venerdì 4 febbraio 2011
Così è se vi pare
Ieri ero particolarmente contento perché, dopo due ore di guerra verbale con due controparti molto vivaci (il P.M. e la parte civile), un amico/cliente è stato assolto dall’accusa di aver procurato lesioni gravi per omessa manutenzione.
Ero profondamente convinto della sua innocenza e volevo oppormi all’ingiustizia che lo aveva portato nella posizione di imputato, alla fine di una carriera impostata sulla onestà e sulla dedizione al proprio lavoro e alla propria funzione.
Avrete capito che la persona di cui parlo non era un imprenditore bensì un pubblico dipendente che è venuto a trovarsi in quella situazione a seguito di un intricato passaggio di carte, rappresentanti il classico “scarica barile”, utilizzato da coloro ai quali realmente avrebbe potuto ascriversi la responsabilità dei fatti di causa, al fine di creare una “verità apparente”.
La differente rappresentazione e l’inconoscibilità del reale, per i quali ognuno dà una propria interpretazione che non può coincidere con quella degli altri, sono mirabilmente rappresentati nella commedia pirandelliana dove si genera un relativismo delle forme, delle convinzioni e dell’esteriorità che porta alla impossibilità di conoscere la verità assoluta.
Analizziamo l’ultimo Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri dopo il parere sfavorevole del Parlamento, espresso attraverso la Bicamerale, e, al di là dell’aspetto meramente formale per il quale, a mio avviso, la legittimità dell’atto è indiscutibile, diamo una valutazione probabilistica ai relativi effetti (se venisse firmato dal Presidente).
Il primo effetto immediato è politico ed è riscontrabile nella dimostrazione di forza da parte di Bossi che ha così dato prova di essere in grado di poter costringere il Premier, in un momento in cui questi ha ben altri problemi per la testa, a considerare prioritario il federalismo, cavallo di battaglia della Lega. A mio avviso, questo aspetto, apparentemente coesivo della maggioranza di governo, acuirà le contrapposizioni politiche e sociali e avremo un maggior ricorso all’acquisto dei parlamentari (squallido mercanteggio da qualunque punto di vista si voglia vederlo) ed una maggiore avversione verso “Roma ladrona”; oggi, su molti siti internet, alla faccia dell’unità d’Italia, si parla ancora di secessione.
L’altro effetto, molto più devastante, riguarda il merito del provvedimento e di come la relativa applicazione inciderà nelle tasche degli italiani. Il decreto tende a migliore il funzionamento degli Enti territoriali attraverso il prelievo diretto dagli utenti e ciò significa che saranno create nuove forme di imposizione fiscale diversificate, qualitativamente e quantitativamente, in funzione della dislocazione territoriale. Per usare lo slogan dei leghisti “ Ogni regione, Provincia o Comune spenderà come meglio crede quello che guadagna e i frutti del lavoro dei cittadini saranno utilizzati per il personale benessere, nel luogo dove vive” …. bello , ma ciò sarà vero?
A mio avviso, ciò che i leghisti dicono non può essere realizzato dall’applicazione di quel Decreto perché esso non può prescindere da altri provvedimenti che dovranno essere studiati ed emanati per diminuire le imposte e le tasse nazionali. La maggioranza usa spesso la legittima locuzione “sono stato eletto dagli Italiani” ma il suo principale slogan elettorale era stato la promessa di diminuire le tasse (o di non aumentarle). Al contrario, se i cittadini avranno un aumento di balzelli da pagare agli Enti periferici senza una contestuale diminuzione dell’imposizione a livello nazionale, è evidente che la tassazione sarà aumentata; la matematica non è un’opinione.
Il nostro bel Paese ha già un elevatissimo indebitamento pubblico ed una tassazione effettiva poco sostenibile dalle medie retribuzioni e dalla rilevante evasione fiscale; si palesava proprio necessario,ora, dimostrare di aver ottenuto il federalismo, tra l’altro non inviso ad alcuno, attraverso l’emanazione di un provvedimento incompleto ed inutile!?....possiamo realmente dire che questo è ciò che vogliono gli Italiani!?........sarà proprio vero che i Ministri stanno operando per il nostro bene!?.....mah!
……così è se vi pare.
Francesco
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Caro Francesco, prendo spunto dalle tue personali considerazioni, circoscritte ai recenti episodi, per esprimere il mio pensiero sul federalismo in generale. Io penso che il federalismo rientri in quella spinta alla autonomia amministrativa che da tempo caratterizza tutti i centri di spesa statali e locali. Cito un esempio fra i tanti : le scuole di ogni ordine e grado , universita' comprese. Il fatto di avere una autonomia nell'impiego dei fondi a cosi' basso livello ha generato un fiume di sprechi che vengono costantemente occultati dall' indecoroso pianto greco sulla insufficienza delle assegnazioni di fondi statali. Sono continui i lamenti per la carta igienica che non si riesce a fornire , per carta per focopie ( questo anche nei tribunali per la verita'), le penne e cosi' via.... Ma se si andasse a spulciare il bilancio io credo che si troverebbero spese per le cose piu' assurde : per esperienza diretta so di una scuola primaria che ha autorizzato un progetto per portare le ballerine brasiliane in classe! Altri sprechi sono rilevabili in tantissime trasmissioni televisive e giornali che accusano ciascono la parte avversa di scandalose distrazioni di fondi. E questo quando va bene perche' ci sono poi tanti casi di rilevanza penale , come tu probabilmente sai meglio di me. Io ho sentito che ,al di la dell'episodio al quale tu ti riferisci , in generale tutti i politici di qualunque livello si dicono favorevoli al federalismo anche fiscale : e te credo !!!! Cosi' potranno mettere le mani sui nostri soldi ancora piu' liberamente !!!!
RispondiEliminaTutte le altre cose che sentiamo tipo la solidarieta', il controllo da parte dei cittadini , la responsabilita' degli amministratori etc. temo che siano , scusate la parola, tutte puttanate. Ciao.Giovanni
Carissimo Francesco,
RispondiEliminaforse volevi dire che la legittimità dell'atto è discutibile. Un fraterno abbraccio. Michele.
Caro Giovanni
RispondiEliminaconcordo totalmente con la tua analisi perchè tutti stanno dimostrando che il federelasmo è uno slogan da utilizzare per acquisire voti. Pur essendo meridionale, però, ritengo che si debba arrivare ad una maggiore autonomia e responsabilità degli Enti territoriali con una conseguente minore influenza dello Stato centrale in molti settori dove l'intervento diretto delle Regioni (le Provincie le abolirei) sarebbe più produttivo.
Caro Michele
mi fa piacere risentirti; no, intendevo dire che non è discutibile. Il Governo può emanare un Decreto anche con parere discordante della Bicamerale ma prima di presentarlo al Presidente deve presentarlo al Parlamento il quale svolge solo un compito consultivo ed ininflente rispetto alla decisione governitiva. Quando ho scritto il mio pensiero non ero a conoscenza del fatto che il decreto era stato inviato a Napolitano prima del parere parlamentare. Ora il Governo può non modificare il decreto ed, ottenuto il parere dal parlamento (qualunque esso sia), può ripresenterlo al Presidente il quale dovrà esprimersi nel merito e non nella procedura.
Vi abbraccio
Francesco
Cari Amici
RispondiEliminaHo il fondato timore che tutto questo polverone che viene alzato dai media di ogni colore politico nasconda ben altre magagne che ci stanno per piombare addosso... o nel caso più favorevole vogliano nascondere altri guai del nostro..
a proposito: che rilevanza possono avere dal punto di vista fiscale le donazioni alle povere ragazze bisognose. Vengono scalate dal reddito del Cav.? La provenienza delle somme non interessa la GdF lanciata a spron battuto (e a ragione)alla ricerca degli scontrini non emessi dagli ambulanti dei mercati?
Caro Massimo
RispondiEliminapersonalmente non ho mai creduto che nel nostro paese ci siano progetti o "grandi vecchi" che tramino nell'ombra. Abbiamo sempre "recitato a soggetto" ed ogni decisione presa riporta le carenze proprie dell'improvvisazione e della mancata programmazione. Sono contro Berlusconi per quello che non ha fatto non per quello che fa e sino a quando si parlerà delle sue donnine puntando più sul vojerismo delle intercettazioni piuttosto che sull'abuso di potere, egli avrà solo consensi. Le amministrazioni, nella stragrande maggioranaza, cercano di fare bene il loro lavoro; sono i politici a combinare i disastri.
Le magagne che mi aspetto derivano dal mantenimento del bipolarismo e dell'attuale leadership e possono concretizzarsi in tre punti sostanziali: aumento dei prelievi fiscali con un minor potere di acquisto della nostra moneta; immobilismo socio/politico in campo economico; ribaltone dei ministri con l'elevazione di personaggi ancora più inadeguati rispetto agli attuali. Pensa se veramente Pannella passa alla maggioranza e diventa ministro della giustizia!...avremo nuovi Negri e Ciccioline.
Francesco
Gioventù,
RispondiEliminavi siete scatenati e, in pratica, mi avete tolto gli argomenti dalla penna o, se preferite, dal tasto.
Non c'è molto altro da aggiungere se non un non- allineamento con Francesco, laddove esterna la sua fiducia nelle Amministrazioni; sono contento per lui perché significa che ha incontrato sempre funzionari seri, solerti ed efficienti!
Io, ahimé, non ho avuto questa fortuna né come "utente" né come "datore di lavoro", per cui aggiungo allo scetticismo politico verso il federalismo (che pure sarebbe una cosa positiva in un Paese "normale") anche quello verso gli addetti ai lavori che lo dovranno gestire.
E' vero che, ora, è diventato lo slogan di cui si riempiono la bocca in tanti, non sapendo cosa stanno dicendo a gente che non sa cosa stannno dicendo; ma è altrettanto vero che è o credo che sia una cosa tremendamente seria che un Paese già tanto sgarrupato come il nostro non si può certo permettere se vuole avere una pur tenue speranza di rimanere sopra la linea di galleggiamento.
Mi rivolgo agli esperti di esplosivi: quale potrebbe essere la potenza di deflarazione di una miscela di inefficienza politica e di inefficienza amministartiva?!
Un abbraccio a tutti,
Ettore.
Carissimo Ettore per Amministrazione intendevo la Gurdia di Finanza, La Polizia, Le Forze Armate e gran parte dei dipendenti che sono tenuti al rispetto di certe funzioni....su questi voglio continuare ad essere ottimista anche quando ho esperienze negative.
RispondiEliminaFrancesco
PERCHE' E' IMPORTANTE ED URGENTE IL FEDERALISMO FISCALE.
RispondiEliminaVe lo dico richiamando il Sistema vigente che porta all'aumento sistematico del debito pubblico ed al disastro finanziario degli Enti locali (comuni).
Annualmente i comuni redicono ed approvano il bilancio di previsione che è basato su entrate virtuali. Esempio, il comune ha dei terreni: dice se li vendo guadagno "XXX", se ha un edificio dice: se lo affitto guadagno "YYY", se .... In realtà non si vende niente e non si affitta niente, risultato non c'è nessuna entrata, però l'amministrazione è legittimata a spendere come se le entrate ci fossero (comuni poco virtuosi). Con tale sistema si accumulano i debiti (ed il malaffare)che poi vengono scaricati sulla comunità nazionale e, non è giusto.
Ora lasciamo perdere l'attuale dibattito politico mirante a detronizzare Berlusconi, ma queste argomentazioni sulle responsabilità personali dei sindaci sono state in precedenza sollevate anche dalla sinistra.
Il ventilato aumento delle tasse in caso di federalismo, con un ampio tempo di transizione, a scapito delle Regioni del sud è tutto da valutare e vedere ed ogni sindaco prima di alzare o introdurre nuovi balzelli ci penserà tante volte perchè le sue azioni sono giudicate da chi lo vota ed anche i risultati di eventuali tasse di scopo. Infine, penso che le Mafie, 'Drangheta, Camorra ed altro avrebbero meno potere.
Non lasciamoci trasportare dalla dialettica politica ...
Un saluto Raffaele
Caro Suff, la mia analisi non ha niente a chè vedere con Berlusconi (il provvedimento non è sua) e nasce dalla semplice lettura del decreto il cui scopo è palesemente quello di salvaguardare una Finanziaria giustamente restrittiva nei confronti degli Enti territoriali imponendo a questi un prelievo diretto dai cittadini. La tua rappresentazione relativa ai meccanismi del bilancio virtuale è riconducibile anche al bilancio statale dove il continuo splafonamento dell'indebitamento rispetto al budget previsionale è dovuto, quasi sempre, ad una diminuzione delle entrate (per lo più fiscali) previste. Nel rispondere a Giovanni ho espresso il mio parere favorevole ad un federalismo serio e programmato il quale, scevro da ogni dialettica politica, tenga conto di una chiara divisione di compiti e responsabilità fra Stato e Regioni e delle condizioni del popolo in generale. Perchè ogni volta che si critica un provvedimento, analizzando i risultati sostanziali e non i principi, si deve invocare l'anti berlusconismo?...fra gli effetti immediati avevo previsto un tentativo di allargamento della maggioranza e oggi si parla di Pannella. Credi veramente che se il Decreto dovesse venire applicato senza modifiche, i politici locali si asterebbero dall'applicarlo per paura di non essere eletti? A mio avviso se lo facessero il loro territorio sarebbe privato di un fondamentale sostegno economico perchè lo Stato chiuderà i cordoni della borsa e questo sarà ancor più palese nella prossima Finanziaria (il plauso di Tremonti mi porta a pensare questo).
RispondiEliminaIl punto è questo: perchè il Decreto non è stato preceduto da una analisi previsionale dove, a fronte delle imposizioni richieste, fosse stato presentato un piano di dimunizione della spesa statale e conseguente diminuzione delle tasse? La risposta purtroppo è politica e riguarda la Lega ma il fatto che provenga dalla parte verso la quale si da la propria preferenza ne giustifica la piena accettabilità?
Un abbraccio
Francesco
Cari amici,
RispondiEliminaintervengo di nuovo per mostrarvi che quello che ruota intorno al federalismo aumenta e di molto le tasse e scusatemi se saro' lungo e monotono. Voi sapete come la penso ma non ho gli occhi foderati di prosciutto. Come al solito cito un esempio concreto che di cui ho diretta conoscenza. Mi riferisco alla cedolare secca sugli affitti contenuta nel decreto che Napolitano ha criticato : un mio parente ha come unico reddito l'affitto di una casa ereditata. Ha sottoscritto un contratto agevolato ( cosi' chiamato perche' agevola l'inquilino enon solo il propietario) e per questo ha una riduzione del 30% sull'imponibile della locazione che va aggiunto alla riduzione del 15% di cui oggi godono attualmente tutti i redditi di locazione. L'aliquota irpef che paga e' del 23% in quanto , come ho detto, l'unico reddito e'qell'affitto. Bene con le nuove disposizioni paghera' il 19% su tutto l'affitto e non potra' richiedere l'adeguamento Istat per tutta la durata del contratto. Come si puo' facilmente vedere se invece dell'aliquota del 23% irpef il mio parente avesse il 41% risparmierebbe almeno la meta' delle tasse attuali ma siccome il suo reddito e' minimo paghera' quasi il doppio delle tasse attuali. Basta fare un po' di conti e si vedra' che , almeno in questo caso, sono agevolati i redditi piu' alti , come l'opposizione sbandiera , putroppo con ragione. Io spero che ci sia la possibilita' di poter optare tra i due sistemi di imposizione ma non sono particolarmente ottimista. Nel precedente governo Berlusconi c'era una clausola di salvaguardia che consentiva di poter otare in caso di variazione di regole fiscali e c'era anche una riduzione di 3.000,00 sui redditi da soli immobili : inutile dire che il successivo governo Prodi elimino' entrambi questi articoli ( i redditi immobiliari sono quanto piu' di capitalistico possa esistere, anche se provengono dalla casa ereditata dai genitori )ma l'attuale governo Berlusconi al momento non li ha reintrodotti.Con questi presupposti credo che il federalismo fiscale si rivelera' una trappola e le regioni che attualmente sono piu' in deficit sarnno quelle che aumenteranno a dismisura le tasse.
Voi che ne dite ? Saluti. Giovanni
Sono sempre io : scusate gli errori di battuta . .. ho scritto un po' in fretta !Giovanni
RispondiEliminaRagazzi, scusatemi se intervengo ancora; dopo questa, giuro, me ne starò buono ad ascoltare.
RispondiEliminaL'intervento di Giovanni dimostra perchè ha senso questo nostro incontro. Le ideologie si possono discutere solo quando si ha voglia di ascoltare chi la pensa diversamente mentre le esperienze personali, le considerazioni pragmatiche, i conti spiccioli, aiutano tutti a capire; per questo dovremmo sforzarci di affrontare argomenti "politici" così come ha fatto lui e, per questo, voglio ringraziarlo.
Francesco
Caro Francesco è vero: ci vorrebbe un serio confronto di idee per il bene dell'Italia. Una riforma è necessaria. Purtroppo, ai partiti sta a cuore solo il numero dei voti.Non aggiungo altro.
RispondiEliminaUn saluto Raffaele