
Avendo lasciato quando ancora si aggiustava l’M47 con il fil di ferro e non avendo seguito per lunghi anni i cambiamenti e l’evoluzione della FA, non sono oggi nella condizione di disporre di quegli elementi necessari per poter fare serenamente delle valutazioni in merito.
Ma i dubbi, molti dubbi restano ed allora mi e Vi chiedo:
- è vero che i Militari sono stanchi di vivere una situazione interna di incertezza e di perenne ristrutturazione?
- se è vero, dove e quando nasce una tale situazione?
- quali sono stati i disagi più profondi che avete incontrato nella Vostra vita militare ?
- il quasi dogma“Anzianità fa grado” si può considerare ancora valido ed attuale?
- la nomina del Gen. Graziano la si può ritenere un evento positivo o negativo per la FA?
. se SI’ , perché ?
. se NO , perché?
Attendo i vostri commenti .
Un abbraccio,
Oliviero
Cari Anziani,
RispondiEliminavado controcorrente, cosa che faccio spesso, e vi dico che a me la nomina di Claudio Graziano sta benissimo. E' ben vero che il principio "Anzianità fa grado" è molto in voga nell'Esercito Italiano, assieme ad altri solidi principi come "La chiave non si trova", "Il maresciallo non c'è", "Si è sempre fatto così" e "Mandiamo lui che c'è già stato". Ma in molte circostanze "anzianità fa grado" diventa solo la giustificazione del nonnismo.
Sappiamo benissimo che le nomine dei Vertici sono di carattere politico, e allora, se accettiamo la supremazia della politica, dobbiamo anche accettare le nomine. Chi non concorda con questa nomina, se ritiene di avere dei motivi validi, si dimetta pure. Ma il semplice fatto di essere "più anziano di lui" non è un motivo valido. Così come non mi sembra valido fare il tifo per l'uno o per l'altro soltanto perché appartengono a quello o a quell'altro Corso.
Grazie dell'ospitalità,
Gianni Marizza
Ciao Gianni, non ho avuto modo di conoscerti e, spesso non concordo con i tuoi scritti (che leggo con molta attenzione)ma, in questo caso, sono perfettamente d'accordo con te.
RispondiEliminaIl gen Graziano è stato scelto da politici che compongono la maggioranza eletta (è solo con questi atti che i politici concorrono al funzionamento della macchina amministrativa) e certamente devono essere accettati senza discussione. Non ho, comunque, visto prese di posizioni contro Graziano, anzi, il buon Ettore ha espresso la speranza che la nomina risulti meritata e vincente e Oliviero ha rappresentato domande della gente comune alle quali potrebbero rispondere con cognizione di causa solo chi, come voi, ha dedicato l'intera sua vita all'esercito.
Poi, se è vero che la supremazia è della politica, devi anche ammettere che la possibilità di giudicare ogni relativa azione dei politici chiamati a gestire deve essere indiscussa e sacrosanta altrimenti quali sono gli elementi che ti portano a scegliere chi votare?
Per quanto mi riguarda, auspico una tua presenza sul nostro blog ancora più pregnante.
Francesco
Caro Marizza, noi esprimiamo, nel BLOG, delle considerazioni personali libere. E' chiaro che non abbiamo nè i mezzi, nè la possibilità di influire nemmeno un po' su quelle che sono le decisioni politiche. Riteniamo comunque, come privati cittadini già appartenenti alle FF.AA (peraltro ormai in pensione) di esprimere le nostre opinioni,senza peraltro danneggiare nessuno, come siamo altresì convinti (scusa il plurale majestatis) di avere tutto il diritto di tifare per chi ci pare, soprattutto per i nostri colleghi di Corso, e che a te sembri "valido" o no, scusa... ma "non ce ne pò fregà de meno!". Un caro saluto, comunque, mi ha fatto piacere leggerti sul nostro BLOG. Carlo MORI
RispondiEliminaCaro "preferito" tra i Cappelloni,
RispondiEliminail tuo intervento, oltre a farmi/ci un piacere enorme, rappresenta motivo soddisfazione per la tua qualificata presenza e di premio per i nostri sforzi costantemente tesi di allargare la platea partecipativa sul Blog.
Le reazioni al tuo pregevole scritto non potevano essere diverse: dalla furia toscanaccia ma bonacciona di Carlino (che, chissà perché, mi ricorda il Capaneo dantesco!)al pacato ragionamento tutto "forense" di Francesco. Sono le facce della stessa medaglia, entrambe a legittimo corso legale!
Quello che tu affermi non può essere disconosciuto, come non lo può essere quello che afferma Carlino; tuttavia, devi convenire che passare dal classico "si è sempre fatto così" a questa novità non è cosa semplice per la maggior parte di noi, anche perché abbiamo un triste precedente a smorzare i nostri, eventuali entusiasmi.
Eppoi, tifare per qualcuno non è un reato così esecrabile, specie quando i contendenti sono tutti allo stesso livello (non mi esprimo, per decenza, sull'altezza di tale livello!) e qualcuno è più conosciuto di altri: non tutti hanno la fortuna come te, Francesco, me e decine di milioni di altri di poter tifare per la Signora: il meglio del meglio!!!
Sherzi a parte, tocca accontentasse oppure si sarebbe potuto evitare di creare malumori, continuando nel solco di una "tradizione" che andava bene a tutti?
Tu dici che sono i politici a dare le carte, quindi si deve abbozzare alle loro scelte o, se no, andarsene; Francesco dice che abbiamo sempre il voto per dire a quei politici che non ci sono piaciuti.
Ma, se quando andremo a votare, i guai provocati da quelle scelte saranno diventati irreparabili, ci troveremmo nella scomoda posizione dei "cornuti e mazziati" o, se preferite, costretti a raccogliere i cocci e pure a pagare.
Con un BENVENUTO anziano a Gianni, un caro abbraccio a tutti,
Ettore.
Ciao Gianni carissimo Cappellone.Scusa ma sono completamente in disaccordo con te. Situazioni classiche e grottesche che appartengono alle consolidate leggende delle migliori caserme, come "la chiave ce l'ha il maresciallo e il maresciallo non c'è" non hanno niente a che vedere con il criterio dell'anzianità, che confondere con l'anticamera del nonnismo è quanto meno affrettato. E' vero che il criterio di scegliere tra i più anziani ( e quindi tra i più esperti) non è l'unico, non è assoluto non è immutabile, ma non è né deontologicamente scorretto né in linea di principio meno funzionale di altri. Se la politica "sovrana e padrona" decide di cambiare, ci spieghi almeno perché. Altrimenti mi sembra di capire che la scelta del Capo di SME è legata solo alla fedeltà di un candidato a quel Ministro (criterio della raccomandazione, questo si vecchio e da abolire una volta per tutte!). Da ultimo il tifo. Per quanto mi riguarda il tifo espresso in altra parte del blog ha la doppia forza che deriva dalla conoscenza diretta dei "papabili" (meglio ex papabili) del nostro corso e di quelli vicini:stima e affetto. Considerando che nessuno della banda dei 19 ha meno requisiti dell'eletto,il tifo è non solo giustificato ma anche legittimo. O no?
RispondiEliminaCari amici Anziani,
RispondiEliminavedo che le opinioni su questo argomento sono come i governatori delle Puglie: sono "diversi". E questo è un bene, altrimenti saremmo come i Plasmon: omogeneizzati.
Ma i tempi cambieranno: oggi ci accapigliamo sul nome del futuro CSME, domani saremo contenti se il CSME sarà uno dell'Esercito.
Concludo con una nota di ottimismo: le cose andranno meglio quando l'Esercito diventerà la prima Arma dei Carabinieri.
Un abbraccione a tutti,
Gianni