domenica 30 gennaio 2011
17 marzo 1861
Il 17 marzo di quest’anno sarà festa nazionale: le scuole e gli uffici pubblici rimarranno chiusi; lo ha deciso il Consiglio dei Ministri nella seduta del 28 gennaio. Sarà anche preceduto dalla ‘Notte tricolore’, una notte bianca durante la quale si terranno manifestazioni seguite dalla Rai e i negozi potranno rimanere aperti.
Il 17 marzo 1861 il Parlamento piemontese proclamò il Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II primo Re d’Italia. Quest’anno, quindi, ricorre il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Questa data è stata dimenticata per decenni, grazie alla ipocrisia politica che, manipolando la Storia, ha negli ultimi anni addirittura spostato la festa dell’unità al 4 novembre, che invece è la festa delle Forze Armate.
Il mio invito a tutti è: riprendiamoci la Storia, senza soggiacere a transienti realtà politiche. Riprendiamocela senza le ipocrisie che ci hanno seguito per tutti gli anni del dopoguerra. Prendiamo esempio dal presidente Napolitano, che il prossimo 17 marzo si recherà al Pantheon a rendere omaggio alla salma di Vittorio Emanuele II, Padre della Patria.
Giovanni Bernardi.
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Concordo con te. Riprendiamoci la Storia...... ma quella vera ! Solo cosi' tante fandonie che sono politicamente corrette saranno almeno storicamente corrette , che non e' poco.Giovanni.
RispondiEliminaConcordo con Giovanni anche se non so come possiamo riprenderci la storia.
RispondiEliminaLa storia è una puttana, va con tutti, dipende con che occhi si guarda. Lo testimonia il nostro caro Presidente, dirigente di un partito che voleva la morte della Patria e ora, senza vergogna, fa il patriota e rende omaggio addirittura al Re. Questo vuole il copione del buon Presidente e questo fa. E' il primo falso che dovremmo smascherare per riprenderci un pezzettino, piccolo piccolo, della nostra storia.
Luigi
Carissimi, sono in linea con Giggione sul fatto che la storia sia una puttana perchè mostra sempre ciò che gli utenti vogliono.
RispondiEliminaE' per questo che le più grandi ingiustizie sono coperte da grandi ideali e da profondi principi. Ciò che di vero resta sempre è il risultato della cattiveria ed imbecillità dell'uomo che ha cavalcato quei principi. Per questo la rivoluzione francese ha generato il giustizialismo giacobino; l'economia libertaria inglese ha portato all'imperialismo vittoriano; il nazionalismo tedesco ha aiutato il socialismo russo, tramutatosi poi in comunismo bolscevico; la social democrazia italiana ha alimentato il fascimo estremista.
Quale sia la storia vera è difficile dirlo; è certo però che le puttane esistono perchè ci sono i clienti.
Francesco