Aspetto che gli ottimi Registi del Blog predispongano un sistema di libera pubblicazione delle
“ Spigolature “, lasciando spazio così alla creatività dei mille e mille frequentatori della nostra palestra mediatica.
Leggo, però, con stupore, che in Facebook , luogo di incontro un po’ più accorsato, esiste un’attività, ben parametrata, di censura di alcune informazioni ed immagini.; tra di esse vi è la ripresa della donna che allatta.
Ignoro quale sia la motivazione e spero che non sia dovuta a questioni offensive di qualche religione.
So per certo che alla dolcezza di un gesto naturale, mai collegato, nel nostro immaginario, a qualcosa che possa turbare le coscienze, nessuno ha mai pensato al Male.
Nel momento in cui si prevede una censura , penso che occorra chiedersi quale sia oggi, secondo la moda del momento, il confine tra il lecito e l’illecito, tra il puro ed il suo contrario, tra la ragione e la stupidità.
Confido in una risposta che solo Voi, attenti a percepire le novità ed a esprimere intorno ad esse ragionamenti persuasivi nella loro profondità , potete darmi.
Un abbraccio a Tutti,
Carlo Minchiotti
Ma come fai, Carletto (Minchiotti) a "buttare" delle richieste così:.. "quale sia, oggi, il confine tra lecito e l'illecito, tra puro ed il suo contrario, tra la ragione e la stupidità"...a NOI .. "attenti a percepire le novità e ad esprimere attorno ad esse..ragionamenti persuasivi nella loro profondità.." con quella introduzione basata poco più che su una sviolinata (blanda questa volta) a "quelli del BLOG" e su una ipotetica censura avvenuta su un quadro del quattrocento... Paroloni grossi, evanescenti, concetti che, a mio avviso, non esistono o che non esprimono un gran che, salvo una smisurata voglia di apparire... Forse potresti essere più concreto e modesto e, soprattutto, non cercare spazi e visibilità a tutti i costi. Ciao. Carlo MORI
RispondiEliminaScusa Carlo (Mori) ma anch'io tante volte parlo di cose amene per il solo gusto di mantenere un contatto con tutti voi...credi che sia per voglia di protagonismo?...è l'ultimo mio pensiero. A me piace parlare di economia e di questioni sociali ma i contesti in cui vivo (tribunale, qualche circolo "in", amici di tennis e vacanze) sono quasi tutti legati ad un concetto di politica che divide il mondo fra comunisti ed anticomunisti ed in un simile ambiente non esiste dialogo. Non che qui non sia la stessa cosa ma io ho la fortuna di ricordare i compagni di corso così com'erano quarant'anni fa, legati ad un obiettivo sano e raggiungibile con la sola dimostrazione di capacità ed adattamento. Quando parlo qui, quindi, ritorno a parlare sui divani di Modena ed ho la sensazione che ciò che dico e che ascolto possa servire ad un futuro tutto da costruire. Anche questo concetto stride con il pragmatismo che professo ma se mi fa bene perchè negativizzarlo?....io non credo che Carlo (Minchiotti) abbia voglia di apparire e non prendere questa come una difesa a suo favore; credo invece che egli, come me, abbia voglia di dare linfa ad una amicizia o connivenza o solidarietà o spirito di corpo ritrovata e lo fa cercando argomenti che possono non rientrare nei canoni tuoi o miei ma che, senz'altro, interessano qualcuno.
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesco
Sì, Francesco, è vero, ho un po' esagerato con Carletto, ma senza cattiveria. Quello che mi è venuto
RispondiEliminada fargli notare (e credo che lo abbiamo chiarito già fra noi due) è quel suo uso talvolta eccessivo (a parer mio-non è detto che io sia nel giusto) di paroloni e di panegirici difficili e ricercati per dire, poi, in fondo, cose e concetti che a me appaiono pittosto semplici o, in certi casi, semplicissimi. E', sempre a parer mio (può darsi a torto) un modo con cui, (sembra)si voglia fare più apparenza del necessario e, bonariamente, ho cercato di farglielo intendere. In fondo, nel Blog, anche qualche scaramuccia può ravvivare e vivacizzare i nostri dialoghi. Carletto continuerà con i suoi graditi (anche a me, credimi) interventi (quasi sempre interessantissimi) ed io continuerò (talvolta) a pizzicarmi con lui come con qualche altro. Sempre nell' affetto e nell' amicizia che devono caratterizzare i nostri rapporti. Un abbraccio a tutti (come dice Carletto) Carlo MORI
Ho letto con piacere l'ultimo post di Carlo (Mori), con il quale chiariva "coram populi" il perchè del suo intervento un pò "pesante" nei confronti di Carletto. Dico con piacere perchè non mi sembra il caso che gli interventi di coloro (pochi)che cercano di vivacizzare il nostro blog si trasformino in obiettivi su cui scaricare commenti che, se fatti a voce fra amici sarebbero tollerati e considerati un vivace scambio di idee, ma scritti freddamente su uno schermo possono assumere un significato diverso(spesso non voluto dall'estensore). Credo che sia nel DNA di Carletto utilizzare un linguaggio un pò aulico, come nel mio c'è quello terra terra, ma al di fuori di ciò bisogna dare atto a lui e a pochi altri che senza i loro interventi il blog sarebbe fallito. Un caro saluto.
RispondiEliminaPiuma
Si, caro "Piuma"(De Totaro?), ma sull'intervento aulico di Carletto, dopo cinque giorni non c'era alcun commento. Le solite cortesi espressioni fra colleghi a mio avviso non vivacizzano il dialogo, ed il Blog non ne trae certo giovamento, a meno che non lo si voglia ridurre ad una palestra di sviolinate fra tre o quattro persone. Dopo il mio pur pesantuccio "post", su una introduzione iniziale sul quale non voglio esprimermi nuovamente, già ci sono più interventi, pur scritti su uno schermo freddo (ma non morto!). Parlare terra terra non è un difetto, caro Piuma,
RispondiEliminama un pregio, credimi, che hanno in pochi. Continua i tuoi interventi, saranno, almeno per me,
molto ben accetti. Un abbraccio non facile (sono diventato un "piuma" anch'io). Carlo MORI
Ragazzi,
RispondiEliminanon so se ve lo siate chiesto ma, in questa vicenda, ho preferito "stare alla finestra" ed i Vostri interventi mi hanno fatto provare polluzioni che, in altri tempi, si sarebbero tradotte in ben altre azioni.
Sono veramente contento che nel Nostro Corso ci siano persone che sappiano ancora incazzarsi per le proprie idee ma che abbiano, al contempo, anche l'umile forza di riconoscere quando sono andati un tantino al di sopra delle righe, anche se non volutamente.
Simili comportamenti sono propri solo di persone serie, mature e che, soprattutto, si stimano e, magari, si vogliono anche bene.
L'aver elevato al rango di "divano" dell'Accademia il nostro Blog è sinonimo di profondo e sincero attacamento a quello spirito di Corpo che ha incominciato ad unirci diversi decenni addietro; ma è anche un lusinghiero (e meritato) riconoscimento della bontà di un'iniziativa che non possiamo né dobbiamo far naufragare nel mare di sterili polemiche.
D'altronde, alla nostra quasi venerabile età, dopo le variegate esperienze di un'intera vita lavorativa, per caso vogliamo pretendere di cambiare?
Dobbiamo accettarci per quello che siamo; dobbiamo rispettarci vicendevolmente, che non significa, però, "sviolinare"; dobbiamo mettere a disposizione di tutti quello che abbiamo imparato dalla Vita.
Ben vengano, allora, gli "aulici" ed i "terra terra"; i guasconi ed i riflessivi; gli scrittori a getto continuo e quelli che si limitano a leggere; ben vengano tutti: l'importante è continuare ad alimentare quella fiamma che, timidamente, accendemmo insieme il 22 ottobre 1968!
Scusate l'aulicità ma, quanno ce vò ce vò!!!
Un sincero GRAZIE (non è una sviolinatura) con abbraccio,
Ettore.
Cari amici, al di la' della simpatica ed amichevole punzecchiatura tra Carli, mi piacerebbe riportare la conversazione sul tema proposto da Carletto. Si' ma quale tema??? Forse Carletto vuole proporre una valutazione su come cambiano nel tempo i concetti di "lecito ed illecito", di "puro ed il suo contrario" di "ragione e stupidita'" ; non credo che ci chieda di argomentare in astratto sui termini e sui concetti, forse siamo chiamati a proporre le nostre esperienze in merito! Vuole forse parlare di censura; e' possibile ma non e' chiaro. Forse l'argomento e' Facebook: interessante!
EliminaCarletto, fammi capire e saro' felice di contribuire alla conversazione esprimendo il mio semplice punto di vista sul tuo pensiero e sulle tue argomentazioni.
Un abbraccio a tutti
Renato