lunedì 29 dicembre 2014

Quando regna bastoni


“Un intervento di peacekeeping” in Libia, ha detto Gentiloni, “rigorosamente sotto l’egida dell’Onu, vedrebbe l’Italia impegnata in prima fila”. L’intervento militare, secondo il titolare della Farnesina, dovrebbe però essere “preceduto dall’avvio di un percorso negoziale verso nuove elezioni” in Libia “garantito da un governo di saggi” senza il quale la missione “rischia solo di peggiorare la situazione”.
“Su mandato Onu siamo sicuramente disponibili ad intervenire in Libia”, per contrastare possibili degenerazioni nel paese e il prevalere di spinte estremistiche. Ha detto il 2 dicembre Roberta Pinotti,  rimarcando l’estendersi del rischio del cosiddetto Stato Islamico.
“Il nostro primo obiettivo è che la Libia non si divida perché sarebbe un gravissimo errore. Già oggi vi sono due parlamenti e due governi, ma per intervenire occorre farlo col piede giusto, quindi, la prima decisione dovrà arrivare dall’Onu mentre, altro elemento, sarà quello di un dialogo con almeno una delle parti in lotta”. Continua a leggere .....


Ettore


venerdì 19 dicembre 2014

Achtung banditen!


 Leggo su di un libro di testo destinato alle scuole: ”Al Sud, la miseria e la secolare mancanza di uno Stato centralizzato ed efficiente portarono ad un aumento della criminalità e ad una guerriglia condotta da disperati, criminali, sbandati dell'esercito borbonico”. Questa è la versione ufficiale del brigantaggio, rimasta uguale nell'Italia liberale, in quella fascista, in quella repubblicana. Ancora manca il coraggio di una revisione radicale del Risorgimento; ecco perché ancora non siamo un popolo unito, ecco perché l'Unità ancora non è completata: c'è l'entità territoriale, manca il Popolo che la abita.   Leggi ancora

Massimo RICCOBALDI.


lunedì 15 dicembre 2014

Manifesto dell'ipocrisia colpevole

Un giorno di qualche tempo fa ho avuto modo di leggere un “MANIFESTO”, della Regione o la Provincia, nel quale si elencavano alcune possibilità lavorative, corsi di formazione retribuiti e contributi a fondo perduto.
Tra i requisiti per la partecipazione al bando mi ha colpito quello riferito alle “categorie svantaggiate” che avevano il diritto di “avvantaggiarsi” rispetto ad altre salendo molto in graduatoria.
Le figure comprese in questa categoria si riferiscono a ( salvo imprecisioni dovute alla mia età) ex detenuti, tossicodipendenti, nomadi e altre.   Continua .......

 Giovanni

mercoledì 10 dicembre 2014

Il grande Alessandro

Mia madre era di Como, quindi, nelle mie vene scorre sangue lombardo che di tanto in tanto reclama i suoi diritti: troppe attenzioni per la Liguria....
Eccomi, quindi, a consultare la cronologia di Milano dei secoli scorsi.  Mi soffermo, in particolare, sugli avvenimenti del 1785 anno che trascorse tranquillo con tanti fatti curiosi:            
- i fratelli GERVI organizzano sul Naviglio uno spettacolo a pagamento con 6 granatieri e un  tamburino che si muovono nell'acqua grazie ad uno scafandro di loro invenzione...;   Altro .......
Massimo RICCOBALDI.


giovedì 4 dicembre 2014

über alles

Diciamocelo pure: la Germania, non ha mai sprizzato empatia. Questa Germania, poi, sembra far di tutto per rendersi antipatica. Sarà per gelosia, sarà per invidia, sarà per rosicamento, sarà per mille altri motivi, fatto sta che, quando si parla o si scrive della Germania, della Sua Cancelliera, del Suo Popolo, si usano sempre espressioni ed epiteti eufemisticamente non lusinghieri.  Altro ......


Ettore.

lunedì 1 dicembre 2014

Il figlio del Conte

                                                                                                                                         
                                   
                                                                                                                                                  
Per molto tempo i miei sonni di adolescente sono stati turbati dal “canto del pastore errante” che dall'Asia , invece di badare alle sue pecore, rivolgeva alla luna un interminabile canto che chissà perché io avrei dovuto imparare a memoria.  Altro .......

Massimo Riccobaldi.                         

martedì 25 novembre 2014

Conversazione notturna con un "uomo contro"

                                                                                                                                                 
Mi diverto ad intervistare uomini qualunque, uomini sconosciuti ma non per questo  privi di idee e originalità. Quando sono entrato a casa di Caio era oramai sera. Un simpatico cagnone nero mi ha aperto la porta scodinzolando e porgendomi la zampotta  in attesa di un biscotto.
Caio mi ha accolto in un ampio salone con una bellissima libreria. Quello che mi ha colpito era l'assenza del  televisore e dei quadri alle pareti. Numerosi soprammobili e fotografie racchiuse in raffinate cornici tradivano il trascorso militare del mio ospite.
Luci soffuse, sottofondo di Chopin.
Davanti ad una bottiglia di prosecco ed alcune tartine abbiamo iniziato il nostro colloquio notturno.
Massimo RICCOBALDI.


mercoledì 19 novembre 2014

Tre personaggi in cerca di autore

Qualche settimana fa un mio amico mi ha chiesto di aderire ad una iniziativa messa in atto dal Preside di una scuola media in provincia di Pavia tendente ad aiutare i giovani studenti nella scelta della loro futura professione; avrei dovuto incontrare  tre classi con le quali dialogare sule motivazioni e sulle caratteristiche della mia attività. Il mio amico conosce il mio iter formativo professionale e, per questo, mi ha dato l’opzione di scegliere fra la professione militare, quella finanziaria e quella legale. Io ho scelto quella militare e lunedì scorso ho passato l’intera mattinata con gli studenti delle classi di terza media di Siziano parlando dell’Accademia di Modena, dei Cadetti e del vissuto visibile nelle foto pubblicate su una raccolta pubblicitaria edita nel 1970 con il titolo “I cadetti” che ho loro mostrato.
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 Francesco       

domenica 16 novembre 2014

A la guerre comme à la guerre

Anche se la Legge di Stabilità 2015 non ha ancora concluso il suo iter di approvazione, gli elementi già ad oggi disponibili sono più che sufficienti per intuire quale è il destino che si intende riservare al “comparto Difesa”.
Prima di andare avanti e per meglio misurare il “peso specifico” che la Difesa ha nella considerazione del Governo (ma non solo dell’attuale che si è limitato a percorrere una strada già ben tracciata), ritengo doveroso ricordare due “moniti”. 


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Ettore




martedì 11 novembre 2014

L'Uomo nuovo

                                   
Vi ricordate, amici miei, quelle centinaia di giovani chini sul foglio per  rispondere a migliaia di quiz prima dell'ammissione in Accademia? Alcune domande suonavano strane, ne ricordo una “preferisci Garibaldi o Mazzini?” che mi ricordava “vuoi più bene alla mamma o al papà?”. Poi ho capito che la domanda non era del tutto fuori luogo.                                     
Garibaldi  oggi sarebbe definito, con l'orribile linguaggio di moda, un eroe solare, Mazzini è ben diverso: introverso, estremamente sensibile, fin da giovane ebbe una visione della politica come missione che lo avvicinava più a un religioso, a un gesuita che a un patriota, sebbene il suo slancio mistico non avesse nulla di cattolico.  Un anti Garibaldi, insomma. continua .....

Massimo RICCOBALDI

sabato 8 novembre 2014

Mister Hyde

Gli eventi narrati in questo post, per questioni tecniche, sono stati inviati un po' in ritardo ma mantengono integro lo scopo: sorridere. Buona lettura amici miei!
Quella  mattina mi ero svegliato con il forte desiderio di recarmi alla LEOPOLDA  per assistere alla convention del renzismo e partecipare attivamente al dibattito ideologico sulla coperta di Linus ma spinto anche dalla recondita speranza di osservare il Ministro Signora Boschi per rendermi conto di quanto tempo riesca a stare senza sorridere.   leggi ......                             

 Massimo RICCOBALDI.

martedì 4 novembre 2014

Orfani

Non ho mai fatto mistero della mia “nostalgia” per come veniva intesa la partecipazione alla vita pubblica negli anni della nostra giovinezza e, per questa mia predisposizione (ma anche per altre), Oliviero mi chiama “vetusto” …ma solo quando è in vena di “tenerezze”.   continua .....
Ettore.


venerdì 24 ottobre 2014

Azzeccagarbugli e beccaccioni

Che una ciliegia ne tiri sempre un’altra fa parte della saggezza popolare, per cui non può che essere vero; come è successo a noi Q.d.B..
La “ciliegia” iniziale l’avevo offerta io qualche giorno fa, chiedendo –tra il serio ed il faceto- di commentare il comunicato emesso a seguito della periodica riunione del Consiglio Supremo di Difesa, soffermando l’attenzione sul linguaggio “quirinalizio” in cui era stato redatto.
Dopo la puntuale, dotta “difesa d’ufficio” di Carletto, Oliviero lancia il sasso provocatorio chiedendo, a sé ed a noi, se si fosse in grado di stabilire (con sufficiente approssimazione) quanti Italiani (compresi i Militari) sapessero cosa fosse il Consiglio Supremo di Difesa.
Da qui, la madre di tutte le domande: di chi è la colpa? continua.......
Ettore.









sabato 18 ottobre 2014

Galee e galeotti

Non preoccupatevi non voglio stendere un noioso trattato su questo tipo di imbarcazione ma soltanto raccontare alcuni fatti curiosi, forse non noti a tutti.
Scriveva Jean Marteilhe, un protestante francese condannato alla galea per eresia: ”si immaginino cinque uomini incatenati, seduti ai loro banchi, il remo tra le mani, un piede sulla pedana, l'altro sul banco davanti, il corpo allungato, le braccia rigide per spingere il remo fin sopra i dorsi di quelli avanti intenti nel medesimo movimento...”. Duecento uomini legati cinque per cinque  lungo i due fianchi della nave, stretti fino a toccarsi, accomunati nella stessa fatica e obbligati per anni a vivere incatenati alla caviglia al banco di voga sul quale mangiavano, dormivano, espletavano le loro funzioni corporali, morivano.  Morivano di scorbuto, di infezioni intestinali, per cibi avariati, di cancrena causata da ferite non curate. Il loro destino, comunque, era sempre legato a quello della nave. La galea o galera è una nave da guerra o da commercio che per oltre tremila anni ha solcato il Mediterraneo spinta dalla forza dei remi e solo occasionalmente dal vento. Il suo nome deriva dal greco galeos Squalo. Poteva raggiungere dai quaranta ai sessanta metri di lunghezza e dai cinque agli otto metri di larghezza. Gli Ufficiali e i rari passeggeri si ammassavano a poppa sul cassero; per il resto la galea era scoperta e simile ad una enorme barca a remi. Questo naturalmente prima di importanti modifiche come la introduzione del ponte di coperta e dell'artiglieria. continua .....
                                                
                 

 Massimo RICCOBALDI.

martedì 14 ottobre 2014

.....un bivacco per manipoli?


Sarà stato per scelta o per inerzia feriale o per mancanza di un “Lui” da prendere di mira, fatto sta che l’agone politico italiano si è edulcorato, annacquato, fino ad apparire quasi diafano.
Alla caduta libera dei talkshow –che ci avevano sì martellato per decenni ma che, tuttavia, erano una buona fonte di informazione- si associa una stampa sempre più appiattita sul vacuo e non mi meraviglierei che anche nei bar –da sempre fonte di saggezza popolare politica, nonché fucina di CT della Nazionale- si sia passati a dissertare solo del tempo meteorologico.  continua ......
Ettore.



domenica 12 ottobre 2014

Gian Battista PERASSO detto “BALILLA”

Si parla poco di lui semplicemente perché il termine “ balilla” è diventato poco meno di una parolaccia per via dell'abuso fattone durante il Fascismo.
A otto anni, i “figli della lupa” erano accolti nell' Opera Nazionale Balilla” che li avrebbe accompagnati, militarmente inquadrati, fino a diciotto anni. Così il Regime intendeva “temprare la gioventù che avrebbe forgiato una Italia guerriera degna erede dell'Impero”.
Alla retorica fascista è seguita una retorica antifascista che sembra volutamente dimenticare che Goffredo Mameli (guarda caso anche lui nato a Genova) ha scritto nel suo inno “...i bimbi d' Italia si chiaman Balilla “ e questo nel 1847.... leggi ancora .... 


Massimo RICCOBALDI

lunedì 6 ottobre 2014

O Noi o Loro?!


Molte delle conclusioni sul drammatico problema della immigrazione sono senz’altro condivisibili, specie laddove individuano nel divario demografico esistente tra un musulmano ed un europeo il pericolo maggiore, tra gli altri, di una progressiva “integrazione” al contrario.  leggi ancora .......

Ettore.


giovedì 2 ottobre 2014

Libera nos a malo



Riordinando alcuni vecchi giornali mi sono soffermato su un articolo scritto da Dino Origlia, che non conosco ma che per correttezza cito. Il tema è affascinante ed è per questo che riporto lo scritto (con alcune omissioni per ragioni di spazio) riservandomi un solo commento finale.
                                                                                                                                                          “ ...una delle prove più interessanti, per stabilire le reazioni dell'organismo umano alla prolungata perdita di gravità è lasciare immerso l'uomo in una grande vasca d'acqua , sospeso in orizzontale con ganci a mezz'acqua, respirazione e alimentazione con sonde,in totale oscurità e silenzio. Durata tre -cinque giorni. Nessun problema fisico: la prova è stata superata da tutti i candidati. Invece strepitose le conseguenze psichiche: dopo cinque giorni gli uomini escono turbati. La maggioranza in crisi paranoica …. deliri di persecuzione, pericoli mortali, vissuti tra realtà e veglia....settimane o mesi per recuperare. continua ......
Massimo RICCOBALDI






domenica 28 settembre 2014

Piccole patrie

Diciamocelo pure con un sospiro di sollievo: il 18 settembre 2014 è passato senza dare la stura a quell’effetto domino che avrebbe sconvolto l’Europa dall’Atlantico alla Ucraina, dando pure qualche aggancio ai pagliacci nostrani (con tutto il rispetto per i ”pagliacci”: quelli veri).
Al di là del risultato, però, il Referendum in Scozia ha riportato alla ribalta internazionale il concetto stesso di “indipendentismo” e di “autodeterminazione” (quelli serî, non certo quelli dei pagliacci di cui sopra), nel senso che, gli stessi, continuano ad essere reclamati ed ottenuti o, almeno, tentati attraverso forme molto diverse tra loro: dalle bombe NATO in Kosovo, all’atto di forza in Crimea, alla guerra civile in Ucraina.
Certo è che questo “diritto” dei Popoli non è eticamente negoziabile e il suo approccio non può essere a geometria variabile, come se la sua stessa legittimità avesse maggiore valenza a Londra piuttosto che a Mosca o a Belgrado.    leggi ancora.....
Ettore.




mercoledì 24 settembre 2014

Non tutti vi amano, ma....

 Avete mai visto volare un'aquila, avete mai osservato il suo lento e maestoso roteare nel cielo?
Fin da piccolo, mi affascinava osservare gli animali come mi aveva insegnato nonno Giovanni: ”Gli animali domestici o selvatici non vanno mai disturbati se non strettamente necessario”. Il nonno nel suo orto aveva oche, galline e conigli, quando lo riteneva necessario li uccideva e ne cucinava le carni. Così come cacciava le faine che entravano nei pollai.  continua .......
Massimo RICCOBALDI.



domenica 21 settembre 2014

Aridatece er Muro!!!

Quando, in quel lontano 9 novembre 1989, il “Muro” cadde, tutto il mondo libero esultò e pure giustamente; di lì a poco anche l’URSS si dissolse e milioni di Europei furono liberati dalle catene che li avevano tenuti prigionieri dalla fine del secondo conflitto mondiale, rendendo praticamente inutile anche il suo braccio armato: il Patto di Varsavia.
Questi eventi epocali sono senz’altro degni del più esaltante ricordo, nonché quali pietre tombali su un sistema politico fondato sul terrore e sulla repressione, da annoverare tra gli abominî della Storia.
Ma, se dal lato umano non si può non gioire, da quello politico o meglio geopolitico quegli stessi eventi comportarono uno scossone tanto forte quanto inatteso nella compagine occidentale.
Proviamo a vedere perché.   leggi ancora ....
Un abbraccio,

Ettore.

martedì 16 settembre 2014

Renzi e l’atavico vizietto della sinistra


Credo che oggi quel 40% degli elettori che in Europa aveva dato fiducia a Renzi, rifarebbe la stessa scelta perché non ha valide alternative e perché, pur comprendendo poco nel merito, non può non riconoscere in lui quella fattiva attività normativa riformista scomparsa nell’ultimo ventennio. Credo anche, però, che l’auspicata vicinanza fra i cittadini ed i politici, osannata da tutti come l’unico vettore rappresentante una sostanziale sovranità del popolo e capace  di farci uscire dalla crisi (economica ed istituzionale) appare ancora molto lontana. Non si riesce ad abbassare la tassazione, la moria o la fuga delle piccole medie imprese continua in maniera esponenziale e i mass media cavalcano e anzi oserei dire aizzano i moti popolari contro l’Ordine Pubblico; fate un’analisi sui titoli e le videate pro testimoni contro il Carabiniere di Napoli e sulla perizia che li ha poi smentiti (il ragazzo è stato colpito di fronte come aveva detto il Carabiniere e non alle spalle come avevano detto i testimoni).  leggi ancora ....

Francesco

venerdì 12 settembre 2014

In che mondo viviamo?!

                                           
Ho sentito al tg e letto sui giornali le "indignazioni" per la morte di quell'orsa del Trentino che aveva aggredito, nei boschi, un signore che cercava i funghi. Devo confessare che a me della morte dell'orsa non me ne può frega’ di meno, Mi dispiace invece che il cercatore di funghi sia rimasto ferito e mi rallegro che sia scampato al pericolo. Mi viene in aiuto la notizia che ci ha dato Gino e  che ho appena letto: uno dei miracoli più noti è quello del lupo di Gubbio che fu ammansito dal Santo.
E' passato molto tempo da allora quando la gente lottava con le bestie feroci per salvare la  vita e quella degli animali che allevava, ma il lupo è sempre pericoloso. Fortunatamente fino a pochi anni fa ci eravamo liberati da questi pericoli e mò che facciamo, anzi fanno? Li reintroducono e li salvaguardano rimborsando anche i danni che fanno........ con i soldi nostri.  leggi ancora ...........

Giovanni



martedì 9 settembre 2014

Papà, ricordi?

              
5giugno1943: l'Esercito britannico attacca in forze l' isola di Lampedusa per assicurarsi una posizione avanzata in appoggio alle Forze anglo-americane prossime allo sbarco in Sicilia. Inizia una lunga serie di bombardamenti. Bombardamenti che termineranno alle prime luci del 12 giugno quando le difese dell'Isola, vista l'impossibilità di contrastare le Forze nemiche, si arrendono. Per oltre quattromila uomini, civili e militari, inizia un lungo periodo di prigionia. Tra essi si trova il perito tecnico Alberto Riccobaldi, giunto dallo Stabilimento S.Giorgio di Genova per controlli tecnici ai pezzi di artiglieria schierati in difesa di Lampedusa e Pantelleria.
Un lavoro che lo avrebbe tenuto lontano da casa alcuni mesi. Il destino disporrà diversamente. Quello che vi offro sono alcuni brani stralciati da un diario scritto da mio padre suo ritorno dalla prigionia. Diario purtroppo in gran parte andato perduto.   continua a leggere .....

Massimo


domenica 31 agosto 2014

Politica vs Democrazia

Non credo di essere tanto lontano dal vero nell’affermare che, dopo o al pari di “Volare”, il refrain italiano più noto nel mondo sia “riforme”.
Da almeno una trentina di anni, però, politici, sindacalisti, imprenditori, politologi, cardinali, tutti ma proprio tutti si sono riempiti la bocca di questa parolina che, per magia, avrebbe dovuto trasformare la “zucca” se non proprio in un tiro a quattro reale, almeno in un landò.
Ma chi dovrebbe farle queste benedette riforme, se non la Politica che ne partorisce l’intelaiatura e ne affida la realizzazione alla cosiddetta classe dirigente?!  continua ......

Ettore.

lunedì 25 agosto 2014

Della Giustizia giusta



Per anni ho valutato che ogni legge emessa da uno Stato dovesse essere rispettata dai cittadini che di quella Entità facevano parte. Ritenevo, infatti, che qualunque fosse stata la forma statuale, l'adesione al Corpo regolamentare avrebbe dovuto essere incondizionata per evitare che, anche in regimi antidemocratici, si venissero a creare situazioni di anarchia. E, nella mia superficiale, acritica ed insensibile osservazione di quanto avveniva in mondi "amici" e " nemici", mai ho messo in discussione, temendola ed esecrandola però , l'irrogazione della pena di morte. Ed il fatto che giudizi sommari di tribunali improvvisati non dessero al condannato il tempo di convenientemente difendersi , mi ha fatto pensare a quanto fosse ingiusta la legge del paese irrogante. Ma, mai, credetemi, l'uguale sensibilità ho mostrato verso quelle nazioni “civili “, i cui codici consentivano più gradi di giudizio prima di mettere a morte chi si era macchiato di orrendi crimini.   leggi ancora ....

Carloio

giovedì 21 agosto 2014

Ferragosto

Ferragosto. 

Accaldato nonostante l'aria condizionata, distrutto dall'umidità che mi tormenta giorno e notte, cerco di sopravvivere sdraiato sul divano. guardando il televisore spento e lasciando la mente libera. E' il mio modo di rilassarmi.
Teo, nonostante la luna piena, è abbastanza tranquillo. Sulla sua ciotola spicca una scritta col suo motto: “Memento Audere Semper”. E lui osa eccome se osa!
 Dalle pieghe della mia mente affiorano ricordi lontani, ricordi di altre estati...o di un'altra vita ?  Una striscia di sabbia  grigia, un muretto antisbarco dell'ultima guerra mondiale per fermare gli invasori (...o i liberatori?), alle spalle un cantiere navale in piena attività. L'odore del salino le onde, il mare con la sua immensità.
 Un gruppo di giovinastri si rincorrono felici, giocano a palla in acqua, si fronteggiano in lunghe nuotate; lottano sulla spiaggia riempendosi gli occhi di sabbia; si tuffano nelle onde usando le spalle dell'amico al posto del trampolino.
Urla disumane, ed ecco che i teppisti gettano in acqua due barche a remi e partono alla volta della foce dell'Entella dove ne combineranno di tutti i colori.
L'equipaggio che giungerà ultimo alle foci del fiume dovrà tuffarsi nudo a mezzanotte nelle acque del mare.  Il guaio è che saranno avvisati tutti gli amici.
 Ferragosto: un lungomare, il nostro lungomare meno bello di oggi ma così romantico...!
Le ragazze di Milano, Roma, Torino escono volentieri con noi; non sono musone come quelle di Chiavari.   Magari hanno il ragazzo a casa...ma a questi figli del mare si può negare un sorriso, un ballo , un bacetto? E...nel cielo brilla la pallida luna.
Le balere del lungomare erano tutte nostre; un patto di sangue stretto con gli amici fissava regole chiare: mai corteggiare in due la stessa ragazza. Il primo arrivato aveva “la precedenza”.   Quando ci penso sorrido ma avevamo veramente una solidarietà e un cameratismo spontanei che solo in Accademia ho ritrovato.                                                                   
E' dolce ricordare gli occhi chiari della fanciulla che ballava con me: mi ci sarei tuffato in quell'azzurro! le parlavo, mi parlava, le nostre labbra si sfioravano...mentre la musica ci cullava. E... sulla spiaggia i fuochi. I fuochi di ferragosto.
Il sudore mi cola dalla fronte, gli occhi socchiusi vedono oltre il televisore..... Mia moglie , finito di lavare i piatti,  entra nel salone diretta sul terrazzo, mi richiama bruscamente alla realtà: "Massimo guarda che il televisore è spento...".
L'incantesimo è rotto. Anche Teo ne è turbato, corre sul terrazzo e in piena crisi di identità ulula alla luna. Alla luna gialla di Ferragosto che, al passo con i tempi, è di colore anche lei.
Grazie per la vostra pazienza,
Massimo RICCOBALDI.


sabato 16 agosto 2014

La mamma degli scemi....


Sono arrivato in uno stabilimento balneare di Fregene alle 1205 del giorno successivo a quello di Ferragosto. Dopo venticinque minuti ho contato ben trentadue "persone addette alle vendite" di cianfrusaglie di pessimi qualità e gusto. E la processione  continua. Per coloro che non frequentano le spiagge, immaginate due piste parallele, battute, senza interruzione, da colonne di povera gente alla disperata ricerca di acquirenti. Questi si identificano nella " popolazione stanca " di subire l'aggressivo fastidio rappresentato da derelitti che , ormai, facendo parte del colore dei luoghi, non vengono presi neppure in considerazione. Ed alle grida allegre di bimbi che giocano, agli squilli petulanti dei cellulari, al rumore del vento, si sovrappongono i cori dei " no grazie" che , provenienti da entrambe le piste di marcia, connotano di amarezza i tentativi di vendita dei poveri ambulanti.
E' questo un fenomeno sociale del quale occorre prendere atto. Li ho " accolti" ed in questo siamo " campioni", dopo averli " soccorsi ", e, per questo, costituiamo in Europa e per l'Europa, un " esempio ", non li abbiamo "regolarizzati" perché per farlo ciascuno di essi avrebbe dovuto dimostrare ( ?  = come ) di avere adeguati mezzi di sostentamento, li abbiamo " lasciati" al loro destino, consapevoli, almeno noi che siamo sulla spiaggia , che in qualche modo pure devono sopravvivere.
E, i trentadue, mentre scrivevo, sono diventati cinquantaquattro.
Mi fanno tristezza perché oggi come ieri nessuno, a vista d'occhio , li ferma per comprare qualcosa della loro mercanzia.
Mettendo la testa sotto la sabbia, qui ve ne e' tanta, continuo vigliaccamente a chiedermi come faranno a comprare un panino, sempre che la sera trovino un pasto caldo presso una benefica organizzazione assistenziale. E non do loro un centesimo e dico loro, con monotona ripetitività " no grazie". E mi assolvo, affermando che non sei Tu, non è Lei, non siamo noi, non sono io , quelli che possono risolvere questo ormai annoso problema.
Ma altri, che non sono sulla spiaggia, non camminano per strada, non ascoltano e non vedono, parlano. E , secondo me, con un effluvio di sciocchezze, pensano di eliminare le piste, le cianfrusaglie, le voci che si accavallano al rumore del vento, allo squillo dei cellulari, alle grida allegre dei bambini.
A proposito, tutto avviene nell'assenza totale dei promessi ( o minacciati ) interventi delle forze di terra e dell'aria di questo nostro apparato di dissuasione: non una divisa ne' " un elicottero a volo radente", a modificare lo stato delle cose, come pomposamente annunciato da quel figlio di quella generosa madre dieci giorni fa.
In vero , in questa estate pazzerella , in questo paese ridotto allo stremo, il frutto, anzi i frutti generosi della mamma sempre incinta, ha, hanno, dato il meglio della loro pochezza, morale, intellettiva e politica.
E, meno male, che altri  "scemi ", questa volta non istituzionali , si sono sgolati  per dire che e' offensivo chiamare gli uomini della spiaggia, questi poveri derelitti che invitano a comprare le loro povere cose , con il grido da sempre adoperato: un grido che è solo il cantelinante accompagnamento ad una speranza sempre più delusa.
E noi, il nostro paese, ne' Tu, ne' Lei, ne' io, continuiamo ad " accoglierli ", a " soccorrerli" , ed in questo siamo " campioni " , ad essere " esempio per l’Europa ed in Europa", a non " regolarizzarli".
Ma Noi, Lei, Tu, io, non facciamo politica, ma  ascoltiamo, vediamo, e non parliamo. Ma non ignoriamo che, quando sarà il momento, e verrà , il popolo delle piste di sabbia, mortificato, affamato, arrabbiato, opportunamente guidato da gente che ascolta, vede, fa i fatti- si prepara a farli da tempo- ma non parla, agirà . E ne pagheremo le spese. Ed il frutto, i frutti della mamma sempre incinta, protetti dalla loro nullità che paga, assisteranno , complici e finalmente  muti,  alla distruzione della nostra già traballante civiltà .
Un abbraccio,

Carlo Minchiotti

mercoledì 13 agosto 2014

Giuro che è vero !!!!


Stamattina alle 8.40 ero  già  in  bici (potete chiedere conferma a Ettore!) diretto da un mio carissimo amico idraulico (che ha un paio d'anni più di noi) al quale, volendo approfittare delle agevolazioni fiscali ancora in vigore, avevo chiesto, giorni fa, un preventivo per sostituire la caldaia ancora funzionante ma ormai quasi ventenne.
Al solito dopo aver fatto le solite battute sull'uso o meno dell'appendice che abbiamo sotto la pancia, abbiamo cominciato a parlare del più e del meno, delle stagioni che non sono più quelle di una volta,  del governo ladro ( anche se qui oggi non piove ed è una giornata magnifica) , di Renzi che è  andato in televisione e di come, ormai lo  fanno tutti i vecchi,  una volta tutto andava bene mentre adesso incontriamo un sacco di difficoltà anche nelle piccole cose.  leggi ancora ..........




Un abbraccio, 
Oliviero.



domenica 10 agosto 2014

Tirrem innanz...

                                                         
Gli Italiani sono un grande popolo-non popolo. Animati da un individualismo sfrenato, mancanza di rispetto della cosa pubblica, insofferenti alla disciplina, imprevedibili; caratteristiche  probabilmente ereditate dai barbari, sembrano incapaci di formare una grande nazione.
Giulio Cesare, prima, Augusto, dopo, non erano semidei con poteri occulti ma uomini come noi, geniali ma pur sempre umani. Il loro vantaggio fu quello di poter operare con uomini rudi ma disciplinati ed orgogliosi del loro stato. “Cives Romanus sum”e tanto bastava.  continua ....... 
Un abbraccione,
Massimo RICCOBALDI


martedì 29 luglio 2014

Franza o Spagna, purché se magna

    
Giordano Bruno Guerri chi è costui?
Trattasi di un personaggio scomodo e, sotto certi aspetti, irriverente: è stato lui  con due collaboratrici a girare per mesi i  confessionali d'Italia proponendo ai sacerdoti confessori  ogni possibile peccato e traendo dalle parole degli stessi conclusioni a volta sconcertanti. Leggete, ve lo consiglio ,“ Io ti assolvo”.
Giordano è anche uno storico libero da servilismi e preconcetti politici.
Suo è il libro ”Antistoria degli Italiani “ al quale attingo per una chiacchierata.
Riporterò il pensiero dell'autore, non necessariamente coincidente col mio, tra virgolette e in corsivo .
“ Gli Italiani raccontano volentieri certe barzellette su un tedesco onesto e stupido, un inglese snob e stupido, un francese presuntuoso e stupido, un americano entusiasta e stupido, l'italiano invece è sempre e soltanto furbo e, grazie alla sua furbizia, vince su tutto anche sul  lavoro, sulla serietà e sul diritto degli altri.  leggi ancora .......


Massimo RICCOBALDI


domenica 27 luglio 2014

A la une du monde

Diciamocelo pure senza timore: ovunque giriamo lo sguardo, a qualunque cosa pensiamo, ci sentiamo come ammantati di un profondo lutto, cui fa da contorno un pericoloso deficit reputazionale.
Tradotto, si potrebbe, anzi si deve dire che il “lutto” riguarda il domestico, con la moria di imprese, con il calo dei consumi, con la terrificante e devastante disoccupazione giovanile, con l’oppressione di un fisco vorace, con l’ossessione di una burocrazia inetta ed ottusa, con…la non-speranza nel futuro che induce quasi a non coniugare più i verbi con quel tempo.  leggi ancora .....
Ettore.

















domenica 20 luglio 2014

Pensieri

                                          
Fa caldo. Teo è impegnato a lacerare con studiata noncuranza una vecchia rivista, è il suo modo di contestare l'opinione di certi giornalisti. Ho terminato tutte le mie risorse letterarie impegnate, da Topolino a Tex, da L'intrepido a Il monello, senza trovare le risposte alle basilari domande che danno senso alla vita: ”Ma Berlusconi è colpevole o innocente?”    “Il partito FRATELLI d'Italia è sessista?”   “ Perché il ministro signora Boschi ride sempre?”
Non mi resta che rifugiarmi in letture più distensive.  continua ......

Massimo RICCOBALDI

lunedì 14 luglio 2014

Fantasmi del passato

                                                  

Sono circa le sei quando il campanello di casa inizia a squillare. Il cervello preso di sorpresa  invia messaggi confusi : “E' un'esercitazione d'allarme e dalla Caserma ti stanno cercando”. “E' Dudu' che, accompagnato da Berlusconi, chiama Teo per una passeggiata”. “E' la nipotina che è scappata da casa perché il papà (mio figlio)non le compra il gelato”. ”E' il nuovo Sindaco di Modena che vuole conoscere personalmente tutti i cittadini”.
Solo la fredda lucidità di mia moglie mette fine al problema :“Massimo, è la terza volta che suonano...”.   Non c'è scampo. Mi siedo sulla sponda del letto e a tastoni cerco le ciabatte.         Il perfido cane come al solito me le ha portate nella sua cuccia e ci si è addormentato sopra.  continua ......


Massimo RICCOBALDI.





















lunedì 7 luglio 2014

Il Futuro ci dice...

Il Tempo: ma cosa è il Tempo, questa “realtà” che ha condizionato, condiziona e condizionerà l’esistenza dell’Uomo, fino alla fine, appunto “dei Tempi”?
Nella Mitologia ellenistica, veniva identificato in Chronos il quale, evirando il padre Urano, depotenzia il passato avvolgendolo nell’oblio, e, divorando i figli, distrugge il futuro appena viene all’esistenza.
Per Sant’Agostino, il tempo è creatura di Dio, oggetto della Sua eternità: "l'eterno che cammina". Per l’Uomo, invece, è una realtà dinamica, un continuo divenire, il cui scorrere è accompagnato dalla coscienza che permette che si abbia la comprensione del tempo come memoria del passato, attenzione al presente e attesa del futuro.  continua .......


 Ettore.

lunedì 30 giugno 2014

Chi celebrerà il matrimonio del prete?


Finora, abbiamo affrontato argomenti che ineriscono alla Società, alla nostra Società, quali la politica, l’economia, l’etica, con varie sfumature: ne abbiamo discusso con fervore, quasi ad azzuffarci, sempre a parole ovviamente!
Ma una “Società” non è fatta solo di politica, di economia, di etica e quant’altro; esiste tutta una serie di problematiche ai più sconosciute o che diventano oggetto di interesse pubblico solo quando balzano agli onori della cronaca.
In questa ottica, propongo un breve articolo di Marcello Veneziani apparso qualche giorno fa su “Il Giornale” che ritengo essere un buono stimolo per innescare una serena discussione, in cui, anche volendo, sarà impossibile farci entrare la politica ed affini.

“A sposarsi ci tengono ormai solo i gay, i trans e le amanti dei preti.                                    
Chissà se il Papa ha risposto alla lettera di 26 amanti di sacerdoti che chiedono di poterli sposare. Difficile capire come siano riuscite a riunirsi e far sindacato: escono in comitiva, c'è una setta dei preti fidanzati?
Il quotidiano più papista, La Repubblica, ha titolato in prima pagina “il matrimonio è un diritto anche per i preti”. Di tutti gli argomenti anche ragionevoli in favore delle nozze ai preti e rispettosi del loro tormento, quello del diritto al matrimonio mi pare il più grottesco: si è preti per scelta e il celibato è una conseguenza del dono al  Signore della propria vita.
Sarebbe come a dire : è un diritto per i militari essere obiettori di coscienza...Perché non far valere anche il diritto inverso: “Farsi preti è un diritto anche per gli atei”?
Il prossimo argomento in favore del prete ammogliato sarà: meglio sposati che pedofili.
Ciascuno è libero di fare le sue scelte ma non pretenda di adeguare le regole generali alle sue mutazioni personali.
Resta un dubbio atroce quanti preti fidanzati hanno perso la vocazione ma non lasciano l'abito talare perché non saprebbero poi cosa fare?
E un dubbio ancora più irriverente: quanti diverrebbero preti pur senza vocazione, come pura professione, se fosse consentito loro di sposarsi e avere una libera vita sessuale?                        La disoccupazione fa miracoli...
Comunque, sappiate: il matrimonio è un sacrificio più pesante del celibato, un ergastolo col carceriere in casa. “

Trovo, queste considerazioni, molto stimolanti e l'argomento si presta, senz’altro,  ad un aperto confronto di idee .
Vogliamo provarci?  
Io mi limito ad una semplice osservazione: pensiamo solo ai preti? Nessuno si preoccupa dei frati e delle suore? Per loro sarà dura visto che sono vincolati dal voto di castità ma… non si sa mai!
Un abbraccio,
Massimo RICCOBALDI