Al mattino, quando mi alzo ( sempre tardi, mi rimprovera Ettore, ricordandomi che lui e molti altri nostri amici si alzano tuttora all’alba – io me lo immagino alle 7 del mattino che assiste alla cerimonia dell’alzabandiera nel giardino di casa con i suoi due simpatici cagnetti in scala ridotta), accendo la TV per sentire le ultime notizie.
Talvolta mi sposto sul canale La7 dove programmano “Omnibus”: qui giornalisti, famosi e non, disquisiscono sugli avvenimenti degli ultimi giorni.
Ormai da un po’ di tempo la frase più ricorrente, ripetuta ostinatamente più volte dal moderatore, è “Non si può dire!!”.
Non si può dire il nome di un politico, non si può dire il nome di un partito politico, non si può dire il programma politico, non si può dire !!! , non si può dire !!!!, non si può dire !!!....
Ma come è possibile che, nel 2010, in Italia, si possa sentire una frase del genere ???
Com’è possibile che esista una legge che vieta di parlare di politica, di partiti, di politici in televisione ???
Forse perché, credendo che gli Italiani siano imbecilli per definizione, si è pensato di fare una legge per vietare loro di esserlo.
E’ come se si vietasse di parlare di Storia, perché non siamo in grado di comprenderla ..…
So che tra di Voi ci sono raffinati studiosi di Storia e vi domando: quello di cui si parla oggi non si trasformerà in scrittura sui libri di Storia di domani?????
Vogliamo abolire per legge anche la Storia !??!!.
Aiutami tu Ettore , profondo conoscitore di detti antichi, a trovarne uno adatto!
"Quelli che non riescono a ricordare il passato sono condannati a ripeterlo (George SANTAYANA)".
Ieri, poi, sempre per far aumentare il mio pH acido ( la mia cartina al tornasole è il mio buon amico Ettore), ho parlato con un altro carissimo amico e, come al solito, all’invito di scrivere qualcosa sul blog, mi sono sentito rispondere che continuare a dibattere di politica non è corretto; mi ha detto che le discussioni, talvolta anche animate, non portano a nulla, se non alla definitiva rottura di antiche amicizie.
Ho provato allora a chiedergli di suggerirmi quali fossero gli argomenti che avrebbero potuto interessare , “ma non turbare”, i “pigri” lettori del blog , ma anche in questo caso la domanda è rimasta senza risposta.
Ho provato a chiedere se si potesse parlare di cravatte (sono molto di moda ultimamente!!) o di abbigliamento (sono state fatte discussioni terribili sull’opportunità di indossare qualcosa di rosa alla nostra età : è consigliabile l’orbace o al massimo un grigio non troppo chiaro!!! sic!!), di gossip, di film o libri , di musica o di canzonette, ma anche su questi argomenti mi è sembrato non ci fosse molto interesse.
Forse è meglio che non si parli di niente, che non si dica niente per non disturbare le vecchie abitudini che regolano l’equilibrio precario nel quale viviamo, costringendoci a far passare monotonamente i giorni che ci rimangono; forse è meglio far finta di niente e aspettare … aspettare sperando che finalmente arrivino i tartari ??????
C’è qualcuno che mi può aiutare a sperare in qualcosa di diverso?????
Nota.
Visto che oggi a Modena nevica e in tutta Italia fa brutto tempo e siamo costretti a rimanere in casa, dopo un’attenta riflessione, ho scelto l’argomento per le nostre chiacchiere sul blog: “Uomini e donne over 60”.
Non sto scherzando! La Sig.ra De Filippi, genio della tv ( e non solo …), ha pensato anche a noi vecchietti: se vogliamo trovare una bella morosa, possiamo partecipare alla sua trasmissione e incontrare delle simpatiche signore.
Intanto guardiamo le puntate della trasmissione (oggi e domani alle 14.45 su Canale 5 dovrebbero andare in onda) e poi le commentiamo assieme.
Chi è la signora più bella? E il vecchietto più simpatico? Voi con chi fareste l’esterna? E non sceglietemi la professoressa universitaria di Napoli solo perché volete fare gli acculturati ….
Preparate i pop-corn!!!
Ciao . Oliviero
Carissimo Oliviero
RispondiEliminaquale assiduo frequentatore del blog mi sento in imbarazzo nel commentare le tue riflessioni; sembra quasi che si voglia intervenire sempre e comunque, anche quando non si è chiamati in causa.
Non comprendo, però, il perchè parlare di politica (o di questioni sociali come piace a me) debba necessariamente portare alla rotture di vecchie amicizie.
Non so quanti dei nostri compagni di corso abbiano mantenuto, durante il loro percorso militare, rapporti di amicizia ma sono certo che ora, con il pensionamento e il venir meno della competizione, si possa consolidare una frequentazione (anche solo epistolare) molto più intensa basata sulla reciproca stima e sul rispetto dell'altrui idea.
In Accademia non ricordo di aver fatto, con Giovanni Papi, discorsi "seri" come quelli qui intrapresi e, per quel che mi riguarda, oggi posso dire che è nato un rapporto positivo che per quarant'anni non è esistito.
Credo, comunque, che non tutti gli "assenteisti" lo siano per gli argomenti trattati. Molti non avranno tempo o non amano scrivere o, più semplicemente, preferiscono frequentare il blog leggendo ciò che gli altri scrivano.
Chi ha voglia, quindi, continui a farlo su qualsiasi tipo di argomento. E' un modo per ritrovarci sulle antiche poltrone della nostra Accademia.
Un salutoni a tutti
Francesco
Caro Oliviero, da grafomane incallito, penna stilografica ed inchiostro del mio colore preferito, l'azzurro, non amo scrivere con questo coso, della cui validità sono, però, convinto.Ringrazio Te ed Ettore per l'opportunità che ci avete dato nel ritrovarCi, ringrazio Francesco Miredi per le Sue serene e sempre puntuali osservazioni. Del Suo ultimo intervento apprezzo, poi, le verità in esso contenute: la partecipazione al blog è un fatto culturale che, per la novità insita nel mezzo di supporto, non sempre è facilmente perseguita. Ma, come nel mio caso, piano piano si "cresce", si apprezza la novità,si avverte il piacere di partecipare, di far parte del Circolo, di mettere a disposizione degli altri le proprie idee; ed è qui, su questo punto, che forse gli orientamenti divergono. Da una parte è nella logica della Nostra appartenenza l'essere schivi e non voler o saper partecipare ad una discussione di carattere politico, dall'altra la complessità del quadro attuale porta ad un allontanamento,o meglio alla volontà di non partecipare alla politica in senso alto e nobile, del nostro popolo di cui Noi siamo una Componente che ha ben meritato. Ma ben vengano le opinioni, ben venga la discussione, si apprezzino le partecipazioni: tutto così è positivo ma, invero, c'è da chiedersi se una tale palestra sia veramente utile. Lo scricchiolio degli interventi, uno dei quali, telefonico, è mio con Ettore e risale solo ad ieri, fa ritenere che l' attenzione posta ai fatti del giorno non sia La Politica ma la parte deleteria di essa, sulla cui vuotezza tutti, purtroppo, tendono a litigare piuttosto che a costruire: Le pagine di cronaca elettorale di questi giorni, la verbosità di tutti, le sovrapposizioni verbali,i fiumi di inchiostro spesi per distruggere od osannare i pettegolezzi, fanno sì che la composizione dei nostri scritti perda di quella nobiltà che ci appartiene e che dovrebbe contraddistinguere il Nostro pensare. Ritengo, scostandomi dalla serenità di Francesco Miredi, che sia meglio bandire, almeno oggi, dalla nostra lista, l'argomento. E non per mettere la testa sotto la sabbia nè per ignorare la delicatezza della situazione ma per continuare ad essere, nella Nostra apparente assenza dalla scena, osservatori puntuali, giudici coscienziosi, cittadini che , partecipando, non creano i presupposti per la bagarre anche in un giocattolo serio quale si sta dimostrando di essere il Nostro blog.Ritengo, per concludere, che sia meglio donarsi, come abbiamo fatto fino ad oggi, senza schierarci. Ma se lo dobbiamo fare, se ne sentiamo l'intima necessità, eleviamo il tono del Nostro dire in modo che la Nobiltà del pensiero di ciascuno non abbia a confondersi con la pochezza e la modestia di quanto ci viene propinato. Ne trarremmo tutti vantaggio e non avvertiremmo scricchiolii. Un abbraccio a Te e, per il tramite di 'sto coso, a Tutti Voi Carlo Minchiotti
RispondiEliminaA parte quell'ignobile invito a partecipare ad una trasmissione geriatrica, credo fermamente che Oliviero abbia fatto bene a GRIDARE la sua amara delusione per l'approccio che taluni di noi hanno nei confronti della discussione in generale e di quella "politica" in particolare.
RispondiEliminaGuagliò, qui bisogna che la smettiamo di considerarci "al di sopra ed al di fuori delle parti" e rimanere "sul monte" ad osservare le disgrazie umane: l'abbiamo fatto per quaranta anni -perché avevamo liberamente scelto di farlo-, ora è tempo che coloro che ne hanno mettano in discussione le loro idee.
Sagge parole quelle di Carletto, sagge parole quelle di Francesco, sagge parole quelle di quanti vogliono (e sanno) pronunciarle.
Non credo che disquisire civilmente di questioni "politiche -e non "partitiche"- sia un delitto o non sia opportuno; siamo alle soglie della terza età, abbiamo esperienza, qualcuno è pure circondato di nipotini, non abbiamo un .... da fare tutto il giorno ed allora perché non ci scorniamo un pò nel commentare quello che ci circonda?!
E nessuno mi venga a dire che si rischia di "rovinare vechhie amicizie", perché, se tali fossero sul serio, neanche uno tsunami potrebbe solo scalfirle.
Di che cosa abbiamo paura? a quanto mi risulta, non esiste ancora nessun provvedimento che vieti di fare commenti (ripeto, "commenti" e non ingiurie) su una realtà che diviene ogni giorno più intrigata e che, volenti o nolenti, ci coinvolge.
Ma, dopo che abbiamo passato una vita a parlare solo di campionato di calcio, di pedalini e di naja o a spettegolare a destra e sinistra, vogliamo o no sentirci Cittadini a pieno titolo, con tutti i diritti di tutti i cittadini, compreso quello di OPINIONE.
Ognuno sa quanta amorosa passione abbia profuso e continui a profondere, insieme ad Oliviero, perché il nostro, ripeto NOSTRO Blog ci consenta di conoscerci molto e meglio di quanto non sia stato possibile durante la vita; però, se c'è qualcuno che "si vergogna" a proporsi, a confrontarsi con persone che conosce da quaranta anni e che magari chiama pure "amici", allora è meglio che lasciamo perdere tutto: mi sembrerebbe riduttivo essere solo un'appendice di "Novella duemila" o della "Gazzetta dello sport"!
Ciao a tutti, Ettore.
Finalmente, forse in maniera un po forte sono riuscito ad animare questo blog. Un sassolino che ha fatto scatenare discussioni più o meno animate; per la verità ne aspettavo di più, non fa niente, forse il prossimo intervento potrà svegliare altri colleghi.
RispondiEliminaCiao Ard
Caro Carlo, avrei voluto accogliere immediatamente il Tuo invito e, per un po’, non esternare, nel nostro Circolo, considerazioni che avessero attinenza con la politica. Ieri sera, però, ho sentito il nostro premier parlare dei fatti del 94 (tangentopoli) e, ancora una volta, ho recepito un chiaro insulto alla mia intelligenza e alla mia dedizione verso tutti i principi morali che i miei genitori mi hanno insegnato e ai quali tutti noi abbiamo dimostrato di credere entrando in Accademia. Nel 1994 lavoravo quasi esclusivamente per imprenditori che operavano nel settore delle costruzioni e nel campo immobiliare turistico/residenziale e posso, con sincerità ed onestà, affermare che gli imputati condannati in tutti gli atti di causa che ho visionato, erano realmente colpevoli di corruzione e concussione. Continuare a proclamare, con enfasi maniacale, che quei fatti siano stati un premeditato attacco della “magistratura rossa” per eliminare i governanti di allora è una pura menzogna che (in buona fede) la maggioranza degli italiani crede verità. Questa convinzione, maturata attraverso un continuo bombardamento di insulti e turpiloquio e divenuta ormai stereotipo anche in coloro che credono nella democrazia e nella bontà delle Istituzioni, toglie significato anche ai valori più elementari. Secondo Te, il fatto di dire che tutti si comportano alla stessa maniera giustifica il disonesto accertato tale? Possono reati come quelli di tangentopoli essere considerati più o meno gravi se commessi dalla destra o dalla sinistra? I politici che allora furono condannati appartenevano in buona parte al centro sinistra, (socialisti, social democratici, e democristiani aderenti al centro sinistra) perché oggi si proclamano martiri coloro che appartengono al centro destra?. Personalmente condivido totalmente quanto detto da Ettore e Oliviero ma se non vogliamo parlare di politica (o di problemi sociali come preferisco) parliamo di valori che dovrebbero essere universali in qualunque contesto partitico e cominciamo con l’onestà. Il tema che propongo è il seguente: Illustrare il contenuto dell’“onestà” analizzando la possibilità che possa esistere anche in diverse gradazioni.
RispondiEliminaTi abbraccio
Francesco
Giggione provoca !!!!!
RispondiEliminaMI ARRENDO !
Ebbene si, sono tra quelli che evitano di parlare di politica per non appannare le amicizie, ma Oliviero mi ha “sfruculiato” e mai, nemmeno sotto tortura, parlerò di quei patetici vecchietti della De Filippi, per cui mi arrendo, parliamo di politica.
Ovviamente non serve a nulla avendo tutti noi, per età ed esperienza, opinioni ormai consolidate ma quantomeno è utile per mantenere lubrificati i neuroni cerebrali.
Per cui ora faccio outing: a me Silvio Berlusconi piace !
Mi piace perché fa, realizza, è concreto, pragmatico, resiste all’assedio della magistratura, dei media, del culturame di sinistra (cioè il 90% della cultura). Mi piace perché ha cacciato i comunisti dal Parlamento (solo per questo gli farei un monumento). Mi piace perché parla un linguaggio che il popolo capisce. Mi piace perché , checché ne dicano i gossippari di professione, all’estero è stimato e temuto, ne ho diretto riscontro. Mi piace perché ha preso una posizione chiara pro Israele pur avviando iniziative concrete a favore dei Palestinesi, adottato una posizione netta pro USA e contro l’IRAN, è legato da rapporti di stima ed amicizia con i principali capi di Stato e ha posto fine all’ ambigua politica pluristaffa dei suoi predecessori. Mi piace per come ha saputo gestire la terribile crisi in atto consentendo all’Italia di venirne fuori molto meglio di tantissimi altri Stati. Mi piace per come ha affrontato il problema rifiuti e il problema terremoto. Mi piace per gli strabilianti successi contro mafia, camorra e ndrangheta. Mi piace perché non è un politico di professione, nella vita ha lavorato duramente e ha raggiunto mete di assoluto rilievo. Mi piace perché ha coraggio e dopo quello che gli è successo e gli warning dei Servizi, continua a volere il contatto con il popolo. Mi piace perché ha un’infinità di difetti umani, perché è piccolo, pelato, donnaiolo, con le gambe storte e i suoi avversari hanno sguazzato, molto “signorilmente”, su questi suoi difetti. Mi piace perché lo insultano, lo odiano e lo invidiano visceralmente tutti gli italici quacquaracquà. Mi piace perché mi guardo intorno e vedo, Bersani, Di Pietro, Casini, Veltroni, D’Alema, Bassolino, Vendola, la Bonino, Prodi (mio Dio, Prodi!) ecc. e inorridisco.
E qui mi fermo avendo già fornito sufficienti motivi per farmi lapidare. Ho finito. Mirate al cuore.
Un abbraccio a tutti
Luigi (Giggione)
PS
Nella tragicommedia delle liste elettorali ciò che mi lascia allibito è che l’opposizione abbia perso una ghiotta occasione per dimostrarsi veramente democratica alleandosi subito alla maggioranza per raddrizzare una palese ingiustizia verso gli elettori. Occasione persa da Bersani per fare bella figura e dare un esempio di democrazia ammesso che, viste le origini e la sua formazione, sappia che cos’è. Più che politici sono ladri di polli.
Voglio provocare pure io ! " Per il bene di una Nazione conviene rendere docile il piu' possibile il corpo legislativo, perche' se questo fosse forte abbastanza per dominare , verrebbe distrutto dal Governo, o distruggerebbe lui stesso il Governo ." Napoleone Bonaparte ,aforisimi politici. Io aggiungerei anche il Potere Giudiziario, ma forse lo ha detto Lui stesso in qualche altra occasione; voi che ne dite?
RispondiEliminaGiovanni Papi
Caro Giggione,
RispondiEliminacomplimenti a 360° per essere diventato nonno con tanti auguri (vedrai la nuova vita che ringiovanimento...e che gioie che fa provare) e poi per avere saputo definire le qualità del premier, che io condivido pienamente. Non bisogna essere di destra o sinistra per vedere le cose che richiedono solo occhi e cervello per essere colte; purtroppo non sono doti comuni e ci si lascia accecare...come asini in fila, cercando di far cadere chi ha senza dubbio una marcia e non solo, in più. Non possono capire di fare bella figura, sono troppo orgogliosi e pieni di sè: altrochè opportunità, chissà quale peso avrebbe avuto una scelta così ovvia da fare, ma non certo per chi la democrazia non sa cosa sia: perchè il motto di base per loro resta o sei con me o ti distruggo, come stanno cercando di fare con premier. Allora ecco il buon senso: all'odio si risponde con l'amore... ma poteva trovare un motto migliore?. Questa è la marcia in più che testimonia la grandezza di un non politico che ha dato filo da torcere a chi pensava di essersi finalmente liberato da tutti... speriamo solo che abbia la forza di continuare a reggere questo peso assurdo che avrebbe già sconvolto chissà quanti individui normali.. forse la marcia in più l'aiuta anche in questo.Ard
Cari Ard, Giggione e Giovanni (in rigoroso ordine alfabetico) se la cosa può farvi piacere, vi garantisco le vostre dichiarate provocazioni.... hanno provocato!
RispondiEliminaCerto, per chi non lo avesse saputo, le vostre parole avrebbero prodotto lo stesso effetto del suono del batacchio su una robusta campana: devastante!
Sempre per quell’ignaro lettore, si sarebbe passati da una vera e propria idolatria (Giggione), ad un brano strappalacrime da Libro Cuore (Ard), ad uno stravolgimento dell’Ordine costituzionale (Giovanni), ancorché confortato dall’aforisma del Grande Corso.
Ragazzi, lo so che le vostre erano solo delle “provocazioni” però, damose ‘na calmata o rischiamo di farci accalappiare da quella brutta bestia -che tanto acutamente ha evidenziato Carletto- è che la “vuotezza” della “parte deleteria” della politica (con la minuscola, trattandosi di questione italiota) e che si concreta, appunto, in una sterile spirale parolaia più consona ad un asilo infantile che ad un sì alto consesso.
Ragazzi, neanche Pietro l’Eremita avrebbe messo in campo tanto fervore fondamentalista, però lui, almeno, aveva un fine nobile da perseguire.
Invece qui, a ben vedere, si tratta di un caleidoscopio di nullità, millantate per “verità”, niente affatto utili o funzionali al bene comune (anzi!), tutte a cortissimo respiro, tutte estemporanee e senza alcuno disegno politico; non c’è, né da una parte né dall’altra, una strategia, bensì una serie più o meno coordinata di tattiche di basso profilo, interrotte qua e là da qualche scandaluccio.
Hanno ragione Carletto e Francesco, quando invitano a sforzarci di elevarci da questa corte dei miracoli ed incominciare a parlare sul serio di Politica (stavolta con la maiuscola), dimostrando che una vita dedicata al Servizio ed al Dovere (senza ricavarne alcun beneficio se non quello connesso con la propria professionalità) ha prodotto cittadini che sanno volare alto per non essere coinvolti in tanta miseria morale.
Sono convinto, infatti, che, aldilà delle “provocazioni”, ciascuno di noi sia cosciente del fatto che non c’è rimasto nessun fondo da raschiare, che si è arrivati alla frutta, meglio all’ammazza-caffè di un processo di delegittimazione delle istituzioni a tutti i livelli e con il complice contributo di tutte le cosiddette forze politiche e sindacali, nessuna esclusa.
Abbiamo giornalmente di fronte uno spettacolo indegno di un Paese che si vanta essere la 7^ potenza economica mondiale e, se tanto mi dà tanto, sarà sempre peggio; non esistono né “odio” né “amore”, perché questi sono sentimenti umani; non esistono né “complotti” né “disegni eversivi”: esiste solo una pletora autoreferenziale di “eletti” che ha messo anni-luce tra sé ed i suoi elettori.
Ragazzi, datemi retta: dimostriamo di essere migliori.
Ciao a tutti, Ettore.
P.S. per Giggione.
Pensa se, compiuto il pasticcio, si fosse sentita questa proposta: “Abbiamo sbagliato, siamo degli incapaci, chiediamo scusa ma non ci sembra corretto che il partito di maggioranza relativa non partecipi alla competizione elettorale. Che ne dite di sederci intorno ad un tavolo per trovare un’onorevole soluzione di compromesso ?”
Sarebbe stata una mossa in linea con il titolo della via sede nazionale del partito.
Sono felice che diversi interventi abbiano suscitato tante reazioni. Almeno hanno sortito l'effetto di far intervenire altri in discussione. Ovviamente uno è libero di pensare e di credere a quello che vuole, la democrazia è il rispetto e la possibilità di esprimere le proprie idee e fino a prova contraria, viviamo ancora in un paese libero. Tu credi ad alcune cose ...e pertanto scrivi:... se compiuto il pasticcio si fosse detto: Abbiamo sbagliato...etc... Qualcuno ha riferito eventi diversi, e pertanto è ragionevole che un altro non la pensi come te e non ci sia la necessità di ammettere di aver sbagliato...ma di pretendere i propri diritti, che sono alla fine i diritti degli elettori. Se sei giunto al punto di decidere di non votare, per una tua scelta, lo capisco finchè ragioni così,e disconosci i diritti e forse segui una corrente politica che non ti soddisfa e gratifica. Io sono convinto che da qualche parte l'elettorato si senta ancora stimolato e coinvolto, e riconosco che parte dei politici hanno presentato una grande caduta di stile..cercando non programmi ma gossip in cui finiscono coll'esserne intrappolati. ricordi la storia di chi va per battere e resta battuto?. Allora si scatena il dente avvelenato, con veemenza maggiore proporzionatamente ai successi che gli altri ottengono. Volente o no è una maggioranza scelta dal popolo che è sovrano, a dispetto di tutti i mezzi messi in campo per farla cadere, incuranti delle immagini che si creano a livello mondiale del nostro paese. Questa è forse la strada che condividi? C'è proprio da vergognarsi, di persone che non hanno freni e denigrano il proprio paese, che nonostante quello che pensi è molto migliore e sta molto meglio di tanti altri. Come al solito c'è chi vede il bicchiere mezzo vuoto e chi lo vede mezzo pieno. L'obiettività è di riconoscere i fatti e se neghi anche questi, viaggiamo su strade diverse, dove non c'è dialogo che possa essere condiviso. Un gestore di sito, a nome di un corso, deve mantenere un buon equilibrio di gestione e far in modo che tutti possano esprimere le proprie idee, anche se non condivise. Ciao Ard
RispondiEliminaCaro Giggione, la tua ode sul Berlusca (in senso lombardo e non dispregiativo), da far invidia al miglior Fede, mi ha fatto sentire parte di quella pubblicità dove si incontrano due squadre, una composta da undici giocatori e l’altra da qualche centinaia di persone; il lite motive dello spot è “ti piace vincere facile”. Si mio caro amico perché se il confronto attiene le preferenze, è evidente che, sia nel nostro piccolo contesto che in quello più vasto della nostra Nazione, il Premier abbia legittimamente la maggioranza e nessuno può contestarla. A me e alla minoranza, però, Berlusconi non piace: non piace perché, in oltre quindici anni, ha dimostrato di avere più a cuore i suoi personali interessi che il bene dello Stato; non piace perché i pochi provvedimenti di carattere socio/economici che ha emanato contrastano con una leale economia di mercato alla quale dice di ispirarsi; non piace perché ha stretto una indissolubile alleanza con chi vuole la divisione del nostro paese; non piace perché, per ottenere vantaggi nelle sue vicende giudiziarie, sta minando l’ordine costituzionale a vantaggio dei delinquenti comuni; non piace perché non ha nulla da invidiare e, come nostro rappresentante, avrei voluto un uomo di diverso carisma. No piace perchè credo a molte cose detta da Travaglio. Converrai che non tutte le mie e le tue considerazioni, seppure espresse da entrambi in perfetta buona fede, siano da considerasi esatte; forse lo saranno quelle maturate attraverso una esperienza diretta ma molte sono inficiate dai nostri “amori” interiori o dalla bravura di chi riesce a propinarceli. Lo scopo di questi nostri incontri dovrebbe essere quello di esprimere, senza enfasi da stadio, le personali considerazioni su ogni contemporaneo accadimento e capire se la valutazione o il significato dato, combacia con quello di altra persona da noi stimata e che, magari, ha più elementi valutativi. In campo internazionale, ad esempio, molti miei colleghi, mi riportano la figura del nostro premier come un massacratore del diritto; tu dici il contrario e mi piacerebbe conoscere le tue esperienze estere per avere un’idea più compiuta. Tu parli del caso Israele ma io vedo anche gli americani in difficoltà con la politica di quel paese e mi fa paura la voglia espansionistica dimostrata; anche in questo, per le tue esperienze, mi piacerebbe conoscere il tuo parere. Sul processo breve e sulle intercettazioni, ho espresso valutazioni tecniche che vorrei fossero confutate o valutate da soggetti che hanno avuto modo di sperimentarle quali Carlo e tutti i colleghi carabinieri che possono esprimersi. L’Emilia è la regione a più basso tasso di disoccupazione dove il “nero” è quasi inesistente; mi piacerebbe sentire Oliviero sul perché.
RispondiEliminaIo condivido totalmente il lavoro e lo sforzo di Ettore ( e di Oliviero che ha provocato questo dibattito) e giudico le considerazioni di Ard faziose e provocatorie. Grazie Ettore per aver dimostrato che la fede politica non è sempre ottusa ed oscurantista e che, indipendentemente da chi si è scelto, sussiste sempre, nelle persone equilibrate, la volontà sociale di verificare oggettivamente il risultato del loro operato.
Saluti a tutti
Francesco
In tutti i nostri interventi di politica (con la "p" minuscola, ) o di Politica ( con la "P" maiuscola, ma devo ancora capire quali sono o potrebbero essere), una sola cosa è chiara: ci sono alcuni di noi che sostengono Berlusconi e altri che sono contro Berlusconi. E questo è quello che succede anche nel Paese. Mi piacerebbe che coloro che sono contro Berlusconi mi indicassero con nome e cognome chi dovrebbe prendere il suo posto per "salvare" l'Italia: Prodi? Veltroni? Bersani? Fini? Di Pietro? De Magistris? Vendola? Travaglio? Santoro? .....A voi la scelta (con motivazione)! Sono pronto a valutare le offerte.
RispondiEliminaCaro Gino la domanda avrebbe dovuto essere rivolta a me direttamente perchè sono il solo che si è espresso contro Berlusconi e sul piano delle scelte politiche ho già detto che il mio voto contrario lo considero una scelta forzata. Con l'attuale bipolarismo non ho alternative, o l'uno o l'altro, e visto che dall'altra parte c'è Bersani (che nel breve periodo Prodi si era mosso bene sul piano delle liberalizzazioni, della trasparenza e dell'evasione fiscale) darò a lui il mio voto con la speranza che non si faccia prendere la mano da Di Pietro e dall'estremismo di sinistra. Se così non sarà e, alla prossima, dovessi convincermi che hanno fatto più danni rispetto agli, se campo, cambierò voto. Degli ultimi interventi personali mi sono piaciuti quelli di Fini e di Casini ma, in questo contesto, hanno, haimè, poca importanza.
RispondiEliminaNon so quale altre motivazioni indicare oltre a quelle che hanno formato oggetto dei nostri dibattiti e ti ripeto che non sono dettate da ideologie. E' proprio la scelta di un voto non ideologico che mi spinge a parlare e cercare di meglio valutare certi argomenti. Con stima ed amicizia
Francesco
Cari amici,
RispondiEliminami permetto di allegare lo
scritto originale di Elsa Morante:
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che,al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.
Perchè il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.
La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto,
pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare, ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti,
le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo
stile enfatico e impudico.
In Italia è diventato il capo del governo.
Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano Ammiratore della forza,
venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso,
vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia, ma con numerose amanti,
si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti,
di profittatori; mimo abile e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma,
come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere
il personaggio che vuole rappresentare."
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a
Mussolini...
meditate gente, meditate.....
Massimo
Indubbiamente è un brano ad effetto, peccato che provenga da Elsa Morante, moglie di Alberto Moravia, nota esponente della "intellighenzia" di sinistra, sul cadavere di un dittatore sconfitto, capo di un regime che le aveva concesso fama e denaro. Non mi sembra il massimo esempio nè di obbiettività nè di coraggio morale.
RispondiEliminaMeditate gente, meditate....
Luigi
15 marzo 2010 08.09
Con un caro abbraccio a tutti voi, a questo punto mi butto anche io!
RispondiEliminaPer amor di chiarezza tengo a precisare che condivido appieno il punto di vista di Francesco e che ce la metto tutta per essere obiettivo, ma non è di questo che desidero parlarvi.
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione ed al vostro pensiero un fatto che mi è capitato tre giorni fa.
In breve, ho ricevuto da un provider un messaggio di posta elettronica, nel quale mi si comunicava che il contenuto di una barzelletta, inviatami tramite e-mail da un amico, era contrario all'etica aziendale e per tale motivo l'e-mail non mi veniva trasmessa. Ieri sono riuscito a farmi raccontare per telefono la barzelletta. Come ben potete immaginare, riguardava Berlusconi, ma vi assicuro che non conteneva assolutamente niente di offensivo, od in qualche maniera, di non pubblicabile. Mai e poi mai mi sarei aspettato una cosa del genere qui da noi, in Italia!
Vivendo all'estero, vi confesso che mi sono trovato spessissimo a difendere Berlusconi dalle accuse di manipolatore dei media e dell'informazione, asserendo che qui da noi anche i suo stessi giornali e canali TV si permettono di criticarlo ed, in qualche caso, di deriderlo. So bene che spesso ha usato ed usa tutta la sua influenza per nascondere o dare più risalto alle sue "gesta", ma non ero minimamente preparato a trovarmi di fronte ad una vera e propria censura.
Non voglio insinuare che questa sia effettuata per richiesta diretta dell'interessato, ma mi domando: se anche fosse un puro atto di servilismo e di compiacenza nei confronti del potere, non è comunque sinonimo di un decadimento pauroso della democrazia nel nostro caro Paese e pessimo presagio per il futuro?
Confortatemi per favore!!!!
Caro Federico, non so se può servire a consolarti, ma rammento che D'Alema querelò Forattini per una vignetta. Nel caso da te citato, mi pare di capire che il tuo amico stava usando il computer della rete aziendale per inviare barzellette agli amici: in altri Paesi forse avrebbe rischiato il licenziamento più che la "censura".
RispondiEliminaCaro Francesco, francamente le motivazioni addotte per la tua scelta mi sembrano abbastanza deboli e vincolate ad una condizione che già in passato si è dimostrata aleatoria: Di Pietro ha sempre fatto quello che ha voluto e il PD, prima con Veltroni e poi con Bersani, è stato sempre pronto a scodinzolargli dietro con i risultati che abbiamo visto e subito tutti (della bontà della politica di Prodi bisognava convincere innanzitutto i suoi alleati a cominciare da Veltroni). Io imploro (ripeto: imploro): offritemi una alternativa valida, una proposta che sia "per" e non solo "contro" e, come ho già detto in passato per Veltroni, sono più che pronto a considerarla. Certamente non mi si può chiedere di sostenere una coalizione che comprenda Di Pietro (che vorrebbe democraticamente cacciare a calci in culo un direttore di TG che ha solo il torto di non essere allineato, ma la cui libertà di espressione dovrebbe essere altrettanto sacra di quella per cui si va in piazza contro Berlusconi)e quelli che andavano per le piazze a gridare "dieci, cento, mille Nassirya" o che sghignazzavano ai funerali dei Soldati Italiani.
A Ettore e a Carlo Minchiotti vorrei dire che non sempre si può assumere il ruolo di Padri nobili, a volte bisogna sporcarsi le mani e operare con quello che c'è: quindi fuori i nomi e schieriamoci, altrimenti si fa solo filosofia e non il bene della Patria.
Caro Gino ammetendo una passata simpatia per Veltroni hai ammesso la possibilità che si possa cambiare schieramento. Oggi sei schierato da una parte perchè non ami una politica fatta sul "contro"; perchè dispezzi coloro che hanno deriso i nostri soldati; perchè ritieni che i giudizi non siano espressi con equità. Sono tutti argomenti più che validi, specialmente se si considera che sono maturati in un vissuto dove l'onore e il rispetto delle Istituzioni rappresentavano l'essenza. Io condivido queste tue considerazioni ma ritengo ancor più pericolosi, per il nostro paese, la delegittimazione di organi istituzionali, la proliferazione di norme a favore dei delinquenti, le menzogne sullo stato della nostra economia, la sempre minor prospettiva di lavoro, lo stato della sanità, l'aumento della forbice fra ricchi e poveri, l'arroganza del potere, gli schieramenti contrastanti etc.etc..
RispondiEliminaNessuno può offrirti la valida alternativa che implori perchè il giudizio sulla debolezza o meno delle argomentazioni, almeno al primo impatto, non dipende da chi li rappresenta bensì dalla cultura interiore e dalla voglia di ascoltare e valutare di chi li riceve. La valutazione dovrebbe essere oggettiva, senza schieramenti a priori e a prescindere (come diceva Totò).
Il bene della Patria lo si fa scegliendo, volta per volta, ciò che si ritiene a Lei più confacente e se prima di scegliere si tenta di argomentare su provvedimenti che si pensano negativi, non si fa filosofia ma semplicemente confronto. Questo è ciò che io ho recepito dagli interventi di Ettore ed è ciò che ho voluto dare con i miei interventi i quali non sono mai stati contestati per gli argomenti specifici bensì per un mal interpretato scopo di "campagna elettorale" che, al contrario, non è mai stato il mio.
Francesco
Caro Gino, ti confermo che chi ha censurato è stato il provider, avendo il mio amico inviato il messaggio da casa, proprio come stiamo facendo noi. Permettimi, poi, di obiettare che una querela, fatta a pubblicazione avvenuta, non ha la stessa valenza di una censura che, per sua natura, evita o modifica la pubblicazione. Se poi anche così fosse, non credo sia comunque giusto avvallare quest'ultima aggrappandosi ad una querela di D'Alema o di chiunque altro.
RispondiEliminaAttendo ancora conforto...
Con stima ed amicizia
Federico
Io penso che il bene della Patria non lo puo' fare chi e' stato comunista perche' i comunisti non hanno una Patria ma il partito e anche se cambiano nome sono sempre gli stessi.Per questo il mio male minore non potra' mai essere la sinistra o i suoi alleati, a prescindere come diceva Toto'.
RispondiEliminaGiovanni Papi
Vi ho trovati! Non avevo capito che c'era il blog del Corso. Ero convinto che fosse ancora quello del Quarto Plotone. Meno male che c'è Francesco Miredi (col quale mi sento di tanto in tanto), che mi ha segnalato il blog. Questo intervento è solo per salutarvi. Non mi piace entrare nelle discussioni politiche: ho verificato in passato che alla fine ognuno rimane della propria idea e la discussione non mi porta alcun beneficio. Ma questo - ovviamente - è una mia opinione. Un abbraccio a tutti.
RispondiEliminaGiovanni Bernardi
Carissimo Francesco,
RispondiEliminagrazie, seppure in ritardo, per la garbatissima risposta inviatami. Qualche giorno fa, e per tempo, avevo voluto dire la mia sull'argomento che, finalmente, ha mosso qualche Coscienza ma un oscuro vermicello mi ha cancellato quanto avevo detto,posto tra i commenti alla lettera iniziale di Oliviero .Era il 7° e di esso ne andavo fiero..... Forse il verme si chiama provider; si dice così ? Cerco, passata la vena oratoria, di sintetizzare il mio pensiero che è sicuramente difficile da attuare perchè ha un elevato costo e necessita, per la messa in opera, di non pochi sacrifici personali che il popolo italiano, che si compone di tutti noi, non vuole più affrontare. Cercavo di affermare, ed affermo, il principio dell' operosità produttiva della costruzione: operai che si dedicano certosinamente, quotidianamente, a fare, a realizzare, piuttosto che robot, privi di cervello ma pieni di acredine verso questo e contro quello, armati solo di martelli pneumatici che, con il loro assordante rumore, distolgono dai veri problemi ai quali, se fossimo costruttori e non demolitori, potremmo anche noi mettere mano.
Questa, me lo si passi, non è filosofia accademica nè vuole essere qualcosa di diverso dalla condotta di vita di ciascuno di Voi e di me che, operai con la cazzuola ,siamo stati e continuiamo ad essere. La linea di discrimine tra il contestare il qualunquismo della critica a coloro che, nella responsabilità di governo o all'opposizione, di ieri, di oggi e di domani, con coloriture diverse, ed il costruire è proprio qua.Nel nostro piccolo quotidiano non riusciamo a fare molto se non, a seconda dei casi, ad "edificarci" o , prosaicamente, ad "incazzarci; ma, invero, potremmo vedere, anche unendoci, dandoci la mano, perchè l'unione fa la forza, di essere vicini, ognuno dalla propria sede, a coloro che hanno il destino di questa nostra Italia. Come? Facendeo un movimento, creando un altro partito, offendendo, blandendo? E qui casca l' asino, che sono io. Non lo so. Ma allora , se trovi utile questa provocazione, se ritieni che io, Tu, Ettore, oliviero,, Gino, Giovanni,del 150° Corso, e gli Ettore, Oliviero, Gino, Giovanni, dei Corsi precedenti e successivi al Nostro, possano armarsi di cazzuola, allora sì che ci potrebbe essere una risposta forte alle attività che i Signori della politica deleteria, a qualunque schieramento essi appartengano, mettono con tanta spregiudicatezza in atto. Ma per fare questo occorre, come ho detto prima, impegnarsi,credendo e lavorando per la Causa che è la Causa dei nostri figli e, ancor più delle generazioni future.
Sono illuso, faccio filosofia? Se riesco a far pubblicare il mio scritto, spero di aver lanciato un sasso non piccolo nello stagno. E che la discussione porti i fatti, le opere e non le chiacchiere. Il silenzio assordante di questi giorni, operato da norme illiberali, ci consenta di parlare nel blog con un profilo alto, da Gente che sa cosa vuole; si tratta solo di organizzarsi: e Voi, Francesco, Ettore, Oliviero, Gino, Giovanni, tutti Voi, miei cari Amici, lo sapete fare, lo avete dimostrato infinite volte, molto bene!
Un abbraccio
Carlo Minchiotti
Sollecitato da Ettore esprimo il mio personale parere precisando, se non lo si evincerà da quanto dirò in seguito, filogovernativo e pro Cavaliere.
RispondiEliminaMi continuo a domandare: cosa è successo agli Italiani se continuano a votare per una persona pluri indagata, incapace, grossolana, poco stimata all'estero, con la testa asfaltata ed i tacchi? Si sono bevuti il cervello oppure guardano ai risultati concreti di quella banda di ministri non all'altezza (a parte Brunetta) dei loro compiti, perchè non hanno il marchio di fabbrica della sinistra.
Preferisco 1000 volte un Berlusconi che ha lavorato tutta la vita, probabilmente operando a volte al limite della legalità, a quella massa di funzionari di partito come Bersani, Veltroni, D'Alema, Fini, Casini... che per tutta la vita sono stati all'ombra della bandiera rossa o biancorossa o bianca o nera.
Mi hanno sempre detto ed ho sempre cercato di applicare la teroria che dice: solo chi non fa niente non sbaglia.
Se la minoranza è così intellettualmente superiore batta il Cavaliere in terreno aperto e non si nasconda dietro le toghe degli amici.
Carlo Maria
Risposte !!!!
RispondiEliminaQuesta volta scrivo per rispondere a due domande che mi sono state fatte , e lascio a voi , che avete più certezze di me , continuare nel dibattito “politico”.
Francesco mi ha chiesto di spiegare “perché L’Emilia è la regione a più basso tasso di disoccupazione dove il “nero” è quasi inesistente.
Potrei sciorinare dati e statistiche economiche complesse (se volete lo farò un’altra volta!) , invece vi faccio io una domanda semplice semplice :
“Perché in molte regioni gli italiani guidano l’auto senza cintura e non accendono i fari anche di giorno e usano la moto senza casco ???”
La risposta semplicissima è : c’è chi crede nelle istituzioni e le rispetta ……. e chi no !!!
In Emilia Romagna le prime a crederci sono le istituzioni stesse, che si impegnano ad offrire migliori servizi e nel contempo effettuano i dovuti controlli.
Questi semplici principi , con l’aggiunta della certezza della pena , basterebbe a rivoluzionare l’intero Paese.
Rispondo poi a Gino Manco che chiede l’alternativa a B. : l’alternativa, attualmente non c’è !
Nessuno adesso riuscirà a scalfire il palazzo , dove i partiti, i movimenti o altre accidenti di aggregazioni hanno innalzato un muro e nessuno può entrarvi, anzi fanno di tutto per recuperare anche chi ne era stato cacciato! In Puglia una aspirante Governatore mette nella propria lista un onorevole (minuscolo in tutti i sensi !) noto frequentatore di prostitute ( a quel tempo non si usava il più nobile termine “escort” ) e “annussatore” di cocaina (forse per favorire un improbabile erezione, sic!) solo per ottenere pochi voti clientelari che forse le permetteranno la vittoria.
PROVOCAZIONE GIGANTE ………… e un po’ qualunquista
Se potessi chi metterei al posto di B. ???
“Una donna, una signora , una sposa , una madre , magari una delle nostre mogli che sapendo risolvere giornalmente tutti i problemi della casa , dei figli e del marito , impiegherebbe pochi giorni per chiarire i veri problemi dell’Italia , che sono tanti : il lavoro per i giovani ( i vostri figli hanno un lavoro stabile ???) , per i cassaintegrati ( che tra poco si vedranno scadere la CIGS) , i salari del 95 % degli Italiani che faticano ad arrivare alla fine del mese, la povertà che sta invadendo le città, e non certo quelli , che non importano a nessuno, che riempiono ore di telegiornali e pagine di quotidiani.
Quando avete un attimo di tempo andate a leggervi i “Buongiorno” di Gramellini (purtroppo “vermiglio” come me!) sulla Stampa
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41
forse vi troverete delle cose un po’ più semplici ma molto più importanti su cui meditare.
Ciao Oliviero
Nota per Giggione : Domenica scorsa , a Modena , si è insediato il nuovo Vescovo.
Il Comune , ovviamente rosso, ha installato in Piazza Grande , una tenda gigantesca e un maxischermo per permettere a chi non era potuto entrare in Duomo (posti riservati , ovviamente !!) di assistere alla Cerimonia .
In precedenza il Sindaco , ovviamente rosso , aveva salutato , in una Chiesa, il nuovo Vescovo e poi , in Via Emilia , più di tremila/quattromila persone lo hanno accompagnato dalla Chiesa di San Agostino in processione fino al Duomo .
Comincio a pensare che , come le stagioni, anche i comunisti non sono più quelli di una volta, e, che i Pepponi di adesso (come nel video che mi hai segnalato ) non sono poi tanto malvagi.
Chissà se quelli, che ancora oggi hanno paura del “pericolo comunista ” , non cominciano a pensare che forse ci sono “pericoli” peggiori.
Poi , un’altra volta , ti spiegherò del “Brutto ma buono” della Coop (ovviamente rossa) .
Oliviero