Ragazzi mi date la vostra spassionata opinione sul perchè la riflessione sugli appalti, precedente al polverone sulla corruzione, non ha suscitato alcun commento e ha messo la museruola a tutti?
Vi abbraccio
Francesco
Ricapitoliamo: da una parte c’è Francesco che ci spiega, per sommi ma essenziali capi, quale dovrebbe essere il corretto iter per l’assegnazione degli appalti pubblici, pagati con i nostri denari; dall’altra, c’è la Corte dei Conti che, con la spietatezza dei numeri, ci dice che quel “dovrebbe” in effetti non è e che quei nostri denari diciamo che sono spesi con una certa “disinvoltura”.
In sintesi: la teoria e la pratica!
Si tratta di un fenomeno inarrestabile, che non ha colore, che viene praticato ad ogni livello ed in maniera sempre più sfrontata e che, spesso, rimane impunito o lascia segni non dirompenti su quelli che vengono pizzicati.
E’ tutta la macchina dello Stato che feta; non c’è istituzione che se ne possa dire immune; non ci sono freni inibitori; e torna di attualità quel terrificante aforisma di solo pochi anni fa: se tutti rubano nessuno ruba!
Non è certamente il caso di mettersi a fare i “duri e puri”, specie in un Paese dove un individualismo sfrenato e sfacciato si coniuga perfettamente con la percezione comune che lo Stato è IL nemico e, in quanto tale, non si deve e non si può lasciare niente di intentato per fotterlo; però, mi chiedo dove sia il limite inferiore della decenza!
Ma vi rendete conto che non ci si può fidare di nessuno?! Che, dal più umile usciere fino al più gallonato funzionario, bisogna ungere per avere quello di cui si avrebbe diritto?! Che, sommando i quattrini derivanti dalla corruzione, quelli derivanti dalle varie attività “in nero”, quelli derivanti dalle attività illecite/mafiose, quelli derivanti dall’evasione fiscale, quelli derivanti dal mantenimento di un apparato statale tanto dispendioso quanto inefficiente, si arriverebbe a formare il bilancio di due o tre Paesi del G8?!
Cosa bisogna fare: mettere il controllore del controllore del controllore del.....in una spirale infinita di cui non si ha, però, certezza dell’onestà dell’ultimo interessato?! Chi, in questo sventurato Paese, può essere paragonato alla moglie di Cesare?!
Se qualcuno ne ha di plausibili, mi dia una risposta, per piacere.
Ciao a tutti, Ettore
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