio,
Massimo.
Vedete cosa succede con la confusione dei sessi?
EliminaERRATA: un' amore
CORRIGE: un amore.
Massimo
comunico che l'anonimo del 20 marzo è una mia amica di Brescia, femminile, dunque, coartata da me ad intervenire. SALUTI E grazie a Paolina:
RispondiEliminaAnch'io ritengo "vacuo, impalpabile e generalizzante" il commento di Paolina, che, al di là di una femminile gentilezza di fondo, non affronta "da rude militare" la problematica posta, limitandosi ai due parametri "coercizione sociale e poetica eterna". Si vede che il "nostro" schierarci, deformazione militare fatale per noi, non rientra nei suoi canoni di pensiero.
RispondiEliminaPur teologa e dotta,non ci ha dato risposte esaurienti, secondo i miei parametri. Comunque grazie. Marco